ACER PIACENZA: “UTILE IN POSITIVO E AUMENTANO GLI ALLOGGI RIPRISTINATI”

Cresce del 73 per cento il numero degli alloggi ripristinati da Acer nel 2023, passando dai 188 di una decina di anni fa ai 256 attuali, l’utile aumenta del 33 per cento così come le eccedenza di canoni, necessarie per le manutenzioni, cala dello 0,8 per cento la morosità, in controtendenza rispetto alle previsioni nazionali. Sono i dati del bilancio 2023 di Acer Piacenza che conta sul territorio provinciale 3000 alloggi, di cui 2500 nel capoluogo.

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FONDAZIONE: PATRIMONIO UTILE DI 10.8 MILIONI DI EURO. A PIACENZA E VIGEVANO OLTRE 8 MILIONI DI EURO

Oltre 8 milioni di euro di stanziamenti, circa un milione in più rispetto al 2022: la
fotografia dell’attività istituzionale realizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’anno appena concluso restituisce i contorni dell’impegno – in ambito welfare, istruzione e cultura – a favore del territorio. Impegno supportato dai risultati, che il Consiglio Generale ha sancito ieri con l’approvazione all’unanimità del documento di Bilancio 2023.

«Per la nostra Fondazione è stato un anno molto positivo – commenta il presidente Roberto Reggi -. La strategia finanziaria ha consentito di
salvaguardare il patrimonio netto, determinandone un incremento significativo e portandolo a quota 382,8 milioni complessivi. L’avanzo di gestione è uno dei migliori degli ultimi anni, supera 10,8 milioni di euro».
Un risultato per nulla scontato, considerati gli andamenti altalenanti dei mercati finanziari, che hanno richiesto azioni continue e tempestive per garantire adeguati rendimenti. «La congiuntura socio-economica non sta migliorando – prosegue Reggi -, e ciò rende ancora più urgente fornire una risposta al crescente fabbisogno sociale. Per questo, governance e Consiglio Generale della Fondazione nel 2023 hanno determinato di ricollocare 60 milioni di euro, trasferendoli da azioni improduttive a nuovi investimenti in
grado di fornire risorse in linea con le necessità presenti e future. In più, oltre alle risorse proprie, la collaborazione con i partner istituzionali ha fatto crescere in maniera significativa le disponibilità economico-finanziarie a disposizione del territorio: ancora una volta l’azione corale e congiunta si è dimostrata la migliore strategia per riunire le forze su obiettivi comuni, consentendo risultati importanti».
Azione corale che è anche “interna” alla Fondazione: presidenza, Consiglio di
Amministrazione, Consiglio generale e gruppi di lavoro lavorano come insieme coeso, seguendo gli stessi obiettivi e strategie ed è soltanto grazie a questo formidabile lavoro di squadra che è stato possibile ottenere risultati straordinari.

Il welfare si conferma protagonista, in aumento anche le risorse per arte
e cultura. Co-progettazione, reti e partnership, un formidabile lavoro di
squadra ha permesso di ottenere un risultato straordinario. L’attenzione al welfare, come ambito prioritario di intervento, si è confermata supportando
numerosi progetti, tra i quali Energia in comune: promosso con tante realtà, con in prima fila Fondazione Banco dell’Energia Ente Filantropico, sta aiutando circa 1000 famiglie in difficoltà del territorio piacentino a pagare le utenze di luce e gas. Da segnalare poi il supporto alle azioni di contrasto alla marginalità e in particolare alla creazione dell’Emporio solidale di Fiorenzuola che si è affiancato al suo “gemello” di Piacenza. E ancora, il supporto alle Caritas di Piacenza e di Vigevano, e il protocollo Piacenza per gli anziani, che potenzia l’intervento che offre la possibilità di inserimento nelle case di riposo
a costi calmierati. A Vigevano con Pool Vigevano Sport si è realizzato Sport Camp Tuttinsieme – Educamp inclusivo per promuovere in estate, attraverso la pratica sportiva, un percorso di sostegno e un’opportunità di recupero per bambini e ragazzi fragili.
A livello nazionale, la collaborazione con le altre fondazioni di origine bancaria, con il coordinamento di Acri, ha consentito anche in questo esercizio la realizzazione di partnership di sistema. Sono espressione di interventi contro la povertà e il disagio sociale, e pertanto prevalentemente ascrivibili all’area welfare, che realizzano una cooperazione tra enti per dare vita a interventi coordinati e proiettati in un orizzonte pluriennale.

 

PIACENZA EXPO: APPROVATO IL BILANCIO. UTILE DI 235MILA EURO. GEOFLUID SPOSTATO AL 2026

E’ stato approvato all’unanimità dei soci presenti il bilancio 2023 di Piacenza Expo: i numeri del conto economico hanno evidenziato un utile pari a 235.129,00 euro. Ad illustrare il bilancio il presidente del cda Giuseppe Cavalli, la Vicepresidente Erika Colla, la consigliera Elisabetta Montesissa e il Presidente del Collegio sindacale Alberto Squeri.

“Una stagione fieristica – ha detto il Presidente di Piacenza Expo – che al di là dei positivi risultati ha messo in luce ancora una volta le professionalità, le capacità e il know-how della nostra struttura operativa. Abbiamo registrato numeri importanti con tutte le nostre fiere che, oltre ad aver contribuito a questo bilancio positivo, hanno anche generato un importante e consistente indotto a favore del nostro territorio”.

L’attività fieristica 2023 di Piacenza Expo si è infatti chiusa con un saldo positivo sia in relazione ai visitatori registrati – 148.000 con un +10% rispetto al 2022 – sia agli espositori, che hanno raggiunto quota 2.590 facendo segnare un +6,5% rispetto all’anno precedente.
Il Presidente Cavalli ha quindi illustrato all’assemblea il budget 2024-2026, spiegando ai soci la necessità di posticipare di un anno l’organizzazione di Geofluid, spostato al 2026, per riportarlo negli anni pari come sempre avvenuto prima del Covid che aveva appunto determinato uno slittamento temporale di un anno. Il budget 2024-2026 è stato approvato all’unanimità.

Per quanto poi riguarda la programmazione dei lavori 2024/2026, il presidente Cavalli ha tracciato il punto sui lavori, dopo l’aumento di capitale di due anni fa: gli interventi finora effettuati, nell’ambito dei tre specifici lotti di lavori, ammontano a 472.677,80 euro a cui si aggiungono altri 193.911,60 euro (per un totale di 666.589,40 euro) di interventi non programmati di carattere straordinario eseguiti nel corso dell’anno per il risanamento e l’efficientamento della struttura. E’ stata anche illustrata la relazione tecnica per gli interventi strutturali antisismici, iniziati già da alcuni anni per la messa a norma e in sicurezza del patrimonio immobiliare, che proseguiranno a stralci in base a un piano delle opere. Anche il Documento di programmazione 2024-2026 è stato approvato all’unanimità dai soci.

“Vi ringrazio per la fiducia e l’apprezzamento che, attraverso il vostro voto unanime, avete dimostrato nei confronti del lavoro svolto in questo ultimo anno dal nostro Consiglio di amministrazione – ha concluso Cavalli facendo anche un rapido accenno alla stagione in corso –. Il 2024 è iniziato con eventi fieristici che hanno dato buoni risultati e la stagione sarà anche caratterizzata da alcune nuove fiere, come Aquawatt, che daranno ulteriore slancio alla nostra società fieristica e, di conseguenza, anche al nostro territorio”.

IL BILANCIO SPIEGATO AI CITTADINI. “BASSO INDEBITAMENTO PRO CAPITE, MA ANCORA TROPPI CITTADINI MOROSI”

23 slides di sostanza create per arrivare a tutti i cittadini, per rompere il muro delle formalità e dei tecnicismi. Così il vice sindaco Marco Perini, di concerto con la sindaca Tarasconi e il direttore generala Canessa, ha definito il bilancio di previsione 2024 illustrato alla città. Una piccola dispensa consultabile sul sito del Comune e sui social, che ha il compito spiegare, in modo comprensibile ma completo, un tema che invece, per sua natura, è estremamente complesso, quale il bilancio di un ente pubblico. Ecco che allora sono venute in soccorso grafiche ed illustrazioni che hanno il compito di rendere più accessibile la materia.
277 milioni di euro il bilancio del Comune di Piacenza, di cui 30 milioni derivanti da contributi e trasferimenti da enti, stato e regioni, 34 milioni da entrate extratributarie versate dai cittadini, 71 milioni da entrate tributarie dei cittadini,. Una macchina complessa in cui lavorano circa 700 dipendenti. Tra i dati da sottolineare la tempestività dei pagamenti ai fornitori (21 giorni) e il basso indebitamento pro capite di 66,24 euro a cittadino, a fronte della media nazionale che si attesta a 1700 euro. Tra gli aspetti da migliorare la riscossione dei tributi per cui è stato recentemente potenziato l’apposito ufficio. Se non vi fosse il contributo del comune alcuni servizi potrebbero venire meno.

https://fb.watch/r5eVvAyUNc/

TARASCONI: “UN ANNO INTENSO, APPASSIONANTE E COMPLESSO”. SU PIAZZA CITTADELLA C’E’ LA FIRMA DELL’ADDENDUM

Intenso, appassionante, complesso. Così la sindaca Katia Tarasconi ha definito l’anno che sta per concludersi, l’anno che porta a 17 i mesi in carica della sua amministrazione alla guida della città.
Intenso perché le partite calda certamente non sono mancate: dal cambio area del nuovo ospedale, all’unico accordo operativo rimasto in piedi quello dell’ex Camuzzi, all’area ex Manifattura Tabacchi e al delicatissimo progetto di riqualificazione di piazza Cittadella, compreso l’abbattimento del mercato ortofrutticolo e il trasferimento nelle ex scuderia di Maria Luigia.
Proprio su piazza Cittadella è arrivata, in queste ore, l’attesa firma dell’addendum.

Grande enfasi è stata posta al capitolo riguardante la riorganizzazione dell’ente: un’operazione epocale per il comune di Piacenza, l’ha definita la prima cittadina, attorniata dalla squadra di assessori al completo, unico assente giustificato per malattia l’assessore Matteo Bongiorni.
150 nuove assunzioni, apertura di nuovi sportelli, riorganizzazione delle sedi, progressioni verticali e orizzontali, 10 nuovi agenti di polizia municipale e 7 ispettori.

Accento anche sui cantieri aperti per il miglioramento degli spazi scolastici, 30 posti in più nei nidi comunali a fronte di due strutture in meno, attenzione al welfare con percorsi individualizzati per giovani disabili, e poi la valorizzazione del territorio che per il 2024 significa soprattutto partenza del Tour del France il primo luglio.
Si percepisce nelle parole della sindaca un instancabile desiderio di portare a casa il risultato, sempre e comunque. Bene certo, ma forse non in tutto e per tutto passa questo positivo messaggio alla città.

Poi ci sono i temi ambientali, croce e delizia di questa amministrazione: più volte spiccate sensibilità della maggioranza non hanno mancato di mostrare disappunto nella discussione di alcuni provvedimenti come la perequazione del consumo di suolo al 3 per cento. “Se tutti fossimo d’accordo su tutto, forse non riusciremmo ad avere un altro punto di vista necessario per governare” ha risposto Tarasconi. Compito di una buona amministrazione è poi quello di mettere a valore tutti i contributi e le sensibilità, aggiungiamo noi.

BILANCIO: APP LASCIA L’AULA. “LASCIAMO QUESTO TEATRINO A CHI ANCORA LO TOLLERA”

Un gesto politicamente rumoroso, per risalire dopo aver toccato il fondo durante la scorsa seduta di consiglio per l’approvazione del bilancio. Sono state queste le premesse che hanno portato i consiglieri di Alternativa per Piacenza Cugini e Rabuffi a presentare una mozione d’ordine per il ripristino del voto elettronico per tutte le votazioni, la presentazione degli atti e la risposta dell’assessore, al bando qualunque ostruzionismo insomma per un ritorno ad una dignitosa normalità. La proposta, formulata ad inizio seduta, ha avuto il voto favorevole solo dei due consiglieri proponenti e l’astensione dei consiglieri Ferri Pd e Pagani Piacenza Oltre.
A proposta bocciata, i consiglieri hanno lasciato l’aula

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DISCUSSIONE BILANCIO IN CONSIGLIO: DOVE E’ FINITO IL SENSO DEL LIMITE?

Più che una maratona è stato un continuo start and stop. Scoraggiante e deprimente per chi assistito, ma neppure troppo edificante per i protagonisti stessi.  Le prime tre ore abbondanti di consiglio comunale sono trascorse tra lunghe sospensioni, convocazione lampo dei capigruppo per sbrigliare una empasse difficile da districare si manca la volontà. Questo è quello che è emerso, mancanza di volontà a trovare una via che potesse portare fruttuosamente a discutere i 370 emendamenti presentati. In verità il primo stop è arrivato addirittura per gli ordini del giorno; secondo Fratelli d’Italia ci sarebbe stato un accordi secondo cui la maggioranza avrebbe ritirato gli emendamenti per dare spazio alla minoranza. Così non è stato: la consigliera Pagani (Pc Oltre) ha chiesto la parola per esporre un odg. E via con la prima sospensione durata quasi un’ora. La ripresa dei lavori ha visto i consiglieri di maggioranza prendere la parole per ritirare i proprio ordini del giorno.

Ma la nave si è incagliata di nuovo su un odg presentato dal consigliere Domeneghetti di FdI riguardante l’aumento dell’addizionale Irpef deciso l’anno scorso dalla giunta. La discussione si è inceppata sull’impegno ad istituire una commissione speciale per indagare l’aspetto della pressione fiscale, ma dall’altra parte la sindaca ripeteva di aver promesso uno specifico esame della questione all’interno della commissione bilancio. Altro stop: via vai di consiglieri in piedi al tavolo della giunta, compreso il direttore generale Canessa, a discutere per trovare una quadra. Un clima reso teso da un ostruzionismo portato all’esasperazione da Fratelli d’Italia (firmatario di 253 emendamenti) che ha fatto sbottare qualche consigliere della stessa opposizione.

Poi la discussione è ripresa con gli emendamenti: a fine seduta ne sono stati discussi 81 e approvati 27, tuttavia non è stato un bello spettacolo. E ci permettiamo di dire che neppure la maggioranza ne è uscita troppo bene, tesa a trovare a tutti i costi un accordo con i “capricci” della minoranza. E domani è la volta della seduta ad oltranza. Cambierà il clima?

 

TARIFFE PARCHEGGI, CUGINI: “PERCHE’ IL COMUNE NON SI FA CARICO DI UNA PARTE DELL’AUMENTO?”

La discussione sulla variazione di bilancio ha portato i consiglieri, in particolare si minoranza, a concentrare gli interventi, su Piazza Cittadella. Nonostante l’approvazione del progetto di riqualificazione nella seduta del 31 luglio scorso, ad oggi, non è ancora stato firmato alcun addendum. Ci sarebbe una data, il 15 dicembre 2023, entro la quale GPS dovrebbe presentare il documento, ma non è una data ufficiale, nel senso che non compare da nessun a parte.

“E se dopo il 15 dicembre non ci sarà alcuna firma dell’addendum cosa succederà? Chi risponderà del mancato adempimento contrattuale? Io dubito fortemente sulla capacità di adempiere agli impegni di Piacenza Parcheggi prima e GPS poi” ha rimarcato il consigliere della civica Barbieri-Liberi, Massimo Trespidi.

“La cantierabilità dell’opera c’è o no?” si domanda la capogruppo della civica Patrizia Barbieri. “La scadenza del 15dicembre è una data vostra perché sui documenti non c’è”.

“Proverò a fare una proposta semplice con l’auspicio che possa essere da tutti condivisa – ha esordito nel suo intervento il capogruppo di Alternativa per Piacenza Stefano Cugini – “il dato di fatto è che da gennaio le tariffe dei parcheggi aumenteranno per i cittadini passando da 1.05 euro a 1.50. Ma perché questo aumento deve gravare solo tasche dei piacentini? Non è possibile individuare, dalle risorse di bilancio, una copertura dell’aumento da parte del Comune, al netto dell’adeguamento dell’Istat? Cerchiamo di trovare una modalità che possa funzionare per fare la richiesta alla giunta, ad esempio attraverso una mozione”.

“Non mi sento di appoggiare questa richiesta – ha risposto la consigliera di Piacenza Oltre Caterina Pagani – l’aumento della leva tariffaria è serve per disincentivare il tasso di motorizzazione. Si vuole rendere più difficile raggiungere il centro con le auto, incentivando, al contrario, l’uso dei parcheggi scambiatori e della mobilità dolce”. “Certo, ci mancherebbe – ha risposto Cugini – ma prima diamo i servizi alternativi, poi possiamo chiedere di utilizzare meno le auto. Mica tutti abitano o lavorano in piazza Cavalli” ha concluso con ironia.

FESTIVAL DEL PENSARE CONTEMPORANEO: 19MILA PRESENZE IN QUATTRO GIORNI. TARASCONI: “POSTO LE BASI PER LA PROSSIMA EDIZIONE”

Oltre 19 mila presenze in quattro giorni, per più di 50 eventi in 11 diverse location della città: sono i numeri del debutto del Festival del Pensare Contemporaneo, il cui bilancio guarda già alla prossima edizione, nel settembre 2024. A darne l’annuncio ufficiale, in un Teatro Municipale gremito in ogni ordine di posti per ascoltare l’intervento di Roberto Saviano, è stata la sindaca Katia Tarasconi, affiancata sul palco dal presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, dal presidente del Comitato Promotore Mario Magnelli e dal curatore del Festival Alessandro Fusacchia.

“C’è molto – sottolinea la sindaca Katia Tarasconi – del tema portante di questa prima edizione (dedicata a sapere/immaginare), nel progetto del Festival e nel modo in cui la città lo ha accolto, vissuto e sentito proprio, sin dalla serata dell’inaugurazione in una piazza Cavalli gremita. Il bilancio di questi quattro giorni è nelle persone che si sono messe in coda per ascoltare gli ospiti, nelle sale in cui il pubblico ha occupato ogni spazio disponibile. E’ nell’entusiasmo di tutto lo staff organizzativo e dei volontari, nel desiderio di conoscere e aprire una finestra sul mondo che è emerso da ciascun incontro. Qualche mese fa abbiamo iniziato questo percorso come una sfida che ringrazio tutte le componenti di Rete Cultura Piacenza di aver affrontato con passione e volontà di costruire, insieme, qualcosa di importante; oggi, grazie al contributo di tutti, possiamo dire non solo di avercela fatta, ma di aver posto le basi per un cammino che continui in futuro”.

Dall’intelligenza artificiale alla sostenibilità ambientale, dalla scienza alla storia, dalla musica all’arte, il Festival ha approfondito i grandi temi del nostro tempo declinandoli attraverso le parole di personalità autorevoli come il cardinale Matteo Maria Zuppi intervistato da Enrico Mentana, l’attrice e autrice Sabina Guzzanti in dialogo con l’attivista Marco Cappato, il fisico del Cern Lucio Rossi, gli scrittori Nicola Lagioia ed Eraldo Affinati, il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, giornalisti come Stefano Nazzi, Cecilia Sala, Sally Hayden e Marcello Veneziani, Alessandro Bergonzoni accanto al sociologo Luigi Manconi, lo chef Niko Romito, sul palco di piazza Cavalli Niccolò Fabi (in dialogo, nell’evento conclusivo della kermesse, con il direttore filosofico Andrea Colamedici) e Cristina Donà, Erica Mou, i rapper Rancore e Willy Peyote.

“Abbiamo scommesso sull’intelligenza delle persone – commenta il presidente del Comitato promotore del Festival Mario Magnelli, vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano – e sul fatto che ci fosse ancora la voglia di approfondire e confrontarsi. La straordinaria partecipazione di questi giorni ci ha dato la conferma che questo bisogno era presente e che siamo riusciti a intercettarlo, portando a Piacenza persone interessanti. Ci hanno offerto stimoli, chiavi di lettura, punti di vista anche molto diversi fra loro su temi che ci interrogano ogni giorno. Questa scommessa è stata vinta grazie all’impegno di tante persone e del gruppo di soggetti istituzionali che all’interno della Rete Cultura Piacenza hanno saputo fare squadra”.

“Abbiamo portato a Piacenza relatori e relatrici da tutta Italia e dal mondo – sottolinea il curatore del Festival Alessandro Fusacchia – a condividere i saperi maturati in anni di studio ed esperienze, a ragionare e dialogare tra loro e con i cittadini di tutte le età. Ma la cosa più strepitosa è stata la risposta delle piacentine e dei piacentini. L’accoglienza di questa citta è stata commovente e testimonia il desiderio – ancora prima che di conoscenza – di convivenza, gentilezza ed emozioni.

La macchina organizzativa ha potuto contare sul supporto di una cinquantina di volontari – 35 (in gran parte studenti) di età compresa tra i 17 e i 67 anni, 12 appartenenti all’associazione di Protezione Civile “I Lupi” – nonché sull’impegno operativo del personale di Comune e Fondazione di Piacenza e Vigevano, che insieme a tutte le altre realtà facenti parte di Rete Cultura Piacenza – Regione Emilia Romagna, Provincia di Piacenza, Diocesi di Piacenza-Bobbio e Camera di Commercio dell’Emilia – hanno fortemente voluto la realizzazione di questo grande evento.

Tra le testate nazionali che hanno scritto di questa prima edizione, anche dedicando interviste ai relatori e approfondimenti ai temi trattati, “L’Espresso” e “Famiglia Cristiana”, i supplementi “Lettura” e “Sette” del Corriere della Sera, “Repubblica” anche con “Il Venerdì” e “Robinson”, “La Stampa” e “Specchio”, “Domenica” de “Il Sole24Ore”, “Il Fatto Quotidiano”, “Il Manifesto” e “Domani”, “Elle”, “Donna Moderna” e “F”, il sito web di “Vanity Fair”.

Interviste e presentazioni anche sul Tg3 Emilia Romagna e Agorà, Radio Capital, Radio Popolare, Radio 2 con “Caterpillar”. Contenuti in podcast anche sul magazine “Vita”, media partner del Festival.

Oltre tre milioni di Impression sui social network del Festival.

FONDAZIONE: APPROVATO IL BILANCIO 2022, UTILE DI 8 MILIONI

Approvato con voto unanime il bilancio 2022 della Fondazione di Piacenza e Vigevano: “Archiviamo con qualche segnale positivo un anno difficilissimo, a livello globale, per la complessità degli scenari sociali e economici – ha sottolineato il presidente Roberto Reggi –  La linea prudenziale seguita negli investimenti ha consentito di salvaguardare il patrimonio, che è aumentato di 4,1 milioni, e di raggiungere risultati adeguati alle necessità dell’attività istituzionale 2023: abbiamo a disposizione 4 milioni e mezzo, grazie a un avanzo d’esercizio di 8 milioni di euro”.

Il patrimonio della Fondazione, al 31 dicembre scorso, risultava pari a 378,7 milioni di euro, l’1,11% in più rispetto all’esercizio precedente. Il rendimento medio generato dal portafoglio finanziario, al lordo della tassazione, è stato del 2,29%. Complessivamente, l’avanzo di gestione è risultato di 8,089 milioni di euro, sebbene influenzato in maniera negativa dalla riduzione particolarmente marcata dei dividendi distribuiti dalle società partecipate e dai fondi di
investimento.

Complessivamente, oltre ai 6 milioni di euro deliberati facendo ricorso alle risorse a disposizione per l’attività istituzionale, la Fondazione ha potuto impiegare altri 400mila euro di crediti d’imposta FUN e Welfare di comunità. Inoltre, il coinvolgimento di partner istituzionali si è rivelato significativo, aggiungendo alle risorse stanziate direttamente oltre un milione di euro in più e consentendo così di impiegare quasi 7,5 milioni di euro per gli interventi a favore della collettività.

Dei 262 interventi realizzati ben il 40% delle risorse sia stato
impiegato per attività connesse al welfare. Si tratta di circa 2,4 milioni di euro, per 86 progetti realizzati, nell’ambito dei settori di intervento Volontariato, filantropia e Beneficenza, Assistenza agli anziani e Famiglia e valori connessi. Vi sono stati 88 interventi realizzati per sostenere le realtà scolastiche e la ricerca e fornire, di conseguenza, anche un supporto importante alla rete imprenditoriale ed economica del territorio. l’Arte ha impegnato circa 1,5 milioni di euro che hanno portato alla realizzazione di 64 iniziative. Con il 25% del deliberato, nonostante la diminuzione percentuale di tre punti rispetto al
2021, Arte e attività culturali risulta il più consistente – in termini di risorse a disposizione – dei singoli settori di intervento.