PIACENZA PRONTA PER 5 MILA VACCINI AL GIORNO

Con il nuovo hub dell’ente fiera, Piacenza è pronta ad eseguire fino 5 mila vaccini al giorno, dosi permettendo, perché al momento ci si ferma a 1500. Undici box per le vaccinazioni, un box per le emergenze, accettazione, spazio per l’anamnesi e per l’attesa post vaccino, il padiglione 3 messo a disposizione dell’ente fiera è l’ideale in termini di spazi.

Un nuovo taglio del nastro, il sesto in questi mesi, eseguito non senza emozione dal personale che vi lavora; medici, infermieri ma anche personale amministrativo che contatta le persone e fornisce gli appuntamenti. E in attesa della nuove dosi, ma facendo anche i conti con i tagli inaspettati, la categoria over 80 è quasi completamente coperta dal vaccino.

SONO VACCINATI 56MILA PIACENTINI. “CENTRALI VACCINALI AD 1/3 DELLE PROPRIE CAPACITA’ “. POSITIVI ANCORA IN CALO

Sono oltre 56 mila i piacentini che, ad oggi, sono stati vaccinati, nella fattispecie: 31594 hanno ricevuto la prima dose, 24460 anche la seconda. Il 19.6% della popolazione del territorio piacentino è vaccinato. “La campagna vaccinale, pur nella ristrettezza delle dosi – ha detto il direttore generale Ausl Luca Baldino – prosegue senza interruzioni e le coperture della categorie stabilite sono buone”. Nei prossimi giorni Pfizer ha annunciato mille dosi in meno rispetto al programma, per cui la seconda dose di alcuni prenotati verrà posticipata di due settimane per garantire a tutti almeno la prima dose. I diretti interessati verranno contatti via telefono e con sms.

“Da oggi è attivo anche l’hub di Piacenza Expo che può fare fino a 2000 vaccini al giorno, mi auguro di arrivare preso a questi numeri. Fino ad  ora le nostre centrali vaccinali hanno viaggiato ad 1/3 delle proprie capacità. La fascia serale, 20-24 dell’ex Arsenale è stata deludente – ha detto Baldino – su 300 telefonate solo 54 hanno accettato. Invece l’anticipo di un’ora delle 7 del mattino ha avuto una buona adesione”. Anche la giornata di stress test ha dato un buon risultato, ma pur sempre al di sotto di ciò che si sarebbe in grado di fare: 2300 vaccini in un giorno,  ma si sarebbe potuti arrivare a 2700.

Per quanto riguarda le categorie, gli over 80 vaccinati sono 76%, già prenotati 10% , ancora da prenotare 14% del totale. Giovedì si concluderanno le vaccinazioni dei prenotati.

Per la categoria 75-79 la situazione è di gran lunga migliorata rispetto a due settimane fa: il 55% è vaccinato, il 20% ha prenotato, il 25% deve ancora prenotarsi.

Per la categoria 70-74 per cui le prenotazioni sono aperte da ieri: il 15% ha ricevuto la prima dose, 40% si è già prenotato, il 45% deve ancora prenotarsi.

Per la categoria “estremamente vulnerabili” (target 17 mila persone): il 38% è già vaccinato, il 30% si è prenotato, il 32% da prenotare.

Continua a calare il numero dei positivi a Piacenza, il dato dei casi si sta avvicinando alla soglia dei 50 per 100.000 abitanti. Sono 263 i casi registrati questa settimana con un calo del 9.3%; i positivi sono 92 ogni 100.000 abitanti. I tamponi eseguiti 77445 di cu il 3.4% è risultato essere positivo, questa percentuale è sotto il 4% da oltre due mesi. IL 68% dei positivi è sintomatico, il 32% presenta i sintomi. La situazione nelle CRA vede 5 positivi di cui 3 ospiti già vaccinati senza sintomi e 2 operatori non ancora vaccinati.

La fasce d’età che hanno fatto registrare il maggior numero di positivi ogni 100.000 abitanti sono la fascia 18-40 e 41-64. In calo i positivi tra gli over 80 e 65-79 anni.

Il monitoraggio nelle scuole è molto tranquillo: 6 casi in più e 8 classi coinvolte.

Gli accessi al pronto soccorso in media sono 4, i ricoveri Covid 74, i pazienti in terapia intensiva 10 e i decessi 6.

SONO 49MILA I PIACENTINI VACCINATI. “ANCORA TIMORE SUL VACCINO ASTRAZENECA”

Sono 49 mila i piacentini che hanno ricevuto il vaccino sul totale dei 286 mila residenti sul territorio; nel dettaglio, 27484 hanno ricevuto la prima dose, 21919 anche la seconda. Percentualmente parlando il 17.2% dei piacentini è stato vaccinato. La campagna vaccinale locale insomma prosegue nonostante gli approvvigionamenti non sempre costanti e la reticenza verso il vaccino AstraZeneca. I centri vaccinali di Piacenza e della provincia eseguono in tutto, ad oggi,  1600 vaccinazioni al giorno; domani verranno testati a 2500 vaccini, al momento la capacità massima. Il 12 aprile entrerà in funzione anche l’hub di Piacenza Expo che incrementerà la capacità di circa 1400 vaccini al giorno. Per quanto riguarda gli approvvigionamenti, dopo il 20 aprile, è prevista la consegna anche a Piacenza del vaccino johnson & johnson in numero poco significativo (per ora), mentre ha incrementato le dosi Pfizer del 20%, AstraZenenca invece ha ridotto le consegne. Proprio rispetto al vaccino anglo svedese si registrano le maggiori titubanze e le rinunce, “non in modo elevato – ha specificato il direttore sanitario Guido Pedrazzini – ma non tutti i posti disponibili sono stati sfruttati”.

La prima fase delle vaccinazioni è praticamente completata: tra gli over 80 sono stati vaccinati 18602 persone, già prenotati 3440, ancora da prenotare 4829. Non così bene invece la categoria 75-79: vaccinati 6142, già prenotati 2360, non vaccinati 5455, il 39%.

Per quanto riguarda la situazione epidemiologica i dati mostrano come il contagio stia progressivamente rallentando: sono 290 i nuovi positivi, in calo del 25.8%. Piacenza conta 101 postivi ogni 100 mila abitanti, ponendosi nel gradino più basso dei contagi a livello regionale.

I tamponi eseguiti sono stati 9678 di cui il 3% è risultato positivo; il 67% dei positivi è sintomatico, il 33% senza sintomi. Nelle Cra non è stato registrato alcun ospite positivo, solo un operatore.

Tra le fasce d’età più colpite dal virus, se si mettono a confronto e dati attuali con quelli di un mese fa, emerge che solo tra i 18-64 anni i contagi sono aumentati, perché rappresenta quella fascia d’età in mobilità che ha continuato a lavorare anche nel lock down. Nelle altre fasce d’età il numero dei positivi è calato drasticamente.

Al pronto soccorso l’accesso medio giornaliero di casi Covid è 7, i ricoveri sono 82, i pazienti in terapia intensiva 9, i decessi 5. Oggi si registra il decesso di un 35enne già affetto da una grave patologia.

 

FEDERCONSUMATORI INSIEME AGLI EDUCATORI DI STRADA “DALLA PARTE DELLA VITA”

Federconsumatori, insieme al team degli Educatori di Strada e ad alcune parrocchie cittadine, scende in campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid 19. Come? Mettendo in campo competenza e professionalità intrecciate all’esperienza che in questi anni si sono fatti gli Educatori di Strada. Il progetto è promosso dalla regione Emilia Romagna per contribuire a fronteggiare l’emergenza sanitaria nell’ambito dell’ “assistenza socio-sanitaria, compreso il sostegno psicologico alla popolazione soprattutto adulta e ai minori”.

I destinatati del progetto sono molteplici: da un lato i minori, le famiglie ma anche altri gruppi di adulti che nel contesto emergenziale esprimono bisogni e fragilità a cui si rivolgerà il team degli Educatori di Strada, e dall’altro i consumatori/utenti veri e propri a cui Federconsumatori offrirà il proprio sostegno con formazione, informazione, codice del consumo, e- commerce, fake news, comportamenti per evitare truffe e raggiri, possibilità di risolvere le controversie con gli strumenti di conciliazione. “Ai più giovani forniremo informazioni per non incappare nei pericoli della rete” ha detto la presidente di Federconsumatori Angela Cordani. “In questo periodo di distanziamento, questa iniziativa di solidarietà è molto importante – ha detto il legale di Federconsumatori Giulio Ricciardi – il senso di solitudine porta ad accettare, talvolta, alcune proposte contrattuali non sempre lecite. Metteremo a disposizione sportelli di ascolto e le nostre sedi per accogliere tutte le esigenze”.

Gli Educatori di Strada si inseriranno nel progetto curando l’aspetto più sociale: “siamo sul territorio dal 2012 – ha detto Mattia Dall’Asta – e lavoriamo con adulti, bambini e adolescenti. Per questo progetto abbiamo organizzato webinar per adulti, attività di sostegno in presenza e con work shop dedicati ai più piccoli in base alle varie disposizioni che la pandemia imporrà. Il primo appuntamento fissato è un webinar il 27 aprile. Il calendario proseguirà fino ad ottobre”.

In tutto questo anche le parrocchie di San Lazzaro di Don Silvio Pasquali e le tre del centro storico di Don Ezio Molinari svolgono un ruolo importante, mettendo a disposizione spazi, ambienti e risorse. “Si tratta di un aiuto alle persone – ha detto Don Silvio – è doveroso per una parrocchia stare dalla parte della vita e noi ci siamo, al di là della semplice dimensione parrocchiale”.

“Le parrocchie del centro storico – ha detto Don Ezio – hanno perso la dimensione sociale e relazionale, iniziative come queste servono a ricreare quel tessuto sociale nei quartieri, una dimensione che non è necessariamente religiosa”.

CATEGORIA 75-79 ANNI: ANCORA DA PRENOTARE IL 45%. BALDINO “VENITE A VACCINARVI”

E’ accorato l’appello del direttore generale dell’Asl Luca Baldino agli under 80 “venite a vaccinarvi”. Già, perché il dato della vaccinazioni che riguarda la categoria 75-79 anni non è confortante: solo il 29%, pari a 3991 persone, si è vaccinato, nonostante siano già da due settimane aperte le vaccinazione per questa fascia d’età. Il 45% del totale si deve ancora prenotare (6313 persone), il 26% si è prenotato (3657 persone). Una ragione si annida certamente nello strascico del caso AstraZeneca che ha, in parte, scalfito la fiducia nei vaccini in questa categoria. Ma anche il fisiologico dato che riguarda Piacenza, che si trova leggermente al di sotto della media regionale per quanto riguarda l’adesione alla campagna vaccinale.

Molto meglio invece i dati che riguardano gli over 80 che si sono vaccinati già la 60%, il 22% sono già prenotati e il 18% non sono ancora vaccinati. Molto positiva anche la percentuale che riguarda l’adesione degli “estremamente vulnerabili”: su 16 mila soggetti, 10211 hanno già prenotato la vaccinazione.

Una novità riguarda i conviventi degli under 16 “estremamente vulnerabili” i quali non possono vaccinarsi. Sono circa 900 nuclei familiari a cui l’Asl ha inviato la lettera per prenotare il vaccino, in moda da creare uno scudo di persone vaccinate intorno a coloro che non si possono sottoporre al vaccino.

Sono già 934 le prenotazioni di conviventi o caregiver di disabili gravi o estremamente vulnerabili maggiori di 16 anni.

Ad oggi, a Piacenza il 14.1% della popolazione ha ricevuto la prima dose di vaccino. “Entro la metà di aprile saremo in grado di vaccinare tutti gli over 80 prenotati ed entro la fine del mese di aprile anche nella categoria degli estremamente vulnerabili” ha detto Baldino.

Il 12 aprile è confermata l’apertura del nuovo centro vaccinale di Piacenza Expo per arrivare così ad eseguire sempre più vaccinazioni, dosi permettendo.

La situazione epidemiologica vede una stabilità rispetto alla scorsa settimana: 391 positivi con un lieve incremento del +0.8%. Piacenza conta 137 positivi ogni 100 mila abitanti, ben al di sotto della media nazionale. La percentuale dei tamponi positivi sul totale degli eseguiti è 3.7%, il 65% dei positivi è sintomatico, il 35% asintomatico. Nelle CRA non si registrano positivi né tra gli ospiti né tra gli operatori.

Al pronto soccorso la media giornaliera degli accessi è 10 pazienti, i ricoveri Covid sono scesi a 95, i pazienti in terapia intensiva sonio 8 e i decessi 5.

Un dato positivo è il numero di sanitari vaccinati: su 3900 dipendenti i non vaccinati sono 376. Di questi il 59% non è vaccinabile o perché in maternità o perché non è fisicamente presente in azienda.

CALANO I POSITIVI A PIACENZA, L’AUSL “SIAMO CAUTAMENTE OTTIMISTI”

Calano in modo significativo i casi positivi dell’ultima settimana: 388 con un decremento del 9.1%, una percentuale in linea con la regione Emilia Romagna che vede un calo dei casi positivi del 10.5%. “Un dato molto buono – lo ha definito il direttore generale dell’Asl Baldino – che ci fa essere cautamente ottimisti sul futuro prossimo, complice anche il rialzo delle temperature”.

A Piacenza ci sono 135 positivi ogni 100.000 abitanti , i tamponi eseguiti sono stati 10384 di cui il 3.7% positivi. Resta alta la percentuale dei sintomatici, 69%. Nelle CRA la situazione è molto buono, solo un operatore positivo asintomatico che non si era sottoposto al vaccino. Le quarantene e gli isolamenti sono stabili, circa 1900 casi. Gli accessi medi al pronto soccorso sono 8 giornalieri, 104 i ricoveri nei reparti Covid, 9 i pazienti in terapia intensiva, 9 purtroppo ancora i decessi.

Prosegue la campagna vaccinale, forte dell’aumento del 50% delle consegne di vaccino Pfizer destinati agli over 80. Tra loro il 51% ha ricevuto la prima dose, il 31% ha prenotato, il 18% deve ancora vaccinarsi. La prima data utile è il 12 aprile.

Per la categoria 75-79 anni (vaccinati con Astrazeneca) sul target di 14.000, di cui 2300 estremamente vulnerabili, solo 5339 hanno prenotato la vaccinazione. Un numero che ha risentito del blocco della scorsa settimana del vaccino AstraZeneca. La prima data utile è il 29 marzo.

Per la categoria degli estremamente vulnerabili, 16.000 persone di ogni età affette da patologie che hanno ricevuto un sms dall’asl e una lettera,  Ad oggi sono 7270 le prenotazioni. Prima data utile il 1 aprile.

Da ieri anche il personale scolastico che lavora in provincia di Piacenza, ma che risiede fuori regione, potrà vaccinarsi nei centri vaccinali della provincia, così come i lavoratori della scuola in appalto.

In totale, nella provincia di Piacenza, sono state somministrate 16590 prime dosi di vaccino, 15864 seconde dosi.

“Con le nuove consegne di Pfizer – ha detto Baldino – contiamo di passare da 1500 a 1800 vaccinazioni al giorno. Il 12 aprile dovrebbe essere operativa anche la centrale di Piacenza Expo per le vaccinazione che servirà tutta la provincia. Le poche dosi giornaliere che si avanzano vengono utilizzate sulle persone che avrebbero appuntamento il giorno seguente”.

 

VITTIME DEL COVID: BANDIERE A MEZZ’ASTA ANCHE A PIACENZA

Bandiere a mezz’asta anche a Piacenza che celebra la Giornata nazionale in memoria della vittime del Covid. La nostra città ha pagato un prezzo pesantissimo, oltre 1500 da un anno si sono spente a causa della pandemia. Così il sindaco Patrizia Barbieri osserverà un minuto di raccoglimento in piazza Cavalli, come avverrà simbolicamente in tutti i comuni d’Italia.

“Sentirò idealmente accanto a me – sottolinea – tutta la nostra comunità, partecipe nel ricordo degli oltre 1500 piacentini che hanno perso la vita, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, a causa del Covid. Questa è l’occasione in cui ribadire la vicinanza, nell’abbraccio sincero e commosso che vorremmo poterci scambiare oggi più che mai, a coloro che hanno pianto la scomparsa di familiari, amici, persone care, spesso senza neppure aver avuto il conforto di un ultimo saluto: sono lutti che in qualche modo appartengono a tutti noi, di cui condividiamo ancora oggi il dolore. E un omaggio semplice ed eloquente come il silenzio, che sarà osservato anche negli uffici del Comune di Piacenza, esprime proprio il fatto che non ci sono parole adatte a descrivere ciò che abbiamo vissuto in questo anno, ma ciascuno ne porterà dentro per sempre la consapevolezza”.

VACCINO ASTRAZENECA: 2400 PRENOTAZIONI DA RIPROGRAMMARE

Sono 2400 i piacentini prenotati con vaccino AstraZeneca che sono in attesa del pronunciamento di EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) sullo sblocco o meno del vaccino. Si tratta di persone che avevano l’appuntamento per oggi, domani e giovedì. Se EMA darà parere positivo, le vaccinazioni riprenderanno tra venerdì e sabato, le persone, già prenotate, saranno ricontattate dall’Asl. Le prenotazioni delle persone con età tra 75-79 anni sono, al momento, sospese, fino a che EMA si pronuncerà. “Alle 16.31 di ieri abbiamo sospeso la somministrazione del vaccino, mandando a casa le persone – ha detto il dg Baldino – una decisione che ci ha colto di sorpresa”.

A Piacenza la prima fase delle vaccinazioni è conclusa; la seconda, che riguarda over 80, personale scolastico, universitario, forze dell’ordine, forze armate, disabili in struttura, persone con età 75-79, “persone vulnerabili”, è in corso. Le persone definite vulnerabili sono stimate in 14 mila a Piacenza e provincia: ad ognuno di loro arriverà un sms o una lettera in cui si conferma la vulnerabilità che comprende svariate patologie. Potranno così prenotare la propria vaccinazione a partire dal 19 marzo. In caso di mancata ricezione della lettera o sms, le persone che rientrano nella lista dei vulnerabili devono rivolgersi al proprio medico di base che prenoterà direttamente il vaccino. I pazienti dializzati o oncoematologici è opportuno che si rivolgano al proprio specialista che saprà indicare correttamente il periodo più opportuno per effettuare il vaccino.

Le vaccinazioni over 80 sono state 11374 (42%), le prenotazioni 10205 (38%), da prenotare 5424 (20%). Per gli over 75 il target è 11.700 persone, di cui 2300 “estremamente vulnerabili”. Per questa categoria le prenotazioni sono già 4596.

Per il personale scolastico 4147 hanno ricevuto la prima dose, al momento 709 prenotazioni sono state cautelativamente sospese da AIFA.

Per le forze dell’ordine 1464 hanno ricevuto la prima dose; al momento 779 prenotazioni sono state cautelativamente sospese da AIFA.

Il rapporto tra dosi effettuate e popolazione è del 14.5%

Per quanto riguarda i dati sui positivi della settimana, il direttore Baldino definisce la situazione epidemiologica “buona”. Il numero dei positivo è lo stesso della scorsa settimana: 427, con una variazione che pone Piacenza tra le province con il più basso numero di positivi d’Italia: sono 149 ogni 100mila abitanti. “La scorsa settimana abbiamo temuto che i numeri si alzassero, per fortuna la situazione tiene, ci aspettiamo qualche incremento per questa settimana, ma la prossima, complice la zona rossa, i numeri dovrebbero abbassarsi” ha detto il direttore generale Baldino.

I tamponi eseguiti sono stati 11558, di cui il 3.8% positivi. Il 69% risulta sintomatico, il 31% asintomatico. Nelle Cra è stato registrato un solo caso positivi di operatore (già vaccinato, basso positivo). Nelle fasce d’età in leggero aumento 0-17, 18-40, 41-64: in calo 65-79 e over 80.

Tra isolamenti e quarantena si registrano 2132 persone.

Nelle scuole l’incremento dei positivi è 60, con 46 classi.

Molto tranquilla la situazione al pronto soccorso dove la media degli accessi giornalieri è 8, i ricoveri Covid 106, i pazienti in terapia intensiva 10 (compresi due pazienti da Bologna) e 8 decessi.

LOTTO ASTRAZENECA SOMMINISTRATE 922 DOSI A PIACENZA. “NESSUN EVENTO AVVERSO”

Sono 922 i piacentini che hanno ricevuto la dose di vaccino AstraZeneca per cui Aifa ha disposto il blocco del lotto ABV2856. Al momento non sono stati registrati eventi avversi gravi nelle persone vaccinate con le dosi provenienti dal lotto sospeso. L’organizzazione della campagna consente di tracciare ogni singola fiala e, dopo le opportune verifiche, è stato conteggiato il numero di quelle somministrate.

Il Dipartimento di Cure primarie ha trasmesso a ogni medico di famiglia l’elenco degli assistiti cui sono state somministrate. Pur non essendo presenti evidenze del nesso di causalità tra vaccino e gli eventi che sono oggetto di indagine, si è richiesto ai professionisti di monitorare le condizioni dei propri pazienti che hanno ricevuto il lotto ABV 2856. L’Azienda ha invitato i medici a segnalare eventuali altre reazioni avverse al vaccino AstraZeneca, in modo da rendere disponibile agli Organi preposti al controllo quante più evidenze possibili per una revisione accurata del farmaco.

Le somministrazioni di AstraZeneca, escluso ovviamente il lotto sequestrato, continuano regolarmente come da programmazione.

CAVANNA: “CONTINUIAMO A VACCINARE E CAPIAMO COSA E’ ACCADUTO”

A riavvolgere il nastro ad un anno fa proprio in questo giorni c’è da tremare, medici e infermieri se lo ricordano bene. Ricordano nitidamente il dramma umano e il senso d’impotenza che hanno vissuto in quei mesi. Oggi ci sono i vaccini, l’esperienza, qualche farmaco in più. Ma poco distante da Piacenza, dove la situazione sembra tenere stando ai numeri, si è ripiombati in pieno nel baratro dei contagi e degli ospedali strapieni. Abbiamo raggiunto il dottor Luigi Cavanna al day hospital oncologico che dirige per fare il punto sulla delicata questione vaccini e farmaci per la cura del Covid dopo la recente sentenza del Tar del Lazio.