Nonostante i sette rilevatori della velocità T-Red in alcuni incroci semaforici della città, il numero degli incidenti stradalo causati dall’alta velocità non è diminuito, al contrario, nell’ultimo anno, è cresciuto del 13 per cento; le rilevazioni sono state 1387 e 5 gli incidenti mortali.
A rimetterci le utenze più deboli: ciclisti e pedoni. Cosa fare per correre ai ripari e arginare questa situazione? L’amministrazione e la Polizia Municipale hanno avviato la prima fase del progetto Attenta-Mente, una vera e propria campagna di prevenzione contro le distrazioni alla guida e l’alta velocità, anche considerando che le direttive europee pongono l’incidentalità a zero entro il 2050.
La prima fase del progetto ha monitorato una ventina di strade cittadine in cui si sono osservate le principali tipologie di infrazione: da qui è emerso che il 52 per cento degli automobilisti rispetta i limiti e il 47 al contrario non li rispetta. 1090 sono stati i passaggi oltre i 90 chilometri all’ora per cui è previsto il ritiro della patente, secondo le nuove norme del codice della strada. Secondo questi dati, la proiezione annua delle infrazioni arriva a 49 milioni, un numero impressionante.
In via Manfredi sono state rilevate velocità massime di 125 chilometri all’ora, su strada Agazzana alla rotatoria con la Besurica 132 chilometri orari, 104 in via Cella, in corso Europa 135 chilometri orari. E l’elenco non è finito. Si arriva fino ai 175 chilometri all’ora in via Einaudi. Per porre un freno a questa realtà, la fase due del progetto prevede l’installazione di sistemi di rilevazione della velocità a contestazione differita, ovvero dei box arancioni a colonna ad alta visibilità.
Le strade interessate saranno via Emilia Pavese (nella zona di Sant’Antonio), via Manfredi, strada Agazzana, la Verza, via Einaudi, via Primo Maggio, corso Europa, via Emilia Parmense in località Montale, via XXI Aprile, strada Caorsana all’altezza di Roncaglia, via IV Novembre, via Diete di Roncaglia, strada Farnesiana in località Mucinasso.
Il monitoraggio, nella prima fase non prevede l’elevazione di sanzioni, che avverranno nella fase successiva.
“Non vi è alcun intento vessatorio” ha specificato la sindaca Tarasconi “ma solamente di abbassare il numero degli incidenti dovuto alla velocità incontrollata”. L’obiettivo concreto è di ridurre del 98 per cento le infrazioni gravi e del 95 quelle meno gravi.
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