E’ il giorno del cda. Il giorno in cui il presidente Toscani annuncerà la squadra che lo affiancherà nella gestione della Fondazione. In attesa di sapere se verrà aggiunto anche un settimo membro al consiglio, si parlava del professor Giovanni Calza, cardiochirurgo infantile dell’ospedale Gaslini di Genova, piacentino, da anni impegnato in collaborazioni con associazioni umanitarie a favore dei bambini, fa discutere l’inclusione, praticamente certa, di Giorgio Milani. Il Corriere Padano (sul suo sito www.corrierepadano.it) definisce il ticket Pareti-Milani un ritorno al passato non uno slancio verso una nuova Fondazione. Nel testo si legge: “C’è chi si chiede se Milani stia approfittando della forza dell’appoggio del quotidiano locale, e addirittura c’è chi si spinge a sostenere che sia lo stesso artista piacentino a “dettare” la linea a Libertà. E ancora: “la presenza di Milani nel cda porterebbe all’esclusione dell’unica donna – si parlava di Lucia Favari – che era sul punto di farne parte: in una fase storica nella quale in ogni contesto la presenza femminile cresce ed è sempre più apprezzata, si configurerebbe come un ennesimo smacco all’immagine della Fondazione, alla quale il neopresidente Massimo Toscani – se venisse confermata la presenza nel cda di Milani – non sarebbe quindi in grado di imprimere la necessaria svolta”. Aggiungiamo noi, a questo punto, l’ipotetico ingresso del professor Calza, professionista di chiara e illustre fama, potrebbe smussare le critiche che in questo momento si stanno alimentando tra gli addetti ai lavori.