CITTADELLA: OLTRE 7MILA FIRME CONTRO IL TAGLIO DEGLI ALBERI

Sono arrivate a quota 7367 le firme, cartacee e on line, contro l’abbattimento degli alberi in piazza cittadella. Di queste 1100 raccolte in soli due giorni. Un chiaro segnale della volontà dei cittadini, di cui la politica, in un modo o nell’altro, dovrebbe tenere conto. Intanto, in attesa dell’udienza del 10 settembre in tribunale per il ricorso presentato da Legambiente e alcuni cittadini, il presidio in Cittadella continua, non conosce sosta neppure di domenica e si organizza un reading letterario.

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CITTADELLA, CONSIGLIERA GNOCCHI: “SCONGIURARE IL TAGLIO DEGLI ALBERI? IO CI SPERO ANCORA”

“Il bel tacer non fu mai scritto” è l’espressione che la consigliera di maggioranza Claudia Gnocchi ha riportato sul suo profilo Facebook per commentare le dichiarazione dell’assessora all’Ambiente e alla Partecipazione Serena Groppelli sull’abbattimento, a suo dire “necessario”, delle alberature di piazza Cittadella per far posto al parcheggio interrato.

Il cantiere all’ombra del Farnese “non è come gli altri presenti in città, fosse solo per il tempo che ha portato al suo parto, alle infinite difficoltà che ha presentato e per la rilevanza politica che ha” scrive Gnocchi, definendo “risibile che un assessore all’ambiente contrapponga i 15 alberi della piazza ai 10.000 presunti piantati, perché le piante non producono tutte la stessa quantità di ossigeno che invece dipende dall’indice di area fogliare”.

Senza entrare nei tecnicismi è evidente una profonda discordanza di vedute. Ma non è troppo tardi, viene da chiedersi? “Assolutamente no – è la posizione della consigliera della civica Tarasconi – io ci spero ancora, pur avendo votato, coerentemente, a favore del parcheggio. Era un progetto del 2017 votato dalla precedente amministrazione, oggi è cambiato l’approccio delle persone verso l’ambiente così come è cambiato il clima. Ma nello stesso – spiega – è innegabile la necessità di un parcheggio in quest’area della città”. Ma come conciliare la sostenibilità e la costruzione di un parcheggio, per giunta interrato, che prevede l’abbattimento degli alberi?

“Perché non ripensare ad altre soluzioni, per venire incontro ai desiderata che le persone esprimono, come hanno fatto in questi giorni, senza strumentalizzazioni? E’ possibile scavare senza abbattere gli alberi? Ci stiamo pensando – ci rivela sorprendendoci – insieme all’assessore Bongiorni. Perché non prendere in considerazione la possibilità di estrarre queste piante con la loro zolla e ricollocarle?”. Il problema è che chi si oppone al taglio, vuole che tigli e cedri restino lì, dove sono da 70 anni, affacciati sulla piazza a pochi passi dalla scuola Mazzini. “Ho chiesto che si faccia una riflessione rispetto al tema degli alberi e sono molto soddisfatta che la sindaca abbia dato la disponibilità per incontrare i rappresentanti delle associazioni in un incontro pubblico. Se possibile – conclude – illustrerò le ipotesi a cui abbiamo pensato”.

Eppure esiste un contratto con il concessionario Piacenza Parcheggi che pochi giorni era pronto, con cestelli e motoseghe, ad abbattere gli alberi. Un contratto che l’amministrazione ha cercato in tutti i modi di salvare anche laddove, per le minoranze e forse anche per una buona parte di cittadini, era il caso di rescindere.

Di piazza Cittadella, dell’incontro pubblico da organizzare e della mobilitazione degli ultimi giorni si parlerà certamente nel ritiro di giunta da domani a domenica in alta val Tidone; proprio l’ultima giornata, solitamente, è aperta anche ai consiglieri di maggioranza. “Non parteciperò per motivi di salute” risponde Gnocchi. Non sarà l’unica.

LA MAGGIORANZA RUMOROSA CHE VUOLA SALVARE GLI ALBERI DI CITTADELLA. OLTRE 500 ALLA MANIFESTAZIONE

Un gran colpo d’occhio non c’è che dire. Oltre 500 piacentini, che al termine hanno abbracciato la piazza, hanno partecipato alla manifestazione per salvare gli alberi di Cittadella, organizzata da Legambiente, Italia Nostra, fate e Laboratorio d’arte popolare.
Una protesta capace di raccogliere sopra lo stesso prato, quello della facciata della piazza, anche la politica di colore diverso; da Fratelli d’Italia ad Alternativa per Piacenza, dal centro destra fino al collettivo Contro Tendenza. Una mobilitazione nata forse in pochi giorni o forse sopita da tempo ed oggi esplosa contro un’opera definita non utile per la città, ma più ancora tenacemente contro la decisione di tagliare le 16 alberature dietro alla vecchia autostazione, laddove dovrebbe sorgere il parcheggio sotterraneo.

La prossima settimana è ancora da fissare la data ma si farà, un incontro tra l’amministrazione e una delegazione di manifestanti, ancora da stabilire la modalità dell’incontro che probabilmente sarà pubblico.

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ACCAMPATI IN CITTADELLA PER PRESIDIARE ANCHE DI NOTTE. SUL CANTIERE MANCANO ANCORA LE INDICAZIONI NECESSARIE

Una tenda, qualche genere di conforto e così la notte è passata. I manifestanti hanno decisi di presidiare il cantiere di piazza Cittadella anche stanotte per scongiurare la possibilità che gli addetti al taglio degli alberi potessero entrare in azione nella tarda serata o nelle prime ore della mattina.

Stamattina, intorno alle 6, qualche residente ha portato la colazione a chi ha trascorso la notte in tenda. “C’è stata molta solidarietà da parte della persone – ci hanno raccontato gli attivisti – ci hanno ringraziato per quello che stiamo facendo, perché è una lotta per tutti”.

Rispetto a ieri non è praticamente cambiato nulla, se non la disposizione del reticolo arancione a copertura della recinzione in metallo; non vi alcun cartello con le indicazioni necessarie per l’avvio del cantiere. Intanto per oggi, alle 18, è confermata la manifestazione aperta alla città.

LEGAMBIENTE: PRESENTATO RICORSO CONTRO L’ABBATTIMENTO DEGLI ALBERI. UDIENZA IL 10 SETTEMBRE. CANTIERE RALLENTATO?

Ci sono concrete possibilità che le piante di piazza Cittadella non vengano toccate almeno fino al 10 settembre. Perché questa data? Perché in quel giorno è stata fissata l’udienza per discutere il ricorso contro Piacenza Parcheggi presentato da Legambiente Piacenza, Legambiente nazionale e alcuni residenti della piazza contro, appunto, la decisione di procedere all’abbattimento delle 16 alberature.

“Fino a quella data – si legge nella nota – è da escludere un’azione di forza di Piacenza Parcheggi che non darebbe spazio alla decisione che il giudice si è riservato all’esito di quell’udienza ha disposto l’udienza.

Un ricorso che prende l’avvio dalla “mancata considerazione di ogni altra
osservazione, parere, segnalazione, esposto in merito all’inattualità del progetto del parcheggio interrato, anche tenuto conto delle alternative disponibili”; per questo gli avvocati Umberto Fantigrossi, Valeria Fantigrossi e Claudio Tagliaferri hanno accolto l’incarico di presentare un ricorso ex art. 700 codice di procedura civile al Tribunale di Piacenza, “teso a rappresentare l’inconciliabilità del progetto con il diritto alla salute e all’ambiente e sostanzialmente di inibire il taglio delle piante ritenute monumentali ex lege.

Sono molte le motivazioni riportate nel testo del ricorso che partono dalla constatazione che l’opera – a seguito del taglio delle piante e della lastricatura della piazza con pietre, arrecherebbe ulteriore peggioramento alla pessima qualità dell’aria di Piacenza ma anche un dannoso incremento delle temperature, andando in direzione contraria a quanto i chiari orientamenti europei e i dispositivi dei Piani Nazionale, Regionale e Comunale dispongono
per attuare misure di adattamento ai cambiamenti climatici.
Il ricorso ha caratteri decisamente innovativi perché fa riferimento a recenti espressioni della Corte Costituzionale a favore del diritto all’ambiente e alla salute dei cittadini”.

E’ dunque implicito che prima del 10 settembre Piacenza Parcheggi non dovrebbe procedere all’abbattimento degli alberi, essendo essi proprio l’oggetto del ricorso. Va ricordato tuttavia che, per contratto in essere con l’amministrazione, il concessionario deve dare l’avvio al cantiere entro il 30 agosto. E’ verosimile dunque che sarà la vecchia autostazione il primo edificio ad essere abbattuto. L’udienza è fissata per il 10 settembre alle 11 presso il Tribunale di Piacenza.

CITTADELLA: PRESIDIO DEI MANIFESTANTI “PROTEGGEREMO GLI ALBERI FINO ALLA FINE”

Ogni albero ha appeso al tronco un cartello, come se fosse lui stesso a parlare, un appello a non essere abbattuto. Li hanno affissi Legambiente, Italia Nostra, Fate e il Laboratorio popolare che si stanno alternando a presidiare piazza Cittadella, in vista dell’arrivo delle prime ruspe. Perché da oggi è scattato il divieto di sosta per le auto, qualcuna per la verità ancora ha azzardato, una pattuglia della municipale è stata avvistata ma non ha fato sanzioni.

Mercoledì 28 alle 18 è stato organizzato un appuntamento aperto a tutti i cittadini che non vogliono l’abbattimento degli alberi contro – si legge nel volantino – un progetto vecchio oltre 30 anni, quando esigenza urbanistiche ed ambientali erano ben diverse.
C’è da dire, a onore di verità, che queste associazioni degli alberi e dei benefici della loro presenza hanno sempre parlato e discusso: nel 2018 la consulta ambiente e territorio con un documento sottoposto nel 2023 all’assessore Bongiorni, poi l’esposto firmato da Legambiente, Italia Nostra, fate per sottolineare la storicità della piazza e quindi la sua tutela.

Intanto l’amministrazione sta allestendo il cantiere anche in via Maculani, per la sosta degli autobus a servizio, in particolare, dell’istituto Romagnosi e del liceo Gioia, in vista dell’avvio dell’anno scolastico. Il servizio viabilità lavori pubblico ha comunque garantito, anche in questa, circa la metà dei posti esistenti, lavorando prima su un lato e poi sul restante.

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