COME SI RACCONTA IL CORONAVIRUS

Come si utilizzano in queste settimane le parole per raccontare il Covid 19? Quale impatto hanno sulla gente? E cosa ci lascerà una volta terminata l’emergenza? Una riflessione cruda e realista che abbiamo fatto con lo scrittore Gabriele Dadati a #DiProfilo, autore del romanzo Nella pietra e nel sangue.

[videojs mp4=”https://www.0523tv.it/diprofilo/A2020/Gabriele Dadati.mp4″ poster=”https://www.0523tv.it/diprofilo/logo.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”vjs-fluid” controls=”true” muted=”false”] [/videojs]

CORONAVIRUS: A PIACENZA 4 CONTAGI IN MENO RISPETTO A IERI

Una notizia confortante c’è: i casi di contagio registrati oggi a Piacenza sono 4 in meno rispetto a quelli di ieri. Non si può dire che se sia l’inizio di una curva discendente ma certamente è un segnale positivo. A livello regionale sale a 6 il numero delle persone “clinicamente guarite”, mentre sono 26 i pazienti in terapia intensiva. Altri 4 i decessi.

Ci ha tenuto a ribadirlo il direttore generale dell’asl Luca Baldino in video conferenza insieme Mauro Codeluppi, direttore Malattie infettive e Stefano Nani, coordinatore del 118

Una video conferenza per fare il punto della situazione sui ricoveri piacentini a cui si sono aggiunti da ieri sera i posti letto dedicati all’ospedale di Castel San Giovanni.

Proprio grazie a questo potenziamento i posti letto della terapia intensiva sono al momento 33, compresi i 10 posti letto ricavati dalle sale operatorie del nosocomio di Castello.

[videojs mp4=”https://www.zerocinque23.com/SERVIZI/A2019/baldinocorona.mp4″ poster=”https://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2020/03/ospedale-di-piacenza-.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”vjs-fluid” controls=”true”muted=”false”] [/videojs]

BARBIERI: “STO MEGLIO. GRAZIE DI CUORE PER L’AFFETTO DI TUTTI”

Utilizza la nuova pagina Facebook per aggiornare i cittadini sulle sue condizioni. Il sindaco Barbieri, da ieri positiva al Coronavirus, ha scritto che “questa mattina la febbre è un po’ scesa e mi sento meglio. Vi ringrazio di cuore per i tanti messaggi affettuosi che mi avete rivolto”. Il monitoraggio della situazione emergenziale da parte del primo cittadino sarà comunque costante attraverso videoconferenze con la Prefettura e con i colleghi sindaci; per il resto sarà il vice sindaco Elena Baio a farsi carico di tutte le deleghe del sindaco. “In questo momento più che mai – sottolinea Elena Baio – faremo squadra intorno al nostro sindaco, che sin dalle fasi iniziali di questa emergenza non si è risparmiata, lavorando giorno e notte, per tutelare la salute pubblica e farsi interprete, al tempo stesso, delle esigenze e delle difficoltà del tessuto economico e produttivo”.

Ieri il Presidente del Consiglio Ministri, Giuseppe Conte, ha firmato un nuovo Dpcm con misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus, in particolare: lavarsi spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, evitare abbracci o strette di mano, mantenere una distanza di almeno un metro dalle persone, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce, non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico, pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol, usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

Le scuole, su tutto il territorio nazionale, saranno chiuse fino al 15 marzo, la decisione è stata confermata nella serata di ieri dal Consiglio dei Ministri dopo i colloqui con il Comitato Scientifico. Ricordiamo che a Piacenza le scuole di ogni ordine e grado sono chiuse dal 24 febbraio.

In Emilia-Romagna sono 544 le persone contagiate da Coronavirus, nella maggioranza presentano un quadro clinico non grave o addirittura asintomatico. Sono 234 i pazienti in cura a casa, dove rispettano l’isolamento previsto, e 26 quelli ricoverate in terapia intensiva.  I decessi sono saliti a 22. Dei 544 casi: 319 sono a Piacenza, 115 a Parma, 20 a Reggio Emilia, 41 a Modena, 12 a Bologna (di cui 1 nel circondario imolese), 33 a Rimini, 2 a Forlì-Cesena, 2 a Ravenna.

CORONAVIRUS: IN EMILIA I PRIMI 4 PAZIENTI GUARITI

Partiamo da una buona notizia, ci vuole per infondere coraggio e mantenere dritta la rotta. Una buona notizia, non solo per i cittadini ma anche per i sanitari che in queste settimane stanno svolgendo un servizio encomiabile per la collettività con serietà, professionalità e fermezza. Una notizia che rincuora ancora di più dato che arriva dopo una giornata nera davvero; ieri solo a Piacenza si sono registrati 6 decessi.

E’ la regione Emilia Romagna a confermare che ci sono i primi 4 casi di pazienti affetti da Coronavirus “clinicamente guariti”, si tratta di 2 pazienti di Lugo di Romagna, uno di Rolo e uno di Castelnuovo.

Intanto la Protezione Civile ha allestito in tutta l’Emilia Romagna 14 punti triage di cui 3 in provincia di Piacenza (Fiorenzuola, Castel San Giovanni e Piacenza); i posti letto di Terapia Intensiva sono raddoppiati tra Piacenza e Castel San Giovanni, arrivando nel week end a 33-35.

All’Agenzia Protezione civile sono state richieste le attrezzature e l’allestimento di strutture provvisorie esterne con funzione di servizi e spogliatoi, da montare presso gli spazi attrezzati del distaccamento aeroportuale di San Polo di Podenzano. Il sito è stato identificato dal Dipartimento nazionale di protezione Civile per ospitare le persone del nord Italia, in particolare dalla Lombardia, che non possono svolgere il periodo di quarantena presso il proprio domicilio. Un supporto logistico verrà assicurato anche dai volontari di Croce Rossa italiana e dal volontariato regionale di Protezione civile.

ASSESSORE DONINI: “NUOVI POSTI LETTO IN TERAPIA INTENSIVA ALL’OSPEDALE DI CASTELLO”

“Il sistema sanitario sta reggendo bene, ed è in grado di affrontare la situazione”. Sono le parole dell’assessore alle Politiche della Salute Raffaele Donini nel corso della conferenza stampa sugli aggiornamenti del Covid 19. Da oggi sono disponibili, nell’ospedale di Castel San Giovanni, sei posti in terapia intensiva destinati a chi è positivo al virus e altri 6-8 posti saranno messi a disposizione attraverso la riconversione di tre sale operatorie. A Piacenza, dove la situazione è maggiormente critica, oltre agli otto posti dedicati rimarranno a disposizione 8 posti di terapia intensiva per altre patologie. 

I dati, secondo quanto riporta il comunicato già diffuso dalla Regione, dicono che le persone positive al test crescono oggi di 50 unità rispetto a ieri, portando a 335 i casi totali finora registrati.

“E’ ancora presto per prefigurare un trend strutturato- ha sottolineato l’assessore- ma negli ultimi tre giorni i nuovi casi che registriamo ogni giorno sono in calo rispetto al precedente. Facciamo affidamento alla responsabilità dei singoli affinché seguano le norme che vengono loro raccomandate. Naturalmente, non sono lasciati soli, nel senso che le persone chiamate a rispettare il periodo di isolamento a casa vengono contattate due volte al giorno dai servizi sanitari. Ricordo ancora una volta che per chi non avesse le condizioni per gestire il decorso della malattia presso la propria abitazione, siamo in grado di garantire soluzioni alternative”.

BIBLIOTECHE PIACENTINE CHIUSE AL PUBBLICO FINO ALL’8 MARZO

Sono rimaste chiuse al pubblico i portoni delle biblioteche comunali piacentine. Il Comune ha applicato alla lettera il decreto del Governo sulle misure anti – coronavirus: “Apertura di musei, biblioteche, archivi, parchi archeologici, complessi monumentali, a condizione che vengano assicurate modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.

Una modalità di apertura “impensabile secondo il Comune” ha precisato l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi che ha proseguito “nell’interesse collettivo e della salute pubblica ci siamo attenuti alla lettera al decreto. Anche perché che senso avrebbe avuto tenere chiuse le scuole e aprire le biblioteche?”. Domanda che ci eravamo fatti anche noi. Abbiamo avuto la risposta.

CORONAVIRUS, LE NUOVE MISURE: SCUOLE CHIUSE BIBLIOTECHE APERTE

La novità principale del decreto del Governo sulle misure di contrasto alla diffusione del Coronavirus è la sospensione del coprifuoco per i bar a patto che mantengano quella “distanza di sicurezza” necessaria per evitare il contagio, detta in parole tecniche adeguarsi alle misure anti assembramento.

Via libera anche ai mercati nelle piazze, aperture delle biblioteche, musei ed archivi a condizione che vengano garantite le modalità di accesso contingentate per evitare assembramenti. Cosa significa che saranno aperte ma a “numero chiuso”, cioè un addetto farà entrare una certo numero di fruitori alla volta? Le scuole però, di ogni ordine e grado, resteranno chiuse per un’altra settimana, così come piscine e palestre. Anche da parte degli amministratori locali non si nasconde una certa perplessità.

Tornando ai bar e pub viene concessa la possibilità di tenere regolarmente aperto in orario serale a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni del locale, gli avventori siano ad metro di distanza l’uno dall’altra.

Confermata anche per questa settimana, nelle giornate di sabato e domenica nelle medie e grandi strutture commerciali, i negozi presenti all’interno dei centri commerciali.

Il Comune di Piacenza ha disposto per la sola giornata di lunedì 2 marzo la chiusura dei centri diurni e dei servizi semiresidenziali per anziani e disabili,  dei centri educativi e dei centri aggregativi per minori e giovani. Si conferma inoltre la possibilità di rivolgersi agli sportelli Informasociale e Informafamiglie solo per le domande con scadenza entro il 10 marzo prossimo. Sono sospese le attività socio-ricreative rivolte agli anziani, i servizi educativi domiciliari per disabili, adulti e minori e le iniziative di tempo libero garantite a
utenti con disabilità, adulti e minori. Sospese anche le attività garantite dai centri
socio-occupazionali, di tirocinio formativo, l’attività responsabilizzante e gli
interventi dell’Unità di Strada antiprostituzione. Sospese le visite domiciliari
delle assistenti sociali per adulti, anziani, minori e disabili, fatta eccezione per i casi
espressamente autorizzati dal dirigente di settore.

EMILIA ROMAGNA: SCUOLE CHIUSE ANCHE LA PROSSIMA SETTIMANA

Confermata la chiusura dei nidi, dell’attività scolastica e delle Università anche la prossima settimana nelle tre Regioni più colpite: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Questo sulla base del parere del Comitato Tecnico Scientifico nazionale, reso noto durante la videoconferenza con il presidente del Consiglio, tuttora in corso.

Il Comitato Tecnico Scientifico e il Governo ritengono inoltre di dover aggiornare settimanalmente tale previsione sulla base dell’andamento della situazione epidemiologica.

Fermi restando i divieti per tutte le attività che determinano significativi assembramenti di persone, si sta valutando la possibilità per le attività culturali e di spettacolo di un accesso limitato e disciplinato, tale da salvaguardare le condizioni di sicurezza sanitaria delle persone.

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la Giunta si erano prefissi di rimettersi prima alle valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico – che oltre all’Istituto superiore di sanità è stato potenziato con l’interessamento dei presidenti delle Società scientifiche competenti per materia sul Coronavirus -, così come di attendere l’indicazione del Governo che garantisse una omogeneità degli interventi. Si ritiene però di dover già ora dare questa prima comunicazione per dare modo alle famiglie di potersi organizzare in vista dei prossimi giorni.

Al termine dell’incontro con il Governo, si riunirà l’Unità di crisi regionale per definire tutti gli aspetti del provvedimento del Governo e di quelli eventualmente da adottare in sede locale.

CORONAVIRUS: UNA LINEA TELEFONICA DEDICATA PER LE DONNE IN ALLATTAMENTO

Sono 115, in Emilia-Romagna, i casi di positività al Coronavirus: 74 a Piacenza, 18 a Modena, 16 a Parma e 7 a Rimini. E passano da 1.033 di ieri a 1.224 i tamponi refertati.

Per essere il più vicino possibile alle donne in allattamento, è attiva una linea telefonica dedicata. Al numero 349.7217355, dedicato al puerperio, un’ostetrica risponde h24 alle donne che hanno bisogno di consigli e sostegno rispetto all’allattamento.

Anche oggi si conferma che nessuno dei nuovi pazienti è in terapia intensiva (dove rimangono i 6 comunicati ieri), e la maggior parte si trova in condizioni non gravi; molti sono asintomatici o presentano sintomi modest(febbricola e lieve tosse). Complessivamente, oltre la metà delle persone positive è in isolamento a casa.

Rispetto a ieri, ci sono dunque 18 casi in più, di cui 11 a Piacenza, 6 a Parma e 1 a Rimini. Rimane invece invariata la situazione a Modena, con 18 casi.

PAPARO, CONFAPI: “L’EFFETTO PANICO NON AIUTA. SITUAZIONE ECONOMICA GRAVE”

Dall’emergenza sanitaria a quella economica il passo è molto breve: gli effetti del Coronavirus sono già molto pesanti sulle imprese piacentine, come testimoniano i vari rappresentanti delle categorie economiche. A giorni verrà inviato al governo un documento con le richieste. A Di Profilo il direttore di Confapindustria Piacenza Andrea Paparo.

[videojs mp4=”https://www.0523tv.it/diprofilo/A2020/AndreaPaparo.mp4″ poster=”https://www.0523tv.it/diprofilo/logo.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”vjs-fluid” controls=”true” muted=”false”] [/videojs]