INDAGINE SULLA SICUREZZA PERCEPITA: I CITTADINI SI SENTONO PIU’ SICURI NEI QUARTIERI DI APPARTENENZA

Piacenza non è il bronx, è tutto sommato sicura perché non è teatro di crimini efferati o situazione emergenziali. È la macro fotografia scattata dal report preliminare dell’indagine quantitativa sulla percezione della sicurezza urbana redatta dalla società Poleis per conto del Comune.
La ricerca è stata eseguita, dal 10 aprile all’8 maggio 2024, con interviste ad un campione di 400 cittadini, suddividendoli per le zone di residenza. Proprio nei quartieri di appartenenza è risultata essere maggiore la percezione di sicurezza rispetto al resto della città, 75,6 per cento contro 48,9.

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CITTADELLA, LETTERA ALLA SINDACA DALLE ASSOCIAZIONI: “SE E’ TRISTE, NOI LO SIAMO PIU’ DI LEI”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che Legambiente, Italia Nostra (sezione di Piacenza) FATe (Fondo Ambiente e Territorio Piacenza) Laboratorio Popolare per la Cultura e per l’Arte Attac Italia Piacenza, cittadini firmatari del ricorso e i cittadini del presidio di piazza Cittadella hanno inviato alla sindaca Tarasconi

Cara Sindaca,
siamo davvero sbalorditi dalle dichiarazioni rilasciate a Libertà del 25 settembre. Se lei è triste, anche noi lo siamo, insieme a tanti cittadini che hanno spontaneamente e convintamente aderito al presidio di piazza
Cittadella e ai più di 30.000 che hanno firmato la petizione on line e su carta.

Siamo tristi per l’ostinazione con cui vuole – a dispetto dei santi – eliminare un patrimonio arboreo così prezioso per il centro storico e portare avanti un progetto di parcheggio interrato che era già anacronistico 12 anni fa ma che oggi è addirittura irricevibile, sotto il profilo ambientale, culturale ed economico. Siamo tristi perché con la sua ostinazione è riuscita nell’intento che ogni Sindaco dovrebbe rifuggire, cioè dividere la cittadinanza anziché
unirla su progetti partecipati e condivisi. Siamo tristi per i richiami a parole d’ordine che pensavamo confinati ad un periodo storico da dimenticare, quello della condanna della “Magistratura politicizzata” e dell’affidamento alla cosiddetta “maggioranza silenziosa”. Siamo tristi perché ancora una volta, nonostante le promesse in campagna elettorale, vuole ignorare, alla stregua dei più accesi negazionisti, i pericoli che i cambiamenti climatici determineranno in termini di isole di calore, a seguito della lastricatura della piazza, a danno dei cittadini più fragili. Tutto questo all’insegna della cultura del FARE ad ogni costo e per togliere dal degrado Piazza Cittadella….

Noi siamo invece per la cultura del FARE BENE e dell’interesse pubblico. Anche noi siamo convintamente contro il degrado; per questo da 12 anni cerchiamo di segnalare alle istituzioni competenti e di controllo la mancanza di rispetto delle norme e le incoerenze procedurali che costellano l’iter di questo progetto. Per anni abbiamo insistentemente cercato un confronto che non ci è mai stato concesso, alla faccia della partecipazione.
E’ ben vero che il progetto e il corollario del cosiddetto ”equilibrio” economico-finanziario è stato approvato in Consiglio Comunale, che è l’organo istituzionalmente deputato a tale funzione ma tutti sanno anche con
quali forzature. Forse il deficit di rispetto del Consiglio non è attribuibile ai cittadini che criticano questa delibera, quanto a chi, con ostinata determinazione, impedisce la piena trasparenza degli atti e della documentazione relativa al dossier Cittadella, che rimane invece zeppo di opacità.

C’è un solo modo per diradare la tristezza e ridare dignità che l’istituzione Comunale merita; quello di resettare la procedura (gli strumenti ci sono) e di avviare un cantiere di partecipazione per una reale e più adeguata riqualificazione di Piazza Cittadella, forse la più amata dai piacentini non solo per i monumenti storici che la adornano ma per le testimonianze di vita che ne segnano la memoria.

Chiediamo pertanto all’Amministrazione di far sospendere l’approntamento del cantiere perché, a seguito dell’Ordinanza del Giudice – per la stessa ammissione della Sindaca – l’opera non è oggi attuabile. Procedere
alla demolizione dell’autostazione, oltre al rischio di danneggiare gli alberi, rischierebbe di bissare l’inutile e dispettosa demolizione dell’ex mercato ortofrutticolo. Auspichiamo comportamenti istituzionalmente più
maturi e responsabili.

 

PIAZZA CITTADELLA, EUROPA VERDE: “PER NOI LA RIQUALIFICAZIONE E’ ALTRA COSA”

La sezione piacentina di Europa Verde ha accolto con soddisfazione la decisione del giudice Fazio di inibire, attraverso un’ordinanza, l’abbattimento degli alberi di piazza Cittadella. Dall’altra parte legge con rammarico la posizione della sindaca rispetto alla convinzione di procedere con determinazione verso il progetto del parcheggio interrato.

La nota stampa

Europa Verde sez. di Piacenza ha appreso con estrema soddisfazione che il giudice del Tribunale Ordinario di Piacenza Antonino Fazio, in merito al ricorso presentato da Legambiente e da dieci residenti, ha emesso ordinanza che inibisce l’abbattimento degli alberi in Piazza Cittadella.
Vengono così riconosciute come consistenti le obiezioni al progetto per quanto attiene la modifica in senso peggiorativo del microclima che tale intervento apporterebbe alla piazza, sia in termini di mancato assorbimento della CO2 che di salubrità dell’aria, sia per effetto isola di calore ( venendo meno la funzione di regolazione termica svolta dalle piante), sia riguardo al valore monumentale degli alberi stessi in quanto rientrano nelle dimensioni per essere considerati tali e perché sono inseriti in un innegabile complesso storico architettonico ( art. 7 L.10/2013).

Il Giudice, nelle 60 pagine prodotte, fa un riferimento importante alla presenza di scuole di ogni ordine e grado in zona (in particolare sulla piazza si affaccia la scuola dell’infanzia e primaria Mazzini) rispetto a cui nel progetto manca totalmente una valutazione dell’impatto del cantiere sull’attività scolastica e sugli effetti dell’incremento delle temperature e dell’inquinamento.
Possiamo solo ribadire la nostra totale e fattiva solidarietà con le associazioni e i cittadini che stanno portando avanti questa battaglia impegnandosi e sacrificando tempo personale per l’obiettivo comune di salvare piazza Cittadella dalla realizzazione di un progetto datato e anacronistico che trasformerebbe irreversibilmente in un NON LUOGO questo spazio
della nostra storia.
Siamo spiacenti dover constatare che stamane il presidio é stato allontanato dall’area di cantiere in quanto la ditta sta in queste ore approntando la recinzione definitiva.
Siamo soprattutto spiacenti di dover leggere dichiarazioni della Sindaca Tarasconi che non arretra di un solo millimetro dalla sua posizione incomprensibile asserendo che trattasi di una “riqualificazione della piazza attesa da anni” e che “auspichiamo che la giustizia faccia il suo corso e che l’iter trovi uno sbocco diverso”.
Pensiamo che quantomeno sul vocabolo “riqualificazione” i nostri amministratori dovrebbero schiarirsi le idee perché il ‘pensare contemporaneo’, come espresso da qualificati relatori invitati al Festival omonimo, è decisamente distante da quanto a Piacenza, non solo in
piazza Cittadella, si sta mettendo in atto.

CITTADELLA, AVV. FANTIGROSSI: “PER NOI QUALSIASI INTERVENTO E’ IN VIOLAZIONE DEL PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE”

Certamente, legali e attivisti, si sarebbero aspettati un risveglio differente, senza mezzi pesanti e operai pronti a predisporre nuove recinzioni. Il contesto è quello di piazza Cittadella, l’indomani dell’ordinanza del giudice Fazio che ha disposto, all’impresa esecutrice dei lavori (Piacenza Parcheggi), l’inibizione dell’abbattimento delle alberature e di ogni attività collaterale che possa danneggiare gli alberi stessi.

I legali, Fantigrossi e Tagliaferri, che hanno presentato ricorso su mandato di Legambiente e 11 cittadini, non arretrano, anzi si spingono oltre, senza indugiare sull’interpretazione dell’ordinanza del giudice, pronti anche ad affrontare la questione penalmente.

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CITTADELLA, IL GIUDICE ACCOGLIE IL RICORSO DI LEGAMBIENTE E ORDINA A PC PARCHEGGI DI “ASTENERSI DALL’ABBATTIMENTO DELLE PIANTE”

“Odina di astenersi dall’abbattimento delle piante di alto fusto attualmente presenti e di astenersi da ogni condotta idonea a danneggiare le piante di alto fusto attualmente presenti in loco, ed in particolare le radici, i tronchi e i rami delle stesse”. 

E’ la parte centrale dell’ordinanza del giudice Antonino Fazio che ha, di fatto, accolto il ricorso presentato da Legambiente e alcuni cittadini contro l’abbattimento delle 15 alberature di piazza Cittadella. L’ordine di cui si legge è ovviamente riferito a Piacenza Parcheggi, concessionario esecutore del parcheggio sotterraneo di fronte al Farnese.

L’ordinanza arriva dopo l’udienza del 10 settembre in cui il giudice aveva convocato entrambe le parti e si era riservato il giudizio non prima di avere chiesto un’ulteriore documentazione da parte di entrambe, da consegnare entro il 20 settembre. Da quella data, il giudice si sarebbe preso altro tempo per formulare la sentenza, che oggi suona come una vittoria dei cittadini e delle associazioni che da 24 agosto stanno presidiando senza sosta la piazza.

“Questa sentenza sancisce – ha spiegato l’avvocato di Legambiente Claudio Tagliaferri – la supremazia del diritto alla salute e ad un ambiente salubre sopra ogni altro e riconosce gli alberi come monumentali, a differenza di quanto sostenuto da altre parti in causa”.

“Prendiamo atto della decisione del giudice – è il commento stringato della sindaca Tarasconi – e come Amministrazione comunale continuiamo a lavorare sul progetto complessivo di riqualificazione di piazza Cittadella e piazza Casali”.

 

RIQUALIFICAZIONE FARNESIANA, ACER: SI AGGIUNGONO DUE NUOVI TASSELLI

Prosegue, rispettando il cronoprogramma stabilito, la riqualificazione del quartiere Farnesiana da parte di Acer Piacenza. Dopo l’inaugurazione del campo da basket in via Penitenti, è toccato alla scuola dell’infanzia Rodari, dove è stato rifatto il tetto isolandolo energeticamente, e all’area sgambamento cani che ha trovato una nuova collocazione in via Marinai d’Italia. Prosegue il cantiere delle nuova palazzina da 14 alloggi.

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FESTIVAL PENSARE CONTEMPORANEO: 24 MILA PRESENZE IN CITTA’, GIA’ PREVISTA LA TERZA EDIZIONE

Ventiquattro mila presenze in cinque giorni, 170 ospiti, 80 incontri che si sono tenuti in 14 location nel centro della città.
A queste si aggiungono le presenze digitali, con 4.5 milioni di impression sui social, oltre 1,6 milioni di account raggiunti fra Facebook e Instagram, e 3000 registrazioni al sito soprattutto da Emilia-Romagna e Lombardia. Un successo nei numeri arrivato soprattutto per l’offerta proposta seguendo quel filo rosso della meraviglia tra stupore e spavento, tema dell’edizione. Sono i numeri del Festival del Pensare Contemporaneo.
Una poderosa macchina che ha richiesto un milione di euro di investimento: quasi tutto da fuori Piacenza – ha precisato il presidente della fondazione di piacenza e vigevano Roberto Reggi – Comune e Fondazione non hanno variato la loro quota rispetto allo scorso anno, ma si sono attratti investimenti esterni.
Numeri e riscontri che hanno portato già all’annuncio della prossima edizione, la terza: ci sono le date dall’11 al 14 settembre, l’annuncio è stato dato dalla sindaca Tarasconi a chiusura della serata evento a Palazzo Gotico.

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SIAMO PRONTI AD UNA NUOVA PANDEMIA?

La domanda non è “se ci sarà una nuova pandemia” ma “quando”. Lo confermano l’infettivologo Stefani Vella e il fisico Alessandro Vespignani ospiti del Festival del Pensare Contemporaneo all’incontro Il Prossimo Contagio.
Occorre prendere il meglio da quello che è stato, per non farci trovare impreparati e non dimenticarsi del trauma che abbiamo subito.
L’evento è stato aperto da una performance del ballerino piacentino Giacomo Rovero che si è esibito in una coreografia prodotta, a Londra, durante la pandemia.

PREMIO INTERNAZIONALE CONTEMPORANEO A BYUNG-CHUL HAN. LA CERIMONIA LUNEDI’ 23 SETTEMBRE A PALAZZO GOTICO

Grande successo in occasione della seconda edizione del Festival del Pensare Contemporaneo, che si sta svolgendo a Piacenza da giovedì 19 a lunedì 23 settembre con una notevole partecipazione di pubblico. Dialoghi, interviste, lezioni pratiche di pensiero e concerti filosofici diffusi accompagnano ad approfondire il dibattito sul contemporaneo per reimparare a pensare e portare la meraviglia dentro di noi, in linea con il tema di quest’anno: Vivere la meraviglia. Tra stupore e spavento. Novità di questa edizione è il Premio Internazionale Pensare Contemporaneo, istituito dai promotori del Festival. Si tratta di un riconoscimento assegnato a una personalità di rilievo che grazie agli studi, le opere e la divulgazione ha saputo influenzare in maniera significativa a livello internazionale il pensiero e la visione sulla società contemporanea.

Il premio sarà conferito al filosofo e docente sudcoreano Byung-chul Han, per la sua acuta analisi della società contemporanea e la sua capacità di mettere in luce le contraddizioni e le sfide del nostro tempo, offrendo riflessioni originali e profonde sul vivere nell’era digitale. La cerimonia di assegnazione del premio si terrà l’ultimo giorno del Festival, lunedì 23 settembre, a Palazzo Gotico, alle ore 21.30, come momento finale della cerimonia di chiusura del Festival, nel corso della quale Byung-chul Han terrà la lectio magistralis Lo spirito della speranza.

“Grazie al Festival del Pensare contemporaneo, Piacenza si sta affermando come luogo d’eccellenza dell’approfondimento e del confronto sui temi cruciali della nostra epoca. Una sfida coraggiosa il cui esito non era scontato ma che si è rivelata vincente anche in questa seconda edizione del Festival. È un grande onore quindi poter ospitare e premiare nella nostra città uno dei più grandi filosofi di questo tempo. Un pensatore moderno in grado di indagare nel profondo le dinamiche in costante evoluzione dell’uomo contemporaneo e le interazioni dell’era digitale che stiamo vivendo”, dichiara la sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi.

“La scelta di Byung-chul Han come vincitore del Premio Internazionale Pensare Contemporaneo riflette perfettamente lo spirito del Festival. Le sue opere ci invitano a riflettere sulla società della stanchezza e della trasparenza, in cui l’eros è in agonia e l’espulsione dell’Altro impedisce la salvezza del bello. Han accompagna a riscoprire la contemplazione, la cura e la speranza in un mondo sempre più frenetico e instabile. Siamo felici di poter offrire al pubblico del Festival l’opportunità di ascoltare dal vivo le sue riflessioni filosofiche”, dichiarano Alessandro Fusacchia, curatore del Festival del Pensare Contemporaneo e Andrea Colamedici, direttore filosofico.

“Il Festival del Pensare Contemporaneo, alla sua seconda edizione ci conferma che la qualità paga. La qualità dei relatori e delle relatrici, la qualità dei temi attorno ai quali vengono a dialogare e parlare a Piacenza, la qualità dell’attenzione di migliaia di persone incuriosite e interessate, che investono tempo, testa e cuore per ascoltare e partecipare. Per questo abbiamo deciso di istituire un Premio con cui ancorare in maniera più significativa il Festival alla sua dimensione internazionale e trasformarlo negli anni in un appuntamento di richiamo per sempre più persone da tutta Italia e anche dal mondo”, afferma il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi.

LA LECTIO

Uno spettro ci perseguita: la paura. Siamo costantemente esposti a scenari apocalittici: pandemie, guerre mondiali, la catastrofe climatica. Immagini della fine del mondo e della civiltà umana vengono evocate con sempre maggiore urgenza. Con timore, ci troviamo di fronte a un futuro desolante. Presi dalla gestione continua delle crisi, la vita si riduce a una questione di pura sopravvivenza.

Ma è proprio in questi momenti di paura e disperazione che la speranza sorge come una fenice dalle ceneri. Solo la speranza può restituirci una vita che vada oltre la semplice sopravvivenza. La paura isola gli individui, li chiude in sé stessi; la speranza, al contrario, unisce le persone e crea comunità. Essa apre un orizzonte di senso che rianima e ispira la vita. Nutre la fantasia e ci permette di immaginare ciò che ancora deve venire. Rende possibile l’azione, infondendo al nostro mondo scopo e significato. La speranza è la sorgente che ci libera dalla disperazione collettiva e ci restituisce un futuro.

BYUNG-CHUL HAN

Nato a Seul, insegna Filosofia e Studi Culturali alla Universität der Künste di Berlino. Le sue analisi, orientate prevalentemente alla critica delle implicazioni politiche e psico-sociali del neoliberismo, lo rendono uno dei filosofi contemporanei più interessanti e più seguiti a livello internazionale. Ha pubblicato con la casa editrice italiana nottetempo: La società della stanchezza (2012, 2020), Eros in agonia (2013, 2019), La società della trasparenza (2014), Nello sciame (2015, 2023), Psicopolitica (2016), L’espulsione dell’Altro (2017), Filosofia del buddhismo zen (2018, 2022), La salvezza del bello (2019), Che cos’è il potere? (2019), Topologia della violenza (2020), La scomparsa di riti (2021), Sano intrattenimento (2021), Elogio della terra (2022), Perché oggi non è possibile una rivoluzione (2022), Iperculturalità (2023) e Vita contemplativa (2023).

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

L’evento è ad accesso gratuito con prenotazione sul sito www.pensarecontemporaneo.it, effettuando prima la procedura di registrazione sul sito del Festival, a partire dalle ore 12.00 di domenica 22 settembre.

Saranno messi a disposizione 300 posti su prenotazione e i restanti posti saranno riempiti fino a capienza massima in ordine di arrivo. All’ingresso saranno organizzate due file: una per chi ha prenotato il biglietto, che potrà accedere alla sale presentando il QRcode a partire da 45 minuti e fino e non oltre 15 minuti prima dell’inizio; una seconda fila per chi non ha la prenotazione, che potrà accedere alla sala fino a capienza massima e una volta garantito l’accesso ai prenotati.

Per chi non riuscisse a entrare a Palazzo Gotico, l’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul maxischemo in Piazza Cavalli (se le condizioni meteo lo consentiranno) e/o presso il secondo piano del Centro per le arti contemporanee XNL Piacenza (via Santa Franca, 36).