SCONTRO IN COMMISSIONE 5: INFANTINO “ABUSIVA ED EVERSIVA”. FERRI “SE QUESTA E’ LA MAGGIORANZA, VALUTERO’ DI USCIRNE”. A SOPRESA SI PRESENTA RINALDINI

Scontro in commissione 5, stavolta tra membri della stessa maggioranza. Doveva essere audito il Collegio dei Revisori che non si è presentato per il parere espresso dal segretario Canessa; a sorpresa si è presentato il solo Roberto Rinaldini dimessosi dal collegio il 15 aprile scorso che, tuttavia, ha risposto ad alcune domande. Ecco come è andata

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COMMISSIONE 5: TIRA ANCORA ARIA DI RINVIO? TRESPIDI: “IO SARO’ IN AULA E FARO’ L’APPELLO”. L’OPPOSIZIONE: “CI SAREMO”

Tira ancora una brutta aria intorno alla commissione 5 convocata, fino a ieri, per mercoledì 10 luglio alle 17.30, in cui saranno auditi i Revisori. La commissione era stata ricalendarizzata dopo essere già stata rinviata la scorsa settimana a causa di problemi sanitari del presidente del Collegio dei Revisori.

Ieri, dopo il consiglio comunale, si sono riuniti i presidenti delle cinque commissioni permanenti alla presenza della presidente Gazzolo: la proposta è stata di mettere ai voti la convocazione della commissione 5, alla luce della  lettera inviata del presidente della commissione 4 Luca Dallanegra nella quale si evidenziava una questione di competenza e di relativa incompatibilità tra l’oggetto in discussione (audizione dei Revisori in merito ai verbali sulla prativa Piazza Cittadella) e la natura stessa della commissione 5 “Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione e cultura della legalità“.

Proprio su questa presunta eccezione di incompatibilità sono stati chiamati a votare i presidente delle commissioni: Boris Infantino (sostituto di Luca Dallanegra per la commissione 4), Angela Fugazza (sostituta di Stefano Perrucci per la commissione 1), Caterina Pagani presidente commissione 2 e Tiziana Albasi presidente commissione 3 hanno votato a favore, Massimo Trespidi, presidente della commissione 5, ha votato contro, il quale fa presente pure un vizio di forma proprio in merito ai delegati che, da regolamento, dovrebbero essere i più anziani del gruppo consiliare di riferimento, non scelti direttamente dai presidenti.

E’ doveroso specificare che, da regolamento, il voto è solo indicativo, il potere di annullare la commissione spetta unicamente al presidente, in questo caso al consigliere Massimo Trespidi che ha tutt’altra intenzione. Mercoledì sarà regolarmente in aula alle 17.30, farà l’appello e in base al numero dei presenti si procederà o meno con l’argomento in programma, ovvero l’audizione dei Revisori che hanno garantito la presenza. Così come siederanno ai banchi anche i consiglieri di opposizione di Fratelli d’Italia, Civica Barbieri Trespidi, Lega e Alternativa per Piacenza.

Staremo a vedere se la maggioranza farà mancare il numero legale non presentandosi in aula come accadde nella seduta di consiglio comunale del  3 giugno scorso in cui abbandonò l’aula costringendo la presidente Gazzolo a sospendere la seduta. All’ordine del giorno c’era la falsa fideiussione su piazza Cittadella e il rapporto di fiducia tra amministrazione e concessionario. A richiedere quel consiglio furono ApP e centro destra.

 

PIAZZA CITTADELLA, TARASCONI: “AD OGGI NON SAPPIAMO CHE STRADA PRENDERE. MA SIAMO AL FOTOFINISH”

Disorientamento e imbarazzo molto più che manifesti si respiravano in commissione 5, convocata dal presidente Trespidi a seguito dell’audizione del manager di Piacenza Parcheggi Lodetti Alliata, il 31 maggio scorso, termine ultimo in cui avrebbe dovuto presentare la bancabilità.
Al posto dei dirigenti tecnici si sono presentati sindaca Tarasconi e assessore Bongiorni. È stata la prima cittadina ad informare il presidente Trespidi con una nota nella quale ha spiegato che non c’era necessita di farsi assistere dai dirigenti considerato l’argomento in questione. “Ad oggi non sappiamo che strada prendere, ma siamo al fotofinish. E i dirigenti devono lavorare con serenità”.

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FALSA FIDEIUSSIONE: IN COMMISSIONE IL BOTTA-RISPOSTA CANESSA VEZZULLI

A rompere il ghiaccio iniziale dovuto per lo più alle alte aspettative del momento ufficiale, ci ha pensato il consigliere Massimo Trespidi dall’alto del suo ruolo da presidente della commissione 5, prevenzione e contrasto della mafie e promozione della legalità. E proprio per ripristinare quella legalità violata dopo la scoperta della falsa fideiussione, che alcuni consiglieri hanno chiesto la convocazione della commissione.
Dopo l’introduzione del consigliere Trespidi, si diceva, è apparso evidente il rimpallo di botta e risposta, pur sempre garbati ma decisi, tra il direttore generale Luca Canessa e l’avvocatura comunale rappresentata dall’avvocato Elena Vezzulli. E sempre nel corso della lunga commissione, a cui ha assistito la giunta al completo, si è appresa la notizia che il concessionario Piacenza Parcheggi ha presentato, pochi giorni fa, una bozza della nuova fideiussione a sostituzione della falsa, stipulata con le Generali agenzia di Agrigento, e che se entro il 31 maggio non arriverà la bancabilità del progetto di parcheggio interrato, il comune procederà alla risoluzione del contratto.
Due punti fermi, in questa situazione segnata dalla volubilità, non per tutti scontati. Ecco com’è andata

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RABUFFI: “COMMISSIONE 5, SE L’AVESSIMO CONVOCATA GIA’ A LUGLIO…”. CHIESTO UN CONSIGLIO AD HOC PER PIAZZA CITTADELLA

Mai come oggi sarebbe necessaria la convocazione della commissione 5 “Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione della cultura della legalità”. Lo sa bene il consigliere Luigi Rabuffi che di quella commissione è stato presidente fino al luglio dello scorso anno, quando decise di dimettersi in polemica con l’amministrazione. Al centro della questione c’era, già allora, il parcheggio di Piazza Cittadella, che rappresenta per dimensioni temporali, economiche, per l’attività di vigilanza ANAC e per le conseguenze pratiche, il primo vero banco di prova per questa amministrazione. Allora Rabuffi chiese almeno 15 giorni di tempo per procedere alla corretta convocazione e studiare le carte consegnate il 18 luglio. L’amministrazione fu determinata nella convocazione del consiglio il 31 luglio, seduta nella quale appunto fu dato il via libera ai lavori per il parcheggio, che sarebbero dovuti partire a febbraio.

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PIAZZA CITTADELLA: LA COMMISSIONE 5 CHIEDE UN’AUDIZIONE DEL TAVOLO TECNICO

L’enorme partita di Piazza Cittadella, compresa la sua riqualificazione, costruzione del parcheggio interrato oltre che gestione delle aree di sosta, continua a tenere banco, ancora di più, dopo che la revisione del piano economico, ha indicato una spesa aggiuntiva di 4,7 milioni di euro che si tradurranno in un conseguente aumento dei parchimetri di 28 centesimi l’ora.
Tutto questo sommato all’evidenza che sono passati 11 anni dalla stipula del contratto, 25 dalle prime ipotesi di progetto, e un anno circa dalla costituzione del tavolo tecnico si è riunito per arrivare a mettere nero su bianco se esiste o meno l’interesse pubblico.

Di confermato, per ora, c’è la seduta del 31 luglio, data in cui si riunirà il consiglio comunale per chiudere questa partita. Per ora è l’unica data, nel totale disaccordo dell’opposizione che ha abbandonato la capigruppo contrariata dal fatto che una discussione così importante non può essere liquidata in una seduta.

Ecco che, proprio per avere un quadro trasparente di tutti gli elementi per un voto consapevole, arriva la richiesta di un’audizione dei rappresentanti del tavolo tecnico, unitamente al Direttore Generale, in quanto responsabile della Trasparenza e dell’Anticorruzione dell’Ente, e all’Assessore comunale competente, per gli aspetti di natura politico-amministrativa. La richiesta arriva dalla commissione n.5 “Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione promozione della cultura della legalità” presieduta dal consigliere Luigi Rabuffi.
Per la commissione appare primario affrontare, per tempo, quindi prima del consiglio comunale, le tematiche collegate alla prevenzione dei fenomeni di illegalità e alle potenziali infiltrazioni, considerata la complessità e l’onerosità dell’opera, oltre che per l’attenzione che da tempo anche Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha rivolto al poderoso progetto di riqualificazione.

Una richiesta che va, evidentemente, nella direzione di poter avere tutti gli elementi per la discussione di una pratica fondamentale per il futuro di piacenza, dal punti di vista urbanistico e non solo.