“MOBILITIAMOCI CONTRO LA GUERRA CON UNO SCIOPERO NAZIONALE”

Europe For Peace Piacenza chiede ai sindacati di proclamare uno sciopero nazionale contro la guerra; “i conflitti armati continuano in un’ escalation senza limiti e le persone continuano a morire senza che si intraveda una possibile soluzione pacifica: nel conflitto ucraino, a Gaza, in Libano e in diverse altre parti del mondo”.
Per questo si invitano lavoratori, giovani, pensionati a firmare la lettera-appello, per uno sciopero contro la guerra, a questo link https://www.change.org/p/proclamare-uno-sciopero-dei-produttori-e-dei-consumatori-contro-la-guerra

In tanti l’hanno già sottoscritta, anche nomi noti del panorama nazionale, tra loro Pier Luigi Bersani, Pietro Bartolo, Beppe Giulietti, Flavio Lotti.

https://fb.watch/v7BfQOdmDf/

PIACENZA SI FERMA PER DIRE BASTA ALLE ARMI

Le campane hanno suonato alle 11.30 per invitare i cittadini a fermarsi per qualche minuto per dire basta alle guerra e basta alle armi. L’invito è stato rivolto alla città e non solo da Europe for Peace e da una trentina di associazioni che hanno aderito. Legambiente ha letto alcune poesie e ha esposto bandiere della pace e drappi bianchi per sensibilizzare la città al tema della pace.

Anche l’assessore alla Partecipazione Serena Groppelli e la presidente del consiglio comunale Paola Gazzolo hanno partecipato al flash mob sostenuto da numerose realtà sul territorio. “Anche in rappresentanza dei colleghi – sottolineano, tenendo tra le mani un simbolico drappo bianco – abbiamo sospeso per qualche minuto le attività in corso scendendo in piazza, davanti al Municipio, per rimarcare l’adesione dell’Amministrazione comunale al messaggio di pace e solidarietà di cui la nostra comunità si fa oggi portavoce. Non possiamo dare interruzione a servizi di pubblica utilità, ma idealmente il Comune di Piacenza condivide e supporta appieno un’iniziativa collettiva che esprime la sensibilità e l’impegno unanime non solo nel dire no alla guerra e alla violenza, ma anche nel dare un segnale di vicinanza, speranza e incoraggiamento alle popolazioni che subiscono la brutalità e la devastazione del conflitto. Questa è l’occasione in cui ciascuno di noi può dare il proprio contributo contro l’indifferenza, riaffermando l’universalità di valori che ci
uniscono nel nostro essere umani”.