COVID 19: CONTAGI DIMEZZATI. A PIACENZA ANCORA DECESSI IN AUMENTO, 27 IN UNA GIORNATA

Calano i contagi ma non i decessi e Piacenza continua a soccombere al triste primato di città con il maggior numero di vittime. 27 sono i decessi che si contano in una sola giornata, a livello regionale dove se ne sono registrati 106, mai un numero così alto (comprende persone venute a mancare nei giorni scorsi).

Calano i contagi: sono 543 quelli nuovi che portano a 14074 i casi totali. A Piacenza sono 119. “La crescita dei contagi si è dimezzata rispetto alla settimana scorsa – ha specificato Venturi – questo significa che dobbiamo tenere duro perché i risultati stanno arrivando, così come la diminuzioni dei servizi delle ambulanza per Covid 19”. Sono 6069 le persone in isolamento a casa.

In aumento anche le guarigioni: 250 in più rispetto a ieri, per un totale di 1477. Solo 2 in più i malati ricoverati in terapia intensiva negli ospedali dell’Emilia Romagna.

 

 

VENTURI: “A PIACENZA SERVIZI IN AMBULANZA PER COVID CALATI DI 1/3”. ANCORA 21 DECESSI

Prosegue a Piacenza il trend positivo sia nella diminuzione dei contagi sia nei servizi in ambulanza per Covid 19. Lo ha confermato il commissario Venturi che ha snocciolato i dati a testimonianza di questo: “a Piacenza ieri i servizi in ambulanza sono stati 57, non accadeva dal 4 marzo. Il picco si è registrato il 16 marzo con 157 servizi. I dati si sono più che dimezzati. Stesso discorso anche per i contagi: oggi a Piacenza i nuovi casi sono 41 per un totale di 2516”.

Restano però ancora alti i decessi passati da 1.443 a 1.538: 95 quelli nuovi, a Piacenza se ne contano ancora 21. Troppi per la nostra città che è piegata su stessa da settimane piangendo tantissime vittime.

In tutto sono 13.531 i casi di positività al Coronavirus, 412 in più di ieri. 50.990 i test refertati, 1.551 in più rispetto a ieri.
Complessivamente, sono 5.896 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere; relativamente contenuto – come si sta verificando negli ultimi giorni – l’aumento di quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 351, 18 in più rispetto a ieri.

Continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.227 (86 in più rispetto a ieri), 926 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”; 301 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

CONTAGI ANCORA IN CALO. MA A PIACENZA SI CONTANO 26 DECESSI. VENTURI: “NEI PROSSIMI GIORNI CALERANNO ANCHE I DECESSI”

I contagi continuano a calare, prosegue il trend di riduzione dei casi percentuali.  “Non è il momento di mollare. Rispettiamo regole e restrizioni”. Ha detto il commissario per l’emergenza in Emilia Romagna Venturi, sostenuto anche dal dato delle guarigioni 1.141 in totale (+66)

Un dato che non riesce a soddisfarci appieno, almeno per quanto riguarda Piacenza dove i decessi proseguono inesorabili ogni giorno, nella triste conta del bollettino di guerra. I decessi sono 99 in più rispetto a ieri (giorno in cui si è registrato il minor numero dall’inizio dell’emergenza), passano da 1.344 a 1.443. Di questi 26 sono residenti nella provincia di Piacenza. Numeri ancora troppo alti.

Complessivamente sono 13.119 i casi di positività al Coronavirus, 736 in più di ieri. Questo il dato relativo all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna. Sono 5.726 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, (368 in più rispetto a ieri); relativamente contenuto – come si sta verificando negli ultimi giorni – l’aumento di quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 333, 17 in più rispetto a ieri.

“Continua il trend osservato nei giorni precedenti- afferma Venturi- quindi una moderata riduzione dei casi percentuali, confermati dalla riduzione degli accessi in Pronto soccorso e, attraverso il 118, in ospedale per polmonite interstiziale. Purtroppo, è ancora alto il numero dei decessi, ma ci aspettiamo comunque una significativa riduzione sia dei contagi che dei decessi nei prossimi giorni. Stiamo ponendo particolare attenzione alla situazione delle case protette, che ormai restano l’unico vero focolaio d’infezione sul territorio, perché- chiude Venturi- osserviamo come le misure di distanziamento sociale comincino a dare i primi risultati. Ma non è questo il momento di mollare: rispettiamo tutti regole e restrizioni”.

Per quanto riguarda i contagi sono 85 in più quelli registrati a Piacenza che portano a 2475 le persone positive al Covid 19. Parma 1.809 (57 in più), Reggio Emilia 2.146 (150 in più), Modena 2.094 (172 in più), Bologna 1.504(+157 in più rispetto a ieri, e 239  Imola, nessuno in più), Ferrara 300(19 in più rispetto a ieri), 553 (32 in più), Forlì-Cesena 642 (di cui 318 a Forlì, 18 in più rispetto a ieri, e 324 a Cesena, 12 in più), Rimini 1.357 (34 in più).

 

VENTURI: “PER LA PRIMA VOLTA CALANO I DECESSI IN EMILIA”. A PIACENZA 22 MORTI

Per la prima volta, dopo svariate settimane, diminuisce il numero dei decessi almeno a livello regionale: 77 in una giornata. Piacenza però conta ancora 22 morti che fanno riferimento ai contagi dell’inizio dell’epidemia arrivata nella nostra città. I casi positivi a Piacenza sono 114 in più rispetto a ieri, per un totale di 2390, che corrisponde a meno del 5%; a livello regionale i nuovi casi sono 795 in più per un totale di 12383 “un calo relativo – spiega Sergio Venturi – che sta portando ad un progressivo miglioramento della situazione”. 5358 persone sono in isolamento domiciliare con lievi sintomi; 115 le nuove guarigioni che raggiungono quota 1075.Sono 52.991 i test refertati, 5.193 in più sempre rispetto a ieri.

“A Piacenza il numero dei positivi affetti da polmoniti da Covid è al pari dei dati del 4 marzo, ovvero all’inizio dell’epidemia. Ha dimezzato il numero dei contagi, questo è molto rassicurante” ha spiegato il commissario Venturi. “Dalla prossima settimana cominceremo dagli operatori sanitari con i test sierologici, effettuati attraverso prelievi di sangue. Sono in arrivo 100 mila test per i 62 mila dipendenti delle asl; se il test è negativo dopo 15 giorno ne farà uno nuovo, se anche questo è negativo sarà considerato non affetto dal virus, se positivo invece si prenderanno le precauzioni del caso”.

 

25 DECESSI, ANCORA NUMERI TROPPO ALTI . VENTURI “LA MAGGIOR PARTE DEI TAMPONI E’ NEGATIVA”

Altri 25 decessi, numeri che continuano ad essere troppo alti per Piacenza, che si faticano ad accettare. Ma non ci può e non ci si deve abituare a questa ecatombe. “Sono persone che non ci sono più – ha detto il commissario Venturi – se solo un mese fa ci avessero detto che in Emilia ci sarebbero stati 1267 morti nessuno ci avrebbe creduto. Dobbiamo continuare a combattere insieme questa battaglia, non è il momento dei rancori, ma dell’unità. Non ci dobbiamo dividere in questo momento che è come una guerra. Non si deve speculare, arriveremo dall’altra parte del mare solo insieme”.

I casi di positività in Emilia sono 777 in più rispetto a ieri, per un totale di 11588, di questi 5057 sono in isolamento domiciliare perché presentano sintomi particolari, 168 in più le guarigioni per un totale di 960, sono 7 in più i ricoveri in terapia intensiva che arrivano a 308.

I tamponi refertati sono 5403, di questi solo 2130 sono positivi, “questo è molto confortante, perché conferma la tendenza di questi ultimi giorni, ovvero che la maggior parte dei test è negativa, cosa che si era verificata solo all’inizio dell’epidemia”. A Piacenza sono 63 i nuovi casi di positività, in calo rispetto a ieri, per un totale di 2276 complessivi. Una crescita che si conferma la più bassa a livello regionale. “L’ospedale di Piacenza – ha concluso Venturi – è messo a dura prova, ma stiamo andando verso una significativa riduzione dei casi”.

A PIACENZA NON CALANO I DECESSI: 29 IN UNA GIORNATA. VENTURI “CONTAGI IN DIMINUZIONE”

Sono ancora troppi i morti per Coronavirus nonostante i contagi siano in diminuzione. 29 decessi in una giornata a Piacenza, sebbene “la media dei nuovi contagi sia sotto la media regionale, meno del 5%. I decessi totali in regione sono 1174, 97 in più rispetto a ieri” ha riferito il commissario Sergio Venturi. I casi di positività a Piacenza sono 91 in più rispetto a ieri, per un totale di 2213.

“Stiamo contrattaccando, stiamo andando fuori dagli ospedali per seguire i pazienti nelle case – ha detto Venturi riferendosi ai team di medici di continuità assistenziale che hanno preso il via ieri a Piacenza. “In questo modo controlliamo i positivi in isolamento o sintomatici lievi con la somministrazione di un mix di farmaci”.

I casi di positività al coronavirus sono 10816, 762 in più di ieri. 42.395 i test refertati, 4.350 in più sempre rispetto a ieri.
Complessivamente, sono 4.680 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (415 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità – come si sta verificando negli ultimi giorni – quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 301, 7 in più rispetto a ieri.

Continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 792 (71 in più rispetto a ieri), 668 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, 124 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Posti letto aggiuntivi già allestiti: 4.630, 307 in più di ieri.

ANCORA 30 DECESSI. DA VENTURI UN CAUTO OTTIMISMO: “A PIACENZA SIAMO VICINI AL PICCO”

Ancora 30 decessi a Piacenza che rimane il capoluogo emiliano più drammaticamente falcidiato dall’emergenza Covid 19. I nuovi casi di positività a Piacenza sono 96 in più rispetto a ieri, (+5%) che portano a 1981 i casi totali di contagio. A livello regionale i positivi sono 719 in più per un totale di 9254 casi. Di questi 3992 sono persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere. Aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 291, 15 in più rispetto a ieri.

I decessi continuano a salire: passati da 892 a 985: 93 in più rispetto a ieri. Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 558 (135 in più rispetto a ieri), 125 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite, 10 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

“La maggioranza dei tamponi effettuati oggi sono risultati negativi – ha annunciato il commissario all’emergenza Venturi – è avvenuta l’inversione di tendenza ovvero con più negativi che positivi. Potrebbe essere quell’inversione di tendenza che speravo di annunciarvi da alcuni giorni.I casi di positività di Piacenza (+96) corrispondono al 5% in più, possiamo dire di essere molto vicini al picco”.

“Il Governo – conclude Venturi – deve assolutamente tenere conto del fatto che siamo la seconda regione più colpita; abbiamo necessità che il Governo ci ascolti: nessun operatore sanitario può lavorare senza dispositivi di protezione personale”.

ANCORA 26 MORTI A PIACENZA. VENTURI “SPERIAMO DI SEGUIRE IL RALLENTAMENTO DELLA LOMBARDIA. SIAMO FIDUCIOSI”

Sono ancora numeri troppo alti i decessi che riguardano Piacenza: 26 in un’unica giornata. Salgono così a 892 i decessi totali in Emilia Romagna. Il numero dei contagi a Piacenza arriva a 1885, 120 in più rispetto a ieri.

Complessivamente in Emilia sono 8.535 di positività al Coronavirus, 980 in più di ieri. 31.200 i test refertati, 3.178 in più sempre rispetto a ieri.

“Già da un paio di giorni – ha specificato Venturi – stiamo assistendo ad un miglioramento dei dati relativi alla Lombardia, dove il contagio è iniziato prima, speriamo di seguire a ruota questo trend. Noi non siamo ancora in fase di rallentamento come la Lombardia perchè sul nostro territorio esistono fasi differenti della malattia e non c’è un contagio uniforme, non vedremo un calo uniforme, ma ci aspettiamo le prime contrazioni a Piacenza e a Parma che sono le province più colpite”.

In tutto, sono 3.669 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (443 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 276, 7 in più rispetto a ieri. Ma crescono purtroppo i decessi, passati da 816 a 892: 76, quindi, quelli nuovi, di cui 46 uomini e 30 donne. “I dati che riguardano i casi di isolamento a casa sono confortanti – ha spiegato Venturi – perché significa che la forma di malattia è meno aggressiva.  Così come i ricoverati in terapia intensiva, solo 7 in più rispetto a ieri”.

Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 423 (74 in più rispetto a ieri), 365 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 58 (più del doppio, rispetto a ieri quando erano 26) sono dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

 

PIACENZA PIANGE I SUOI MORTI: 24 IN PIU’. NON CE L’HA FATTA IL SINDACO DI FERRIERE MALCHIODI

Ventitquattro morti: il bollettino drammatico non si ferma neppure oggi per Piacenza, tra questi anche il sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi. Era ricoverato all’ospedale da qualche giorno dopo aver contratto il coronavirus. Aveva 62 anni, le sue condizioni si sono aggravate fino al decesso. La sua scomparsa ha suscitato vasto cordoglio in tutta la provincia dove era molto stimato e apprezzato per la laboriosità.

In Emilia Romagna i decessi sono passati da 640 a 715: 75, quindi, quelli nuovi, di cui 19 donne e 56 uomini.

A Piacenza i contagi salgono a 1693, 118 casi in più rispetto a ieri, con un incremento del 7%, in calo rispetto ai giorno scorsi.

Nel pomeriggio il presidente Stefano Bonaccini si è recato nell’ospedale da campo allestito viale Malta, operativo da domani, con 40 posti letto disponibili.

In Emilia-Romagna sono complessivamente 6.705 i casi di positività al Coronavirus, 737 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Sono 24.620 i campioni refertati, 3.867 test in più effettuati rispetto a ieri, un forte aumento dovuto al fatto che sono aumentati i laboratori che autonomamente fanno fronte al rilevamento dei tamponi.

Complessivamente, sono 2.863 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi (372 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 265, 2 in meno rispetto a ieri.

E salgono a 329 (90 in più rispetto alle 239) le guarigioni, 305 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite” e 24 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

3.305 posti letto aggiuntivi già allestiti, 181 in più di ieri: 2.871 ordinari e 434 di terapia intensiva.

UN’ALTRA GIORNATA DRAMMATICA PER PIACENZA CON 27 DECESSI. VENTURI “DIMINUISCONO I RICOVERI ALLE TERAPIE INTENSIVE”

Un’altra giornata drammatica per Piacenza che segna ancora 27 decessi nelle ultime 24 ore. I nuovi contagi arrivano a 1575, 147 in più rispetto a ieri. A livello regionale le morti passano da 531 a 640: 109, quindi, quelli nuovi, di cui 36 donne e 73 uomini.

I casi di positività sono in Emilia Romagna sono in tutto 5968, 754 in più rispetto a ieri.

I campioni refertati passano da 18.344 a 20.753 i campioni, 2.409 test in più effettuati rispetto a ieri.
Complessivamente, sono 2.491 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 267 (7 in più rispetto a ieri). “I casi gravi sono minori rispetto ai giorni scorsi – ha commentato Venturi – lo di vedere dai dati degli accessi alle terapie intensive. Speriamo che la tendenza venga confermata”.

E salgono a 239 (62 in più rispetto alle 177 di ieri) le guarigioni, 219 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite” e 20 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

3.124 sono i posti letto aggiuntivi già allestiti, 101 in più di ieri: 2.707 ordinari e 417 di terapia intensiva.

“Tra la fine della settimana e l’inizio della prossima capiremo se stiamo raggiungendo il picco, con il massimo sforzo da parte dei sanitari e la nostra collaborazione ad evitare ogni contatto sociale”.