SCONTRO IN COMMISSIONE 5: INFANTINO “ABUSIVA ED EVERSIVA”. FERRI “SE QUESTA E’ LA MAGGIORANZA, VALUTERO’ DI USCIRNE”. A SOPRESA SI PRESENTA RINALDINI

Scontro in commissione 5, stavolta tra membri della stessa maggioranza. Doveva essere audito il Collegio dei Revisori che non si è presentato per il parere espresso dal segretario Canessa; a sorpresa si è presentato il solo Roberto Rinaldini dimessosi dal collegio il 15 aprile scorso che, tuttavia, ha risposto ad alcune domande. Ecco come è andata

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COMMISSIONE 5, SALTA LA SEDUTA CON I REVISORI, GIA’ RICALENDARIZZATA PER IL 10 LUGLIO. L’OPPOSIZIONE : “CI SENTIAMO IMPOTENTI DAVANTI A TANTA ARROGANZA”

Al centro della discussione ci sarebbero stati i verbali del Collegio dei Revisori dei Conti redatti il 12 giugno scorso, alla presenza degli stessi Revisori che, presumibilmente, avrebbero risposto alle domande dei consiglieri. Il tema, sempre quello da mesi a questa parte, Piazza Cittadella e le fideiussioni.

Erano stati proprio i Revisori, attraverso il presidente Davide Cetti, a lamentare il fatto di non essere stati auditi, dopo l’Avvocatura e il manager di Piacenza Parcheggi Lodetti Alliata. Ebbene, il presidente Trespidi la commissione 5 l’aveva convocata proprio per oggi, ma il giorno prima è stata annullata. Perché? In primo luogo ci sarebbe una mail di un consigliere della civica Per Piacenza all’indirizzo della presidente del Consiglio Gazzolo nella quale si ravvede una incompatibilità tra il tema in oggetto e la finalità della Commissione stessa.

La Presidente Gazzolo, radunati i presidenti di commissione, ha così deciso di annullarne la convocazione, con il disappunto del consigliere Trespidi (presidente della commissione 5), dei colleghi di minoranza e pure dei Revisori, non prima di aver paventato l’ipotesi di convocarla a porte chiuse. All’ultimo però alcuni impedimenti di salute del presidente del Collegio Cetti hanno affettivamente reso impossibile la convocazione della commissione che è già stata ricalendarizzata per mercoledì 10 luglio alle 17.30.

Altre fonti interne a palazzo Mercanti fanno sapere che gli stessi Revisori sarebbero stati invitati dal alcuni consiglieri di maggioranza a non presentarsi in commissione, sempre per la stessa ragione che la sindaca aveva portato all’attenzione dei consiglieri nella commissione 5 del 12 giugno quando, anziché presentarsi i dirigenti di palazzo Mercanti, si presentarono Tarasconi e assessore Bongiorni. “Questo pressing continuo verso il lavoro dei dirigenti non porta da nessuna parte – aveva detto la sindaca – l’autonomia gestionale dei dirigenti deve essere libera e autonomi su ogni pratica. Viene violata in continuazione la riservatezza degli atti che rischia di mettere in difficoltà l’ente”.

Intanto tra i consiglieri di minoranza c’è grande amarezza e senso di impotenza per “l’arroganza, la maleducazione, le scorrettezze e le bugie da parte dell’amministrazione” scrive la capogruppo di FdI Sara Soresi, la stessa che aveva richiesto, attraverso un accesso agli atti, la corrispondenza intercorsa tra amministrazione e Piacenza Parcheggi dal 6 maggio in poi, data in cui è scoppiato il caso della falsa fideiussione. La risposta è arrivata stamattina, ma non si tratta dei documenti richiesti, bensì di un diniego motivato dal fatto che la richiesta in oggetto violerebbe la privacy dei soggetti coinvolti.

Non solo, a spazientire parecchio i consiglieri di minoranza ci sarebbe anche l’atteggiamento della Presidente Gazzolo accusata, come già aveva denunciato il capogruppo di ApP Cugini nell’ultimo consiglio, di non rispondere alle dirette domande dei consiglieri nell’apposita chat dei capigruppo. Che ci stiamo a fare? si domandano dai banchi della minoranza. Se il modus operandi è quello di non rispondere o di pensare di convocare riunioni a porte chiuse, viene davvero da domandarsi a cosa serva l’organo collegiale del consiglio comunale.