CONFINDUSTRIA E CSV EMILIA INSIEME PER LE INZIATIVE SOCIALI

Confindustria Piacenza e CSV Emilia sede di Piacenza hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che intensifica i rapporti tra le due associazioni, con un focus particolare sulle iniziative di carattere sociale all’interno delle aziende.

Una firma, che segue a distanza di poco più di un mese la presentazione della campagna “Io Amo” per la ricerca di volontari, avvenuta proprio nella sede degli Industriali piacentini e si inserisce in una collaborazione a lungo termine tra le due associazioni firmatarie. In rappresentanza delle due parti, Francesco Rolleri (presidente di Confindustria Piacenza) e Laura Bocciarelli (Vicepresidente di CSV Emilia), che commentano con soddisfazione il risultato ottenuto. Presente anche Maria Angela Spezia, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Piacenza e membro del comitato territoriale di CSV Emilia.

“Il rafforzamento dei rapporti con CSV Emilia sede Piacenza, ci rende ancor più parte attiva nelle attività a scopo sociale del nostro territorio”, queste le parole del Presidente di Confindustria Francesco Rolleri. “Confindustria Piacenza, oltre al progresso dell’industria, si propone di dar risalto a tutte le attività a scopo sociale, che le imprese realizzano affinché il loro successo abbia un’ampia ricaduta sulla comunità. Questo accordo ci vedrà in prima linea nel promuovere le iniziative di CSV Emilia sede di Piacenza, al fine di diffondere maggiormente anche i percorsi di Volontariato d’impresa”.

“Per CSV Emilia sede di Piacenza è importante costruire relazioni, attivare sinergie e facilitare l’incontro e la reciproca conoscenza tra imprese ed enti del terzo settore al fine di sviluppare iniziative in partnership per consolidare ed implementare la collaborazione sui temi della responsabilità sociale condivisa e della solidarietà”, ha dichiarato la vicepresidente di CSV Emilia Laura Bocciarelli. “Il volontariato d’impresa può generare valore non solo per i soggetti che lo attuano ma anche per il proprio territorio di riferimento. Siamo certi che questo accordo segni l’avvio di collaborazioni durature tra profit e non profit, in cui le aziende sono motore di attività solidali dove investono non solo denaro ma mezzi, tempo retribuito e competenze dei propri dipendenti”.

CONFINDUSTRIA, CGIL, CISL E UIL PER LA ROMAGNA: ATTIVATO IL FONDO DI SOLIDARIETA’

Confindustria e Cgil Cisl e Uil hanno sottoscritto, a Roma, un accordo di solidarietà per l’Emilia-Romagna, a seguito dell’alluvione che ha colpito la Regione.

È stato attivato un “Fondo di intervento per la popolazione dell’Emilia-Romagna”, nel quale confluiranno contributi di carattere volontario da parte dei lavoratori pari ad un’ora di lavoro, che verranno raddoppiati da un contributo equivalente da parte dell’impresa.

Il contributo si sostanzia nella firma di una delega da parte del lavoratore, nel quale autorizza la trattenuta di una somma equivalente ad un’ora della retribuzione netta mensile, che verrà versata sull’apposito conto corrente indicato dai promotori.

I contributi verranno raccolti tramite il c/c con Codice IBAN: IT69B0103003201000007100093 attivato presso Monte dei Paschi di Siena intestato a: CGIL CISL UIL CONFINDUSTRIA FONDO SOLIDAR. ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA, con la firma congiunta di un rappresentante per organizzazione appositamente delegato dal rappresentante legale di ciascuna di queste.

Confindustria e Cgil, Cisl e Uil effettueranno una valutazione puntuale sulle modalità dell’intervento a sostegno della popolazione e del sistema produttivo duramente colpiti dall’alluvione, nei modi e con le forme che ne garantiscano la certezza della destinazione e la più rapida utilizzazione. La raccolta dei fondi avrà termine il 31 dicembre 2023.

 

APP, VERDI, M5S SUL BOLLONE: “CHI GOVERNA A PIACENZA, L’AMMINISTRAZIONE O CONFINDUSTRIA?”

Il Bollone, l’area di 2 milioni di mq di superficie tra Borghetto e Roncaglia, continua a tenere banco. In particolare Alternativa per Piacenza, Europa Verde – Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle criticano la partecipazione della sindaca Tarasconi alla fiera degli immobiliaristi di Cannese e Confindustria che promuove l’area sul sito Invest in Piacenza.

Ecco la nota

Com’è noto Confindustria ha presentato alla fiera degli immobiliaristi di Cannes un sito, “Invest in Piacenza”, per promuovere le aree – in parte dismesse ma in gran parte su terreno agricolo – a favore di investimenti produttivi. Iniziativa lodevole se non fosse che l’ “oggetto del desiderio” più attraente è rappresentato dall’ormai famigerato “bollone”, un’area di quasi 2 milioni di mq, compresa fra Roncaglia e Borghetto, destinata – se i cittadini non manifesteranno la propria netta opposizione – alla logistica.

Piacenza e provincia hanno già dato alla logistica, nonostante le promesse più volte espresse in questi anni, di una sua veste più sostenibile, sia da un punto di vista ambientale che dei rapporti di lavoro. In realtà non è cambiato quasi niente e di questo occorre che le pianificazioni urbanistiche comunali (PUG, Piano Urbanistico Generale della città) e provinciale tengano conto, mediante percorsi partecipati reali e non solo di facciata (vedi PTAV, Piano Territoriale di Area Vasta).

Nel promuovere il “bollone” però, Confindustria è andata un po’ oltre ad una legittima iniziativa imprenditoriale, perché ha messo in vetrina ciò che non è ancora vendibile, tenuto conto  che sarà il PUG di Piacenza a definire esattamente l’effettiva destinazione urbanistica di quell’area, che potenzialmente potrebbe rimanere agricola, come noi auspichiamo.

Per questo motivo giudichiamo inelegante e inopportuna  la partecipazione della Sindaca all’ammiccante  kermesse della Costa Azzurra, non solo per l’implicito  messaggio di adesione alle incontenibili pulsioni cementificatorie dell’associazione imprenditoriale ma anche perché il sito “privato” promette ciò che l’amministrazione pubblica deve ancora deliberare. Non è un piccolo dettaglio ma un elemento essenziale e dirimente.

Dispiace ancora di più che, a fronte della condivisibile critica di Legambiente, la Sindaca Tarasconi sostenga che l’Amministrazione a cui compete la decisione urbanistica non avesse titolo a muovere rilievi a privati  che “dicono gatto (in casa d’altri) senza averlo nel sacco”.

A dispetto delle sue precisazioni e del suo impegno ad ascoltare i cittadini nel percorso del PUG, gli speculatori già scalpitano e avanzano addirittura pretese di incassare – e presto – il frutto dei propri investimenti immobiliari (vedi articolo di Libertà del 27 marzo scorso). Confindustria condivide la posizione, anzi rilancia: “noi il bollone non lo toglieremo dal sito, perché ci serve per attirare importanti insediamenti” (Libertà 31 marzo).

Viene dunque spontanea la domanda: chi governa Piacenza? Le amministrazioni democraticamente elette o Confindustria?

Ormai la solfa di creare le aree per nuovi insediamenti l’abbiamo già pagata a caro prezzo, in termini di consumo di suolo, di inquinamento dell’aria e di sfruttamento del lavoro. Cerchiamo invece di impegnarci, come comunità, per preservare il terreno agricolo prezioso che abbiamo ad oggi conservato, contrastare i drammatici cambiamenti climatici in corso, migliorare la qualità dell’aria e della vita dei cittadini e dei lavoratori. Tutti siamo favorevoli alla creazione di nuove opportunità imprenditoriali e occupazionali per il futuro  ma non crediamo che la cementificazione e la logistica siano l’oggetto dei sogni dei nostri giovani ma solo  il viatico migliore per farli partire lontano da Piacenza con il biglietto di solo andata.

Impegniamoci tutti insieme per prevedere nel PUG e nel PTAV in via di formazione un Parco Agricolo di cintura della città, che favorisca una produzione agricola di qualità e il potenziamento degli scampoli di biodiversità ancora esistenti.

 

ROLLLERI: “ABBIAMO GLI ANTICORI. OGGI IL PROBLEMA E’ LA STRETTA FINANZIARIA”

Nonostante la guerra russo ucraina, l’esplosione dei costi dell’energia e delle materie prime, Piacenza tiene. È la fotografia dell’indagine congiunturale condotta dal centro studi di Confindustria su un campione di imprese associate che rappresentano circa 3 miliardi di euro di fatturato e 8mila addetti.

Piacenza emerge quindi e riesce a trovare il percorso della crescita nonostante le enormi difficoltà, a partire dal fatturato che cresce del 12,89 per cento, con un dato sulle vendite estere 15,57 per cento, migliore di quello domestico 12,07 per cento.

A preoccupare gli imprenditori nei prossimi mesi sarà certamente la stretta finanziaria e i costi del denaro. Il vero vincolo agli investimenti sarà la difficoltà a reperire risorse finanziarie.

NORDMECCANICA TORNA IN CONFINDUSTRIA, “LAVORARE INSIEME PER PIACENZA”

Dopo 15 anni Nordmecccanica Group rientra in Confindustria e lo fa con un obiettivo dichiarato ben preciso: lavorare insieme per far crescere Piacenza e il suo territorio.
L’azienda dei Cerciello resta anche iscritta a Confapindustria, di cui Vincenzo è vice presidente, con una prassi che non è una anomalia, ci tengono a precisare, ma riguarda anche altre imprese.
E nonostante la guerra in corso e gli strascichi del Covid, anche quest’anno Normeccanica chiuderà l’anno con un 15 per cento in più di fatturato, di cui il 5 per cento reinvestito. È pronto un nuovo capannone per ospitare nuovo personale, anche se il tasto dolente resta la ricerca di operai meccanici specializzati.

ROLLERI, INDUSTRIALI: “NON SIAMO A RISCHIO RECESSIONE. MA A SETTEMBRE POTREBBE PEGGIORARE”

Dopo un blocco alla propensione degli investimenti avvenuto nelle prime settimane dopo lo scoppio della guerra in ucraina, oggi anche gli imprenditori piacentini si stanno necessariamente organizzando per far fronte alla nuova situazione che il conflitto ha imposto, prima di tutto fare a meno del gas russo. A confermarlo è il numero uno di Confindustria Piacenza Francesco Rolleri che descrive una situazione certamente difficile sia a causa del conflitto ma anche dell’aumento smisurato del costo delle materie prime.

Si prospettano dunque ancora sei mesi di tranquillità dal punto di vista economico frutto degli ordini del 2021. Ma a settembre che situazione si presenterà?

PIACENZA 25ESIMA NELLA CLASSIFICA DELLE CITTA’ PIU’ DIGITALIZZATE

Piacenza si piazza al 25esimo posto della classifica delle città più digitali: 242mila persone accedono a Internet e 205.600 hanno profili social. E’ la fotografia scattata dall’indagine “Social media e digital trends 2022” dedicata ai social media e alle tendenze digitali, con focus sul territorio piacentino, redatta da Blacklemon per Confindustria Piacenza. Le province analizzate sono state le lombarde Milano, Monza-Brianza, Lodi, Pavia e quelle emiliano-romagnole Piacenza, Parma e Reggio-Emilia.

Nella classifica delle piattaforme più utilizzate nella provincia di Piacenza ci sono WhatsApp, Facebook, Instragram, Messanger, Telegram, TikTok e Twitter, un’ultima posizione dovuta al fatto che è la meno utilizzata dal marketing aziendale, molto di più in politica e nel giornalismo.

Quasi 170mila piacentini acquistano on line almeno una volta a settimana e delivery 63mila persone, soprattutto cibo. On line vengono spesi circa 200.000.000 euro.

L’audience, ovvero il pubblico potenziale per advertising delle tre province emiliano romagnole è 900mila persone in target per comunicazione d’impresa.

Una curiosità sul pubblico over 65 che si fortemente digitalizzato negli ultimi anni: il 43% utilizza home banking, il 61.8% possiede lo Spid, il 32% fa acquisti on line.

SENSORI PER MONITORARE ARIA, VERDE E ASSEMBRAMENTI: ECCO IL PROTOCOLLO SMART CITY

Sensori collocati in diversi punti della città collegati a specifiche antenne che saranno in grado di raccogliere una serie di dati ambientali sulla temperatura, pressione e qualità dell’aria, irraggiamento solare e del terreno, manomissioni non autorizzate di impianti, rilevatori di presenza e misure elettriche, raggiungimento di livelli di allarme o soglie di intervento

Tutto questo grazie al protocollo di intesa tra Comune e Confindustria Piacenza per la collaborazione in tema di smart city.

Fondamentale il braccio operativo di RICT, cluster di aziende con una solida esperienza tecnologica impegnato per la diffusione della cultura e dell’innovazione tecnologica.

ANCHE A PIACENZA IL CORSO PER TECNICO SUPERIORE IN MECCANICA

Un nuovo corso post diploma biennale per Tecnico Superiore in progettazione meccanica e innovazione tecnologica dei processi industriali. L’obiettivo è formare giovani tecnici nell’ambito delle imprese meccaniche, meccatroniche e dell’automazione industriale. Il corso è realizzato da fondazione ITS Maker e sostenuto da Confindustria Piacenza e Forpin. Il corso di due anni prevede circa 600 ore di aula e 400 di stage in azienda; nel 2020 sono stati diplomati 222 nuovi tecnici, di cui il 90% ha trovato lavoro a soli due mesi dalla conclusione del corso.

CONFINDUSTRIA: BALZO DEL FATTURATO. BUONE LE PROSPETTIVE PER IL FUTURO MA RISCHIO AUMENTO DEI PREZZI

E’ stato il semestre dell’atteso rimbalzo: quello che si è appena concluso è stato per l’industria piacentina i periodo della vera e propria ripartenza, e sono i dati emersi dalla consueta indagine congiunturale svolta da Confindustria Piacenza, a confermarlo. Il fatturato del primo semestre 2021, nel settore manifatturiero, ha registrato un incremento del 18,95 per cento; un risultato supportato soprattutto dal mercato interno +25,38%, mentre quello oltre confine si ferma all’8,26%. Il settore meccanico è quello più rappresentativo dell’economia provinciale: +28,82%, fatturato interno 52,21, estero 10,15%.