Tutti d’accordo, o quasi, sull’ampliamento della ditta Telema di Quarto: la ditta leader nel settore delle resistenze elettriche, fondata nel 1975, vorrebbe espandersi di 7mila metri quadrati. La proposta è passata con il voto di maggioranza e opposizione, Alternativa per Piacenza si è astenuta.
“Il gruppo Telema, che ha una quarantina di azienda nel mondo, continua a crescere a Piacenza e non pensa a delocalizzare – ha precisato l’assessore Adriana Fantini – ha chiesto di poter costruire un nuovo capannone per la produzione con un fabbricato per gli uffici e spogliatoi per i lavoratori. Così verrà preparata un’area parcheggio privata interna da 79 auto e 6 posti per autotreni”.
Un progetto di ampliamento che il consigliere di ApP Luigi Rabuffi ha definito positivo per molti aspetti: “per lo spostamento delle insalubri aree di saldatura che passeranno da 45 mt. di distanza dalle abitazioni a 140 mt.; bene il filtro di mitigazione ambientale lungo tutto il perimetro dell’area; bene le alberature a compensazione, bene gli impianti di aspirazione dedicati, bene i lavori di rimozione della copertura esistente in cemento-amianto eternit; bene l’installazione in copertura di un impianto fotovoltaico con 600 moduli; bene l’installazione del numero minimo di 2 colonnine di ricarica elettrica a doppia
erogazione, bene le colorazioni discontinue nelle tinte naturali e le finiture sfumate, al fine di limitare, l’impatto visivo dei nuovi volumi”. Tuttavia ha tenuto a precisare alcune preoccupazioni che non sono state ben accolte, in particolare dalla maggioranza; la consigliera di Pc Oltre Caterina Pagani lo ha accusato di “leggere del marcio anche quando non c’è”.
Le preoccupazioni rilevate da Rabuffi riguardano il traffico su Strada Regina “una strada di dimensioni ridotte, pericolosissima, con una scuola e una brutta curva che difficilmente può tollerare un aumento di traffico pesante. Il problema delle interferenze tra i diversi flussi di traffico è evidenziato anche da AUSL, tra le proprie prescrizioni. A questa preoccupazione l’azienda ha risposto che il traffico indotto dall’attività attuale è modesto e, anche a seguito della riorganizzazione produttiva, rimarrà limitato a pochi veicoli
pesanti, con pochissimi mezzi al giorno impegnati. Bene. Ma telecamere? – si domanda il consigliere – il monitoraggio del futuro traffico? Niente.
Controlli della Polizia Locale? Figuriamoci”.
Ha poi posto all’attenzione dei colleghi il discorso legato ai nuovi occupati “sarebbe interessante capire se sono 30 o 50″, e sull’iter per l’ampliamento presentato ad agosto, quando solo a dicembre scorso l’azienda è diventata la proprietaria del terreno agricolo dove verrà costruito il nuovo capannone”. Inoltre, fa notare il consigliere di ApP ” hanno pagato al rogito un terreno agricolo ad un prezzo di valore molto più basso (110 mila euro) di quello attuale (439.412 mila euro).
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