ALTERNATIVA PER PIACENZA: “QUALI MISURE PER PRESERVARE POSSIBILI MANUFATTI SONO STATE PREDISPOSTE NEL CANTIERE DI CITTADELLA?”

Quali misure saranno adottate dall’amministrazione e della società appaltatrice per preservare da possibili danneggiamenti i manufatti di interesse storico che sottostanno a piazza Cittadella? se lo chiede il gruppo consiliare di Alternativa per Piacenza che ha presentato, a riguardo, un’interrogazione comunale.

In particolare, considerato l’abbattimento dell’autostazione e il taglio dei 15 alberi, ApP chiede se e con quale frequenza il responsabile del procedimento e il direttore dei lavori svolgono la sorveglianza del cantiere; con quali precauzioni saranno svolte le operazioni di rimozione dei ceppi degli alberi affinché l’estirpazione non danneggi o disperda eventuali reperti d’interesse archeologico presenti nel sottosuolo; quando inizieranno i lavori di formazione dei diaframmi di contenimento perimetrali e di scavo e la concomitante necessaria sorveglianza archeologica.

Domande che ApP formula considerato il protocollo d’intesa sottoscritto da Soprintendenza, Comune e Piacenza Parcheggi che predispone la presenza di un responsabile scientifico con lo scopo di sovrintendere il cantiere nella tutela del reperimento di eventuali reperti.

CITTADELLA, ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE: “PER L’AMMINISTRAZIONE L’INTERESSE PUBBLICO E’ QUELLO ECONOMICO”

Su una cosa sindaca e associazioni concordano: l’incontro tra le parti, avvenuto a porte chiuse in Comune, non ha cambiato le posizioni tra i soggetti a confronto. Da una parte ci sono i cittadini e le associazioni (Legambiente, FATe, Italia Nostra, Archistorica, Laboratorio Popolare, Attac) firmatarie del ricorso ex art. 700 cpc, dall’altro l’amministrazione.

“Se ci fosse stato maggiore ascolto, verso le associazioni e i cittadini, riconosciuti dalla stessa Sindaca quali “consapevoli e informati” – scrivono in una nota le associazioni – probabilmente non saremmo arrivati a questo punto e soluzioni ben più vantaggiose per la città si sarebbero potute trovare.

Le motivazioni esposte si sono concentrate su questioni ambientali (taglio delle piante, inquinamento atmosferico, isole di calore, mobilità non sostenibile), di tutela della piazza storica, di rischio archeologico, ecc.; il tutto gravato dalla cappa dell’eccessiva onerosità del progetto, tra l’altro, in presenza oggi di alternative possibili e a minor costo. Costi che la Sindaca ha rilevato non essere a carico dei cittadini ma dei soli fruitori delle strisce blu, come se chi usufruisce e paga le strisce blu non fossero cittadini. La durata dell’incontro, due ore e mezza, ha dimostrato la ricchezza delle argomentazioni illustrate, che non è possibile condensare in poche righe.

Certamente abbiamo sottolineato che i lavori di scavo (una nostra stima per difetto prevede 3.000 viaggi di camion per il trasporto della terra scavata, circa 1.000 ore di lavoro di escavatore, 500 viaggi di betoniere, ecc.) determinerebbero un inquinamento insostenibile per i residenti e per gli allievi della scuola Mazzini e delle scuole limitrofe. Inquinamento, disagio per rumori e vibrazioni, che durerebbero anni, a causa delle probabili interruzioni dei lavori dovuti. Disagi e costi che non sono stati per nulla valutati per la mancata applicazione della necessaria verifica di assoggettabilità e della conseguente possibile valutazione di impatto ambientale.
Si è inoltre ribadito che il contratto del 2012 poteva in più occasioni essere rescisso, per inadempienze procedurali più volte evidenziate in Consiglio Comunale. Anche rispetto al mancato accertamento della condizione di bancabilità è stato risposto che la responsabilità compete ai tecnici che l’avrebbero verificata. Risposta piuttosto burocratica, che scarica le responsabilità, per niente rassicurante.
Come per niente rassicurante è risultata la risposta circa le preoccupazioni in merito al rischio archeologico: “la Soprintendenza ha approvato il progetto” – è stato detto – assicurando di aver condotto anche indagini tramite georadar, di cui fin qui non era mai stata data alcuna evidenza e di cui l’amministrazione stessa – a detta dell’assessora all’urbanistica – non è in possesso di documentazione.

Vi è in sostanza un ribaltamento del concetto di interesse pubblico. Per l’Amministrazione tale interesse è di carattere squisitamente economico, sta nell’evitare le penali (eventuali) per la rescissione del contratto, che da tutti è stato definito eufemisticamente “mal concepito”, per non dire capestro. Contratto le cui condizioni non sarebbero più approvate oggi, anche secondo la pubblica ammissione di alcuni consiglieri di maggioranza. Per noi invece l’interesse pubblico prioritario è la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, soprattutto in un contesto climatico cambiato; evitare l’attrazione di ulteriore traffico nel centro storico; evitare il rischio archeologico e accedere a una riqualificazione delle due piazze con un progetto unitario e coerente ai vincoli storici presenti. Noi per primi siamo contrari al degrado e desideriamo una piazza bella e accogliente; affermare il contrario è pura mistificazione.

Spiace aver dovuto infine costatare che la Sindaca non abbia nemmeno voluto concedere un gesto di attenzione verso i cittadini che hanno dato vita alla mobilitazione e al presidio attuale, favorendo quantomeno la sospensione dei lavori nel cantiere di Piazza Cittadella, in attesa dell’udienza in Tribunale del 28 ottobre prossimo. Un gesto che avrebbe rasserenato gli animi e che avrebbe allontanato il dubbio di malcelato risentimento nei confronti dei manifestanti. Lavori che – nel caso di mancato accoglimento del reclamo – risulterebbero peraltro inutili e un costo ingiustificato per la collettività, attesa la irrealizzabilità del progetto approvato a causa dell’impedimento di abbattere le piante. Dubitiamo che un accordo con la ditta non si sarebbe potuto trovare.
Così come non si è voluta nemmeno accettare la proposta di acquisire l’ex autosilo di via X Giugno per destinarlo a parcheggio pubblico, mediante soluzioni da valutare, fra cui il finanziamento nell’ambito del bando periferie o una rinegoziazione del contratto con Piacenza Parcheggi. Si è richiesto di introdurre comunque una variante urbanistica sull’edificio da zona residenziale a parcheggio pubblico, per ragioni di pubblica utilità.

Rimane il rammarico di un’occasione persa per una vera apertura di dialogo, a cui questa l’amministrazione non è evidentemente abituata, preferendo il decisionismo, a dispetto della partecipazione. La disponibilità a concedere spazi di confronto sulle dotazioni superficiali della Piazza futura (magari qualche piantina in più in contenitori di cemento), ci sembra una proposta tardiva e inadeguata. Nessuna possibile compensazione ci ripagherà dell’abbattimento dei 15 alberi monumentali e della ex-autostazione degli autobus, e del traffico di auto in centro storico per sempre. Per quanto la si decori, una torta con panna rancida è comunque immangiabile”.

CITTADELLA: AMBIENTALISTI E AMMINISTRAZIONE RESTANO SULLE PROPRIE POSIZIONI. TARASCONI: “DISPONIBILI A RIVEDERE IL PROGETTO IN SUPERFICIE”, MA IL CANTIERE NON SI FERMA

“Ogni occasione di dialogo è preziosa e ha una valenza positiva, indipendentemente dal fatto che le parti a confronto trovino un punto di vista univoco o mantengano ciascuna la propria posizione”.

La sindaca Katia Tarasconi commenta così l’incontro tenutosi stamani in Municipio con una delegazione di associazioni, in merito al progetto di riqualificazione di piazza Cittadella, sottolineando che “sarebbe riduttivo sintetizzare il tutto nella dicotomia tra chi è a favore e chi è contro la realizzazione del parcheggio interrato. Il tema va visto in una prospettiva ben più ampia: quella della tutela della salute pubblica e dell’ambiente, della mobilità dolce, della valorizzazione di un contesto storico e monumentale oggi in condizioni di degrado. Questi sono i punti chiave di un percorso di rigenerazione urbana che avrebbe meritato maggior condivisione e continuità anche dal punto di vista comunicativo, in questi 12 anni: ce ne siamo resi conto oggi, approfondendo l’analisi del progetto con una componente della cittadinanza molto consapevole e informata, ma non in possesso di tutti gli elementi progettuali”.

“Per questo – prosegue la sindaca, affiancata stamani dagli assessori Matteo Bongiorni, Adriana Fantini e Serena Groppelli – ci siamo impegnati a fornire alle associazioni la documentazione relativa alle precedenti indagini archeologiche sull’area in questione, ribadendo con convinzione anche la massima disponibilità dell’Amministrazione, qualora la sentenza del prossimo 28 ottobre autorizzi la prosecuzione del cantiere, a riconsiderare insieme il progetto di riqualificazione di superficie di piazza Cittadella, per apportare tutte le migliorie che si possano inserire, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, su un piano che è ormai ultradecennale e come tale può essere evidentemente oggetto di nuove riflessioni”.

“Ringrazio la delegazione che ha partecipato questa mattina – conclude Tarasconi – portando una prospettiva che abbiamo ascoltato con la massima attenzione, pur restando fermi nelle rispettive posizioni. C’è, per quanto ci riguarda, un tema di responsabilità istituzionale da cui non possiamo prescindere nel valutare l’interesse pubblico del progetto, ed è quello di non esporre le risorse dell’ente, ovvero della comunità piacentina, a un danno economico derivante dal mancato rispetto delle procedure e delle norme contrattuali. Posso comprendere che questo aspetto non risulti così rilevante dall’esterno, ma per il Comune rappresenta un dovere inderogabile di trasparenza e correttezza nella gestione amministrativa, che del resto è stato considerato tale da tutte le Amministrazioni, anche di colore politico diverso, che si sono susseguite in questi anni. Ciò detto, in attesa dell’udienza della settimana prossima, sottolineo l’importanza di un confronto civile e aperto come quello che abbiamo potuto avere questa mattina”.

PIAZZA CITTADELLA: IL PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE DETTA IL NUOVO TIMING. COMUNE: “PRENDIAMO ATTO”. TRAMONTATA L’IPOTESI DEL TRAPIANTO DEGLI ALBERI, TROPPO ONEROSO

E’ il provvedimento del giudice Antonino Fazio a dettare il nuovo timing del cantiere di piazza Cittadella, presidiato ormai da quindici giorni, notte e dì, da ambientalisti e cittadini. Nel provvedimento il giudice dichiara di avere la necessità, ai fini della decisone, di avere nuovi documenti. Per questo invita le parti a produrre, in copia integrale, atti amministrativi e documenti tecnici da cui risulti la valutazione dell’impatto ambientale dell’opera con specifico riferimento alle alberature di Piazza Cittadella; in questo modo si riserva di valutare, su dati scientifici, la sussistenza o meno del pregiudizio espresso nell’esposto. Il giudice assegna dieci giorni di tempo perché le parti producano il materiale richiesto, successivamente farà le sue valutazioni per esprimere un giudizio. Verosimilmente il tutto dovrebbe concludersi entro il mese di settembre.

Inoltre si autorizza Piacenza Parcheggi a chiedere al Comune che la autorizzi a sospendere i lavori fino alla conclusione del procedimento civile (trattandosi di atto doveroso), senza incorrere in penali per ritardo o inadempimento.

A stretto giro l’amministrazione ha diramato la nota in cui prende atto del rinvio dell’udienza e precisa che “a seguito della consegna delle aree, la conduzione dei lavori e la gestione del cantiere sono e restano in capo al concessionario privato, come da contratto stipulato”.

Viene anche fornito un aggiornamento in merito alla ventilata ipotesi di trapianto dei 15 alberi da parte di una ditta specializzata, perché “l’Amministrazione ha ritenuto fosse opportuno verificare tutte le possibilità nonostante la consapevolezza di tutte le criticità legate all’eventuale spostamento delle piante presenti nell’area di cantiere”. Il preventivo fornito ammonta a 1.027.500 euro più Iva, ovvero 68.500 euro più Iva ad albero comprensivi della manutenzione per ogni singolo esemplare nei successivi tre anni, più eventuali altri due.

“Difficile quindi sia incardinare tale operazione dal punto di vista amministrativo e contrattuale, sia sostenere un tale esborso di risorse pubbliche per la suddetta operazione di trasferimento che necessiterebbe peraltro una specifica azione di monitoraggio e cura nel corso dei prossimi anni. L’Amministrazione comunale ritiene dunque sia più opportuno e sensato muoversi nella direzione di una compensazione, anche “rafforzata” rispetto agli obblighi di legge, valutando piantumazioni di alberature già adulte; e ciò a differenza di quanto solitamente accade in occasione di compensazioni ambientali”

CITTADELLA: IL PRESIDIO BLOCCA LE MOTOSEGHE, PER ORA. “CANTIERE IRREGOLARE”

Il cestello con le motoseghe esce dal cantiere tra gli applausi dei presenti, una cinquantina di manifestanti che, dalle prime ore di stamattina, hanno presidiato il cantiere. In piazza Cittadella, le transenne sono state sistemate ieri sera, con il buio, intorno alle 22, fino al tardo pomeriggio era presente il sit-in delle associazioni ambientaliste.
Stamattina l’arrivo degli addetti per l’abbattimento delle piante nell’area delimitata dalle transenne poste la sera precedente, nonostante il 10 settembre sia stata fissata l’udienza in tribunale per il ricorso presentato da Legambiente insieme ad alcuni cittadini. Tra le proteste dei presenti e l’intervento della Digos, il furgone è uscito dall’area di parcheggio.

Ecco come é andata

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CITTADELLA: PRESIDIO DEI MANIFESTANTI “PROTEGGEREMO GLI ALBERI FINO ALLA FINE”

Ogni albero ha appeso al tronco un cartello, come se fosse lui stesso a parlare, un appello a non essere abbattuto. Li hanno affissi Legambiente, Italia Nostra, Fate e il Laboratorio popolare che si stanno alternando a presidiare piazza Cittadella, in vista dell’arrivo delle prime ruspe. Perché da oggi è scattato il divieto di sosta per le auto, qualcuna per la verità ancora ha azzardato, una pattuglia della municipale è stata avvistata ma non ha fato sanzioni.

Mercoledì 28 alle 18 è stato organizzato un appuntamento aperto a tutti i cittadini che non vogliono l’abbattimento degli alberi contro – si legge nel volantino – un progetto vecchio oltre 30 anni, quando esigenza urbanistiche ed ambientali erano ben diverse.
C’è da dire, a onore di verità, che queste associazioni degli alberi e dei benefici della loro presenza hanno sempre parlato e discusso: nel 2018 la consulta ambiente e territorio con un documento sottoposto nel 2023 all’assessore Bongiorni, poi l’esposto firmato da Legambiente, Italia Nostra, fate per sottolineare la storicità della piazza e quindi la sua tutela.

Intanto l’amministrazione sta allestendo il cantiere anche in via Maculani, per la sosta degli autobus a servizio, in particolare, dell’istituto Romagnosi e del liceo Gioia, in vista dell’avvio dell’anno scolastico. Il servizio viabilità lavori pubblico ha comunque garantito, anche in questa, circa la metà dei posti esistenti, lavorando prima su un lato e poi sul restante.

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DA LUNEDI’ DIEVIETO DI SOSTA IN PIAZZA CITTADELLA PER L’AVVIO DEL CANTIERE

Eccola la cartellonistica, posizionata dal personale di Piacenza Parcheggi, che indica le prime modifiche alla viabilità in vista del cantiere in piazza Cittadella, in base all’ordinanza emessa dal comune qualche giorno fa. Ordinanza attiva dopo 48 ore dalla posa dei cartelli stessi. E i tempi combaciano. Il divieto di sosta, con rimozione forzata, sarà in vigore dalle 6 di lunedì 26 agosto. Il provvedimento interessa l’area adiacente la vecchia autostazione, i posti auto insomma dietro e ai lati dell’edificio che verrà abbattuto.

Questione parcheggi, tema non da poco: l’amministrazione vuole garantirne 200, il numero attuale, comprendendo quelli in piazza cittadella che verranno meno per l’avvio del cantiere. Sempre da lunedì, i tecnici saranno al lavoro in via Maculani per la predisposizione dell’area dedicata agli autobus del trasporto scolastico, ma anche di quello automobilistico. L’amministrazione garantirà, anche in fase di allestimento del cantiere, la disponibilità della metà circa dei posti auto.

Per reperire i parcheggi vacanti, circa 180, il Comune ha a disposizione l’asse via Benedettine, piazzale Milano, via Maculani.
L’area in via Benedettine, dietro al tribunale, verrà riaperta e adibita a parcheggio. Al vaglio c’è pure l’ipotesi creare nuovi posti auto nel primo tratto di via Maculani, oggi viale ciclopedonale. Si tratta dell’area fino alla porta che si affaccia sulla rotatoria di via 21 aprile che scende al sottopasso li via Nino Bixio, il tratto che costeggia l’area sgambamento cani, dietro all’ex Laboratorio Pontieri.
“Solo un’ipotesi – specifica l’assessore Bongiorni – perché ogni scelta deve passare al vaglio della soprintendenza, essendo l’area sottoposta a vincolo ambientale e culturale”. Un’ipotesi contro la quale, nei giorni scorsi, il consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi ha espresso la contrarietà del gruppo consigliare attraverso un ordine del giorno al Dup in discussione alla ripresa dei lavori di metà settembre.

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CANTIERE CITTADELLA: DA VENERDI’ MODIFICHE ALLA VIABILITA’. LUNEDI’ LE SOSTE ALTERNATIVE PER GLI AUTOBUS IN VIA MACULANI. BONGIORNI: “SIAMO CONSAPEVOLI DEI DISAGI”

Dopo i volantini sulle auto da parte di Piacenza Parcheggi, oggi a parlare è l’amministrazione per mezzo di una nota dell’assessore ai Lavori Pubblici Matteo Bongiorni. Prima di tutto si precisa che a seguito del volantinaggio del concessionario è seguita, oggi, l’ordinanza relativa alla viabilità necessaria alla cantierizzazione dell’area di Piazza Cittadella a partire da venerdì 23 agosto.

“La riqualificazione di Piazza Cittadella – sottolinea l’assessore  Bongiorni – non è un’opera condotta direttamente dal Comune di Piacenza, bensì verrà realizzata ed è nella responsabilità del concessionario e dei costruttori che interverranno. All’Ente pubblico il compito di monitorare i lavori in conformità di quanto previsto nel 2012 dal contratto originario che lega la riqualificazione stessa alla gestione degli stalli blu per la sosta a pagamento dei veicoli nel territorio cittadino. L’Ordinanza emessa in mattinata – prosegue l’assessore ai Lavori pubblici – si rifà al piano generale di cantierizzazione previsto dal progetto esecutivo che prevede l’occupazione dell’area circostante all’ex autostazione dei bus e uno spazio di pertinenza tra Piazza Cittadella e Piazza Casali. Come da richiesta di Piacenza Parcheggi, l’efficacia dell’atto è stata fissata per venerdì 23 agosto. Come da norma, si specifica sia che l’efficacia di un’Ordinanza prevede comunque l’esposizione obbligatoria e vincolante dei cartelli relativi alla segnalazione delle modifiche viabilistiche, sia che la validità della stessa Ordinanza è relativa alle sole aree dove i cartelli sono presenti. E questo a prescindere anche dalla planimetria generale di pertinenza”.

Nella nota si precisa che la prossima settimana è in programma un incontro tecnico tra Comune e concessionario “affinché quest’ ultimo illustri, come richiesto dal Comune stesso, gli aspetti operativi, fornisca il cronoprogramma e ulteriori dettagli in modo tale che tutti i soggetti coinvolti, ognuno per ciò che è di propria competenza, possano proseguire nel lavoro già pianificato e mettere in campo le azioni necessarie. In particolare, per quanto concerne l’attività degli Uffici tecnici comunali, l’incontro è volto a far sì che possano procedere all’individuazione e alla predisposizione di spazi sosta temporanei e alternativi per il comparto nord della città nonché alle azioni relative allo spostamento degli autobus scolastici nella zona di Barriera Milano”.

Proprio in relazione a questo, e considerata l’imminenza della ripresa delle scuole, è fondamentale predisporre soste alternative per gli autobus; lunedì 26 verrà dato avvio in via Maculani ai lavori per la predisposizione dell’area dedicata agli autobus del trasporto scolastico, in particolare degli istituti Gioia e Romagnosi.

“Siamo assolutamente consapevoli dei disagi che lavori di questa portata arrecheranno alla cittadinanza – ci tiene a precisare l’assessore Bongiorni – Una situazione che impatterà soprattutto nella fase iniziale di questo percorso destinato a migliorare l’area nord della città riqualificando una piazza che ad oggi è in condizioni indecorose”. E conclude: “Nei prossimi giorni daremo informazione delle ipotesi di predisposizione delle aree alternative per la sosta”.

Un comunicato, questa è l’impressione, che vuole ribadire cosa compete al Comune e al concessionario, nell’intenzione di non volersi accollare responsabilità che non competono all’ente pubblico, ma al privato. Uno step by step che lascia trasparire una necessaria cautela nell’avvio del cantiere.

CANTIERE CITTADELLA: COMPAIONO I VOLANTINI DI INIZIO LAVORI. MA NON SI SA DA QUANDO. CENTRO DESTRA ALL’ATTACCO: “ENNESIMA VIOLAZIONE DEL CONTRATTO”

Qualcosa, in piazza Cittadella, si è mosso in vista dell’inizio del cantiere per il parcheggio sotterraneo. Non si tratta né di segnaletica, né di transenne, ma di volantini affissi sui vetri di alcune auto in sosta negli stalli blu adiacenti alla vecchia autostazione. Gli automobilisti se lo sono trovati sul parabrezza da questo pomeriggio. Un avviso scarno, di poche righe, in cui Piacenza Parcheggi informa che, a breve, inizieranno i lavori per la realizzazione del parcheggio. in coda si legge pure “ci scusiamo per gli eventuali disagi. Stiamo lavorando per restituirvi una piazza più funzionale ed un parcheggio moderno moderno ed efficiente”.

Nessuna informazione utile a residenti e agli utilizzatori delle soste su orari, indicazioni e soprattutto date di inizio cantiere. Eppure i tempi sono dettati eccome dal contratto in essere tra Piacenza Parcheggi e il Comune: 30 giorni dal 30 luglio, data in cui l’amministrazione ha consegnato l’area al concessionario. Non solo, sempre nel contratto vi è riportata pure il dovere da parte del concessionario di pubblicizzare i lavori, almeno 15 giorni consecutivi e solari prima dell’inizio del cantiere. Facendo i conti, la pubblicizzazione sarebbe dovuta partire il  14 agosto. In realtà è comparsa il 20.

Intanto dai gruppi consigliari di centro destra (FdI, Lega, Forza Italia, Lega, civica  Barbieri Sindaco – Trespidi con Liberi, si levano le prime voci rispetto all’ “ennesima violazione contrattuale da parte di Piacenza Parcheggi” proprio rispetto alla data di pubblicizzazione di inizio lavori. “Ad oggi – si legge nella nota – nonostante sia trascorsa ormai una settimana dalla scadenza, la predetta pubblicizzazione non è affatto avvenuta. Qualche volantino su alcune auto in pieno agosto (tra l’altro con una settimana di ritardo) non può essere certo considerata una adeguata pubblicizzazione.
Siamo curiosi di capire cosa intenda fare a questo punto l’amministrazione Tarasconi: permetterà, ancora una volta, al concessionario di non rispettare i termini contrattuali? Permetterà di dare avvio ai lavori nonostante non vi sia alcuna certezza sulla bancabilità ?
A questo proposito, ricordiamo che uno dei requisiti per il rilascio delle garanzie bancarie è la c.d. regolarità amministrativa, che nel caso di specie non pare sussistere posto che il concessionario avrebbe contenziosi in essere con il Comune di Piacenza. Nei prossimi giorni provvederemo a notiziarne il Ministero dell’ Economia ed a Medio Credito Centrale, e ciò a tutela dell’interesse pubblico considerando che si tratta di istituto bancario statale”.

 

CITTADELLA: IL COMUNE CONSEGNA L’AREA A PIACENZA PARCHEGGI.LA FIDEIUSSIONE A GARANZIA NON È ANCORA DEPOSITATA

“Dopo attenta valutazione dell’iter” così l’amministrazione, in una nota stringata diramata in serata, informa che il Comune ha proceduto alla consegna delle aree di Piazza Cittadella al concessionario Piacenza Parcheggi.
Un’attenta valutazione dell’iter e, prosegue la nota “in modo da consentire l’avvio delle procedure per la realizzazione delle opere nel rispetto del cronoprogramma così come da programma”. Inizia così il termi e di 30 giorni entro cui dovrà essere avviato il cantiere.

Tuttavia, manca ancora qualcosa: “l’avvio in questione resta vincolato agli adempimenti contrattuali propedeutici all’inizio dei lavori, con rischio a carico del concessionario. Tra tali adempimenti è compresa la consegna della polizza fideiussoria a garanzia della realizzazione del lavori (la polizza del  fare), che è condizione indispensabile per dare materialmente il via ai lavori. Tutto questo permette di fare decorrere i termini per l’allestimento del cantiere e l’esecuzione delle opere”.

Ebbene, l’amministrazione ha consegnato formalmente l’area per il cantiere ma, perché ciò avvenga materialmente, occorre che il concessionario presenti la polizza del “fare”, il documento a garanzia della realizzazione dei lavori, la stessa che mancava in sede di commissione 1 e 2 del 12 luglio  scorso, quando l’assessore Bongiorni, comunicò la ricezione della bancabilita’ e fideiussione, documenti indispensabili ma non ancora del tutto completi per l’avvio del cantiere.
Da allora il Comune, considerati fatti, poco sembra cambiato, a meno che “le attenete valutazioni dell’iter” a cui si fa riferimento nella nota stampa, diano la certezza che a brevissimo, entro i 30 giorni concessi, entrerà in possesso anche della polizza del fare.