A BORGONOVO PATELLI SCALZA L’USCENTE MAZZOCCHI. TOMA A CADEO, MERLI A CORTE, CIGALINI AD AGAZZANO E MASERATI A GAZZOLA

Colpo di scena a Borgonovo dove la lista Borgo Nuova di Manica Patelli ha scalzato il sindaco uscente Pietro Mazzocchi sostenuto dal centro destra con il 46.19% dei voti. Mazzocchi si è fermato al 41.38%.

Un’altra donna, la terza eletta in questa tornata elettorale, Maria Lodovica Toma è il nuovo sindaco di Cadeo con la lista Cambia Cadeo che ha conquistato il 56.56% dei voti.

Ad Agazzano, Maurizio Cigalini è il nuovo sindaco con il 45.57%.

A Cortemaggiore Luigi Merli, sostenuto dalla coalizione di centro destra, ha ottenuto il 40.46% dei consensi.

A Gazzola vittoria netta di Simone Maserati con 77.72% dei voti.

COMITATO NO RIFIUTI CADEO, DOMENICA MANIFESTAZIONE

Si chiama “Comitato NO RUFIUTI CADEO”, nato, pochi giorni fa, da un gruppo di cittadini che vogliono preservare la qualità dell’ambiente del territorio e la salute dei cittadini non solo di Cadeo ma anche dei paesi limitrofi. nella nota si legge che “Il conseguimento di tale scopo avrà come principali conseguenze la tutela della qualità della vita della popolazione, la salvaguardia del valore del settore immobiliare/agricolo e il sostegno al futuro sviluppo economico della zona. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso il coinvolgimento della cittadinanza del comune di Cadeo e di altri comuni limitrofi interessati ad opporsi, in maniera democratica e legale, a qualsiasi iniziativa atta a favorire il proseguimento del progetto di sviluppo di un Impianto di trattamento rifiuti e produzione di Mps ed Energia nell’area dell’ex RDB”. Il comitato sostiene che questo impianto sarà alimentato con diverse tipologie di rifiuti che potrebbero avere gravi ripercussioni sull’ambiente circostante. Il comitato, i cui referenti sono Doriana Surgo, Alessandro Vincini e Nicola Scocca, è stato istituito in modo spontaneo in seguito alla decisione da parte del sindaco Bricconi e della giunta di considerare la possibilità di dichiarare il proprio interesse a questa iniziativa industriale, l’impegno ad avviare la valutazione della proposta e la disponibilità ad accogliere l’insediamento dell’attività sul territorio comunale, una volta ottenute le autorizzazioni. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il comitato è intervenuto ottenendo un rinvio della votazione per permettere di procedere agli opportuni approfondimenti. A questo proposito il comitato ha organizzato una manifestazione pacifica per domenica 9 aprile dalle 10.30 circa a Cadeo.

 

BUS: I SINDACI CONTRO IL PATTO “SIAMO SOTTO MINACCIA”

“E’ evidente che siamo sotto minaccia” così il sindaco di Cadeo Marco Bricconi risponde all’ipotesi di tagli del servizio di trasporto pubblico locale nel caso il suo comune, insieme a Lugagnano, Cortemaggiore e Coarso, non aderisca al Patto della mobilità. Tagli che sarebbero dietro l’angolo già a partire dal 1° luglio nel caso non arrivi il dietro front dei sindaci entro il 15 giugno. “Ma i tagli sono già in programma indipendentemente dalla volontà o meno di aderire al patto della mobilità – fa eco il sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi – da oggi incomincia il tour della Provincia nelle valli per illustrare il piano dei nuovi tagli, anche in quei comuni che hanno aderito da subito al Patto. Quello che chiediamo – spiega il sindaco – è di sederci intorno ad un tavolo per arrivare ad una riorganizzazione del servizio. E’ un discorso di buona gestione”. “Continuo a pensare che questa situazione sia assurda – continua il sindaco Bricconi – dovrebbe essere un piano sovracomunale ad occuparsi del Tpl, a partire dalle Province e Regioni. Questa minaccia che pende sui cittadini è inqualificabile. Porterò l’argomento all’ordine del giorno del consiglio comunale di stasera e valuteremo insieme cosa fare. Nonostante la disponibilità dei colleghi che hanno accolto da subito il Patto, temo che coi saranno ugualmente nuovi tagli sui comuni”. Il comune di Cadeo dovrebbe stanziare 18.170 euro; Lugagnano 12.408; Caorso 14.630; Cortemaggiore 6.836 euro.

autobus

MARCO VALLISA: “FINALMENTE HO VISTO LA LUCE”

Marco Vallisa oggi è un uomo libero, libero di abbracciare i suoi tre figli, la moglie e tutta la comunità di Cadeo che lo ha atteso per quattro mesi. Oggi la prima cosa che ha fatto è stata tagliarsi quella lunga barba incolta , in un certo senso, simbolo della sua dura prigionia, un taglio netto con il passato. “Stamattina mi sono svegliato – ha raccontato  – e i miei figli dopo avermi riempito di baci mi hanno chiesto di tagliarmi la barba e l’ho fatto. E’ finito un incubo, oggi ho visto la luce” ha detto commosso. 

Era il 5 luglio scorso quando una mattina uscito di casa in Libia dove si trovava a lavorare per la Piacentini Costruzioni, Vallisa si è visto puntare tre pistole alla testa, bendato, legato e caricato su un furgone. Mai un contatto con il mondo esterno, solo qualche video registrato ogni tanto per dimostrare che lui,la merce di scambio, era vivo. Quattro mesi chiuso in una stanza, bendato e ammanettato, un incubo anche se la speranza di uscire vivo, Vallisa, non l’ha mai persa.

Fuori la guerra, le bombe sopra la testa e il pensiero di non poter dare notizie di se alla propria famiglia, hanno logorato un uomo che nonostante tutto ha mantenuto intatta la sua tenacia e la sua tempra. Oggi il pensiero è quello di rimettersi in forza e il pensiero è già proiettato al futuro, al suo lavoro; “ho tre figli e devo per forza tornare a lavorare. Di lavorare abbiamo bisogno tutti – ha detto l’ingegnere di Cadeo – ora devo rimettermi in sesto perchè ho perso tanti chili e poi spero di tornare alla Piacentini Costruzioni”. 

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CADEO RIABBRACCIA VALLISA. SINDACO BRICCONI: “GUARDA GIA’ AL FUTURO”

Alla porta lo aspettava la sua bimba di 7 anni che non vedeva il suo papà da 4 mesi. Il primo abbraccio una volta varcata la soglia di casa, nella tarda serata di ieri, è stato riservato a lei e gli altri due figli. Marco Vallisa rapito in Libia il 5 luglio scorso dagli estremisti islamici è tornato nella sia casa di Cadeo, dove ad attenderlo c’era un paese intero. Nel pomeriggio a Roma aveva incontrato il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli e il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli. Vallisa, 53 anni ingegnere della Piacentini Costruzioni, era stato rapito nel luglio scorso mentre si trovava in Libia per lavoro, era uno dei sei sequestrati italiani nella mani degli estremisti islamici.

Il sindaco Marco Bricconi e il parroco Don Umberto Ciullo si sono recati a casa Vallisa stamattina per una saluto e un abbraccio da parte di tutta la comunità. “Abbiamo chiacchierato per oltre un’ora – ci ha riferito il primo cittadino – e l’ho trovato quello di sempre. Provato fisicamente, molto dimagrito, ma psicologicamente ha retto bene a questi mesi, è già proiettato al futuro. E’ stato un momento decisamente informale – ha spiegato Bricconi – ci siamo ritrovati con la sintonia di sempre”. Non è escluso che l’amministrazione organizzi un benvenuto formale in occasione della prossima seduta di consiglio comunale.

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Foto di PiacenzaSera.it 

RDB TERRECOTTE, CASSA INTEGRAZIONE PER 25 LAVORATORI

Cassa integrazione di 12 mesi per i 25 lavoratori degli stabilimenti Rdb Terrecotte di Cadeo e Borgonovo. L’accordo è stato firmato in Provincia.  Anche in questo caso la cassa integrazione è rimasta l’unica possibilità per i dipendenti di due siti storici che oggi, di fatto, non esistono più. “Un accordo positivo e importante per i lavoratori – hanno commentato i sindacati – che si somma all’impegno da parte del curatore fallimentare di attivarsi al più presto per procedere alla vendita dei complessi aziendali”. Il curatore fallimentare che sta seguendo il caso Rdb Terrecotte dovrà arrivare nel più breve tempo possibile ad una cessione degli stabilimenti e al ricollocamento dei lavoratori.

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RDB, IL MINISTERO APRE UN NUOVO BANDO DI GARA

Il Ministero dello Sviluppo economico ha concesso l’apertura di un nuovo bando grazie al quale gli imprenditori interessati potranno pubblicare la loro offerta.  Sindacati ed rsu hanno portato a casa un buon risultato dal viaggio a Roma per il gruppo Rdb. Il bando rimarrà aperto fino al 7 agosto data entro la quale verranno raccolte tutte le offerte. Nella fattispecie ci riferiamo agli stabilimenti Rdb Spa di Pontenure e Monticelli per cui le offerte finora presentate non sono state giudicate idonee. Scongiurato, per ora dunque, il rischio di una svendita del marchio. Discorso diverso invece per il ramo Hebel per cui rimane valida l’offerta di Volla. Preoccupante la situazione di Terrecotte; il 15 luglio è fissata una nuova udienza in cui il tribunale darà un nuovo parere sul futuro dei siti di Cadeo e Borgonovo per i quali non aveva concesso la proroga del piano di amministrazione straordinario.

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RDB, DOMANI A ROMA SI DECIDE SUL FUTURO DEL GRUPPO

È carico di aspettative l’incontro di domani a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico per i dipendenti del gruppo Rdb. I commissari Renato Camodeca, Paolo Cevolani e Giorgio Zanetti insieme ai sindacati territoriali, nazionali e rsu, scenderanno a Roma per trovare una soluzione con il Ministero. In particolare l’obiettivo è di indire una nuova asta per poter permettere a nuovi 

di acquisire il marchio senza il rischio della svendita. Questa procedura deve concludersi entro la fine agosto, termine che ha dato il tribunale a seguito della proroga del piano di amministrazione straordinario. Questo discorso vale per gli stabilimenti di Pontenure e Monticelli. Il tribunale infatti, nei giorni scorsi, ha negato la proroga a Terrecotte di Cadeo e Borgonovo, perché non era arrivata alcuna manifestazione di interesse. I sindacati si augurano che il Ministero possa intervenire su questa decisione del tribunale, concedendo la proroga anche a Terrecotte. Se così non fosse, la situazione per

27 lavoratori e le rispettive famiglie sarebbe tutt’altro che rosea cin il rischio concreto di fallimento degli stabilimenti.

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