Sono l’urbanizzazione senza controllo, la perdita della biodiversità, i cambiamenti climatici, in una parola, il rapporto con l’ambiente il nocciolo della questione relativo all’emergenza Covid 19, anche oggi a pochi giorni dalla Fase 2. Ne abbiamo parlato in questa intervista con il dottor Giuseppe Miserotti, presidente ISDE Emilia Romagna e membro della giunta esecutiva nazionale dei Medici per l’Ambiente Italia “il virus si cura a partire dall’ambiente, che dobbiamo ripensare nel senso più ampio del termine”. A proposito di cure per combattere il coronavirus, che il dottor Miserotti ha contratto all’inizio dell’epidemia: “penso che sia molto efficace la cura del plasma dei guariti, applicata con giudizio clinico e nella fase corretta della malattia, come sta facendo il dott. De Donno all’ospedale di Mantova. Ha un solo difetto, costa troppo poco e forse crea scarso interesse nelle lobby farmaceutiche”.
A PIACENZA CALANO I DECESSI (5), MA RESTANO ALTE LE POSITIVITA’ 69. BOOM DI GUARIGIONI IN REGIONE
Cinque decessi e 69 nuovi contagi: cala il numero delle vittime ma resta ancora alto quello delle nuove positività, risultato del forte aumento dei tamponi che l’asl piacentina sta attuando soprattutto nella CRA e nella case. “Confermo – ha detto il commissario Venturi – che si tratta dell’ultima fase della malattia, gli accessi al pronto soccorso sono in forte calo”.
Il dato più positivo della giornata è certamente il dato delle guarigioni: 2519 un numero molto alto che va considerato come cumulativo dell’ultima settimana di rilevazione. Un dato che porta le guarigioni totali a 12322 distaccandosi così dai casi attivi in totale 9563, 2299 in meno di ieri.
I pazienti in isolamento a casa sono 6402, i pazienti in terapia intensiva sono 20 in meno di ieri, 381 in meno quelli nei reparti Covid.
I decessi in totale sono 39: 21 uomini e 18 donne. I tamponi effettuati oggi sono 2000 in più di ieri. “Contiamo di arrivare a 10 mila tamponi al giorno entro il 18 maggio” ha concluso il commissario Venturi.
ANCORA UN AUMENTO DEI NUOVI CONTAGI: 92 POSITIVI E 10 DECESSI. VENTURI: “A PIACENZA FATTI 1300 TAMPONI, POSITIVI 1 SU 15”
Un altro bilancio pesante per Piacenza che a pochi giorni dalla Fase 2 si trova a contare 10 decessi e 92 nuovo contagi che portano a sfiorare i 4 mila casi. Un risultato, ha specificato nuovamente il commissario Venturi, frutto dell’aumento vertiginoso del numero di tamponi effettuato in queste ultime settimane: 1300 quelli effettuati ieri a Piacenza. Significa che è positivo un test su 15. “Direi che possiamo stare tranquilli, sono molto più tranquillo oggi rispetto a 15 giorni fa quando si faceva neanche la metà dei tamponi”. Circa la metà dei nuovi positivi, spiega Venturi, sono stati trovati attraverso i test eseguiti nella modalità “drive through” mentre il 40% fra gli ospiti delle Cra su pazienti asintomatici. “Dalle Cra abbiamo avuto negli ultimi due giorni 8 trasporti in ospedale. Il dato positivo è che non ci sono più ricoveri negli ospedali di Piacenza e provincia”. A Piacenza ci sono 46 letti ordinari in meno Covid, mentre sono 34 i pazienti in terapia intensiva con nove letti attualmente liberi.
A PIACENZA CINQUE DECESSI E 56 NUOVI POSITIVI. VENTURI: “LA SITUAZIONE NON E’ PREOCCUPANTE, ABBIAMO RECUPERATO TANTI TAMPONI IN PIU’ “
Cinque decessi e 56 nuovi contagi in più rispetto a ieri. Sono i dati che riguardano Piacenza e che il commissario all’emergenza Sergio Venturi ha commentato dopo che, l’altro ieri, aveva chiesto chiarimenti all’Asl piacentina considerando i nuovi contagi in aumento.
“Non ci dobbiamo preoccupare – ha detto Venturi – se i nuovi positivi aumentano è perché stiamo facendo più tamponi” confermando di fatto la motivazione del direttore generale Luca Baldino. “I nuovi positivi sono i pazienti che da tempo aspettavano il tampone, raggiunti dalla USCA o nelle CRA. A Piacenza – prosegue Venturi – tra il 23 e 24 aprile sono stati eseguiti 1507 tamponi di questi 102 sono risultati positivi, oltre il 60 % di questi tuttavia sono stati dichiarati guariti. Sono state richiamate persone che lamentavano sintomi nella fase precedente. Non c’è alcun picco o focolaio attivo, la situazione non è preoccupante, si è recuperato tutto l’arretrato”.
Complessivamente sono 24450 i casi positivi in Emilia Romagna, 241 in più di ieri; 281 in più i guariti per un totale di 8723; ancora in calo i casi positivi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -6 rispetto a ieri (12.341 contro i 12.347). Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi complessivamente arrivano a 8.577, +19 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 245 (-1 rispetto a ieri). E diminuiscono quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-23).
I decessi in totale sono 39: 17 uomini e 22 donne.
VENTURI: “SU PIACENZA ABBIAMO BISOGNO DI RASSICURAZIONI DALL’ASL” .SEI DECESSI E ANCORA 49 NUOVI CASI DI POSITIVITA’
Sei i decessi che riguardano Piacenza, il dato dei nuovi contagi è ancora altalenante, in questo caso verso l’alto perché oggi sono 49 in più rispetto a ieri per un totale di 3635. Un dato che il commissario all’emergenza Venturi ha commentato nel corso della consueta diretta su facebook “per quanto riguarda Piacenza è in corso un approfondimento dei nuovi casi che negli ultimi giorni sono un pò più alti della soglia che era abituata a mantenere. Abbiamo bisogno di rassicurazione da parte dall’azienda sanitaria per capire da dove arrivano questi nuovi contagi. Quindici giorni fa sarebbero stati ottimi ma oggi dobbiamo sapere la provenienza, senza fare allarmismi”.
In Emilia-Romagna dall’inizio della crisi sanitaria da Coronavirus si sono registrati 23.970 casi di positività, 247 in più rispetto a ieri, uno degli incrementi più bassi registrati. Continuano però a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -336 rispetto a ieri (12.509 contro i 12.845).
Aumentano anche le guarigioni che sono 549 (8.158 in totale). I test effettuati hanno raggiunto quota 151.505, +5.359.
Calano anche le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi: complessivamente arrivano a 8.576, 201 in meno rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 264 (-2 rispetto a ieri). E diminuiscono quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-82).
I decessi in totale in regione sono 34, 18 uomini e 16 donne.
I letti di terapia intensiva sono calati di 52 unità in una settimana, quelli ordinari covid sono 307 in meno.
IN CALO I DECESSI, CINQUE A PIACENZA. 25 I NUOVI CONTAGI. VENTURI: “I GUARITI SUPERANO I POSITIVI”. PRECISAZIONI SUI TEST SIEROLOGICI
Calano i decessi a Piacenza, cinque quelli registrati nella giornata di oggi. In particolare due di loro erano ospiti di una struttura residenziale, uno ricoverato in terapia intensiva e due presso reparti Covid. I positivi sono 25 che portano a 3274 il totale a Piacenza.
Complessivamente i nuovi casi in Emilia sono 21834, 348 i casi registrati oggi; le guarigioni 366 che portano al totale di 5346. “Per la seconda volta in tre giorni – ha detto il commissario Venturi – si registra un numero di guarigioni superiore al numero di contagi, nonostante il numero di tamponi effettuati sia molto alto, 4721 in un giornata per un totale di 116826. Oggi si regista un positivo ogni 12 tamponi effettuati. La malattia si manifesta in modo molto meno grave -ha proseguito – che consente di trovare una terapia precoce e di ridurre i ricoveri rispetto al passato”.
Capitolo test sierologici: Venturi ha fatto alcune precisazioni. “i test non danno una risposta efficace rispetto alla positività o meno di un soggetto. Se il risultato è negativo è necessario sottoporsi nuovamente al test ogni 15/20 giorni per verificare il grado di immunità; se il risultato è positivo occorre sottoporsi ad un tampone. Solo con queste procedure i test risultano efficienti. In regione agiamo in questo modo per gli operatori sanitari. La maggior parte dei test che sono in commercio sono un’accozzaglia inutile e dannosa. Lo diciamo per la salute pubblica dei cittadini; per questo invitiamo i datori di lavoro ad inviare all’assessorato regionale il piano di sicurezza e il laboratorio a cui ci si intende affidare. Non vogliamo tarpare le ali ad alcuno ma costruire un piano di sicurezza”.