BALDINO, ASL: “CINQUE OSPEDALI DA CASTEL SAN GIOVANNI A PARMA”

Cinque ospedali sulla via Emilia da Calstel San Giovanni a Parma. E’ così che, da qui ai prossimi anni, la sanità regionale e quindi anche quella piacentina, dovranno organizzarsi. Quetione di razionalizzazione, di organizzazione, di divisione delle competenze, restando attenti a mantenere inalterata l’asticella della qualità dei servizi. Il Futuro in Salute che l’azienda asl di Piacenza ha redatto nella prima fase del percorso da luglio a novembre 2015, comprende anche il tema dell’area vasta, che non c’entra nulla con l’accorpamento delle province e delle prefetture: l’area vasta Emila Nord in sanità esiste da dieci anni, le tre cose che la regione chiede sono l’unificazione dei servizi amministrativi, un laboratorio unico e la differenziazione delle competenze tra l’ospedale di Fiorenzuola e quello di Fidenza. In questo contesto il tema del nuovo ospedale di Piacenza calza a pennello. L’annuncio dell’assessore alla sanità appare, per a verità, oggi a poco più di un mesi di distanza, come una meteora che non sta trovando seguito. In realtà per un nuovo ospedale da qui a dieci anni occorre programmare da oggi.

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SANITA’ PIACENTINA: UN FUTURO DA 15 MILIONI DI EURO

Razionalizzazione e riorganizzazione. Sono i due capisaldi su cui si baserà l’Azienda Sanitaria locale di Piacenza per intercettare il futuro. Il direttore generale Luca Baldino lo ha spiegato nella fitta relazione nel corso della conferenza socio sanitaria. Un futuro che costa 15 milioni di euro. La scienza medica progredisce continuamente, per cui sono necessari farmaci e dispositivi, tecnologie, medicina di iniziativa, specialistica, personale e maggiore specializzazione. Per arrivare a questo occorre far evolvere il sistema da cui si ricavaranno nuove risorse. Impensabile che, ad oggi, queste arrivino dal fondo regionale o nazionale. Ma cosa significa trasformazione dell’esistente e razionalizzazione interna? In parole povere, questo di concretizza nel fare economia?

Lo abbiamo chiesto al direttore generale dell’Asl.

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ASP AZALEA, I SINDACATI CHIEDONO INCONTRO URGENTE “PROBLEMI DI LIQUIDITÀ E STALLO DECISIONALE”

Stallo decisionale, incertezza e sconcerto tra i lavoratori. Così Cgil, Cisl e Uil definiscono la situazione lavorativa che stanno vivendo i lavoratori di Asp Azalea presso le strutture nei comuni di Agazzano, Bobbio, Borgonovo, Calendasco, Caminata, Castel San Giovanni, Cerignale, Coli, Cortebrugnatella, Gazzola, Gossolengo, Gragnano, Nibbiano, Ottone, Pecorara, Pianello, Piozzano, Rivergaro, Rottofreno, Sarmato, Travo, Zerba, Ziano. I sindacati nella lettera indirizzata ai sindaci e al presidente della Conferenza Socio Sanitaria parlano di “liquidità ridotta dovuta a svariati motivi, ben nota a tutti i sindaci”. Ritengono “non più rinviabile l’apertura di un confronto vero basato su dati oggettivi per individuare un Piano di Intervento condiviso che riesca a determinare le condizioni per un avviare un risanamento che faccia uscire questa struttura dall’attuale situazione di grave disavanzo”.

ASL: CERCASI DERMATOLOGI E UROLOGI

E’ un piano di investimenti importante, da un milione di euro, quello presentato dall’Azienda Sanitaria Locale nell’ottica di una diminuzione sostanziale dei tempi delle liste d’attesa. Un tema fortemente presente tra gli obiettivi di mandato del Direttore Generale Luca Baldino. Se i dati hanno evidenziato un sostanziale miglioramento sulla diagnostica strumentale, i tempi delle visite specialistiche rappresentano una forte criticità. Tra le azioni programmate principali c’è il capitolo assunzioni; l’Asl sta selezionando sette professionisti tra urologi e dermatologi, figure di cui, nell’ultimo periodo c’è una forte necessità. Il piano per il contenimento dei tempi delle liste d’attesa prevede altri punti, già operativi, come l’estensione degli orari di apertura di alcuni ambulatori specialistici e l’aumentato in misura significativa dei volumi di produzione per le discipline in cui le attese sono critiche, in particolare per radiologia, chirurgia e cardiologia;  l’incremento dell’offerta di odontoiatria e ortodonzia, mentre da giugno sono previsti un ulteriore ampliamento delle visite di ortopedia, sia a Piacenza sia nel distretto di Levante e delle visite di terapia del dolore. Attraverso la revisione dei contratti di fornitura per l’anno 2015 con le altre strutture private accreditate, sarà mantenuto l’attuale incremento di offerta per tutto il 2015. A questo si aggiungono nuovi strumenti di governo dei tempi d’attesa. “In sanità l’offerta genera la domanda – sottolinea il direttore Baldino – per noi diventa fondamentale il tema dell’appropriatezza con interventi per migliorare l’accesso alle prestazioni e punti informatici nuovi di cui nei prossimi mesi tracceremo un bilancio”.

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GIOVANNI COMPIANI, PRESIDENTE DELLA CONFERENZA SOCIO SANITARIA

E’ il sindaco di Fiorenzuola Giovanni Compiani il nuovo presidente della Conferenza Socio Sanitaria, il suo vice Lucia Fontana, primo cittadino di Castel San Giovanni. Nell’ufficio di presidenza anche il Presidente della Provincia e sindaco di Vigolzone Francesco Rolleri, Paolo Dosi (sindaco di Piacenza), Franco Albertini (Pecorara), Sandro Busca (Bettola), Gabriele Girometta (Cortemaggiore), Manola Gruppi (Pontenure), Giovanni Malchiodi (Ferriere), Roberto Pasquali (Bobbio).

Tra le sfide da affrontare le reti ospedaliere, i problemi legati al fondo per la non autosufficienza per cui è stato esaurito il bonus degli anni scorsi. Questo porterà ad avere a disposizione 1 milione 800 mila euro in meno per i servizi sociali. Altro tema non da poco l’area vasta con l’auspicio di presentare in Regione un progetto condiviso da tutti.

conf. socio sanitaria