BISOTTI: “L’EX OSPEDALE MILITARE, ENTRO TRE MESI”

Nel giro di un paio di mesi l’ex ospedale militare dovrebbe passare dalla Difesa all’Inmivit, la società di gestione degli Investimenti immobiliari del Ministero dell’Economia. Un’accelerazione nella importante e complicata partita delle aree militari che vede Comune di Piacenza, Difesa e Agenzia del Demanio riunite insieme intorno ad un tavolo. Una nuova accelerata dopo il vertice che si è svolto proprio a Piacenza, il prossimo aggiornamento il 4 marzo. La situazione dovrebbe essere questa: in pole position per l’acquisizione ci sta l’ex ospedale militare di viale Palmerio; enormi spazi che si libererebbero permettendo così di pensare anche ad probabile e realistico trasferimento di una parte degli uffici comunali. Le altre aree sono il Laboratorio Pontieri, l’ex Pertite, il vallo Farnesiano e la caserma Lusignani, tempi più lunghi per la caserma Nicolai. “Nell’incontro del 4 marzo – ha detto l’assessore Silvio Bisotti – ci verranno comunicati i tempi più o meno certi necessari per la bonifica dell’ex Pertite; per il Laboratorio Pontieri c’è la volontà di destinarlo, in parte, ad ospitare il Museo dell’Agricoltura e palestre per le scuole del centro”. C’è da scommettere che dalle prossime settimane si faranno sentire associazioni, cittadini, enti per richieste, proposte e idee sul futuro utilizzo. “Certamente – conferma l’assessore – apriremo una fase di concertazione e partecipazione, per fare poi una sintesi realizzabile delle sollecitazioni che usciranno”.

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BIG SNOW ARRIVA IN RITARDO E PORTA IL CAOS

Con 24 ore di ritardo è è arrivata Big Snow. Nella notte la neve è caduta abbondante anche in città. Nonostante fosse stata annunciata da giorni il disagio si scatena, è sempre così. Eppure siamo in febbraio, mese nel quale fenomeni come quello di oggi dovrebbero essere frequenti. Tant’è. Limitiamoci a descrivere quello che abbiamo visto: alberi caduti su macchine in sosta, ahimè, traffico paralizzato, tir in blocco in strada Caorsana per il blocco dell’A21, ambulanze intervenute per piccoli incidenti e tamponamenti. Capitolo pulizia delle strade: marciapiedi poco percorribili, soprattutto in certe zone, ma qui si potrebbe aprire un dibattito a chi spetta la pulizia: proprietari delle abitazioni che si affacciano sulla porzione di strada o Comune? Intanto la Provincia a cui, ricordiamo, spetta la gestione di 111101.100 km e raggiunge i 1.500 m di quota, ci tiene a precisare che i mezzi spartineve sono intervenuti nella giornata di ieri nelle zone di montagna nelle quali già nella mattinata il livello della neve aveva superato i limiti previsti, mentre nella notte gli interventi hanno riguardato anche la viabilità di pianura. Nella serata di ieri sono entrati in funzione anche i mezzi spargisale per prevenire la formazione di ghiaccio. Situazioni di criticità si sono verificate lungo l’asse della strada n. 10, in direzione di Cremona, perché alcuni mezzi pesanti, sprovvisti di idonei pneumatici, hanno ostruito le carreggiate e, sempre lungo la 10, nei pressi di S.Nicolò e Caorso in conseguenza della chiusura della autostrada A21. Inoltre, lungo il tratto di pianura della strada di Valnure, come in alcune altre situazioni, il traffico intenso ha provocato la compattazione sul manto stradale della neve che nel frattempo continuava a cadere, rendendo difficoltoso il successivo sgombero. Non sono mancati neppure i mezzi spargisale che sono entrati in azione ieri sera e stamattina. Ricordiamo che l’amministrazione aveva specificato che le risorse destinate alla manutenzione stradale invernale erano assicurate solo per i primi mesi dell’anno a causa della Legge di Stabilità che ha falcidiato il bilancio seppur sano della Provincia di Piacenza. Questo tradotto significa che le risorse a disposizione ammontavano a 800 mila euro. Vien da dire, senza troppi giri di parole: speriamo che Big Snow abbandoni la pianura Padana. Il sindaco Dosi ha confermato che nonostante il maltempo le scuole rimarranno aperte anche sabato 7 febbraio, cogliendo l’occasione per invitare i piacentini ad utilizzare i mezzi pubblici, che offrono maggiore sicurezza in queste condizioni atmosferiche e che, liberando per quanto possibile le strade dal traffico privato, si favorisce l’efficacia e la tempestività degli interventi dei mezzi antineve. 

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LA MONTAGNA A RISCHIO DISSESTO, IL GOVERNO CAMBI POLITICA

Oltre a trasferire la sede del comune di Travo a Scarniago per non pagare l’Imu agricola, il sindaco Ludovico Albasi lancia una nuova provocazione: raccogliere in bottiglia l’aria della Val Trebbia da vendere a 50 centesimi l’una. E non ha tutti torti, il primo cittadino che per la sua proposta è stato contattato anche da La7. A Scarniago vivono 21 famiglie, la maggior parte delle quali portano tutte il cognome del primo cittadino; si trova a 668 metri sul livello del mare, altezza che permetterebbe l’esenzione del pagamento dell’Imu suo terreni agricoli, perchè allora non provarci? Provocazioni a parte, che poi tanto tali non sono dal momento che si risparmierebbero 180 mila euro, la situazione del comune di Travo,così come per la maggior parte dei piccoli centri della montagna, è drammatica. Il rischio dissesto è dietro l’angolo perchè oltre ai 360 mila euro annui che il comune deve versare allo Stato, se ne aggiungono, per il 2015, altri 390 mila. E’ facile parlare di sviluppo della montagna, di combattere lo spopolamento, quando le politiche vanno in tutt’altra direzione. Tra le misure proposte dal Governo ci sono l’aumento dell’iva sul pellet, dal 4 al 22%, e il ridimensionamento degli uffici postali, proposte che portano a fuggire da questi luoghi. Ce lo hanno confermato anche i commercianti del paese che non possono contare più nemmeno sui mesi estivi, quando la popolazione raddoppiava. Ora ai cancelli delle seconde case è affisso il cartello vendesi.

Il servizio completo con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

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INFOHANDICAP E INFORMASOCIALE, UNICA SEDE. VITA FACILE PER I CITTADINI

Informasociale e Infohandicap in un’unica sede per accogliere la cittadinanza e offrire servizi maggiormente integrati. Il trasferimento dalla vecchia sede di via Colombo è avvenuto da pochi giorni in via 24 Maggio, al terzo piano delle sede Acer. Un accorpamento che va nell’ottica di una razionalizzazione degli spazi per semplificare la vita ai cittadini. “Questo – ha detto l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini – è di accorpare più servizi mantenendo inalterata, anzi rafforzando, la qualità degli stessi. A breve l’ufficio abitazioni, oggi in via Taverna, verrà trasferito negli uffici di Acer. I numeri dell’Infohandicap si attestano intorno alle 2700 prestazioni annue, 7mila sue due sportelli quelle dell’Informasociale. Inalterato lo staff dal punto di vista occupazionale che è stato riassorbito nella nuova collocazione.

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RABUFFI: “SINDACO ASCOLTI MENO GLI ALTRI E PIU’ SE STESSO”

La politica è fatta di coerenza, i rapporti personali vengono dopo. E’ la sostanza del commiato dell’ormai ex assessore all’Ambiente del Comune Luigi Rabuffi che, come aveva annunciato un mese fa, lascia l’incarico con la fine dell’anno con tanto di lettera di dimissione al protocollo di viale Beverora. Sono venuti meno i presupposti politici e programmatici tra il suo partito Rifondazione e il Pd a cui appartiene il resto della giunta sindaco compreso. “Il sindaco è una persona che stimo enormemente – ha detto Rabuffi – col quale avrò sempre un rapporto personale di stima e affetto. Non intendo nè attaccarlo nè accusarlo, se proprio gli devo muovere una critica direi che ascolta troppo gli altri e troppo poco se stesso e le emozioni, con cui si fanno le scelte giuste”. Una critica certo, anzi qualcosa di più. Parole che Rabuffi ha pronunciato con la sincerità e le gentilezza che gli sono proprie. La sostanza però rimbomba, eccome: il primo cittadino dovrebbe prendere decisioni in modo più autonomo, senza condizionamenti esterni, come invece pare che sia accaduto nell’affaire Rabuffi. Il PD avrebbe prevaricato su ogni altra decisione, compreso il rispetto del programma nel quale stavano scritti impegni come la costituzione del registro delle coppie di fatto, l’acqua pubblica, il consigliere dei migranti, oggi praticamente disattesi. La domanda è: gli elettori che tre anni fa hanno votato questo programma oggi come prenderanno questa frattura? Un rapporto logorato quello tra Rifondazione Pd che, per la verità, va avanti da parecchi mesi e che oggi ha raggiunto il culmine. “Poi – ha aggiunto Rabuffi – non ci dobbiamo sorprendere se l’astensionismo prevale sulla partecipazione” parole che ha pronunciato anche nella lunga intervista di bilancio nel puntata di A Tutto Tondo http://www.zerocinque23.com/?p=2129

Tra i provvedimenti di cui Rabuffi va fiero ci sono il regolamento sulla partecipazione attiva, sulla classificazione acustica, il regolamento per le attività temporanee (ad oggi 277), il percorso di monitoraggio dell’area ex Acna (vd. puntata di A Tutto Tondo), la valorizzazione del Po. Tra le delusioni una su tutte, non essere riuscito a migliorare le condizioni dei pendolari piacentini.

Dopo le festività tornerà al suo lavoro in Provincia, nella Polizia Provinciale, continuando a portare il suo contributo nel partito in vista, par di capire, della prossima competizione elettorale comunale.

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CAPODANNO IN PIAZZA CAVALLI, MUSICA E FONTANE LUMINOSE

Dopo qualche anno di stop, Piacenza festeggerà in piazza Cavalli l’arrivo del nuovo anno. L’annuncio, che in  pochi si aspettavano, è stato dato, qualche giorno fa, dall’assessore Tarasconi sul suo profilo Facebook postando la copia della locandina. A quanto pare una festa per tutti che possa portare in piazza per la notte più lunga dell’anno giovani ma anche famiglie. Per questo spazio a fontane luminose, non a botti nel rispetto delle persone e degli animali, hanno fatto sapere gli organizzatori, Blacklemon in cordata con Comune, Fondazione, Confcommercio, Confindustria e altri sponsor privati. Musica e giochi pirotecnici fino all’una, dopodichè per chi vorrà proseguire con la serata sono state segnalati diversi locale aperti praticamente tutta la notte. Molti locali del centro hanno aderito all’iniziativa con aperitivi e cene per tenere vivo il centro anche dopo la festa in piazza. E chissà che magari, Piazza Cavalli così ce la ricorderemo per un pezzo.

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SCIOPERO GENERALE, E SANTA LUCIA SALTA

E’ proprio così: il Comune ha deciso di annullare la tradizionale festa di Santa Lucina in calendario il 12 dicembre perchè in concomitanza con lo sciopero generale. Si legge nella nota: Il sindaco Paolo Dosi – profondamente rammaricato – spiega che lo sciopero potrebbe creare problemi di affluenza e organizzativi, nonché rendere difficile o impedire ai ragazzi di raggiungere piazza Cavalli, tenuto conto inoltre del fatto che molti di questi potrebbero addirittura non essere a scuola per l’assenza dei loro insegnanti. Pertanto – conclude il sindaco – la soluzione più saggia, trattandosi di un’iniziativa rivolta ai bambini, che richiede una cura particolare, é quella di rinviare all’anno prossimo.

Come la prenderanno i bambini e soprattutto i cittadini?

ARTE PIACENZA, QUANDO LA CULTURA E’ PROTAGONISTA

Non è scontato che in un momento di crisi come quello attuale si organizzino manifestazioni dedicate all’arte. Comune, Piacenza Expo e SGP eventi per il quarto anno organizzano Arte Piacenza, la fiera d’arte contemporanea da sabato 6 a lunedì 8 dicembre dalle 10 alle 20. Una mostra mercato dedicata a tutte le forme di espressione artistica dal 900 ad oggi dove galleristi provenienti da tutta Italia esporranno sia le opere dei grandi nomi dell’arte che dei giovani emergenti. All’interno della manifestazione è stato confermato il premio Arte Piacenza Nuovi Talenti che premierà l’artista più talentuoso tra gli emergenti; gli organizzatori hanno istituito un nuovo concorso che darà in premio un’opera d’arte al miglior critico d’arte per un giorno scelto tra il pubblico.

DIMISSIONI RABUFFI, UNA SCELTA POLITICA

“Il mio partito la legge in chiave politica, io da sindaco ne colgo più gli aspetti concreti e amministrativi”. E’ il pensiero del primo cittadino che riassume la vicenda legata al caso dell’uscita di Rifondazione della maggioranza e delle conseguenti dimissioni dell’assessore Luigi Rabuffi che rimarrà al suo posto fino alla fine dell’anno. Una scelta concordata tra sindaco e assessore per dare la possibilità al secondo di terminare alcune attività che sono in corso e al primo di trovare un nuovo assessore all’ambiente. Una scelta che forse gli amministratori dovranno spiegare agli elettori che tre anni fa avevano votato per la coalizione Sinistra per Piacenza, che oggi, di fatto, non esiste più. “E’ una storia che abbiamo vissuto anche con il Reggi bis; a metà mandato la maggioranza si sfilaccia, questa volta la novità è il passaggio di Rifondazione. Ho sempre cercato di distinguere l’azione amministrativa da quella politica, privilegiando da sindaco la competenza amministrativa, ma che questi due aspetti sono in forte connessione”.  Fin dall’inizio Dosi è detto disponibilissimo a ricucire lo strappo con Rifondazione, ma qualcosa è andato storto. I nodi stano arrivando al pettine, e sui temi, un tempo condivisi tra Pd e PRC, come acqua pubblica, Pertite, servizi alla persona, non c’è più una convergenza di vedute. “I tempi sono cambiati – ha detto Dosi – oggi ci troviamo ad affrontare temi completamente nuovi e a rapportarci con soggetti nuovi”. I nodi e le divergenza, insomma, vengono al pettine. I tempi sono cambiati certo, la contingenza detta altre priorità, ma il sindaco ha sempre manifestato forte apprezzamento per l’operato di Rabuffi, portacolori di Rifondazione. In questo caso lo strappo è politico. “Io amministrativamente ho fatto il possibile per recuperare il rapporto, il partito in questo caso ha esercitato un ruolo più politico nel rapporto”ha concluso il sindaco.

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FOTI:”LA MAGGIORANZA PERDE I PEZZI”

“Quando una componente della maggioranza se ne va, una riflessione è d’obbligo”. Il consigliere Tommaso Foti torna sulle dimissioni dell’assessore Rabuffi dopo l’uscita dalla maggioranza di Rifondazione Comunista. “È un fatto politicamente grave – ha aggiunto Foti- lo stesso Rabuffi ha avanzato critiche nei confronti della maggioranza”. Effettivamente è così; il giorno dopo l’annuncio delle dimissioni, Rabuffi non ha esitato a dire che la politica , in questo caso, è perdente. Il sindaco ha chiesto un mese di tempo per sostituire l’assessore Rabuffi, anche perche potrebbe trovarsi nelle condizioni di sostituire un  secondo membro della giunta. Se Paola Gazzolo venisse confermata nel ruolo di assessore regionale,  Katia Tarasconi entrerebbe di diritto in consiglio regionale come prima dei non eletti.

FOTI