Sarà certamente il Natale più sereno degli ultimi anni. Per il gruppo di esodati piacentini e non solo si è conclusa un’odissea burocratica che, per la verità, proseguiva da troppo tempo. Dopo cinque anni di incertezze e tribolazioni, l’ottava salvaguardia è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale all’interno della legge di Bilancio 2017. Non è stato un risultato facile e per nulla scontato, frutto della collaborazione tra comitati, dell’impegno di alcune istituzioni locali e di alcuni parlamentari. “Ce l’abbiamo fatta a far valere il nostro diritto a non rimanere senza pensione, senza stipendio, e senza ammortizzatori dopo 40 e più anni di versamenti di contributi e con accordi ministeriali sindacali” scrive i nota il comitato esodati piacentini. Purtroppo rimangono ancora fuori dalla salvaguardia tra i 6000 e 8000 persone a diritto, secondo i dati Inps; i comitati si attiveranno per trovare anche per loro una soluzione efficace ed applicabile il prima possibile.
ESODATI: ALCUNI DINIEGHI ALLA SETTIMA SALVAGUARDIA
Non sta andando come previsto per gli esodati della Lombardia che hanno fatto domanda per ottenere la settima salvaguardia. A seguito dei recenti incontri avuti dal coordinamento dei comitati esodati della Lombardia con enti e istituzioni, sono state chiarite alcune interpretazioni della legge 208 del 2015 che nelle scorse settimane hanno portato al diniego della domanda di salvaguardia presentata da alcune tipologie di esodati. In particolare ci si riferisce a lavoratori il cui rapporto di lavoro si è interrotto a seguito di accordo sindacale di esubero, individuale di esubero e licenziamento unilaterale da parte dell’azienda. Questi lavoratori devono presentare la domanda di riesame e conseguente ricorso, per non perdere l’eventuale diritto rivolgendosi ad un patronato di fiducia. La domanda di riesame/ricorso deve essere presentata entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione di diniego. Il comitato esodati di Lodi è a disposizione per vagliare con gli interessati ogni situazione. Per un contatto è sufficiente inviare una mail a comitatoesodatilodi@gmail.com. Ulteriori informazione si possono reperire sul sito www. comitatoesodatilodi.blogspot.it.
ESODATI: PUBBLICATA L’OTTAVA SALVAGUARDIA
Buone notizie per il gruppo ancora troppo nutrito di esodati, tra cui anche alcuni piacentini: è stato pubblicato il testo dell’ottava salvaguardia a firma dell’on. Cesare Damiano presidente della Commissione Lavoro. Alcuni paletti sono stati spostati: per i contributori volontari (ovvero chi ha deciso di pagarsi i contributi per arrivare a 40 anni di servizio) e per i cessati la maturazione è stata spostata al 31 dicembre 2019; passato da 12 a 36 mesi per i mobilitati. Tuttavia rimangono ancora fuori da questa salvaguardia alcune categorie di lavoratori, ad esempio i postali, tra cui anche qualche piacentino. Per la verità sono poche unità anche a livello nazionale, ma questo non toglie al Parlamento il dovere di trovare una soluzione. Si tratta di quei lavoratori che non sono riusciti a pagarsi volontariamente i contributi per raggiungere i 40 anni, e che devono, per questo, raggiungere i 61 anni di età.
Il percorso è ancora denso di insidie: il testo infatti va approvato. A parole i gruppi parlamentari, Senato e Governo si sono detti pienamente favorevoli, per questo sarebbe possibile intraprendere l’iter legislativo per l’approvazione. Per questo occorre che l’Inps certifichi i numeri della settima salvaguardia e la conferenza dei servizi i risparmi ottenuti dalle precedenti. Solo in questo modo si potrà procedere con l’iter legislativo e approvare il provvedimento entro settembre senza il passaggio alle camere.
Angelo Croci, portavoce degli esodati piacentini, che da mesi sta portando avanti assiduamente l’impegno per ottenere l’ottava salvaguardia si è detto “soddisfatto nonostante, lo scorso anno, il ministro Poletti avesse detto che la settima era la salvaguardia definitiva. Occorre trovare una soluzione anche per il gruppetto che è rimasto escluso dalla salvaguardia, o estendere la graduatoria o anticipare. E’ una questione di principio e di dignità”.
ESODATI, NASCE UN GRUPPO ANCHE A PIACENZA
Era il 2011. Se lo ricordano tutti, governo Monti. Italia a rischio default, bisognava correre ai ripari. Quelle dell’allora ministro Elsa Fornero, furono misure che fecero e che fanno ancora discutere. Sì, perchè gli effetti di quella legge, che entrò in vigore nel dicembre del 2011, cambiarono le sorti di molti italiani più o meno vicino alla pensione. Si creò così un vero e proprio esercito dei cosiddetti esodati, coloro cioè senza un lavoro ma ancora troppo lontani dalla pensione. In molte città sono nati dei veri e propri gruppi con l’obiettivo di fare massa critica e di coordinarsi per ottenere la salvaguardia per i 23500 esodati che ancora oggi si contano in tutta Italia, una parte di questi anche a Piacenza, dove però è difficile uscire allo scoperto. Antonio Croci, 60 anni, è uno di loro. Ha deciso di metterci la faccia esortando chi si trova nella sua situazione a dirlo perchè solo così si possono ottenere risultati concreti.
La sua storia nella prossima puntata di A Tutto Tondo