ALBERI DI CITTADELLA IN TRIBUNALE PER IL RECLAMO, LEGAMBIENTE: “PRUDENTEMENTE OTTIMISTI”

I legali di Legambiente e dei cittadini che hanno presentato il ricorso contro l’abbattimento delle piante in Cittadella, si dicono prudentemente ottimisti, anche al termine della seconda udienza, davanti ai giudici collegiali, nel corso della quale Piacenza Parcheggi ha esposto il reclamo contro la prima ordinanza, quella del giudice Fazio, e Legambiente ha nuovamente ribadito la propria posizione.

Un’ora e mezza circa, al termine i giudici si sono riservati il tempo per emettere la sentenza, che dovrebbe arrivare tra un paio di giorni, comunque entro le settimana. Tre i possibili scenari: la conferma dell’ordinanza del giudice Antonino Fazio che salverebbe i 15 alberi; l’accoglimento del reclamo di Piacenza Parcheggi, dunque l’abbattimento delle alberature, oppure una terza ipotesi che potrebbe riguardare il difetto di giurisdizione del giudice di piacenza, affermando la competenza del Tar di Parma.

Il danno per gli abitanti di piazza cittadella e dei piacentini sarebbe molto significativo qualora gli alberi venissero abbattuti, sia per una ragione ambientale sia monumentale, è la posizione degli avvocati Fantigrossi e Tagliaferri; dall’altra invece viene denunciata l’impossibilità di mantenere le alberature per costruire il parcheggio interrato, così come l’impossibilità di considerare una modifica del progetto.

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CORVI, BANDO PROMOZIONE SOCIALE: “NESSUNA INTENZIONE DI ESCLUDERE AUSER. INSINUAZIONI INACCETTABILI”

“Incettabili le insinuazioni di insinuazioni di scorrettezza e scarsa trasparenza”. Così l’assessore Nicoletta Corvi replica alle accuse di una parte dell’opposizione in merito all’avviso pubblico rivolto alle associazioni di volontariato e promozione sociale che avrebbe, a loro avviso, escluso Auser.

“Lo ripeto senza giri di parole: non solo non c’è alcuna intenzione di estromettere Auser dal servizio svolto con dedizione a favore dei cittadini in questi anni, ma l’avviso pubblicato il 14 agosto va proprio nella direzione di valorizzare il ruolo, il contributo e l’impegno che le organizzazioni di volontariato e le Aps apportano da sempre alla nostra comunità. Tant’è che il bando in questione è aperto solo a queste due categorie e non può assolutamente ammettere candidature da parte di imprese o cooperative sociali”. Inizia così la replica dell’assessora al Welfare, Nicoletta Corvi, alla nota diffusa dalla capogruppo consiliare di Fdi Sara Soresi in merito all’avviso pubblico che il Comune di Piacenza ha emanato, nei giorni scorsi, per la stipula di una nuova convenzione con associazioni di volontariato o promozione sociale: “Visto il clima balneare verrebbe da dire che la consigliera Soresi ha preso un bel granchio. Peccato, però, che non ci sia nulla di ironico o leggero nelle sue dichiarazioni polemiche, strumentali e permeate non solo di inesattezze, ma anche di insinuazioni gravi, malcelate e profondamente offensive, su cui non posso tacere”.

“Mi stupisce – aggiunge l’assessora – constatare che l’avvocato Soresi non conosca né la normativa che regola quest’ambito amministrativo (nello specifico, l’articolo 56 del decreto legislativo 117/2017, citato già nel titolo dell’avviso), né la pregressa gestione dell’Amministrazione Barbieri in materia. Fu proprio la Giunta precedente a formalizzare la convenzione triennale con Auser per il 2021-2024, frutto di un avviso pubblico per l’individuazione di soggetti del terzo settore cui affidare non solo la gestione delle attività di volontariato ma anche la coprogettazione: una differenza non di poco conto, perché in questo caso, come previsto dall’articolo 55 della stessa legge, avrebbero davvero potuto presentare domanda anche le imprese e le cooperative. Non mi pare, però, che la consigliera Soresi, forse distratta dal fatto di sedere all’epoca tra le file della maggioranza, si fosse scagliata contro quell’atto politico e amministrativo”.

“Proprio in tema di rispetto delle norme – chiosa Nicoletta Corvi – pur avendo prolungato di qualche mese, questa primavera, la validità dell’accordo in essere con Auser, ricordo che il Codice del Terzo Settore ammette la proroga solo come strumento di carattere eccezionale e temporaneo, ma non ne consente certo l’abuso, imponendo invece, come del resto ha fatto anche l’Amministrazione Barbieri, l’attuazione di procedure ad evidenza pubblica laddove si debba sottoscrivere una convenzione. In piena trasparenza, a tal proposito, già in un comunicato stampa del 23 maggio scorso avevamo anticipato l’intento di ripartire a settembre con la nuova convenzione, preceduta – come stabilisce appunto il Codice – dal relativo avviso pubblico, volto a verificare la disponibilità delle associazioni di volontariato e promozione sociale a svolgere, d’intesa con il Comune, quelle attività che l’articolo 5 dello stesso Codice del Terzo Settore definisce di interesse generale. Non solo Auser potrà partecipare al pari di tutte le realtà aventi i requisiti necessari, ma il bando prevede anche l’assegnazione di un punteggio che riconosce l’esperienza già maturata nelle stesse attività”.

“Mi auguro – conclude l’assessora Corvi – che queste spiegazioni possano fare chiarezza in modo definitivo, mettendo fine anche a prese di posizione sibilline e pretestuose, che in primo luogo fanno torto all’onestà intellettuale di chi le diffonde”.

CONFERMATO IL SERVIZIO PRE E POST SCUOLA CON PERSONALE QUALIFICATO. CORVI: “RESTERANNO ANCHE I VOLONTARI. RIDUZONI PER CHI ISCRIVERA’ PIU’ FIGLI”

La giunta ha chiarito e approvato il nuovo servizio di pre e post scuola per le primarie che aveva tanto fatto discutere nei mesi scorsi. Resta fermamente confermata l’intenzione di affidare il servizio a personale qualificato con il supporto dei volontari. Il servizio avrà un costo agevolato per le famiglie che iscriveranno più figli.

“Oltre all’aspetto umano di un’accoglienza serena e dell’accudimento, già garantito dai volontari – ha spiegato l’assessore Nicoletta Corvi – il tempo del pre e post scuola possa offrire anche attività educative e ricreative diversificate, che impegnino i bambini divertendoli e permettendo loro di imparare cose nuove in un contesto formativo, inclusivo e in piena sicurezza. Perché non sia solo un aiuto organizzativo ai genitori nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, ma anche un momento significativo nel percorso di crescita dei più piccoli”.

Saranno le scuole ad individuare i oggetti a cui assegnare la gestione delle attività nelle fasce orarie che precedono e succedono le lezioni.

Alcuni Consigli di Circolo, di cui fanno parte anche i rappresentanti dei genitori, hanno già approvato la nuova formula, “che nei mesi scorsi abbiamo sperimentato in alcune scuole dell’infanzia e che è stata oggetto – sottolinea Corvi – di un costruttivo confronto avviato dalla primavera con i dirigenti scolastici. Con loro abbiamo condiviso l’esigenza di ripensare l’attività di accoglienza mattutina e pomeridiana, nell’ottica di migliorarla e di risolvere alcune criticità che sono emerse nei diversi plessi, a cominciare dalla discontinuità nella fruizione da parte dei bambini iscritti e dall’importanza che questa opportunità sia data a chi, effettivamente, ne ha bisogno con assiduità per tutto l’anno scolastico”. Il servizio, inizialmente pensato per gruppi di almeno 25 bambini, verrà avviato già con un minimo di 15 adesioni: “Anche a questo – aggiunge Corvi – è finalizzato lo stanziamento di risorse integrative da parte del Comune, per poter far partire questo supporto fondamentale per le famiglie anche nelle scuole dove abbiamo verificato che i numeri erano più bassi”.

Resta confermato il consueto rimborso spese per i volontari che saranno presenti e si affiancheranno al personale dedicato alle attività; “l’impiego di personale qualificato non sminuirà infatti in alcun modo il ruolo prezioso delle volontarie e dei volontari – specifica l’assessore – che sinora hanno consentito di attivare il pre e post scuola, ma al contrario consentirà di valorizzarne al meglio l’impegno in una dimensione di sostegno, tutelandoli da responsabilità eccessive nell’accudimento di gruppi numerosi e talvolta con situazioni complesse o delicate al loro interno”.

Il costo di frequenza per ogni iscritti è di 20 euro mensili, per un totale di otto mensilità corrispondenti a 160 euro. “L’amministrazione – spiega l’assessore Corvi – integra con fondi propri, pari a 20 mila euro (che si aggiungono alle risorse confermate per garantire la presenza dei volontari a supporto), la copertura finanziaria necessaria ad assicurare un servizio strutturato, che metta a disposizione personale qualificato, proprio con l’obiettivo di contenere gli oneri a carico dei genitori. Nella stessa direzione vanno le riduzioni tariffarie dedicate ai nuclei che debbano iscrivere più bambini; la tariffa si abbassa infatti progressivamente per ogni sorella o fratello, in proporzione al numero dei figli aderenti all’iniziativa: lo sconto è del 20% per il secondo figlio, del 30% per il terzo e del 40% dal quarto figlio”.

Il Comune di Piacenza riconoscerà un contributo per ogni percorso attivato in cui si configuri, in rapporto al numero dei bambini partecipanti, una difficoltà nella copertura dei costi, con la possibilità di integrazioni qualora nel corso dell’anno le iscrizioni scendano sotto la soglia minima di 15.

 

UN AVVOCATO ESTERNO DIFENDERA’ IL COMUNE NEL RICORSO AL TAR DEL MAXI APPALTO ENERGIA. ALLA VEZZULLI RESTANO LE CAUSE PENDENTI

Ecco il primo atto ufficiale che, di fatto, solleva l’Avvocatura comunale dalla procura alle liti: si tratta della determina del 21 giugno che affida l’incarico professionale per la rappresentanza e difesa dell’ente nel contenzioso promosso davanti al TAR per i maxi appalto, ad un professionista esterno.

In sostanza è accaduto questo: a seguito del ricorso al TAR della società Renovit rispetto al maxi appalto sull’energia, l’amministrazione ha formalizzato la decisione di farsi rappresentare non dall’avvocatura comunale, rappresentata dall’avvocato Elena Vezzulli, ma da un professionista esterno, l’avvocato Massimo Calcagnile del foro di Bologna.

Un incarico, si legge nelle determina n.1763, che al Comune costa 5836,48 euro sotto la dicitura “spesa per liti ed atti a difesa del Comune”. Si dà atto così alla decisione della sindaca di revocare la procura generale alle liti conferita al Dirigente dell’Avvocatura comunale, Avv. Elena Vezzulli, disponendo, per
ogni distinta controversia che veda coinvolto il Comune di Piacenza, a formalizzare, con procura speciale, l’attribuzione del potere difensivo dell’Ente, è quanto si legge nella determina. All’Avvocatura solo le cause pendenti, cioè quelle già in essere. E’ evidente un graduale depotenziamento delle mansioni di questo settore dirigenziale. La determina è firmata dal dirigente del settore sicurezza urbana, comandante Mirko Mussi, in qualità di sostituto del servizio avvocatura. E’ evidente che l’avvocato Vezzulli non avrebbe potuto firmare una determina che le toglie un incarico. E questo accadrà per ogni nuovo contenzioso che l’ente si troverà ad affronterà.

L’ultima tegola, appunto, questa del maxi appalto sull’energia a cui la società Renovit ha fatto ricorso; si tratta di un appalto da 100 milioni di euro, uno dei più consistenti per il Comune. La ricorrente chiede l’annullamento della proroga triennale dell’appalto a favore di Getec Italia.

 

 

PIACENZA PARCHEGGI: “PAGHEREMO SUBITO IL CANONE 2023 AL COMUNE. LA FIDEIUSSIONE CI RISULTA VALIDA”

A prendere la parola, ora, è Piacenza Parcheggi spa, la società che gestisce gli spazi di sosta a pagamento nel comune di Piacenza. Lo fa, dopo che sulla stampa locale, sono comparsi articoli rispetto alla veridicità della fideiussione assicurativa a garanzia del canone minimo garantito emessa in favore della
Amministrazione Comunale.

Ecco la nota:

Ebbene, da tutte le evidenze oggi in possesso e a conoscenza della società concessionaria, la garanzia di cui sopra risulterebbe essere assolutamente valida, efficace e nel pieno del proprio periodo di vigenza (scadenza prevista
31.12.2027). La stessa è stata regolarmente pagata e transata da broker assicurativi professionali, dei quali la società si è sempre avvalsa al fine di ottenere le polizze assicurative necessarie alla gestione delle proprie attività operative e contrattualmente previste dall’atto di Convenzione vigente con il Comune di Piacenza.
Di più, risulta essere agli atti dell’Amministrazione Comunale idonea p.e.c. di conferma della validità della polizza, inviata dalla compagnia assicurativa emittente, ricevuta dal Comune di Piacenza in data 11.01.2023.
Le notizie oggi riportate dagli organi di stampa, relativamente alla asserita falsità della garanzia fideiussoria, riportano profili di assoluta gravità e pertanto la società concessionaria non ha esitato ad attivarsi al fine di fare
chiarezza. Abbiamo pertanto inviato comunicazioni dirette alla società emittente la polizza assicurativa, al fine di comprendere la fondatezza delle notizie emerse e restiamo in attesa di riscontro da parte della stessa.
Se, per qualunque motivazione, dovessero in alcun modo emergere profili di illegittimità, falsità o comunque invalidità della garanzia fideiussoria in argomento, la società concessionaria non esiterà a difendere i propri interessi
in qualunque sede giudiziaria, nessuna esclusa, al fine di affermare – in primis – la propria totale estraneità a fatti illeciti connessi all’emissione della polizza in favore del Comune di Piacenza, nonché per ottenere la tutela dei
propri diritti ed il risarcimento del danno patito, risultando di fatto parte lesa di tale vicenda, avendo subito tutti i costi e le incombenze relative alla emissione della polizza di cui sopra e avendo versato tutti i canoni contrattualmente dovuti in favore dell’Amministrazione.

Si ribadisce infatti, che la polizza in argomento risulta essere stata negoziata da broker professionali iscritti agli albi normativamente previsti, risulta essere stata integralmente pagata e consegnata alla Amministrazione Comunale in
assoluta buona fede, in ossequio agli obblighi contrattuali.
Comunque, ribadendo la totale ed assoluta estraneità della società concessionaria ad eventuali atti fraudolenti relativi alla asserita falsità della polizza a garanzia dei canoni concessori, la società Piacenza Parcheggi spa, al fine di evitare inutili quanto dannose strumentalizzazioni, comunica che pagherà nell’immediato il canone relativo all’annualità 2023 pur avendo già assunto formale impegno con il Comune di saldare il canone stesso al
30 giugno prossimo. Tale decisione vuole, ancora una volta, andare incontro alle posizioni della Amministrazione Comunale e dimostrare la totale infondatezza di alcune asserzioni che si leggono sugli organi di stampa
relativamente a paventate – quanto inesistenti – problematiche finanziarie della società, o di strumentali dilazioni temporali di sorta rispetto alle chiare e precise obbligazioni contrattuali che la stessa società ha sottoscritto con
l’Amministrazione Comunale.

In ultimo, nella denegata ipotesi che la garanzia fideiussoria di cui sopra risultasse non essere valida ed efficace – o addirittura contraffatta come emergerebbe dalle notizie di stampa – la società concessionaria si attiverà
immediatamente per la sostituzione della stessa con una polizza fideiussoria alternativa, pienamente rispondente ai crismi contrattuali previsti.

LEGAMBIENTE: “SUL PAE CI SAREMMO ASPETTATI PIU’ ATTENZIONE AL TEMA DELLE COMPENSAZIONI”

Località Cà Morta, una delle più aree più vaste del piano cave del comune di Piacenza, nella frazione di Mortizza. Insieme a Podere Stanga, Cà trebbia e Borghetto va a completare i quasi 4milioni 480 mila metri cubi di volume. Considerando che un camion trasporta in media 13 mc di inerti, rapportando questo dato a quello del volume, si ottiene il numero dei viaggi, quasi 354 mila.

Sono i numeri del PAE, il Piano Attività Estrattive, assunto a maggioranza nella scorsa seduta di consiglio comunale, nonostante in commissione, si fossero sollevate le perplessità di non pochi consiglieri di maggioranza. Un piano che ricalca per lo più quello scritto e redatto dalla precedente amministrazione Barbieri perché è da lì che viene e che è stato, appunto, approvato anche dall’attuale maggioranza, con i soli voti di contrari di alternativa per Piacenza. Ora l’iter partecipativo prevede la possibilità di proporre modifiche o migliorie, ci sono 60 giorno di tempo. Legambiente certamente non si tirerà indietro.

APP: “ANZICHE’ AUMENTARE L’IRPEF, IL COMUNE PENSI A INCASSARE IL CANONE DEI PARCHEGGI”

I consiglieri di ApP Cugini e Rabuffi hanno aggiunto un nuovo tassello all’intricata vicenda di Piazza Cittadella , in particolare legato alla gestione del parcheggi in superficie. La società Piacenza Parcheggi non ha ancora versato  il canone del 2022 pari a 1.200.000 euro che avrebbe dovuto versare entro il 31 gennaio 2023. Una cifra che si va ad aggiungere ai saldi del 2020 e 2021 , per cui il Comune ha ricevuto solo acconti da 427mila euro l’uno, per cui l’ammontare totale è 2.360.000 euro. Una bella cifra insomma che il Comune avrebbe il diritto di introitare.

ASER: “IL COMUNE RITIRI IL COMUNICATO CONTRO LA LIBERTA’ DI STAMPA”

E’ arrivata anche all’Associazione Stampa Emilia Romagna (ASER) la notizia del “giro di vite” imposta dall’amministrazione per limitare la fuga di notizie delle scorse settimane. Attraverso un comunicato stampa il Comune di Piacenza ha imposto agli uffici di evitare la diffusione di informazione e dati riservati alla stampa “senza in alcun modo venire mai meno ai fondamenti e agli obblighi della trasparenza in merito all’attività della pubblica amministrazione occorre proteggere la riservatezza dei dati, delle condizioni patrimoniali e contrattuali di persone e società di cui l’Ente è in possesso per lo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali e amministrative, a maggior ragione nell’ambito di procedimenti giudiziari in corso e in relazione al contenuto degli atti di causa, a tutela non solo del Comune di Piacenza, ma innanzitutto delle controparti.” si legge all’inizio della nota inviata dall’ufficio stampa.

L’Aser prende una netta posizione e scrive sul sito “E’ singolare perché sono proprio comportamenti come questi che non solo contrastano con l’articolo 21 della Costituzione ma che dimostrano come la libertà di stampa sia quotidianamente sotto attacco, anche da parte di chi, come un Comune, la dovrebbe difendere”. Da Aser arriva un invito “invitiamo il Comune di Piacenza a bollare la nota diffusa contro ‘la fuga di notizie’ come uno ‘scherzo di cattivo gusto e di scusarsi con i cittadini e con i giornalisti della città. Teniamo a precisare al sindaco, infine, che i giornalisti sanno perfettamente cosa è lecito pubblicare o meno senza prendere lezioni da chi, ci pare, vuole solo evitare che si accendano riflettori sulla propria attività”

PIACENZA EXPO – PORTO LA SPEZIA: FIERA SEMPRE PIU’ INTERNAZIONALE

la compagine societaria di Piacenza Expo si allarga e si fortifica con l’ingresso, confermato con 100 mila euro di capitale, della Società Portuale del mar Ligure orientale, tanto per intenderci i porti di La Spezia e Carrara. Un ingresso che porta verso quella internazionalizzazione tanto evocata e auspicata dalle principali istituzioni cittadine e dell’amministratore unico Giuseppe Cavalli.

Ottimi risultati, è il sentore comune dei presenti, frutto del lavoro svolto nei mesi scorsi, in quel periodo di grande difficoltà che è stato il Covid e la pandemia. Oggi il Comune ha confermato i 500 mila euro e la Regione la quota di 600 mila.

Sul fronte delle novità, si concluderanno a breve le trattative per l’ingresso nella compagine di una nota società di servizi piacentina che già collabora da anni con l’ente fiera piacentino.

CALCIATI: “SERVE UN SEGNALE FORTE DALLA POLITICA”

E’ Giovanna Calciati, amministratrice di lungo corso, esponente della sinistra piacentina, l’ospite di Di Profilo. 
“La vicenda dell’arresto di Caruso è gravissimo, la politica deve dare un segno. Il primo segnale sarebbe stato l’elezione condivisa del presidente del consiglio comunale. Occasione mancata”.

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