L’INDUSTRIA PIACENTINA TIENE, ROLLERI: “IMPRENDITORI ABBIATE CORAGGIO”

Nonostante il contesto globale e nazionale sia fortemente influenza dalla pandemia da covid 19, l’industria piacentina fatica ma tiene. I dati che si riferiscono al secondo semestre 2020 e la previsione per i primi sei mesi del 2021 sono incoraggianti se paragonati ad un anno fa.

Il presidente di Confindustria Piacenza Rolleri lancia un appello agli imprenditori: “abbiate ancora più coraggio negli investimenti”. Il nuovo Governo è per il mondo imprenditoriale un’iniezione di fiducia.

ROLLERI, CONFINDUSTRIA: “LAVOREREMO PER LA RESILIENZA DELLE IMPRESE E DEL TERRITORIO”

“Lavoreremo insieme per la resilienza delle imprese e del territorio”. Così il presidente designato di Confindustria Piacenza Francesco Rolleri ha preso la parola nel corso della 75esima assemblea pubblica nella sede degli industriali piacentini dove ha raccolto il testimone dal presidente uscente Alberto Rota.

Rolleri sarà affiancato dai vice presidenti Valter Alberici, Claudio Bassanetti, Antonio Cogni, Erika Colla e Nicola Parenti. Nei prossimi giorni verranno designati altri 10 consiglieri.

“La nostra forza sta nella diversità dei settori rappresentati – ha detto Rolleri – punterò il mio programma per i prossimi quattro anni sulla capacità di essere flessibile davanti alle variabili come questo periodo di emergenza sanitaria ci ha insegnato. Le imprese sono il motore della società, per questo una parte delle risorse europee deve essere destinata a loro, a fondo perduto. A maggio il 25% delle imprese ha dichiarato un fatturato migliore del 2019; dobbiamo rialzarci in fretta nonostante quello che abbiamo passato, non possiamo viaggiare a marce ridotte. Mi è spiaciuta la perplessità delle organizzazioni sindacali, non dobbiamo lasciare indietro nessuno, lo sappiamo. Ma non cadiamo nella logica delle contrapposizioni sterili”. In chiusura il neo presidente ha ricordato il compianto direttore Cesare Betti “anima instancabile dell’associazione, senza il quale ora io non sarei qui”.

Il presidente uscente Alberto Rota ha ringraziato gli associati e le istituzioni per il lavoro svolto nel mandato rimarcando come “il fatturato della aziende ad aprile 2020 sia calato del 46% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ci rimboccheremo la maniche – ha detto – e niente sarà impossibile grazie alla squadra coesa e alle istituzioni incoraggianti”.

 

CONFINDUSTRIA PUNTA SULLA BLUE ECONOMY

Fare e promuovere l’economia circolare non perché è di moda ma perché è il futuro verso cui devono tendere le imprese, un ciclo sostenibile che punta al riutilizzo e al recupero. Ne è convinto il presidente di Confindustria Piacenza Alberto Rota, nel corso della 74 esima assemblea dell’associazione nella quale ha snocciolato ai soci i numeri di un anno decisamente positivo.

Economia circolare si diceva, il tema scelto dagli industriali per l’assemblea che hanno chiamato un testimonial d’eccezione il belga Gunter Pauli, iniziatore della blue economy fondatore di Zeri, la rete di scienziati, ingegneri, imprenditori che studiano nuovi modi di consumo.

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SICUREZZA SUL LAVORO: A PIACENZA 5 MILA INFORTUNI ALL’ANNO

Da 5 anni non si sale né scende. Gli infortuni sul lavoro a Piacenza stazionano intorno ai 5 mila ogni anno. Il dato che si riferisce all’agosto scorso conferma che gli incidenti sono in aumento, questo perché sono aumentati i posti di lavoro e, di conseguenza, gli occupati. Diventa indispensabile agire e rendere più efficace ciò che già esiste. Se ne è parlato alla seconda giornata dedicata alla sicurezza sul lavoro organizzato da Confindustria.

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CONFINDUSTRIA, ROTA: “PER IL NUOVO OSPEDALE NOI CI SIAMO”

Un intero semestre con il fatturato in crescita, esportazioni in aumento e quel che conta di più l’occupazione a + 0.83 per cento, che pone Piacenza al terzo posto in regione. Ce fossero di bilanci così, è il pensiero di Alberto Rota presidente di Confindustria Piacenza nel giorno della 73esima assemblea alla presenza della massime autorità cittadine, a cui ha preso parte anche lo scienziato  Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’istituto italiano di Tecnologia di Genova.

E in merito al nuovo ospedale, tema scottante dell’ultimo periodo, il presidente di Confindustria non ha dubbi: occorre farlo per il territorio con la disponibilità degli industriale di sedersi intorno al tavolo.

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SIVAM PARLA SEMPRE PIU’ PIACENTINO

Ottansei anni tra pochi giorni e l’obiettivo di ancora al futuro. Parte da qui il rilancio di Sivam, storica azienda leader del settore zootecnico a fianco di chi coltiva e alleva per rendere sempre più competitiva la filiera nazionale foraggio formaggio. Conta su due sedi, una a Casalpusterlengo l’altra a Battipaglia, da un anno e mezzo il presidente Cella ha deciso di guardare al futuro grazie all’inserimento, nell’assetto societario, di due piacentini di grande esperienza, Silvio Ferrari e Emilio Bolzoni.

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CONFINDUSTRIA: ANCHE L’EDILIZIA CON IL SEGNO POSITIVO

Continua la serie positiva per l’industria piacentina. Nel secondo semestre del 2017 tutti i comparti produttivi hanno visto risultati in crescita. Cartina tornasole dello stato di salute dell’economia di Piacenza è l’ inversione di tendenza segnata dai materiali edili: dopo anni di risultati con il segno meno, in questo semestre si registra invece lo 0,3 per cento.
A tracciare il bilancio della situazione e’ Confindustria Piacenza, nel fornire la consueta indagine svolta ogni semestre presso le imprese associate, che rappresentano 3 miliardi di euro di fatturato e circa 9 mila addetti.
Il report è stato presentato dal presidente Alberto Rota, insieme al direttore Cesare Betti e Luca Groppi dell’Ufficio Studi.
Nel dettaglio, aumentano il fatturato complessivo (7,76 per cento), fatturato esterno (9,83 per cento), fatturato estero (5,96), occupazione (0,83).
Tra i settori con le migliori performance figura la meccanica, con un fatturato interno che cresce del 16,22 %, così come quello alimentare con ottimi risultati sui mercati internazionali (11,09%) e nazionali (10,46%).
La sensazione di ottimismo si riverbera anche sul 2018 appena iniziato, dicono Betti e Rota, nonostante le variabili di incertezza rappresentati dal nuovo governo e dalle ripercussioni dovute alla Brexit e nuovi dazi.
Ma nonostante questo un imprenditore su due, nel campione preso in considerazione, si aspetta di veder aumentare gli ordini e il fatturato nel 2018.
Un giudizio positivo viene espresso su alcuni provvedimenti adottati dal precedente Governo, uno di questi è il Jobs Act.
‘Non toccatecelo – ha detto Betti , noi non diamo valutazioni di carattere politico ma se le cose funzionano non vanno toccate, e i risultati ci sono stati’.
‘Per noi il Jobs Act ha cambiato il modo di approcciarci alle assunzioni – continua Rota -, poter contare su assunzioni a tempo indeterminato dà maggiore serenità. Non a caso sono calate tutte le altre forme di assunzione e a tempo determinato, stage ecc..’

CONFINDUSTRIA: CRESCITA IN CHIAROSCURO PER LA SECONDA META’ DELL’ANNO

E’ una crescita in chiaro scuro quello che emerge dai dati congiunturale relativa alle variazioni economiche del secondo semestre 2016 rispetto allo stesso periodo dell’ano precedente. L’indagine, che porta la firma di Confindustria Piacenza, è stata svolta su un campione di un centinaio di imprese che rappresentano circa 3 miliardi di fatturato e circa 9 mila addetti.  Il fatturato cresce complessivamente del + 5.29%, più consistente per quanto riguarda il fatturato estero +9.22% rispetto a quello domestico +3.94%. A livello settoriale continua il calo per le imprese del settore materiali edili -4.55% mentre prosegue positivamente il settore alimentare +2.46% e quello delle industrie varie +11.64% che comprendono i settori tessili, arredamento, legno, chimica, vetro; aziende, superiori ai 10 addetti, che rappresentano casi di eccellenza nelle loro nicchie di settore. Buone anche le performance del settore meccanico +5.71%.

L’occupazione cresce dello 0.83%: in generale il dato relativo all’occupazione cresce nelle aziende più strutturate con oltre 100 dipendenti. Le ore di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga risultano in diminuzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Capitolo investimenti: il dato complessivo dello 0.67% nasconde una grande diversità tra settori. I numeri positivi del settori alimentare +10.68% e delle industrie varie +9.06% fanno da contraltare a quello negativo del settore meccanico -24.33%.  Al primo posto degli investimenti c’è la formazione: il 53% degli imprenditori ha investito in quest’area seguito dall’ICT e da ricerca e sviluppo.

Le previsioni formulate dagli imprenditori sull’andamento dei primi sei mesi del 2017 confermano uno scenario di ripresa; il 42% di essi si aspetta un aumento di fatturato nella prima metà del 2017, contro il 6% che ne prevede una diminuzione.

CONFINDUSTRIA: FATTURATO NEGATIVO, OCCUPAZIONE IN CRESCITA

Dopo due anni il fatturato complessivo delle imprese manifatturiere piacentine è in calo dell’1,44 per cento.  Il dato è emerso dall’indagine congiunturale del primo semestre 2016 effettuata dal centro studi di Confindustria Piacenza. Il presidente degli Industriali Alberto Rota legge questo dato secondo due parametri, uno negativo e l’altro positivo. Negativo perchè le diminuzione del fatturato è stato causato per lo più dall’andamento dell’oli&gas che sul territorio piacentino ha una forte incidenza, ma di contro tante altre aziende, di altri settore, stanno tenendo testa e stanno esportando all’estero. Il fattore positivo, secondo Rota, è che “emergono anche dati positivi come quelli sul’occupazione, aumentata dello 0.5 per cento, accompagnato da una forte diminuzione della cassa integrazione, in calo del 70 cento. Questo perchè, in questi primi sei mesi del 2016, le aziende non si sono aspettate cali negli ordini, la produzione non  è calata e la volontà degli imprenditori è quella di investire, prova ne è il calo della cassa integrazione.

Sul fronte dell’edilizia le cose sembra stiano iniziando a viaggiare nel verso giusto: i salari dichiarati sono aumentati del 10 per cento e gli occupati del 6.7 per cento. Gli addetti complessivamente sono 2 mila, contro i 4 mila del pre crisi.

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