ROLLERI: “ALLA POLITICA CHIEDIAMO GOVERNABILITA’ “

Governabilità per poter investire e crescere guardando al futuro. Questo gli imprenditori chiedono alla nuova classe politica. Per loro lo ha chiesto il presidente degli industriali piacentini Francesco Rolleri nel corso della 77esima assemblea di Confindustria.

La crisi energetica è fortissima, molte aziende stanno arrancando, soprattutto quelle più energivore che stanno incassando i colpi più duri. Così i buoni risultati del primo semestre dell’anno sono oggi offuscati dalle nubi generate

da inflazione ed aumento dei tassi di interesse.

ECONOMIA: CRESCE IL FATTURATO MA CALA LA FIDUCIA DEGLI IMPRENDITORI

Il fatturato cresce quasi del 23 per cento, soprattutto del settore meccanico, l’occupazione pure dopo due anni di forti cali, ma le previsioni per i prossimi mesi non sono ottimistiche, a causa soprattutto dell’aumento delle materie prime registrato lo scorso autunno.

Il quadro che esce dall’indagine congiunturale semestrale di Confindustria Piacenza che mette a fuoco gli ultimi sei mesi del 2021 e i prossimi sei, naviga tra venti contrari. Gli aumenti dei gas e dell’energia hanno portato ad una notevole carenza di materiale elettrico ed elettronico che fa sentire tutta la dipendenza dai paesi extra europei.

CONFINDUSTRIA: 120MILA EURO NELLA PARTECIPAZIONE DI PIACENZA EXPO

E’ stata approvata all’unanimità la proposta del presidente di Confindustria Piacenza Francesco Rolleri di portare a 120mila euro la quota di partecipazione all’interno del capitale di Piacenza Expo. “Un investimento importante in prospettiva futura” ha commentato il numero uno degli industriali; “A breve – ha annunciato l’amministratore unico dell’ente fiera Giuseppe Cavalli -, ci saranno ulteriori novità: ci sono tre trattative in corso con due soggetti interni e uno esterno a Piacenza Expo”.

ADDIO A CESARE BETTI, STORICO DIRETTORE DI CONFINDUSTRIA PIACENZA

Ha lasciato attoniti la notizia della scomparsa di Cesare Betti, direttore di Confindustria Piacenza e consigliere della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Figura molto conosciuta a Piacenza, dal 2002 ricopriva il ruolo di direttore dell’associazione degli Industriali. Originario di Carpaneto dove viveva con la famiglia, Betti aveva un non comune sguardo arguto e spiccato sulle ricadute che i fenomeni sociali avevano sull’impresa. Questo di lui mi ha sempre incuriosito, la capacità di essere tecnico ma anche molto umano. Non più di due settimane fa ho pensato a lui per un’intervista sulle ricadute economiche del Coronavirus. Poi, chissà perché, ho desistito dal chiamarlo. E’ deceduto all’ospedale di Piacenza dove era ricoverato da alcuni giorni dopo aver contratto il Coronavirus.

CONFINDUSTRIA: L’OCCUPAZIONE CRESCE ANCORA

E’ certamente il dato dell’occupazione il segnale più positivo che salta all’occhio nell’indagine congiunturale di Confindustria Piacenza relativa al primo semestre 2019 che ha coinvolto un centinaio di aziende per un fatturato complessivo di 3 miliardi di euro e 9 mila addetti. +1,70%, il dato molto positivo, in linea con i dati nazionali,, il settimo semestre consecutivo in crescita. Un segnale molto positivo che testimonia il successo della politica di Confindustria verso la formazione dei più giovani; proseguiranno anche per il prossimo anno scolastico la collaborazione con l’Isii Marconi oltre che con l’Ispia di Piacenza e di Fiorenzuola

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CONFINDUSTRIA: “FATTURATO IN CRESCITA MA FIDUCIA IN CALO”

A Piacenza cresce il fatturato nell’ultimo semestre del 2018 ma cala la fiducia degli imprenditori per i prossimi sei mesi. E’ un dato preoccupante quello che esce dall’indagine congiunturale elaborata da Confindustria Piacenza che mette in luce, come principale ostacolo, la mancanza di risorse umane qualificate.

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ROTA: “IL PICCOLO E BELLO NON E’ PIU’ SOSTENIBILE”. NASCE INVESTINPIACENZA

Non è più il tempo di piccolo e bello, almeno non funziona più così se si vuole emergere e sopravvivere a se stessi. Parola del presidente di Confindustria Piacenza Alberto Rota nella presentazione del nuovo sportello Investinpiacenza. Un sito internet di facile utilizzo, immediato, uno spazio virtuale con dati reali che riguardano gli spazi dove poter insediare nuove aziende. Un portale creato a seguito di un’attenta analisi della domanda, certamente non abbondante, ma da intercettare. Uno sportello nato per dare una risposta a quel bisogno di rilancio del marketing territoriale per Piacenza e la sua provincia. 

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ESSERE MAMMA TRA GIOIE E TIMORI. L’ASSOCIAZIONE CHE AIUTA LE NEO MAMME A TUTTO TONDO

Una mano tesa a quelle donne che diventano mamme e vengono assalite da mille timori e mille domande. Certo fare la mamma è al cosa più naturale del mondo, almeno così si dice, ma il carico di responsabilità e il cambiamento che porta un bebè sono davvero importanti e non tutte, da subito, riescono a farsene carico. L’associazione Essere Mamma è nata proprio per questo: offrire un sostegno e un aiuto alle neo mamme o alle future mamme, perchè spesso quello che basta è un consiglio o una parola di conforto da parte di chi ci è passato prima di te. Ed è già ampia la rete che l’associazione ha creato in pochi mesi.

Rinnovamento nel segno della continuità. Inizia così il mandato alla guida di Confindustria Piacenza di Alberto Rota, neo presidente eletto all’unanimità nel corso della 70 esima assemblea annuale. Primo obiettivo puntare sulle imprese, favorendo la concorrenza e la centralità del loro ruolo. Fondamentale lo Sportello Rilancio, il nuovo servizio a disposizione degli associati. E la disoccupazione giovanile come si combatte? Spazio ce n’è, dice Rota, occorrono formazione e competenza. La ripresa è vicina, anche secondo Riccardo Illy, presidente del grande gruppo del caffè, che si è spinto a definire il momento attuale “magico” per gli investimenti: costo dell’energia basso, euro ai minimi storici, disponibilità di liquidità delle banche invitano ad investire. Certo, per far questo, occorre sbloccare i consumi ancora troppo deboli, condizionati dalla spada di Damocle della tassazione sulla casa.

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ROTA, CONFINDUSTRIA: “RINNOVAMENTO NELLA CONTINUITA’ “

Rinnovamento nella continuità. E’ così che inizia il mandato di Alberto Rota alla guida di Confindustria Piacenza. Dopo quattro anni Emilio Bolzoni lascia il testimone nelle mani di Rota, giovane imprenditore metalmeccanico di Fiorenzuola , a capo di un’azienda leader da quasi cinquant’anni nell’ambito della zootecnia e dell’ambiente, orientato all’export e all’innovazione. “Dobbiamo riportare le aziende – ha detto il neo presidente – non solo gli imprenditori, al centro dei nostri obiettivi. L’associazione deve riorganizzarsi per aiutare le imprese ad essere più competitive. Questo grazie allo Sportello rilancio  nuovo servizio che metterà a disposizione degli associati tutti gli strumenti e le professionalità a supporto di una strategia di crescita. SI tratta di un tavolo anti-crisi – spiega Rota – con gli imprenditori che hanno problemi più o meno grandi che potranno rivolgersi a un consulente dedicato. Si parte con una valutazione dei problemi segnalati dall’impresa, con specialisti interni ed esterni deputati a dare risposte. Punteremo molto – conclude Rota – anche sul marketing territoriale, vorremmo avere informazioni accessibili, per esempio, sulle aree disponibili, immobili liberi e vuoti, terreni dove espandere”. Ma per rilanciare le imprese occorrono i posti di lavoro e quanto a disoccupazione giovanile le percentuali non sono incoraggianti neppure per Piacenza.  Rota è convinto sia necessario alzare il livello della formazione: “Va creato un tessuto locale di specializzazioni, ragazzi competenti sul fronte tecnico, per evitare che le aziende vengano dislocate. Deve esserci valore aggiunto sul territorio. Ci vuole una scuola in grado di formare, e di qualificare al meglio i giovani”.

Un giorno felice, così lo ha definito, anche per il Presidente uscente Emilio Bolzoni: “Sono stati quattro anni che mi hanno arricchito tantissimo dal punto di vista professionale” E se dovesse scegliere una cosa per cui vorrebbe essere ricordare Bolzoni punterebbe sulla formazione che Confindustria in questi anni ha fatto sugli studenti grazie agli scambi con gli istituti superiori di città e provincia.

Ospite d’onore della 70esima assemblea degli Industriali, Riccardo Illy presidente del Gruppo Illy, leader e punto di riferimento nel segmento gourmet/superpremium a livello mondiale.

Il servizio completo nella nuova puntata di A Tutto Tondo 

confindustria Rota

ALBERGO ROMA, QUANDO LA PROFESSIONE ENTRA NELLA VITA. A TUTTO TONDO

Quando nella propria professione ci si mette l’anima, diventa parte della vita. Così è stato per Piero ed Elena Prati titolari, ancora per pochi mesi, del grande Albergo Roma. Le uniche certezze in tutta questa storia, che ha avuto ampia risonanza in città, sono l’uscita di scena dei due storici gestori e il fatto che la struttura continuerà a mantenere la stessa destinazione d’uso, cioè continuerà ad essere il grande Albergo Roma, evidentemente con una gestione differente. Parecchie le incognite sia dal punto di vista occupazionale per i 22 dipendenti che su chi subentrerà. Ma la crisi è la crisi e l’albergo roma non è altro che grosso negozio che offre servizi, utilizzando le parole di Piero Prati “siamo commercio e il commercio soffre”.

Chi pare non soffrire sembrano le attività gestite da cinesi. O almeno sembra, a giudicare dal numero sempre crescente di nuove attività. Nel 2014 sono state 132, nel 2004 appena 48. Gli occhi a mandorla per lo più privilegiano il commercio e la ristorazione, bar e ristoranti. Ma anche tra loro non è tutto rosa e fiori, soprattutto chi gestisce i gran market – bazar, almeno tra quelli che, faticosamente e nell’anonimato, ci hanno risposto. C’è anche chi ha una propria idea: olio di gomito e contenimento dei costi del personale.

Eppure, nonostante tutto, il vento per l’economia sembra cambiato. La macchina sta ripatendo, lo confermano i dati del centro studi di Confindustria. Fatturato positivo nell’ultimo trimestre 2014, anche se la forbice tra esterno ed interno è ancora troppo ampia. Positiva anche l’occupazione. Numeri che giustificano un parziale ottimismo se associati ad un dollaro rivalutato, liquidità disponibile e calo delle materie prime

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