“Nessuna donna nasce prostituta, c’è sempre un uomo che la fa diventare”. Lo disse Don Oreste Benzi, il fondatore della comunità Papa Giovanni XXIII. La stessa che ancora oggi, a quasi cinquat’anni dalla fondazione, mette in campo azioni concrete contro la tratta delle donne che finiscono nella rete delle prostituzione. L’associazione dagli anni 90 è operativa con l’unita di strada per raccogliere e intercettare davvero da vicino le storie di giovani donne, spesso straniere, finite nelle mani degli sfruttatori. Da due anni l’unità di strada è presenta anche a Piacenza: una volta alla settimana si percorrono le vie a luci rosse della città quelle dove, sempre più spesso, anche di giorno, giovani donne mettono in vendita il loro corpo. Una di queste è Luljeta, una giovane albanese che i volontari dell’unita di strada sono riusciti a contattare ma che purtroppo è ritornata dai suoi aguzzini. Sfruttata, controllata sul tratto del marciapiede che le era stato indicato, sebbene fosse incinta al terzo mese. Ad inizio ottobre è stata costretta ad abortire e di lei sulle strade piacentine non c’è stata più traccia, forse trasferita in un’altra zona dagli stessi sfruttatori. A lei l’associazione Papa Giovanni XXIII dedica la fiaccolata in programma sabato 7 novembre a Piacenza con partenza alle 17 dal parcheggio di viale Malta e arrivo in piazza San Francesco per la messa celebrata dal vescovo Ambrosio per ricordare la figura di Don Oreste scomparso il 2 novembre del 2007.
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