ASSOCIAZIONE ITALO MAROCCHINA: “NESSUNA RELIGIONE INCITA AL TERRORISMO”

Una nuova condanna all’attacco terroristico di Parigi è stata espressa dall’Associazione Culturale Italo Marocchina di Piacenza. “E’ scritto nel Corano che chiunque uccida un uomo sarà come se avesse ucciso l’umanità intera. E che ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità.  Noi come musulmani in Italia ripudiamo la violenza di ogni tipo e ci sentiamo privilegiati a vivere in un clima di pace e di sicurezza grazie all’esistenza in  Italia di uno Stato di Diritto che garantisce i diritti delle minoranze, la libertà di espressione e la libertà di culto. Uccidere le persone per far passare un messaggio è drammatico, disumano, ed esprime la cattiveria e l’odio a cui sono arrivate queste persone. Persone che seminano il terrorismo direttamente e indirettamente, persone che per una cosa o un altra hanno reso il mondo un fiume di sangue pieno di orfani e rifugiati, persone che hanno dichiarato guerra a chi non la pensa come loro. Il terrorista non ha mai avuto una religione, perchè nessuna religione incita al terrorismo”.

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PIACENZA IN PIAZZA CONTRO IL TERRORISMO

Sdegno per i fatti di Parigi e solidarietà verso il popolo francese. Piacenza ha reagito così agli attentati che hanno colpito il cuore dell’Europa. Un presidio in piazza Cavalli a cui hanno partecipato cittadini e istituzioni che non vogliono e non  possono arrendersi alla violenza. Nessun simbolo, solo qualche bandiera arcobaleno e tanto dolore verso le vittime. A prendere la parola anche un gruppo di studenti francesi a Piacenza per studiare: “siamo colpiti e arrabbiati, è la seconda volta in un anno che accade questa tragedia, stasera sono qui con voi- ha detto la giovane studentessa commossa – per una questione di umanità”. Al presidio ha partecipato anche un gruppo nutrito della Comunità Islamica di Piacenza, Yassin Baradai si è detto “sconcertato per quello che è accaduto. Saremo sempre in prima fila contro la violenza. Siamo contro a qualsiasi strumentalizzazione”. “Solo uniti possiamo battere questi criminali che uccidono alle spalle persone innocenti. Insieme si può vincere il terrorismo con la coscienza della fratellanza e l’alleanza tra i popoli” ha detto Giuseppe Chiodaroli direttore della Caritas. Ha preso la parola anche il sindaco Dosi: “se un Dio porta ad uccidere, quello non è un Dio. Piacenza è una delle città con il più alto tasso di stranieri e di minori nelle scuole, quello che facciamo ogni giorno è un esercizio di convivenza ed integrazione e la piazza di oggi ne è un esempio”. “Dare un segnale di vicinanza non deve essere nè banale nè demagogico” ha detto il sottosegretario Paola De Micheli. “Il sangue di Parigi ci ricorda che se da una parte la quotidianità ci fa sentire meno soli, dall’altra stare in piazza significa dire che non ci arrendiamo. Dobbiamo garantire quei diritti che prima di noi qualcuno ci ha garantito”.

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ATTENTATO DI PARIGI, IL TERRORE CHE COLPISCE IL CUORE DELL’EUROPA

L’Europa si è svegliata sotto attacco. I quattro attentati di Parigi hanno fatto ripiombare nel terrore tutta Europa e il pensiero inevitabilmente torna a poco meno di un anno fa quando nel mirino dell’Isis finirono i giornalisti del settimanale Charlie Ebdo. Si colpi’ la libertà di stampa, oggi la società civile, la gente comune e il potere rappresentato dal presidente Hollande.

Il giorno dopo la strage, nel quale il numero delle vittime aumenta di ora in ora fino ad arrivare ad  oltre 100 e altrettanti feriti gravi,

tante domande non trovano risposta di fronte all’assurdità di una violenza inaudito che consapevolmente vuole portare la morte in nome di un Dio. In tanti lo hanno scritto e detto fin da subito; quello di Parigi e’ l’11 settembre dell’Europa. E se esiste un Islam che con tutto questo non ha nulla a che fare, e ne siamo convinti, che disprezza la mattanza prodotta in quel teatro nel cuore di Parigi, questo è il momento per una presa di distanza vera, plateale, autentica.

Un primo segnale sarebbe significativo arrivasse proprio dai giovani; la Comunità Giovani Musulmani di Piacenza che oggi e domani si riunisce in ritiro spirituale al centro culturale islamico della Caorsana ha aperto la due giorni con una preghiera per i morti nell’attacco terroristico. Questo il testo della preghiera:

“Viviamo con i francesi questo tragico momento e porgiamo le nostre più sentite condoglianze ai cari delle vittime. Come giovani e come musulmani ci addolora vedere così tanta violenza, a Parigi come in ogni altro paese. Il terrore non conosce religione né nazionalità, non guarda all’età né al sesso. Chi commette orrori simili deve pagare e noi, come giovani musulmani di Piacenza, ci auguriamo che questo avvenga il prima possibile e che non si ripeta ancora, mai più!

Siamo speranzosi tra l’altro, che avvenimenti come questi non siano causa di odio tra popoli o religioni. Non esiste religione che ordini il terrore anzi, come ci viene insegnato dal Nobile Corano: Chiunque uccida un uomo, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera. E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità. (Sura 5; 32).”

Un uomo ferito soccorso fuori dal Bataclan, Parigi, 13 novembre 2015.  (Thierry Chesnot/Getty Images)

 

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