“SE AUMENTANO I CONTAGI IL SISTEMA SANITARIO VA IN CRISI”

Si respira fiducia ma anche tantissima concretezza nelle parole del dottor Andrea Magnacavallo, primario del pronto soccorso dell’ospedale di Piacenza, il primo avamposto dove i pazienti arrivano, oggi più che mai i malati di Covid.

Nei mesi terribili di marzo e aprile gli accessi al pronto soccorso erano arrivati a 80 giornalieri, oggi sono una ventina i pazienti positivi che accedono al ps, di questi circa la metà, 10/12 vengono ricoverati. Attualmente i ricoveri complessivi Covid sono 130 per lo più nel reparto di medicina d’urgenza, il 10% di questi è nell’area intensiva e sub intensiva. A fronte di un aumento del flusso Covid, è diminuito del 20/25% il numero degli accessi con codici minori, da 160/190 pazienti ai 135 attuali giornalieri.

CORONAVIRUS, DALL’ASL L’INVITO A MANTENERE LA CALMA E A RIVOLGERSI LA MEDICO DI FAMIGLIA O 118

Mantenere la calma senza lasciarsi prendere dal panico e affidarsi solo a notizie che arrivano dalle ASL e dalle Regioni, nella fattispecie Emilia Romagna e Lombardia. È, in sintesi, il messaggio che arriva dall’Asl di Piacenza attraverso il direttore generale Luca Baldino e dal primario del pronto soccorso Andrea Magnacavallo.
Nel caso si avvertano i sintomi l’invito e di chiamare il medico di famiglia o il 118 il cui personale procederà al tampone.
Il punto della situazione da parte del direttore Baldino si è reso necessario dopo i sei casi in Lombardia.
“Abbiamo un caso sospetto ricoverato in isolamento nel reparto di Malattie Infettive in attesa dell’esito del tampone, che dovrebbe arrivare a breve – ha detto Baldino -. Per quanto riguarda l’azienda Mae di Fiorenzuola, sono stati presi contatti con la proprietà, che sta collaborando molto; stiamo contattando i dipendenti, in primis quelli che hanno fatto viaggi all’estero, per fare tutte le verifiche del caso.
Sostanzialmente l’azienda sanitaria di Piacenza sta usando grande precauzione per una situazione che al momento non ci dà casi accertati sul territorio. Il fatto che il tampone sul manager sia risultato della MAE negativo ci fa comprendere che probabilmente, in attesa dei futuri accertamenti, non sia stato lui l’origine”.
Sono una settantina i dipendenti dell’azienda tenuti sotto controllo per precauzione.
Al pronto soccorso cittadino la situazione è ben gestita, l’invito ribadito anche dal dottor Magnacavallo è di non presentarsi al pronto soccorso ma chiamare il 118 o il medico di famiglia.