La polizza fideiussoria di Piacenza Parcheggi a garanzia del canone di concessione 2023 è falsa. In molti se lo aspettavano dopo il caso scoppiato negli ultimi giorni, ma l’ultima speranza è che non fosse vero. La notizia è piombata direttamente in consiglio comunale, è stata la sindaca Katia Tarasconi ad annunciarlo ai consiglieri.
La prima cittadina ha ripercorso gli ultimi giorni quando l’amministrazione è stata travolta dall’aver appreso di un esposto in Procura, presentato dai consiglieri di Fratelli d’Italia, per denunciare la presunta falsità, che poi si è rivelata tale, della fideiussione che Piacenza Parcheggi ha esibito al Comune a garanzia del pagamento del canone 2023 per 1 milione 200mila euro.
Da qui l’amministrazione ha fatto i dovuti controlli e pareva tutto regolare, ha specificato la sindaca. Sabato anche Piacenza Parcheggi ha diramato una nota stampa in cui si confermava la veridicità della polizza, assicurando che sarebbero state fatte le dovute verifiche. Che sono arrivate oggi, in una mail che Tarasconi ha letto pubblicamente in aula, ecco il testo:
“Come abbiamo avuto modo di chiarire nel nostro comunicato stampa inviato alle testate giornalistiche locali in data 04 maggio u.s., la scrivente società ha provveduto nell’immediato ad attivare tutte le verifiche possibili al fine di ottenere riscontro riguardo la veridicità della polizza fideiussoria di cui in oggetto, come da copia delle Pec e delle comunicazioni mail allegate alla presente. Ebbene, come da comunicazione mail appena giunta da parte della compagnia (…), la fideiussione da parte nostra rilasciatavi in data 29.12.2022, risulta non essere stata emessa dalla compagnia di assicurazione ABARCA SEGUROS, e pertanto è da intendersi come falsa.
Ci preme ribadire che siamo inconsapevoli vittime di un raggiro grave e meschino, costituente il delitto di truffa, e che non sussiste nessuna responsabilità di sorta nella vicenda addebitabile alla scrivente società, la quale ha richiesto l’emissione della suddetta polizza a broker professionali iscritti nei relativi albi e che l’ha consegnata a questa Spett.le Amministrazione in totale ed assoluta buonafede, dopo averne subito integralmente tutti i costi.
La società provvederà immediatamente alla tutela della propria posizione, anche dal punto di vista reputazionale, in tutte le sedi giudiziarie più opportune, nessuna esclusa.
Alla luce di quanto sopra, siamo comunque a confermarvi il pagamento immediato del canone di concessione per l’esercizio 2023 – originalmente previsto per il prossimo 30 giugno – e a tal fine Vi comunichiamo che abbiamo disposto i necessari movimenti finanziari a coperture del pagamento del modello PAGO PA da parte Vostra emesso, che avverrà, alla luce dei tempi tecnici di valuta bancaria intercorrenti, entro mercoledì 08.05 p.v.. Tanto Vi dovevamo per nostra maggiore precisione, ribadendovi altresì che è nostra immediata cura procedere alla sostituzione della garanzia di cui sopra – scopertasi come falsa – con polizza idonea e valida, come previsto dal vigente atto di convenzione, nel più breve tempo possibile”.
“Il frodato è GPS – ha detto la sindaca – ma anche noi siamo parte lesa, il giro è molto più ampio, con connotati a livello nazionale. Il versamento del canone 2023 avverrà entro l’8 maggio, sarà poi mima cura convocare l’amministratore delegato di GPS Lodelli Alliata e capire come procedere nell’ambito della pratica. La bancabilità arriverà entro maggio, questo ci è stato confermato da una Pec. Secondo noi il recesso non è la strada giusta – ha detto Tarasconi incalzata dalle domande dei consiglieri – e rimando al mittente tutte le accuse di mancata trasparenza o che questa amministrazione non sia pulita, questo non lo accetto. Recedere significa lasciare la piazza nello stato in cui è oggi per altri dieci anni. Uno può essere a favore, può essere contro, però questa caccia alle streghe, come se si stesse cercando di nascondere qualcosa, nessuno di noi fa tifo per nessuno, se non per la città”.
E nel ringraziare i consiglieri di Fratelli d’Italia che hanno portato alla luce il fatto, non ha mancato una stoccata “se voi ci aveste fatto vedere quello che avevate scoperto, saremmo andati insieme in Procura, per il bene della città”.
Prima dell’annuncio della sindaca l’argomento ha girato sempre intorno a Piazza Cittadella, seppur indirettamente. In discussione c’era la proposta di una commissione speciale per l’analisi della spesa corrente del Comune proposta da Fratelli d’Italia. Dapprima scettica la maggioranza si era poi detta favorevole. Ma “nel tempo ha assunto i caratteri di inchiesta vera e propria senza alcuna novità rispetto alle commissioni già esistenti – ha spiegato la consigliera De Micheli – dal girono in cui si è aperta la discussione fino ad oggi i termini sono solo peggiorati. Alla commissione 1 siamo arrivati con atteggiamento di apertura, poi non abbiamo partecipato al voto. Se diamo fiducia rispetto ad una richiesta non invasiva, è ovvio che ci deve essere una reciprocità. Poi arriva un atto che è di sfiducia nei confronti dell’amministrazione, ovvero il gruppo di FdI trova un comunicato stampa della società assicurativa e invece di fare un atto di fiducia per il bene dei piacentini, parlandone con la sindaca, va in procura a presentare un esposto”.
“Non voterete la commissione per ripicca – ha risposto la consigliera Soresi – sono schifata per il vostro modo di amministrare la cosa pubblica”.
Respinta anche la mozione, a firma di FdI, relativa alla richiesta di di parere della Corte dei Conti circa la legittimità dell’addendum di piazza Cittadella.