ll coronavirus fa paura, è innegabile. Fa paura perché è nuovo, non si conosce, almeno in questa forma così aggressiva. Ma la fascia pediatrica è quella meno colpita, sono in dati a confermarlo. I bambini sembrano essere più resistenti alla malattia; in Cina, il Paese più colpito dall’epidemia, non c’è stato nessuno decesso da coronavirus sotto i dieci anni e il virus avrebbe solo lo 0,2% di letalità tra i 10 e i 19 anni. Il numero di decessi, quindi, sale con l’aumentare dell’età: la percentuale rimane la stessa (0,2%) nelle fasce d’età 19-29 anni e 30-39 anni. Abbiamo raccolto l’intervista del pediatra piacentino Giuseppe Gregori.
[videojs mp4=”https://www.zerocinque23.com/SERVIZI/A2019/gregoricorona.mp4″ poster=”https://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2020/02/coronavirus-bambini.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”vjs-fluid” controls=”true”muted=”false”] [/videojs]MINISTRO DE MICHELI: “ALLA BASE DI OGNI MISURA SOLO CRITERI SCIENTIFICI”
Sono Criteri scientifici quelli che guidano costantemente le azioni del governo e a ricaduta delle regioni e dei comuni per far fronte all’emergenza del coronavirus. Lo ha ribadito più volte il ministro dei trasporti De Micheli presente al vertice in prefettura a Piacenza alla presenza del prefetto, dei sindaci e delle autorità.
Nel decreto del governo firmato pochi giorni fa le misure di contenimento sono molto pesanti e riguardano le zone del focolaio, lombardia e veneto; il territorio piacentino invece, per ora, rientra nella cosiddette misure di mitigazione: al momento 17 ricoveri in Emilia, per lo più all’ospedale di Piacenza, sono derivanti dal focolaio lombardo.
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CORONAVIRUS: SETTE NUOVI CASI IN EMILIA ROMAGNA
Sette nuovi casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, tutti riconducibili al focolaio lombardo: cinque, di cui quattro cittadini lodigiani, riscontrati a Piacenza, e due cittadini della provincia di Parma, ricoverati in isolamento al reparto infettivi all’ospedale di Parma e in buone condizioni.
All’ospedale di Piacenza, si tratta della compagna, del figlio e della nuora di un paziente già riscontrato positivo e ricoverato sempre a Piacenza, tutti e tre del lodigiano: la compagna è isolata al suo domicilio, figlio e nuora sono ricoverati a Piacenza. Così come è della provincia di Lodi una quarta persona, un uomo, anch’esso ricoverato al nosocomio di Piacenza. La quinta è invece un’infermiera dell’ospedale piacentino, isolata a domicilio.
Due sono invece cittadini della provincia di Parma, entrambi ricoverati all’ospedale di Parma: una signora che si era recata più volte all’ospedale di Codogno, in Lombardia, per assistere la madre, e un uomo che si era recato sempre a Codogno per un evento di ballo.
Complessivamente, i casi di positività salgono così a 16, tutti sempre riconducibili al focolaio lombardo.
Di questi, 6 ricoverati all’ospedale di Piacenza, 6 in isolamento a domicilio e 2 trasferiti dall’ospedale di Piacenza a quello di Parma, reparto Malattie infettive, dove si trovano anche i 2 pazienti parmigiani riscontrati positivi nelle ultime ore.
AUSL PC, SOSPESE PER UNA SETTIMANA LE PRESTAZIONI AMBULATORIALI PROGRAMMATE
Da questa mattina l’Azienda Usl di Piacenza ha valutato circa 300 professionisti sanitari per stabilire una gradualità di rischio rispetto a coloro che sono venuti in contatto con i pazienti risultati positivi o che hanno avuto esposizione al coronavirus. Alcuni sono stati sottoposti al tampone. Tutti quelli che sono stati ritenuti idonei e senza sintomi sono stati reimmessi in servizio. Per gli altri sono scattate misure cautelative di isolamento domiciliare fiduciario, così come previsto dalle misure del Ministero della Salute.
Sono SOSPESE PER UNA SETTIMANA, indipendentemente della provenienza geografica della persona, sull’intero territorio della Provincia:
– tutte le prestazioni programmate, chirurgiche e ambulatoriali, salvo quelle ritenute non differibili
– le attività di libera professione in ospedale e sul territorio
– le attività di screening
– gli interventi chirurgici programmati non urgenti e rinviabili. Ognuno dei pazienti interessati sarà avvertito dai nostri uffici. Rimangono confermate le prestazioni e gli interventi considerati urgenti, e quelli che non possono essere rimandate.
– le vaccinazioni in età pediatrica, adolescenza e adulti
– i prelievi di sangue e le prestazioni diagnostiche, salvo quelle valutate non differibili dal medico di famiglia
– le attività degli ambulatori della cronicità nelle Case della Salute
NON SONO SOSPESE:
– le medicazioni post chirurgiche, le visite di controllo e le prestazioni post dimissione
– visite e controlli calendarizzati per le donne in stato di gravidanza, sia in ospedale, sia nei consultori
– la distribuzione diretta dei farmaci negli ospedali e negli ambulatori dedicati specialistici
– i controlli dei pazienti con anticoagulanti della vitamina K (con misurazione dell’INR)
– i controlli per i pazienti insulinodipendenti
– visite e terapie oncologiche
– le cure palliative
– le attività degli ambulatori della Psichiatria, della Neuropsichiatria infantile e del Sert, ma solo per l’erogazione di terapie e interventi urgenti, per i quali è richiesto un contatto telefonico
– le attività di vigilanza della Sanità pubblica
– le donazioni di sangue
All’ospedale di Piacenza sarà allestito un Presidio medico avanzato (PMA) esterno al Pronto soccorso dove tutti le persone verranno sottoposte a triage e poi smistate all’interno dei servizi ospedalieri. Sempre nel presidio cittadino, sarà inoltre creata un’area con stanze singole per pazienti sintomatici in attesa del tampone.
CONTAGIATI DUE MEDICI E UN INFERMIERE DELL’OSPEDALE DI PIACENZA
Aggiornamento Coronavirus, salgono a nove le persone positive in carico all’ospedale di Piacenza. Altri 6 casi di positività al Coronavirus, che portano a 9 il numero complessivo di contagiati presi in carico dall’ospedale di Piacenza. Si tratta di cinque piacentini e di un residente in provincia di Lodi, in Lombardia. Dei nove diagnosticati al virus, 5 sono ricoverati presso lo stesso nosocomio in isolamento, mentre 4 si trovano al proprio domicilio, sempre in isolamento. Tra i nuovi casi, vi sono anche due medici e un infermiere dell’ospedale di Piacenza. Il nosocomio sta mettendo in atto ogni misura per affrontare in modo adeguato la situazione. “Visto l’andamento del quadro epidemiologico- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha riunito la Cabina di coordinamento regionale- in via precauzionale, vista l’alta mobilità degli studenti, in accordo con il ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e le nostre Università abbiamo deciso insieme la sospensione dell’attività didattica (lezioni, esami, sedute di laurea) in tutti gli atenei dell’Emilia-Romagna da domani, lunedì 24, a sabato 29 febbraio compresi. Inoltre, stiamo valutando la chiusura di ogni scuola di ordine e grado, asili nido, impianti sportivi pubblici e privati e dei musei. Decisione che stiamo esaminando e definendo in tutti i suoi aspetti, anche alla luce dei provvedimenti varati dal Consiglio dei ministri ieri sera”.
Il presidente Bonaccini: “Sospesa l’attività didattica nelle Università dell’Emilia-Romagna da lunedì 24 a sabato 29 febbraio compresi. E stiamo valutando la chiusura di asili nido, scuole, impianti sportivi e musei”.
DUE NUOVI CASI DI POSITIVITÀ AL CORONAVIRUS RICOVERATI A PIACENZA
Due nuovi casi di positività all’ospedale di Piacenza. Salgono complessivamente a tre, tutti contagiati dal focolaio lombardo. Al momento nessuna trasmissione in Emilia-Romagna
Si tratta di un cittadino lombardo di Maleo, in provincia di Lodi, e dell’infermiere addetto al triage all’ospedale di Codogno che si prese cura del paziente 1. Piacentino, si era messo in isolamento volontario in casa, dove vive da solo. Ambedue erano già ricoverati nel reparto di Malattie Infettive e sono in buone condizioni.
L’assessore regionale Sergio Venturi in un comunicato scrive: “Confermo che al momento non abbiamo un focolaio in Emilia-Romagna o trasmissione del virus nel territorio regionale, stiamo infatti assistendo tre persone che hanno contratto il Coronavirus in Lombardia. E ribadisco che il Servizio sanitario regionale è costantemente allertato per gestire al meglio la situazione, in contatto con le autorità nazionali e quelle delle altre Regioni. Vanno quindi seguite le indicazioni contenute nell’ultima ordinanza del ministro della Salute, che vede impegnato anche il nostro Servizio sanitario regionale, e il decalogo messo a punto in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità che le persone sono chiamate a seguire, poche ma importanti regole di igiene e prevenzione”.
Confermata la chiusura delle scuole fino a martedì, così come impianti sportivi pubblici e privati. Provvedimenti precauzionali, perché per ora non c’è trasmissione autoctona del virus in Emilia-Romagna, visto che la signora 82enne riscontrata positiva è una cittadina di Codogno, in Lombardia, recatasi all’ospedale di Piacenza per ricevere assistenza.
Il Comitato si riunisce due volte al giorno per aggiornamenti continui. La misura potrà essere revocata in qualsiasi momento a seconda dell’evolversi della situazione.
SCUOLE CHIUSE A PIACENZA FINO A MARTEDÌ 25
Scuole di ogni ordine e grado chiuse fino al 25 febbraio; la decisione è stata presa al termine della riunione in Prefettura alla presenza delle istituzioni. La decisione, sempre in via precauzionale, è stata presa sull’analisi del contesto nazionale.
ANNULLATE TUTTE LA MANIFESTAZIONI SPORTIVE: CAMPIONATI DI CALCIO SOSPESI
Effetto Coronavirus: lo sport piacentino si ferma per questo week end a seguito delle restrizioni alla manifestazioni pubbliche emesse dalla Prefettura.
La partita Piacenza – Sa Benedettese, in programma allo stadio Garilli, non verrà disputata così come la partita Fiorenzuola – Lentigione.
Sospese anche tutte la altre manifestazioni sportive sul territorio piacentino, di qualunque disciplina e di tutte le categorie. Lo ha stabilito in via cautelativa il Prefetto di Piacenza.
TAMPONE NEGATIVO PER LA PIACENTINA RICOVERATA. LA DIOCESI “NIENTE SCAMBIO DELLA PACE”
La piacentina, collega del 38enne di Codogno, è risultata negativa al Coronavirus. Lo ha stabilito il tampone analizzato dall’ospedale Sant’Orsola di Bologna. La donna quindi non ha contratto il virus. Il secondo test negativo dopo il manager della MAE di Fiorenzuola.
Intanto l’Ausl ha messo a disposizione un numero telefonico per le emergenze 0523/317979
La Diocesi di Piacenza Bobbio ha diramato una nota circa le misure preventive e cautelar allerta del Coronavirus .
Il Vescovo ha disposto, a scopo precauzionale e sino a nuove indicazioni, la sospensione delle attività di catechismo, di gruppo e altre occasioni aggregative (attività di oratorio, feste …).
Per la Celebrazione della Messa, la Santa Comunione sia distribuita solo sulla mano e non in bocca e si eviti lo scambio di pace.
SABATO SCUOLE CHIUSE A PIACENZA. IL SINDACO “PROVVEDIMENTO A SCOPO PRECAUZIONALE”
Con l’emanazione dell’ordinanza comunale, si conferma la chiusura, in via preventiva e cautelare, delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di sabato 22 febbraio, nonché, per l’intero fine settimana, la sospensione di tutte le manifestazioni sportive e degli eventi pubblici per i festeggiamenti del Carnevale.
Il sindaco Patrizia Barbieri ribadisce che “non ci sono situazioni di emergenza in corso. Semplicemente, a scopo precauzionale e preventivo, abbiamo deciso di adottare alcune misure cautelari, anche in virtù dell’ordinanza ministeriale in vigore in un territorio a noi limitrofo qual è quello lodigiano. Nella tarda mattinata di domani ci sarà una nuova riunione in Prefettura, al termine della quale verificheremo la situazione”.
“Vorrei rinnovare l’invito a tutti i cittadini – sottolinea il sindaco – a fare affidamento unicamente sulle fonti ufficiali e istituzionali, per evitare il diffondersi di notizie allarmistiche e infondate che possono unicamente generare panico e confusione. Anche sul sito Internet comunale abbiamo riportato con evidenza i link alle pagine web del Ministero della Salute, dell’Azienda Usl e della Regione Emilia Romagna, nonché il numero telefonico attivato dall’Ausl per informazioni. L’evolversi della situazione è costantemente monitorata, ma è fondamentale seguire le indicazioni mediche e, in caso di dubbio, evitare di recarsi al Pronto Soccorso ma contattare il proprio medico di famiglia o, in caso di impossibilità, il 118”.