COMUNE – PIACENZA SERVIZI CIMITERIALI: L’ENTE A CREDITO DI UN MILIONE E MEZZO DI EURO. IL REPORT DEI REVISORI DEI CONTI

Ammonta ad oltre un milione e mezzo di euro il credito che il comune di Piacenza vanta nei confronti di Piacenza Servizi Cimiteriali, la società che aveva in capo la gestione dei cimiteri della Caorsana e di Sant’Antonio, Pittolo, San Bonico, Mucinasso, Ivaccari, San Lazzaro, Le Mose, Borghetto, Roncaglia e Sparavera.

Lo ha stabilito il Collegio dei Revisori dei Conti che ha inoltrato alla Presidente del Consiglio Comunale un referto su “gravi irregolarità di gestioni del TUEL (testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali), con ipotesi di danno patrimoniale”.

La vicenda non è nuova, fin dal 2021 era scoppiata la grana relativa ai cimiteri, che vedeva Comune e gestore del servizio ai ferri corti.
Le minoranze in consiglio avevano fatto presente il caso, chiedendo all’allora assessore competente Paolo Mancioppi maggiore controllo.

A distanza di due anni, il Collegio dei Revisori dei Conti mette nero su bianco le somme dovute, sarà poi l’avvocatura a valutare se e come procedere.

Entrando nel dettaglio si specifica che Piacenza Servizi Cimiteriali presentava al Comune due polizze fideiussorie di euro 278mila e di euro 327mila, rilasciate da compagnia assicurativa estera, a garanzie delle obbligazioni prevista dalla concessione stessa.

Sulle base dei controlli, le fideiussioni non sono state escusse dall’ente e vani sono stati pure i tentativi di ottenere valide fideiussioni in sostituzione delle precedenti. L’ente non è neanche riuscito ad incassare le somme per i canoni concessori a decorrere dal 2018 fino alla risoluzione della concessione

Si arriva così alla somma di euro 1.546.143,50 per i canoni di concessione oltre alle penalità, indebiti e more varie.
Questi crediti, si precisa, non minano la solidità del bilancio comunale, perché svalutati mediante il Fondo crediti di dubbia esigibilità.

SINDACATI – COMUNE: NASCE IL TAVOLO DI CONFRONTO PERMANENTE

Partecipazione e collaborazione su alcune tematiche considerate fondamentali per il mondo del lavoro: il protocollo sulle relazioni sindacali sottoscritto tra il comune di Piacenza e le sigle confederali Cgil, Cisl e Uil va in questa direzione. Un tavolo permanente che si occuperà, in particolare di lavoro ma anche di fiscalità, di politiche di welfare e socio sanitarie, di politiche per l’integrazione e di misure di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale. Dopo la manovra di aumento dell’Irpef, i sindacati chiesero subito che una parte di queste entrate andassero proprio nella direzione di incrementare il personale che si occupasse di contrasto all’evasione.

PROTOCOLLO SINDACATI-COMUNE SUGLI APPALTI: “QUESTO SEGNA UN CAMBIO DI PASSO”

“Un cambio di passo rispetto alla precedente amministrazione”. Così il segretario della Cgil Ivo Bussacchini definisce il protocollo d’intesa sulla gestione degli appalti firmato dai confederali e dal Comune di Piacenza.

Il documento riguarda gli appalti pubblici di servizi e di lavoratori tra l’amministrazione e le organizzazioni sindacali in coerenza con il patto per il lavoro del 2015 e quello per il lavoro e il clima del 2020 sottoscritto con la regione.

Obiettivo comune del documento, composto da 20 punti, è la lotta al lavoro irregolare, all’evasione fiscale e contributiva, ad ogni forma di discriminazione e la promozione delle buone prassi in materia di tutela e sicurezza della salute.

“CAPACITA’, SENSIBILITA’ E MOTIVAZIONE” ECCO COSA CERCA IL COMUNE DI PIACENZA PER I NUOVI ASSUNTI

Persone capaci, motivate e sensibili. Oltre che competenti, ovviamente. Il vice sindaco Marco Perini ha messo fortemente l’accetto sull’aspetto motivazionale per presentare i concorsi attualmente banditi dal Comune, per la ricerca di 11 funzionari amministrativi e 22 tra funzionari e istruttori tecnici, il cui bando è in scadenza il 27 aprile. Sedici persone sono già state assunte per graduatoria, il resto è affidato ai concorsi ai bandi appunto che verranno pubblicati da aprile a giugno. In tutto circa un centinaio i nuovi assunti che entreranno a far parte della complessa macchina comunale, per lo più con incarichi a tempo indeterminato.

OSPEDALE NUOVO SI’ – NO: LE POSIZIONI RESTANO INCONCILIABILI

Il dibattito e l’incontro pubblico, per altro molto partecipati, alla fine ci sono stati. Il risultato però è che le parti sono rimaste fermamente ancorate alle loro posizioni. In Cappella ducale a Palazzo Farnese c’erano i rappresentanti del comitato Salviamospedale, medici attualmente in servizio e altri in pensione, oltre che tanti cittadini. Segno evidente che questo tema, del quale si dibatte da anni, mette in luce visioni e sensibilità diverse, che paiono convergere solo sulla necessità di una struttura rinnovata e all’altezza dei bisogni e delle necessità, poi come arrivarci è un altro discorso, ed è qui che le strade si dividono.

INTERVISTE, FOCUS, MAPPATURA DEI LUOGHI: ECCO L’INDAGINE SUI GIOVANI PIACENTINI

Interviste, focus, mappatura dei luoghi e incontri, con l’obiettivo dichiarato di stanare gli invisibili. Sono le basi da cui muove l’indagine conoscitiva sulla condizione giovanile a Piacenza, promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con Ires Emilia Romagna.

Il comune è coinvolto con gli assessorati alla politiche giovanili, welfare, scuola e sport in modo da poter realizzare una fotografia il più possibile aderente alla realtà, perché solo così si intercetteranno i bisogni più autentici.

Il target sono i ragazzi tra 14 e 29 anni, una forbice molto ampia che certamente ha bisogni diversificati. Le interviste e i focus servono proprio a restringere il campo, mettendo da parte etichette e pregiudizi a favore dell’ascolto. Sono coinvolti nell’indagine molti enti del terzio settore che operano da anni sul territorio, tra cui ausl e ufficio scolastico.

TASSA DI SOGGIORNO: DAL PRIMO APRILE SCATTA L’AUMENTO . “INVESTIMENTO STRATEGICO”

Dal 1° aprile scatterà l’adeguamento della tassa di soggiorno sul territorio comunale che la giunta Tarasconi definisce un “investimento strategico”. “Credere davvero nelle potenzialità attrattive di Piacenza come luogo di cultura, arte, bellezza, sport e buon cibo, e muoversi di conseguenza cambiando marcia, pianificando il futuro e investendo, con obiettivi di medio e lungo termine, sulla valorizzazione delle eccellenze e del territorio in generale”. L’assessore alla Cultura Christian Fiazza spiega così le motivazione che hanno portato la giunta a deliberare il provvedimento.

“Un adeguamento che va visto come un investimento strategico, perché le maggiori entrate che ne deriveranno per l’Amministrazione saranno destinate a finanziare progetti, eventi e iniziative programmate in modo continuativo, che rientrino nella creazione di un vero e proprio Sistema Cultura Piacenza, facendo sì che le risorse provenienti dal turismo siano destinate, ovvero
restituite, allo stesso settore e ai suoi operatori sul territorio, per accrescerne la potenza di fuoco”.

“L’obiettivo – spiegano la sindaca Katia Tarasconi e gli assessori – è quello di
rendere rendere sempre più concreto il ruolo di Piacenza come città capofila di una rete di offerte e proposte che coinvolgano tutta la provincia, le sue vallate e i suoi borghi. Un traguardo ambizioso ma realizzabile, che sia a sua volta il trampolino di lancio per potenziare il turismo e accrescere l’indotto che il settore può generare ad ogni livello. La nostra convinzione è che Piacenza e la sua provincia non abbiano niente da invidiare ad altri territori ad oggi considerati, dati alla mano, più attrattivi: si tratta solo di crederci e agire di conseguenza, programmando e promuovendo nuove idee con un orizzonte di medio e lungo termine”.

Come cambiano, nel dettaglio, le tariffe? Il contributo giornaliero che verrà richiesto a ogni visitatore sarà, dal 1° aprile, di 1 euro per gli ostelli, gli affittacamere, i bed & breakfast e gli alberghi a 1 e 2 stelle (attualmente la tassa di soggiorno per questa tipologia è di 0,50 euro a persona); passerà invece da 1 a 2 euro a persona per gli alberghi 3 stelle e 3 stelle superiore, nonché da 2 a 3.50 euro per i 4 stelle e categorie superiori. Contributi che si applicano solo ai primi tre giorni di permanenza, restano comunque proporzionati alla categoria della struttura ricettiva e si azzerano dal quarto
giorno in avanti. L’aumento della tassa di soggiorno consentirà di incrementare le entrate già per l’anno in corso – da un introito di 220 mila euro nel 2022 a 350 mila euro per il 2023, con previsione di superare i 400 mila euro nei due anni successivi – pur incidendo in misura minima sul budget che ogni visitatore destina al proprio soggiorno: ipotizzando la tariffa di 60 euro per una singola in B&B, se ne pagheranno 61 anziché gli attuali 60.50 euro (comprensivi della tassa ad oggi in vigore), mentre per una camera da 100 euro in un hotel a 3 stelle l’esborso complessivo per il turista passerà dai 101 euro attuali a 102.

DAGNINO: “IN SETTE MESI NEANCHE LE BASI PER UN CAMBIAMENTO”

Un cambio di passo? “In sette mesi, con la nuova amministrazione, non è cambiato niente. Certo è un tempo molto breve ma sufficiente per gettare le basi per un cambiamento. Invece assistiamo all’ordinaria amministrazione”. E’ il pensiero di Sergio Dagnino, presidente di ApP, l’associazione che porta il nome del gruppo consiliare, che qualche mese fa si è dotata di un nuovo statuto, ha raccolto una sessantina di soci che fanno politica per passione con l’obiettivo di crearsi una riconoscibilità diffusa.

SINDACATI SU IRPEF: “ADDIZIONALE PROGRESSIVA, PIU’ ESENZIONI E LOTTA ALL’EVASIONE”

Innalzamento della fascia di reddito esente, addizionale progressiva e lotta significativa all’evasione. Sono le proposte che i sindacati confederali Cgil Cisl e Uil hanno formulato nell’incontro in municipio con la sindaca Tarasconi e l’assessore Perini. Al centro del tavolo, del tutto interlocutorio, l’annuncio dell’aumento dell’addizionale Irpef per le fasce da 12 mila di reddito in su.Sindaca e assessore hanno preso atto delle richieste. Per ora nulla di più, in attesa, c’è da immaginare, di un ulteriore incontro.

TARASCONI: “LEGITTIMO DISINTERMEDIARE L’INFORMAZIONE CON I CITTADINI”

C’era da aspettarselo che la decisione dei aumentare l’addizionale Irpef per i redditi medi portasse discussioni decisamente accese in consiglio tra i banchi dell’opposizione. Anche la sindaca Tarasconi ne era ben consapevole, già sabato sera, un minuto dopo aver postato il suo video annuncio su Instagram. Ai consiglieri della minoranza anche questa modalità non è andata giù, perché, la forma in questi casi è anche sostanza. Eppure il provvedimento, assicura Tarasconi, era necessario, a meno di rinunciare ai servizi e ai progetti del Pnrr.

Le critiche, in certi tratti anche molto aspre, non sono mancate: a partire dall’ex sindaco Barbieri “ A me pare che sia un provvedimento che vuole nascondere l’incapacità che avete nel non sapere gestire la cosa pubblica . Per ora tanta superficialità e assenza di visione”. Critiche anche anche sulle modalità di annuncio di un provvedimento che va, di fatto, ad aumentare le tasse per i cittadini. “Anche la forma è sostanza quando c’è di mezzo la democrazia” ha detto il consigliere Luigi Rabuffi.

“Non è stata una decisione a cuir leggero” ha detto in apertura di seduta il capogruppo PD Andrea Fossati, “rivendichiamo la scelta di non aver tagliato i servizi, forse avremmo già dovuto farla”.