SE I “FIGLI” SCOPPIANO LA COPPIA

Quando arrivano è una gran gioia, ma nello stesso tempo sparigliano le carte e sconquassano ogni equilibrio. I figli sono così, invecchiano tutto d’un colpo. Di questo parla Figli, l’ottimo film interpretato da Valerio Mastrandrea e Paola Cortellesi, scritto da Mattia Torre, scomparso nel 2019 dopo una malattia. Al menage ormai consolidato di Sara, Nicola e Anna di sei anni, si aggiunge il piccolo Pietro che come un uragano scombina ogni equilibrio familiare.

Gira proprio intorno alla scrittura di mattia torre l’intero film, un lavoro sul copione che gli amici hanno voluto realizzare proprio per lui e per il tema che quel film avrebbe tatto, non solo l’essere genitore, ma soprattutto coppia di fronte ai figli.

BANGLA: L’AMORE AI TEMPI DELLE SECONDE GENERAZIONI

Quando si dice un film cucito addosso al protagonista che, in questo caso, è anche regista e sceneggiatore. Una storia autobiografica che racconta di immigrazione, integrazione e di amore. Phaim è un ragazzo di 22 anni, nato a Roma al quartiere di Tor Pignattara, quello più multietnico della capitale. Bengalese musulmano praticante, vive con la sue famiglia fortemente ancorati alla prescrizione islamica. È proprio qui che scatta il corto circuito: Phaim si innamora di Asia, una ragazza romana, molto diversa da lui, istintiva e sregolata.

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“SULLA MIA PELLE”: LA STANDING OVATION DEL BOBBIO FILM FESTIVAL

Un film sulla vittima, un film su un ragazzo di 31 anni che non c’è più. Un film che nella sua totale aderenza alla realtà ha dato nuova voce a Stefano Cucchi. La proiezione di Sulla mia pelle ai chiostri di San Colombano si è conclusa con una standing ovation carica di commozione, la prima di questa 23esima edizione. Uscito a settembre dello scorso anno Sulla mia pelle ha avuto una vita lunghissima: distribuito da Netflix, ha conquistato 4 David di Donatello e un Nastro d’Argento come miglior film dell’anno.

MIRIAM LEONE INCANTA IL BOBBIO FILM FESTIVAL

Colpi di scena che fanno strabuzzare gli occhi e che incollano chi guarda alla poltrona. “Il testimone invisibile” ha la grande qualità di mantenere lo spettatore costantemente stregato dalla trama, mai distratto, sempre attento ad ogni dettaglio. Proprio quei dettagli che riemergono continuamente e che solo alla fine della proiezione si è in grado di allineare perfettamente in file, come un puzzle completo di tutti i suoi pezzi. Miriam Leone, la fotografa Laura nel film, è stata l’attesissima ospite del Bobbio Film Festival.

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STORIE DI ADOLESCENZA NEGATA NE “LA PARANZA DEI BAMBINI”

Al Bobbio Film Festival è stata la giornata di Claudio Giovannesi, regista de La paranza dei bambini film dall’omonimo libro di Roberto Saviano. Orso d’argento per la migliore sceneggiatura al Festival di Berlino, la pellicola ha per protagonista un gruppo di quindicenni napoletani che vogliono emergere, persino aiutare i genitori sottoposti al pizzo. Vedono e quindi desiderano soldi, vestiti firmati, motorini nuovi, tavoli riservati in discoteca. Imparano ben presto a maneggiare le armi, i loro feticci, quindi possono sognare e realizzare di sfrecciare in scooter per prendersi il Rione Sanità. Un film toccante “con cui ho voluto raccontare una generazione in senso più ampio, attraverso questa storia ambientata a Napoli”, ha raccontato Giovannesi nel dibattito successivo alla proiezione, moderato da
Giona Nazzaro ed Enrico Magrelli.

Il festival prosegue questa sera con Il testimone invisibile, ospite l’attrice Miriam Leone.

LA STORIA DI DAFNE AL BOBBIO FILM FESTIVAL

Protagonista della quinta serata del Bobbio Film Festival 2019 è stato
“Dafne”, film di Federico Bondi premio speciale ai Nastri d’Argento e vincitore al festival di Berlino 2019 del Premio Fipresci della critica internazionale, nella sezione Panorama. Ospiti, il regista Bondi e gli
attori Carolina Raspanti e Antonio Piovanelli.
Dafne, come la sua interprete Carolina, è affetta dalla Sindrome di Down. Vive insieme ai genitori. Il suo lavoro le piace. Gli amici e i colleghi le vogliono bene. Ma la scomparsa della madre stravolge gli equilibri familiari: costretta ad affrontare non solo il lutto ma anche a sostenere il padre caduto in depressione, Dafne sfodera determinazione e trova la forza di reagire. Nel corso del dibattito Carolina ha ricordato i primi contatti con il regista: “mi ha scritto attraverso Facebook, ma io non mi fido dei social”, ha commentato divertita, “poi ha parlato al telefono con mio padre, spiegando chi fosse, cosa volesse. Così ci siamo conosciuti ed è iniziata questa avventura”. Sono anche emersi tratti particolari della realizzazione
del film. Piovanelli ha raccontato come “Federico sia stato fondamentale per ‘mediare’ tra me e Carolina; ci sono state scene più o meno difficili, talvolta rifatte diverse volte; ma anche scene più immediate, ad
esempio il finale è stato buono alla prima”.
Il regista Bondi ha ricordato come è nata l’idea di questo film: “un giorno, alla fermata del bus, ho visto un padre piuttosto anziano mano nella mano con la figlia, portatrice della sindrome di Down. Da lì la curiosità e la voglia di entrare in questo universo, dal punto di vista umano, più che sociale”.
Il Bobbio Film Festival continua stasera con il regista Claudio Giovannesi e “La paranza dei bambini”: appuntamento ore 21.15 con l’intensa pellicola dall’omonimo libro di Roberto Saviano.

“TUTTE LE MIE NOTTI”: IL THRILLER ATIPICO ED ESSENZIALE

Veronica e Sara sono le protagoniste del film Tutte le mie notti, due donne diverse che si scoprono lentamente e che arrivano ad avere tante cose in comune, dopo che quel groviglio fatto di bugie segreti e paure si scoglie lentamente in una notte.

Un film che segna l’esordio nel lungometraggio di finzione per il regista fiorentino Manfredi Lucibello, nel segno del cinema di genere, con un cast importante: Barbora Bobulova protagonista insieme a Benedetta Porcaroli, con la partecipazione di Alessio Boni.

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IL TRADITORE DI BELLOCCHIO APRE IL BOBBIO FILM FESTIVAL

Si aprirà con Il traditore di Marco Bellocchio la 23esima edizione del Bobbio Film Festival; un’edizione particolarmente attesa che quest’anno porterà in val Trebbia i grandi nomi del cinema italiano. Saranno proprio Bellocchio e Pier Francesco Favino ad aprire la rassegna, sabato 27 luglio; per proseguire il 28 con  Ride, di Valerio Mastandrea, il 29 luglio è la volta de Un Giorno all’improvviso, il 30 toccherà a Tutte le mie notti, il 31 luglio sarà proposto Dafne. 

La paranza dei bambini sarà proiettato il primo agosto, e il 2 tocca Il testimone invisibile, il 3 invece verrà dedicato a Il primo re, il 4 spazio a Sulla mia pelle, il 5 agosto in programma c’è In viaggio con Adele, si prosegue poi il 6 con Gelsomina verde, l’8 con Bangla, il 9 seconda proiezione in via eccezionale per Il traditore, si chiude il 10 con la versione restaurata di Polvere di Stelle, pellicola di e con Alberto Sordi e Monica Vitti.

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MARCO BELLOCCHIO TORNA A BOBBIO PER FARE CINEMA

Sarà Marco Bellocchio a dirigere Fare Cinema, il corso di alta specializzazione in regia cinematografica a Bobbio dal 25 luglio al 10 agosto. In concomitanza al Bobbio Film Festival, dal 27 luglio al 10 agosto, torna anche quest’anno il seminario residenziale di critica cinematografica, giunto alla decima edizione; un percorso formativo articolato in laboratori, lezioni, seminari.Tutte le info su www.fondazionefarecinema.it

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DALL’IDEA AL SET: CORSO DI SCRITTURA E REGIA CON GIORGIO DIRITTI

Un corso inedito, originale e unico. Si chiama Dall’idea al set, il nuovo corso di alta formazione in scrittura e regia cinematografica che come direzione artistica e didattica avrà il regista Giorgio Diritti; docenti del corso Fredo Villa e Marco Pettenello. Il corso, che durerà da febbraio a dicembre 2019, è a numero chiuso, sono previsti 12 partecipanti. Chi desidera iscriversi deve inviare la scheda a cinema@eciparpc.it entro il 27 gennaio.
La scheda può essere scaricata dai siti: www.eciparpc.it, www.bobbiofilmfestival.it, www.fondazionefarecinema.it

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