DUE FRATELLI POSITIVI AL COVID. DUE CLASSI IN ISOLAMENTO

Solo ieri la conferenza stampa settimanale dell’Ausl per illustrare le linee d’azione in caso di positività al Coronavirus di studenti. Dalla teoria alla pratica: oggi i primi due casi. Il Dipartimento di Sanità pubblica ha predisposto l’isolamento domiciliare di alunni e personale docente e non docente di due classi di altrettante istituti della città. La misura si è resa necessaria perché due fratelli, appartenenti allo stesso nucleo familiare, sono risultati positivi al tampone.

I due ragazzi avevano frequentato, nei giorni precedenti, le lezioni scolastiche: per questo, i compagni di classe, gli insegnanti e un ausiliario non docente sono stati individuati come contatti diretti e quindi posti in isolamento per 14 giorni. Si tratta complessivamente di 54 persone, della scuola primaria Don Minzoni e della scuola secondaria di primo grado Calvino.

Domani tutti gli interessati saranno sottoposti a tampone: il dipartimento di Sanità pubblica ha attivato un’apposita seduta di esecuzione del test.
La Prefettura, il Comune di Piacenza e il Dirigente scolastico provinciale sono stati subito informati della vicenda e sono continuamente aggiornati sull’evoluzione della situazione dall’Azienda stessa.

COVID: AUMENTANO I CASI NELLE ULTIME SETTIMANE E SI ABBASSA L’ETA’ DEI POSITIVI

Rispettare le norme basilari di distanziamento, lavaggio della mani e mascherina per limitare i contagi. Lo ha raccomandato il direttore generale dell’Asl Luca Baldino nel fare il punto della situazione dei contagi al 31 agosto 2020. Sono 176 le persone in quarantena perché a stretto contatto con positivi, 271 quelle in isolamento fiduciario perché rientrati da aree cosiddette a rischio, 153 quelle in isolamento fiduciario in quanto positive al tampone.

Un altro dato su cui riflettere è l’età dei contagiati nel periodo 17- 30 agosto: il 9.5% ha tra 0 e 17 anni; il 44% tra 18 e 40 anni; il 28% tra 41 e 64; il 9% tra 65 e 79 mentre il 9.5% ha più di 80 anni. E’ evidente che l’età media si è ulteriormente abbassata; quella maggiormente risultata positiva al Covid è la quella tra i 18 e i 40 anni  nel periodo tradizionalmente dedicato alla vacanze.

L’Asul effettua tra i 5 mila e 6 mila tamponi a settimana nell’ultima di agosto sono stati riscontrati 60 nuovi positivi. “I dati sono in crescita ma non in maniera esponenziale – sottolinea Baldino -, da una percentuale di 0,5% di positivi rispetto ai tamponi effettuati in giugno – luglio, siamo passati a 1,2% alla fine di agosto”. Dal 17 al 30 agosto sono stati individuati complessivamente 106 nuovi positivi, di questi 69 sono asintomatici e 37 con sintomi.

Dal 17 al 30 agosto sono stati individuati complessivamente 106 nuovi positivi, di questi 69 sono asintomatici e 37 con sintomi.

PERSONE POSITIVA AL COVID IN UNA DISCOTECA DELLA PROVINCIA. L’AUSL INVITA A SOTTOPORSI AL TAMPONE

Un’altra persona è risultata positiva al Coronavirus dopo essere rientrata da una vacanza a Malta; la stessa persona nella notte tra il 14 e 15 agosto ha frequentato la discoteca Il Colle, strada Colle San Giuseppe 1246 nel comune di Alseno. L’Azienda Usl di Piacenza invita a sottoporsi a tampone i partecipanti a quella serata in discoteca residenti in provincia.

Per loro è stato attivato un ambulatorio dedicato, aperto in Piazzale Milano 2 nella giornata di mercoledì 19 agosto dalle ore 14 alle ore 18. E’ necessario prenotarsi telefonando al numero verde del cuptel 800.651.941

I gestori della discoteca San Giuseppe avevano diligentemente tracciato tutti i biglietti venduti e le presenze ai tavoli ed hanno fornito tali importanti informazioni al Dipartimento di Sanità Pubblica della Ausl di Piacenza.
Per i residenti in provincia di Parma invece, i tamponi saranno effettuati dalle 8.00 di domani nella postazione allestita nell’Ospedale di Vaio. I cittadini parmigiani devono prenotarsi telefonando al numero 0521 396436.

L’azienda Usl di Piacenza ricorda che, ai sensi dell’ordinanza del Ministero della salute del 12 agosto 2020, tutti i cittadini che rientrano da vacanze in Spagna, Grecia, Croazia e Malta devono comunicare il loro rientro utilizzando l’indirizzo mail comunicazione-transito@ausl.pc.it riportando nella mail nome, cognome, indirizzo, data di nascita, recapito telefonico cellulare, luogo e date del soggiorno all’estero. Contemporaneamente devono provvedere a prenotarsi Il tampone previsto dalla normativa telefonando al cuptel, numero verde 800.651.941.

COVID: OLTRE MEZZO MILIONE DI EURO RACCOLTI CON CROWDFUNDING

Si è rivelata una macchina elaborata e perfettamente funzionante quella che ha affiancato il settore sanitario durante l’emergenza Coronavirus. La macchina della solidarietà, del volontariato, della partecipazione attiva, capace di fare miracoli in piena pandemia.

Oltre 7300 i cittadini coinvolti, più di mezzo milioni di fondi raccolti;  nel corso dell’emergenza sanitaria le piattaforme on line hanno mostrato il loro potenziale, permettendo a migliaia di persone di contribuire a sostenere la sanità piacentina.

L’Ausl di Piacenza illustrerà come sono state utilizzate le donazioni in una conferenza stampa con il direttore generale Luca Baldino.

BALDINO IN CONSIGLIO COMUNALE: “INVESTIMENTI SUI TRE OSPEDALE PER ESSERE PRONTI AD UNA SECONDA ONDATA”. UN ANNO PER IL RITORNO ALLA NORMALITA’

Investimenti strutturali sui tre principali ospedali provinciali per aumentare fino a 53 posti l’attuale disponibilità di posti letto di Terapia intensiva e farsi trovare pronti a gestire un’eventuale ripresa epidemica del coronavirus.

E’ questo il succo del discorso del direttore generale Luca Baldino in audizione nella seduta del consiglio comunale, concentrandosi sulle tre principali strutture ospedaliere: Piacenza, Castel San Giovanni e Fiorenzuola.  L’obiettivo è quello di creare zone dotate delle necessarie caratteristiche fisiche e strutturali per ospitare posti di Terapia intensiva e di Sub intensiva. Gli interventi, che porteranno a 54 posti letto di terapia intensiva, si concluderanno entro il mese di agosto e avranno un costo complessivo di 2,5 milioni di euro.
“Nell’ottica di assicurare strutture e professionisti capaci di intercettare e gestire un nuovo picco, stiamo lavorando – ha spiegato Baldino – per incrementare la flessibilità complessiva delle strutture ospedaliere e la dotazione di posti letto intensivi e semi-intensivi”.

Il primo fondamentale passaggio è quello di riuscire a liberare le sale operatorie che oggi ospitano posti di Terapia intensiva, per riprendere l’ordinaria attività chirurgica.
Le modifiche strutturali previste a Piacenza, Fiorenzuola e Castel San Giovanni creeranno una situazione permanente ma flessibile: i locali potranno essere adibiti alle degenze ordinarie o a Terapia intensiva qualora ulteriori ondate di pandemia lo rendessero necessario.
Ecco il dettaglio degli interventi previsti:
A Piacenza, al terzo piano del polichirurgico, nel blocco A, è già in atto un intervento di ristrutturazione. Le stanze saranno dotate di ricambi d’aria e aree a pressione negativa. I posti letto saranno dedicati normalmente alla degenze dei reparti di Pneumologia e Area critica(Sub Intensiva). In caso di necessità, in un tempo brevissimo (poche ore) le stanze potranno essere utilizzate per Terapia intensiva.
Sempre a Piacenza, è previsto un intervento di riqualificazione anche per i 14 letti del reparto di Terapia intensiva: gli ambienti saranno dotati di ricambi d’aria e aree a pressione negativa.
Infine, nell’ospedale cittadino è prevista la ristrutturazione e l’incremento di dotazioni tecnologiche per letti di Sub Intensiva nei reparti di Malattie infettive e in Medicina d’urgenza.
A Castel San Giovanniè in programma un intervento di riqualificazione: i 12 posti letto di Sub Intensiva in Cardiologia saranno dotati di ricambi d’aria e aree a pressione negativa.
A Fiorenzuola la riqualificazione riguarda alcuni ambienti del reparto di Medicina, nei quali si ricaveranno 8 posti letto di Sub Intensiva, dotati di ricambi d’aria e aree a pressione negativa.L’idea che sottende gli interventi è improntata al criterio di massima flessibilità, ovvero attivarsi immediatamente e attivamente nel caso in cui arrivi una seconda ondata del virus.

“Non vi è alcuna intenzione di apportare modifiche permanenti alla rete di emergenza urgenza. Nessuno vuole chiudere i pronti soccorso di Piacenza, Fiorenzuola o Castel San Giovanni” ha ribadito Baldino che ha confermato fino al 31/12/2020 e per tutto il 2021 il mantenimento del personale acquisito durante l’emergenza.

Quasi tutte le attività ambulatoriali sono state regolarmente riprese, tutti i reparti hanno riaperto e recuperato il 50% delle prestazioni sospese. Tuttavia – ha specificato il direttore Baldino “Il ripristino della normalità non vuol dire che tra 10-15 giorni tutto tornerà come prima. Ora dobbiamo rispettare una serie di prescrizioni di sicurezza che condizionano la produttività. Per tornare come prima sarà necessario attendere un anno”.

 

COVID: DENTRO LA TRINCEA. LO SPECIALE DI ZEROCINQUE23

Parlano i protagonisti che hanno vissuto da dentro l’emergenza Covid 19; medici, sanitari, infermieri in prima linea nei due mesi di pandemia appena trascorsi. Un’esperienza personale e professionale che lascerà certamente un segno indelebile in ognuno di loro.

Grazie ai medici: Andrea Magnavacallo, Luigi Cavanna, Francesco Giangregorio, Raffaella Bertè. Agli infermieri: Davide Cassinelli, Silvia Bonfanti e Stanislao Pagano.

Grazie all’Ausl di Piacenza per le immagini interne ai reparti.

ANCHE A PIACENZA L’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA COVID SU 700 PERSONE

Se vi arriva una chiamata dal numero 06.5510 non si tratta di uno scherzo o una truffa. E’ la Croce Rossa Italiana che vi sta chiamando per fissare gli appuntamenti per l’indagine di sieroprevalenza dell’infezione da Covid.

A ogni persona viene fissato un appuntamento per un semplice prelievo del sangue. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico  scientifico. In tutto saranno 700 i piacentini chiamati a partecipare all’indagine.

L’obiettivo, a livello nazionale, è di capire quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi. Complessivamente, in Italia, il test viene proposto a un campione di 150mila persone residenti in duemila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri stati europei.

A Piacenza i prelievi si svolgeranno in quattro punti, dal 1 al 5 giugno:
– alla Clinica mobile di Fiorenzuola (piazzale di via Corridoni, angolo via Campo Sportivo)
– alla Clinica mobile di Piacenza (parcheggio stadio Garilli, via Gorra 25)
– al centro raccolta sangue Avis dell’ospedale di Castel San Giovanni (blocco D, ingresso 11, viale II Giugno)
– per i bambini fino a 10 anni: Piacenza, ospedale Guglielmo da Saliceto (Centro prelievi, nucleo antico, ingresso via Taverna 49)

L’esito del test è inviato sul Fascicolo sanitario elettronico e caricato sul sistema Sole, per essere consultabile dal medico o dal pediatra di famiglia. In caso di diagnosi positiva, l’interessato sarà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dall’Ausl di Piacenza per fare un tampone che verifichi l’eventuale stato di contagiosità.

AUSL: “I 75 NUOVI CONTAGI SI RIFERISCONO AI 1031 TAMPONI REFERTATI UN UN SOLO GIORNO”

75 nuovi casi positivi. Un incremento che ha spinto l’Ausl a motivare il dato attraverso una nota stampa. “L’incremento del numero di casi positivi registrato negli ultimi giorni – si legge –  è stato analiticamente studiato dai tecnici aziendali e regionali ed è oggetto di un continuo e attento monitoraggio. In particolare, l’Azienda è riuscita a potenziare ulteriormente la capacità di processare i tamponi effettuati, passando dagli 300 al giorno agli attuali 1000 al giorno. I 75 positivi di oggi sono riferibili a 1031 tamponi”.

L’attività di principale di monitoraggio si concentra, come specifica l’Asl, sulla strutture per anziani (300 i tamponi refertati oggi) che sono state riconosciute come priorità nella lotta al contagio, con l’obiettivo di identificare, isolare e curare il più precocemente possibile i nuovi casi.
“Nelle Cra, così come su tutto il territorio, è stata potenziata l’attività delle Unità speciali di continuità assistenziale, in stretta collaborazione con i medici di famiglia; sono questi ultimi che segnalano i casi sospetti (oltre un centinaio al giorno) che vengono poi tempestivamente presi in carico dalle Usca. Nell’ambito dell’attività di visita a domicilio, i nostri professionisti sottopongono al tampone, se necessario, anche i familiari eventualmente paucisintomatici. Sono stati oltre 2200 i cittadini visitati a domicilio o nelle strutture per anziani”.

Un incremento dei tamponi che porta Piacenza ad essere la provincia che esegue oggi il 20% dei tamponi totali del territorio regionale. Questo spiegherebbe l’aumento dei positivi dell’ultima settimana.

Tutti gli altri indicatori di diffusione della pandemia sono in calo, ribadisce l’azienda sanitaria piacentina, si sono ridotti sia gli accessi in Pronto soccorso e i ricoveri in Terapia intensiva e a media e bassa intensità; sono in calo delle polmoniti e i decessi. E’ anche esclusa la presenza di specifici focolai sul territorio piacentino.

L’identificazione di un maggior numero di positivi, conclude l’Asl, è da riferirsi esclusivamente all’aumento dei tamponi avviati dalle Unità speciali di continuità assistenziale e dal numero crescente di prese in carico domiciliare.