“Se mi chiedessero, oggi, cosa vorrei fare in piazza Cittadella risponderei il parcheggio, ma la situazione non è stata semplice. Di errori ne sono stati fatti da entrambe le parti, quindi occorre seguire l’iter amministrativo”. Così la sindaca Tarasconi ha preso la parola al termine delle discussione sulla mozione, poi ritirata, presentata dai consiglieri di Alternativa per Piacenza Stefano Cugini e Luigi Rabuffi sul parcheggio di
piazza Cittadella. In particolare, nella mozione, si chiedeva di “assumere, dopo attenta valutazione, con cognizione di causa e in modo partecipato e trasparente una decisione dall’impatto così consistente sul futuro urbanistico e ambientale di Piacenza”. in sostanza capire se l’opera rivesta o meno un interesse pubblico per la città, considerato che l’iter prosegue dal 2012 e che i costi non sono più gli stessi di allora.
“L’interesse pubblico – ha detto la sindaca – non lo decidono i tecnici ,a la politica, altrimenti il Comune lo porterebbero avanti i tecnici, A breve capiremo quale sarà la strada da prendere, se aprire il cantiere o rescindere il contratto. Siamo tutti d’accordo che la zona di nord di Piacenza soffre di un forte problema di mancanza di parcheggi? Sì, concordiamo sulla malattia, ma non sulla cura”.
In sostanza l’amministrazione sta attendendo il parere del tavolo tecnico che entro la fine di maggio dovrà pronunciarsi sull’opera, in particolare sulla sua pubblica utilità.
Nella presentazione della mozione il consigliere Rabuffi ha percorso quanto accaduto in questi undici anni, puntando sul costo che dai 10 milioni del 2012 passa a 12. E con Stefano Cugini ha quantificato in 600mila euro la spesa per ciascuno dei 200 parcheggi pubblici previsti, al netto dei 50 destinati alla vendita e dei 180 posti auto attualmente esistenti in superficie che verranno meno con la riqualificazione di piazza Cittadella. Tarasconi ha ribattuto che distribuito su vent’anni il costo risulta di 3,15 euro al giorno “non siamo dei folli”.
“Un percorso tortuoso – l’ha definito l’assessore al lavori pubblici Matteo Bongiorni – che stiamo affrontando senza pregiudizi e con la sola volontà di fare chiarezza, con la consapevolezza che il tema della mancanza di parcheggi nell’area nord resta una priorità. Mi auguro che il tavolo tecnico chiarisca a tutti noi il bandolo della matassa sulla sostenibilità o meno dell’opera”.
Una risposta che ha, per il momento, convinto i consiglieri di ApP spingendoli a ritirare la mozione, plaudendo all’assessore per avere “detto qualcosa in più (“non escludiamo soluzioni rescissorie”) rispetto alla posizione netta (“Il parcheggio si fa”) che la sindaca ha sempre avuto in campagna elettorale”.
La mozione ha sollevato l’interesse e il dibattito dell’intero consiglio: “era impossibile risolvere la questione in un anno dall’insediamento – ha detto la consigliera Barbieri – la soluzione travalica la volontà politica. Il tema è connesso ad una serie di problemi irrisolti, prima di tutti perché strettamente collegato al bando periferie”.
“Restiamo prudenti e appoggiamo la posizione dell’assessore – ha detto il capogruppo dei Fossati – convinti che la parte nord della città ha un forte bisogno di parcheggi”.
“Bisogna essere chiari sulle tempistiche – ha detto il consigliere Trespidi – e curioso che il tavolo tecnico cominci a lavorare a marzo con la delibera di dicembre. Tra i motivi di preoccupazione, poi, il rincaro delle strisce blu e il mancato introito da parte del concessionario nella casse del comune di Piacenza degli anni 2020 e una parte del 2021”.
Approvata con 14 voti favorevoli, 11 contrari e 3 astenuti (Ferri, Gregori e Pagani) la risoluzione di Piacenza Coraggiosa e ApP mirata a spingere il governo ad aderire al trattato di proibizione delle armi nucleari.
A ribadire il no del centrodestra e del consigliere Putzu, anche tre espiando della maggioranza, Gnocchi, Ceccarelli e Menzani, mentre si sono astenuti Ferri, Pagani e Gregori.