L’ultima bolletta dell’energia elettrica, di agosto, è arrivata a 4900 euro, già quella di luglio aveva superato i 4mila. Daniel Bozzarelli, titolare del bar gelateria 900, ha deciso di spegnere la macchina del caffè, una scelta mai presa in 30 anni di attività. Eppure dovuta oggi che i costi della luce sono diventati insostenibili. Giornalmente il costo dell’accensione della macchina era circa 4 euro, oggi è 20 euro, i calcoli sull’impatto mensile sono presto fatti. Se a questo si aggiunge l’accensione dei frigo e condizionatori, una riflessione seria è più che obbligatoria se non si vogliono ritoccare per accesso i prezzi al consumatore.
CHIUDONO BAR, RISTORANTI E NEGOZI, RESTANO APERTI ALIMENTARI E FARMACIE
Un’unica zona protetta in cui saranno chiuse tutte le attività commerciali ad eccezione di quelli di prima necessità come negozi alimentari, farmacie e parafarmacie. E’ l’ultima misura del premier Conte annunciata a pochi giorni dall’ultimo decreto che ha, di fatto, riunito l’Italia intera in un’unica zona da proteggere contro i Coronavirus.
Dalle prossime ore abbasseranno la saracinesca tutte le attività commerciali, bar, ristoranti, pub, mense, negozi di parrucchieri, centri estetici, tutte quelle attività che nono sono ritenute indispensabili.
Le attività produttive potranno proseguire regolarmente a patto che assumano protocolli di sicurezza adeguati al fine di evitare il contagio. Sono inoltre invitate a promuovere ferie e permessi per i dipendenti.
Sono garantiti i servizi pubblici tra cui trasporti, bancari, postali, finanziari, assicurativi, attività del settore zootecnico e agricolo.
Sono misure che restringono ancora di più la possibilità di contatto tra le persone, per evitare che il contagio di propaghi ulteriormente.
“Ho fatto un patto con la mia coscienza” ha detto Conte “la primo posto c’è la salute degli italiani: vi ho chiesto di cambiare le vostre abitudini e avete risposto in modo straordinario. Ora è il momento di compiere un passo in più. Se tutti rispetteremo le regole usciremo più in fretta dall’emergenza. Rimaniamo distanti oggi per correre più veloce domani”
Il premier ha anche annunciato che gli impatti di queste misure non si vedranno nell’immediato ma occorrerà attendere un paio di settimane. Se continueranno a crescere i numeri del contagio verranno emanate nuove misure.
CORONAVIRUS, LE NUOVE MISURE: SCUOLE CHIUSE BIBLIOTECHE APERTE
La novità principale del decreto del Governo sulle misure di contrasto alla diffusione del Coronavirus è la sospensione del coprifuoco per i bar a patto che mantengano quella “distanza di sicurezza” necessaria per evitare il contagio, detta in parole tecniche adeguarsi alle misure anti assembramento.
Via libera anche ai mercati nelle piazze, aperture delle biblioteche, musei ed archivi a condizione che vengano garantite le modalità di accesso contingentate per evitare assembramenti. Cosa significa che saranno aperte ma a “numero chiuso”, cioè un addetto farà entrare una certo numero di fruitori alla volta? Le scuole però, di ogni ordine e grado, resteranno chiuse per un’altra settimana, così come piscine e palestre. Anche da parte degli amministratori locali non si nasconde una certa perplessità.
Tornando ai bar e pub viene concessa la possibilità di tenere regolarmente aperto in orario serale a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni del locale, gli avventori siano ad metro di distanza l’uno dall’altra.
Confermata anche per questa settimana, nelle giornate di sabato e domenica nelle medie e grandi strutture commerciali, i negozi presenti all’interno dei centri commerciali.
Il Comune di Piacenza ha disposto per la sola giornata di lunedì 2 marzo la chiusura dei centri diurni e dei servizi semiresidenziali per anziani e disabili, dei centri educativi e dei centri aggregativi per minori e giovani. Si conferma inoltre la possibilità di rivolgersi agli sportelli Informasociale e Informafamiglie solo per le domande con scadenza entro il 10 marzo prossimo. Sono sospese le attività socio-ricreative rivolte agli anziani, i servizi educativi domiciliari per disabili, adulti e minori e le iniziative di tempo libero garantite a
utenti con disabilità, adulti e minori. Sospese anche le attività garantite dai centri
socio-occupazionali, di tirocinio formativo, l’attività responsabilizzante e gli
interventi dell’Unità di Strada antiprostituzione. Sospese le visite domiciliari
delle assistenti sociali per adulti, anziani, minori e disabili, fatta eccezione per i casi
espressamente autorizzati dal dirigente di settore.
ECCO IL NOSTRO VIAGGIO TRA LE COMPAGNIE DEGLI ANNI 80
Ricordi legati ad un tempo ed un luogo precisi. Scanditi dal divertimento e dalla voglia di stare insieme anche solo per il gusto di fare quattro chiacchiere, progettare una vacanza o organizzare un giro in collina in macchina, per chi ce l’aveva, o in motorino. Cosa hanno rappresentato le compagnie negli anni 80? E’ un salto nel passato per rivivere amicizie, ricordi e sensazioni che hanno reso unica e fatto crescere una generazione. Abbiamo raccolto dei voci di alcuni protagonisti.
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GIUNTA, PUGNO DI FERRO CONTRO LA SOMMINISTRAZIONE DI ALCOLICI IN VIA ROMA E DINTORNI
Ecco il primo provvedimento dell’amministrazione per contrastare fenomeni di inciviltà da cui possono derivare più o meno gravi episodi di criminalità. La giunta ha adottato un provvedimento rivolto ai titolari di bar e negozi alimentari che operano in via Roma, Pozzo, Alberoni e Torricelle e zone limitrofe. Si
tratta di un invito/diffida al rispetto dell’art.18 (comma 1, lettera a) del “Regolamento di Polizia Urbana”, che prevede il divieto di vendere per asporto bevande in contenitori di vetro, nonché alcolici in qualsiasi contenitore, nella fascia oraria tra le 21 e le 7 del giorno successivo. In base a quanto approvato, i titolari di bar e negozi dovranno esporre nei loro punti vendita e in un luogo ben visibile, l’avviso del dispositivo dell’art.18 (che in tempi brevi sarà consegnato a tutti gli interessati dalla Polizia Municipale). Il cartello sarà tradotto in più lingue, per raggiungere il più vasto numero possibile di consumatori.
“Questa decisione – dichiara il sindaco Paolo Dosi – è stata assunta a seguito dei recenti episodi di inciviltà e di pregiudizio al vivere civile, spesso segnalati dai residenti nelle vie dove recentemente sono avvenuti episodi inqualificabili, in particolare in via Roma e in via Pozzo, dovuti a comportamenti e intemperanze di persone che consumano bevande alcoliche nelle vie e negli spazi pubblici”.
L’inosservanza di questo divieto comporta una sanzione pecuniaria da 500 euro oltre che provvedimenti amministrativi come la sospensione o la revoca dell’abilitazione all’ezercizio della propria attività, e dove occorre anche la chiusura del locale da parte della Polizia Municipale. ”
Questa iniziativa – conferma Dosi – è uno strumento che affianca gli interventi che la Polizia Municipale effettua regolarmente per verificare il rispetto delle norme del Regolamento di Polizia Urbana e, al tempo stesso, conferma l’attenzione dell’Amministrazione comunale sulla sicurezza urbana”.
Conclude il primo cittadino: “Sempre nel corso della seduta odierna, la Giunta ha inoltre deciso di costituirsi parte civile per i danni alla sicurezza urbana causati sabato notte da alcuni vandali a diversi esercizi commerciali del centro storico, sicurezza da intendere come bene del territorio e che è compito dell’amministrazione tutelare”.