Per l’ultima puntata c’erano anche loro, seduti proprio al tavolo delle interviste. I redattori di Radio Shock hanno partecipato all’ultima puntata delle Invasioni Barbariche per tracciare un bilancio, insieme a Daria Bignardi, dell’esperienza televisiva. In studio insieme al dott. Emanuele Guagnini, responsabile del progetto, c’erano Maria Luisa Repetti, segretaria di redazione, Roberto e Pasquale. Un’avventura che certamente ha arricchito i redattori e li ha fatti stare bene, impegnare nello studio dei personaggi da intervistare e gli ha permesso di conoscere il mondo della televisione con i suoi tempi e le sue regole. Per l’ultima puntata non poteva che esserci la Bignardi nel mirino della domande shock: alla domanda di Pasquale “come riesci e conciliare lavoro e famiglia”, la conduttrice ha risposto che come tutte le donne riesce a destreggiarsi, anche se il lavoro rispetto alla famiglia è una passeggiata. Maria Luisa ha chiesto se c’è l’uomo ideale, e la Bignardi le ha risposto che non solo esiste ma lo ha anche sposato. Un botta e risposta sincero, tra amici, da cui si è percepito davvero il rapporto di forte e reciproca stima che si è creato in queste settimane.
DOMANDE SHOCK A DARIO ARGENTO E MOLTO ALTRO
Radio Shock, seconda puntata, o meglio, seconda diretta. I ragazzi della redazione sono pronti per la seconda partecipazione a Le Invasioni Barbariche di Daria Bignardi in diretta stasera sui La7. Ospite il registra Dario Argento che si sottoporrà alle domande shock-barbariche dei redattori-pazienti. Il riscontro della prima partecipazione è stato talmente positivo che la redazione del programma ha dato disco verde anche per la seconda puntata, ancora in diretta. E c’è una novità: è probabile che la Bignardi faccia rivolgere domande shock anche ad altri ospiti della puntata un pò a sorpresa.
L’esperienza dei redattori e degli operatori alla diretta televisiva è stata spiegata nel servizio che abbiamo realizzato in A Tutto Tondo la scorsa settimana http://www.zerocinque23.com/?p=2223. I redattori pazienti si sono adattati ai tempi della diretta televisiva, diversi da quelli della radio. Questo ha comportato uno sforzo grandissimo anche in termini pratici che è stato ricompensato dalla soddisfazione e dal compiacimento personale per l’esito positivo della partecipazione. Una soddisfazione ripagato anche in termini terapeutici sui pazienti del Dipartimento di Igiene e Salute mentale.