PROTOCOLLO CONTRO IL DISAGIO GIOVANILE

Dalle parole ai fatti. Il prefetto Maurizio Falco ha ribadito più volte l’impegno a mettere nero su bianco attività che abbiano al centro i più giovani; un gruppo di lavoro per la prevenzione e il contrasto al disagio giovanile. Ecco la firma del protocollo d’intesa.

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TRIANI: CONTRO IL BULLISMO IMPARARE A GESTIRE L’AGGRESSIVITA’

Disagio giovanile, dipendenza dal web, bullismo verso coetanei e verso gli insegnanti. A tutto questo si può porre un freno? Esistono buone pratiche che invertano questo declino? L’obiettivo è imparare ad educare l’aggressività e l’impulsività. Ne parliamo con il prof. Pierpaolo Triani, docente della facoltà di Scienze della Formazione del Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

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CHIAPPINI DATTILO: “PER EXPO CHE RUOLO GIOCHIAMO?” A TUTTO TONDO

La cornice è quella della Corte Pallavicina a Polesine Parmense, culla dei sapori e dei colori tipici della nostra terra. Proprio qui si sono incontrati una cinquantina di chef stellati per il tradizionale appuntamento di Chef to Chef Emilia Romagna Cuochi. Tra loro anche il piacentino Filippo Chiappini Dattilo dell’Antica Osteria del Teatro. Quest’anno lo sguardo si spinge inevitabilmente a Milano in vista dell’Expo. L’impegno e la volontà ci sono, la voglia di scendere in campo è tanta, ma come, dove, in che modo? Occorre avere le idee chiare e un buon coordinamento. La sensazione, o forse qualcosa in più, è che sia una partita a carte ancora troppo coperte.

Piacenza può diventare una provincia a rifiuti zero, basta volerlo. Occorrono politiche ambientali serie e una consapevolezza decisa dei cittadini. Rossano Ercolini, fondatore del movimento Zero Waste Europe, vincitore nel 2013 del Nobel per l’Ecologia, ha raccolto come la tenacia dei cittadini possa portare ad una economia del riciclo fondata sul recupero dei materiali. Sono le comunità che fanno la differenza e la differenziata, nonostante Piacenza sia attraversata da un’autostrada e abbia un termovalorizzatore e un cementificio a due passi dal centro.

Si chiama OPS, operatori per strada, è il progetto contro il disagio giovanile nato grazie all’impegno del Sert, Asl, Comune, Associazione Papa Giovanni XXIII e Regione Emilia Romagna. I quattro operatori del progetto scendono in strada a bordo del camper per intercettare quelle situazioni di disagio che se individuate in tempo si possono risolvere per non cadere nella dipendenza da abuso di sostanze o alcol.

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PROGETTO OPS: QUANDO IL DISAGIO SI COMBATTE IN STRADA

Contro il disagio si scende in strada. Si macinano chilometri per arrivare a scoprire il disagio e il bisogno d’aiuto. Non solo nei luoghi che negli anni sono stati bollati come difficili, ma anche più semplicemente fuori dai locali, quelli frequentati dai giovanissimi. Il progetto Ops, Operatori Per Strada, nasce così; entrare direttamente a contatto coi giovani, senza filtri, ma anche con quelle situazioni di disagio legate all’abuso di sostanze stupefacenti o alcol. E’ un progetto rinato pochi mesi fa, grazie all’impegno del Sert, Asl, Comune di Piacenza, associazione Papa Giovanni XXIII e regione Emilia Romagna. Si divide in tre macro aree: individuazione e recupero delle marginalità, prevenzione giovanile nel mondo notturno/diurno, e una parte più educativa. Sotto il coordinamento di Marco Battini, coordinatore regionale delle Unità di Strada, i quattro operatori Ops scendono in strada a bordo del camper e intercettano bisogni o più semplicemente fanno prevenzione con la distribuzione di materiale informativo.

L’obiettivo è creare, con il tempo, una rete tra le diverse realtà che a livello locale si occupano di queste tematiche: più le maglie di questa rete sono strette e ben tessute più facilmente si intercettano bisogni e più facilmente si risolvono le situazioni problematiche. La sede operativa è al Montale, che oggi ospita anche il centro osservatorio diagnosi.

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

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