CAVALLERIZZA, PROGETTO DI RECUPERO DECOLLATO?

Sull’area della cavallerizza c’erano grandi aspettative. Con la costruzione e l’inaugurazione nel 2010, con la formula del project financing, del parcheggio seminterrato e del complesso abitativo e commerciale, con area verde annessa l’intenzione, più volte dichiarata, era certamente quella di riqualificare quella zona, a ridosso del pubblico passeggio a due passi dal centro.  Le aspettative di 5 anni fa sono ancora tali? Il contesto è innegabilmente di alto livello, ma l’impressione è che sia poco vissuto, poco utilizzato. “Le abitazioni subiscono la crisi dell’edilizia così come la richiesta di alloggi – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Cisini – l’auspicio è che il recupero dell’ex caserma Cantore darà un impulso ancora più forte all’intera riqualificazione”. Il giardino, su cui l’amministrazione sta valutando un progetto legato agli orti cittadini, è per lo più deserto, le panchine vuote, l’erba è alta. Dei circa 30 appartamenti, divisi tra bilocali e trilocali indipendenti con area verde annessa, solo una decina sono abitati, per lo più in affitto. Colpa certamente della crisi edile, ma anche dei prezzi fino a qualche anno fa inavvicinabili. L’agenzia immobiliare che oggi gestisce le vendite, insieme alla proprietà, ha rivisto i prezzi che sono stati abbassati del 30-40 cento, oltre che aver apportato migliorie all’interno delle singole unità abitative. Dei 5 spazi ad uso commerciale, solo due sono occupati da attività. Una di queste è il centro Tice che più volte nell’ultimo periodo ha denunciato episodi di degrado e incuria nel retro. “L’area è stupenda – conferma Valentina Tirelli del centro Tice – però abbiamo riscontrato alcune difficoltà per episodi di degrado sul retro della nostra sede, a cui abbiamo fatto fronte pulendo personalmente. Noi crediamo che si possa trovare una soluzione a questa situazione che ci porta a vivere con difficoltà questa zona “. “Laddove un luogo non viene vissuto appieno – spiega l’assessore – si possono verificare usi impropri del luogo stesso, capisco le difficoltà ma auspico che con la vendita di palazzo Olivetti certe criticità possano essere risolte”. Vivere il luogo, spingere alla frequentazione sfruttando ciò che di naturalmente favorevole offre già, ovvero la posizione invidiabile. “In questo senso l’impulso di Eataly è stato determinante – conclude l’assessore – come lo saranno anche il recupero dell’ex caserma Cantore e l’intervento su palazzo Olivetti”.

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EATALY, INAUGURAZIONE IL 24 SETTEMBRE?

Dietro i cancelli gli operai dell’impresa Smartcoop di Fiorenzuola hanno lavorato alacremente anche alla viglia di ferragosto per dare un’accelerata ai lavori. Dopo parecchie date rimandate, per motivi che pare riguardino soprattutto la proprietà, eataly Piacenza è pronto ad aprire i battenti. Sbirciando la parte esterna, circa 200 metri quadrati, salta subito all’occhio la struttura in vetro e ferro, per altro già in parte arredata. Questa sarà l’entrata e l’uscita dello store collegata all’ambiente interno. Non è stato possibile visitarlo, ma ci hanno confermato che il soppalco con negozi, spazi per la didattica, ristoranti, cucine a vista e forno a legna, di circa 800 metri quadrati, sono praticamente allestiti. Mancano solo gli ultimi ritocchi, i prodotti da vendere che arriveranno all’ultimo minuto per una migliore conservazione. Il tutto verrà corredato da uno stile sobrio, come è nello stile di eataly, espositori e scaffalature comprese. Una data probabile per il tanto atteso taglio del nastro potrebbe essere il 24 settembre, che coincide con il compleanno del patron della grande catena Oscar Farinetti. Ma, considerata l’accelerata delle ultime settimane, la data potrebbe anche essere anticipata di qualche giorno. Anche alla Cavallerizza troveranno spazio prodotti enograstronomici di alta qualità, mercati con prodotti italiani freschi, come frutta, verdura e formaggi, ma anche una parte riservata al territorio con le tipicità piacentine. Il tema dominante, come aveva annunciato lo stesso Farinetti nel corso di una sua visita al cantiere, sarà la biodiversità italiana.

Capitolo occupazione: da settimane l’ufficio personale di eataly sta svolgendo colloqui per la selezione. Numerosissime le domande di assunzione spedite all’indirizzo curriculumpiacenza@eataly.it , di queste verranno inizialmente selezionate circa 80 persone già distribuite in altri punti eataly per la formazione. La previsione è di arrivare ad avere un centinaio di assunzioni. Molte di queste saranno part time o a rotazione. La parte preponderante di domande sono arrivate proprio da piacentini: gli esaminatori hanno cercato di bilanciare la provenienza, cercando di privilegiare appunto i piacentini in stato di mobilità o disoccupazione, con le esigenze di carattere professionale.  

CAVALLERIZZA, UNA PROPOSTA PER VALORIZZARE L’INVISIBILE

Spesso per valorizzare ciò che non si vede occorre abbattere quello che lo impedisce. E’ partito da qui il ragionamento dell’architetto Franz Bergonzi che sul suo profilo Facebook ha pubblicato una foto che riguarda il progetto di recupero della Cavallerizza, condiviso dal altri architetti piacentini. In sostanza la proposta andrebbe nell’ottica di valorizzare e rendere visibile un luogo che oggi per molti è sotto utilizzato, probabilmente anche sottovalutato da molti piacentini. Si trova a due passi dal centro, è dotato di un parcheggio multipiano; l’unico neo, si legge nella didascalia della foto, è che non è percepibile, non lo si vede da fuori e quindi non immediatamente apprezzabile. Perchè allora non diminuire la chiusura demolendo i muri di accesso riprogettando ingressi “aperti”?

Considerando che entro l’estate dovrebbe finalmente essere inaugurato Eataly, sarebbe un modo per mostrare a chi percorre lo Stradone l’interno complesso, magari stuzzicando la curiosità di un ignaro passante. E’una proposta, ma l’ultima parola è della Sovrintendenza.

 

cavallerizza no barriere