SINDACO: BASTA ALLA CHIUSURE INDISCRIMINATE

“Le chiusure non possono essere indiscriminate, ma mirate ed orientate, in caso contrario affossano l’economia”. Lo ha scritto il sindaco Barbieri nella lettera inviata al premier Conte, al ministro dell’Interno e al presidente della regione Emilia Romagna.

Al centro della missiva l’ultimo DPCM del 24 ottobre che ha costretto alla chiusura palestre, scuole di danza e impianti sportivi, oltre che la chiusura alle 18 di bar e ristoranti. Qualche giorno il sindaco ha incontrato i rappresentanti dei settori più colpiti; alcuni di loro non beneficeranno dei ristori previsti. Per questo, nella lettera, il primo cittadino chiede la “giusta attenzione per i settori colpiti con le prescrizioni del D.P.C.M. 24 ottobre 2020 e per tutte le attività che, a vario titolo, subiscono restrizioni a causa dei provvedimenti conseguenti al Covid — 19, affinché sia loro riconosciuto il giusto e doveroso sostegno economico che dovrà essere immediato ed efficace per garantire il proseguo della loro attività”.

IN 500 CONTRO IL DPCM: “NON SIAMO UNTORI”

La pioggia non li ha scoraggiati, anzi. Ancora più compatti hanno deciso di ritrovarsi per protestare pacificamente contro le chiusure imposte dal nuovo dpcm contro la diffusione del coronavirus. Sul pubblico passeggio erano in più di 500, stanchi di essere le categorie penalizzate e additate come untori. Ristoratori, baristi, pubblici esercenti costretti da oggi ad abbassare le serrande alle 18, per alcuni è come chiudere definitivamente l’attività.

NUOVO DPCM: I SINDACI POTRANNO CHIUDERE LE PIAZZE. CONFERMATA LA DIDATTICA IN PRESENZA

I sindaci potranno scegliere in autonomia e in base all’andamento della malattia se chiudere o meno strade, vie o piazze per evitare assembramenti dopo le 21. Capitolo scuola: confermata la didattica in presenza fortemente sostenuta dal ministro Azzolina verso le Regioni. Didattica a distanza solo in situazioni critiche e possibili turni pomeridiani per le classi. Sono queste due delle misure principali contenute nel nuovo Dpcm scritto a più mani dal Governo insieme ad Enti locali e Regioni. 

Non c’è solo questo: la nuova stretta riguarda soprattutto locali, bar, ristoranti e pubblici esercizi ai quali è concesso il servizio ai tavoli dalle 5 alle 24, fino alle 18 invece se la consumazione è al banco. In qualunque caso, dalle 18 sarà possibile solo il consumo al tavolo, a cui dovranno in ogni caso sedersi un massimo di sei persone. All’esterno dei locali dovrà essere riportato il numero massimo di clienti consentiti all’interno. L’asporto resta garantito fino alle 24.
Stop agli sport di contatto amatoriali, come calcetto e basket, anche per le associazioni e scuole di bambini e ragazzi. Il calcio dilettantistico resta attivo fino alle prima categoria. Le palestre restano aperte, ma hanno una settimana di tempo per adeguarsi pienamente ai protocolli di sicurezza, in caso contrario verranno chiusure così come le piscine.
Sale bingo aperte fino alle 21.
“Sono misure più efficaci” le ha definite il premier Conte in conferenza stampa “ma restano fondamentali l’utilizzo della mascherina, il distanziamento e l’igiene delle mani”. I numeri confermano che il virus avanza a grandi passi, le nuove misure potrebbero rivelarsi più transitorie del previsto e scavalcate da nuovi decreti.

NUOVO DPCM: STOP A FESTE PRIVATE, LOCALI E BAR CHIUSI A MEZZANOTTE. SCONGIURATO NUOVO LOCK DOWN

Nuove misure di contenimento per scongiurare un secondo lock down. Sono quelle elencate nell’ultimo dpcm a firma del premier Conte che riguardano i comportamenti individuali ma anche il regolamento dei pubblici esercizi.

Stop alle feste private, stop alle gite scolastiche, divieto di sosta davanti ai locali dopo le 21, chiusura di bar, locali e ristoranti entro le 24, stop alla vendita di alcolici alle 21, stop agli sport amatoriali da contatto come calcetto basket. Mascherina obbligatoria per le passeggiate, non obbligatoria per attività come la corsa. Cerimonie con un massimo di 30 invitati.

E poi ci sono le “raccomandazioni”, ovvero quei comportamenti che sarebbe buona norma seguire per evitare l’aumento dei contagi soprattutto in ambiente domestico perché è proprio qui che si registra la percentuale più alta di positività: feste in casa con massimo 6 persone.

Le nuove misure contengono anche una ridefinizione dei periodi di quarantena o isolamento fiduciario: la quarantena si abbassa da 14 a 10 giorni e il tampone dopo la quarantena passa da 2 a 1.