INSIEME VERSO L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. AL VIA IL PERCORSO PARTECIPATIVO

Una città a misura di disabile è certamente una città più vivibile per tutti. Per questo occorre un cambio di mentalità, un cambio di passo di chi la città la progetta e la governa. Il Comune ha dato avvio al percorso partecipativo del PEBA, i piani di eliminazione delle barriere architettoniche, strumenti, appunto, finalizzati al superamento delle barriere in edifici pubblici e privati.

L’obiettivo è di giungere all’adozione del piano entro il 31 dicembre 2024. Una città più inclusiva e accessibile richiede una nuova progettazione, realizzabile solo grazie a chi ogni giorno vive le difficoltà della disabilità. Per l’intervento è a disposizione una somma di 72 mila euro (36mila dal Comune e altrettanti dalla regione Emilia Romagna).

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LA LOTTA DI DANIELE CONTRO LA SUPERFICIALITA’ DELLA GENTE E DELLE ISTITUZIONI

Senza pietismo e con tanta concretezza: una missione portata avanti senza sconti e con una buona dose di ruvidezza. La lotta di Daniele Ciolli per abbattere le barriere architettoniche e culturali ha caratterizzato davvero tutta la sua vita, fino in ultimo. La sua stessa presenza portava ad interrogare continuamente l’interlocutore su quello che si poteva fare o non si era ancora fatto. Ad un anno e mezzo dalla sua scomparsa, I genitori e la sorella, hanno organizzato una serata proprio sull’impegno che Daniele ha sempre messo per abbattere quelle barriere di ogni tipo che impediscono ai disabili di poter essere liberi entrare e uscire da un negozio, di andare al cinema e percorre una ciclabile in sicurezza. Alla serata introdotta dal papà Riccardo, hanno partecipato Marco Rasconi presidente dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, gli assessori Fiazza e Bongiorni e il consigliere comunale Stefano Cugini.

APP: “PIACENZA SIA CITTA’ SENZA BARRIERE. ATTI CONCRETI PER ONORARE LA MEMORIA DI DANIELE CIOLLI”

Un’interrogazione e una mozione dedicate alla memoria di Daniele Ciolli, scomparso il 30 settembre scorso, instancabile attivista di Alternativa per Piacenza. I consiglieri Cugini e Rabuffi hanno depositato gli atti che hanno per oggetto il censimento delle barriere architettoniche al fine di contribuire alla pianificazione e alla realizzazione progressiva di una città senza barriere.

In particolare nell’interrogazione si chiede alla giunta se esiste un censimento dei marciapiedi, degli impianti semaforici e della loro conformità rispetto all’accessibilità fisica e sensoriale per persone con disabilità; se esiste un censimento degli uffici pubblici, delle aree verdi/giardini fruibili da tutte la categorie di cittadini; se Acer è in grado di fornire un censimento dei patrimonio ERP già riqualificato con specifica attenzione all’eliminazione delle barriere architettoniche e quanto incida sul totale degli alloggi in gestione al Comune di Piacenza.

Nella mozione si chiede alla giunta di impegnarsi a valutare e ricalcare il percorso virtuoso intrapreso dal Comune di Reggio Emilia dal 2015, teso al superamento delle barriere architettoniche (tutto ciò che ostacola la mobilità delle persone con disabilità fisica) e mentali (cioè gli ostacoli di natura comportamentale e culturale), sul modello già sperimentato di Porta Galera 3.0; e approntare un piano finanziario delle più che ingenti risorse necessarie a fare di Piacenza una città senza barriere e ad indicarne un orizzonte temporale indicativo per intervenire sugli ambiti che ne necessitano maggiormente.

GILBERTH TORTORA NUOVO RESPONSABILE REGIONALE AILA

Anche Piacenza ha un referente regionale Aila, Associazione Italiana Lotta agli Abusi. Gilberth Tortora e’ il responsabile regionale Aila, grazie alla suo impegno anche Piacenza dovra’ dare attuazione al Piano di Eliminazione Barriere Architettoniche che già molti comuni italiani stanno adottando. Aila nasce a Como e oggi anche Piacenza può contare su Gilberth Tortora e sul gruppo Sveglia del consigliere Paolo Garetti. Aila intende difendere e tutelare i diritti delle persone abili e disabili; individuare soluzioni concrete ai problemi; promuovere la formazione per l’ingresso nel mondo del lavoro dei disabili; promuovere cultura e sport tra i diversamente abili; operare contro qualunque forma di abuso e illegalità. Obiettivo dare alla città un aspetto più vivibile senza barriere architettoniche e ostacoli, passando dalle intenzioni ai fatti.

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