APP: “PISTA PROVA CARRI INUTILIZZATA DA ANNI? POLITICA E CITTADINI PRESI IN GIRO”

Alternativa per Piacenza interviene sulle recenti notizie apparse sul quotidiano locale in merito allo svuotamento e ridimensionamento dell’ex Arsenale. Ecco la nota stampa

La pista carri armati all’interno degli spazi dell’ex Pertite sarebbe inutilizzata da anni, in quanto le prove inerenti la manutenzione degli stessi verrebbero eseguite a Bolzano. E’ una notizia che apprendiamo dalle dichiarazioni dei sindacati confederali della funzione pubblica apparse sul quotidiano Libertà, in merito al ridimensionamento dell’arsenale militare e sullo svuotamento dei vari spazi occupati dai militari stessi.
Se quanto leggiamo rispondesse al vero, attendiamo quindi eventuali smentite, saremmo davanti all’ennesimo caso in cui la politica e i cittadini sono presi in giro da anni.
La necessità dello spostamento della celebre, per chi segue la vicenda, pista carri è stato, a detta di chi ha governato negli ultimi decenni, l’ostacolo principale per la restituzione del Parco alla città.
Scoprire oggi che la pista non è più in uso significa constatare ancora una volta come i cittadini, se non addirittura i politici di turno siano, stati presi in giro da una burocrazia che ogni giorno di più tutto complica e quasi niente risolve.
L’allontanamento di tanti dalla politica, con l’esercizio del non voto e del disinteresse verso la cosa pubblica, è figlio anche di questo.
Come ApP pretendiamo che il sindaco e l’assessore competente, quello che ha dichiarato che il problema ora è la bonifica quantificandola senza aver prodotto ancora dati oggettivi in circa 60.000.000 di euro, chiedano spiegazioni a chi di dovere e le riportino quanto prima ai cittadini.

PARCO ALL’EX PERTITE: SOGNO INFRANTO?

Se non è un sogno infranto poco ci manca. L’assessore Adriana Fantini è stata molto chiara, in risposta all’interrogazione urgente della consigliera Patrizia barbieri in merito all’evoluzione del dialogo tra amministrazione e difesa dopo il sopralluogo del 4 aprile all’ex Pertite.

Il problema insomma, non sarebbe più il trasferimento della pista carri armati quantificato in un milione e mezzo di euro, ma la bonifica e la demolizione degli edifici che occupano 30 mila metri quadrati di superficie dei 275 mila totali dell’area che avrebbero un costo insostenibile per le casse del comune, tra 50 e 60 milioni di euro.

A tenere banco in consiglio anche la costruzione della nuova palazzina al peep grazie ai fondi Pinqua. 14 alloggi Erp, in via Radini Tedeschi, parametri di sostenibilità avanzati, campo da basket rinnovato, intervento di manutenzione sul vicino asilo, un nuovo centro prelievi e biblioteca, che vedranno la luce nel 2025. Un progetto modificato rispetto all’inziale che aveva visto i residenti non soddisfatti; l’attuale progetto prevede un edificio di sei piani, del tutto accessibili, adatti a nuclei monoparentali o con più figli.

SOPRALLUOGO ALL’EX PERTITE, LA SINDACA “PRIMO OBIETTIVO LA SOSTENIBILITÀ”

“Un’opportunità importante, che ci ha permesso di toccare con mano la vastità e la bellezza dell’area e le sue potenzialità, valutando al tempo stesso le criticità che inevitabilmente comporta la gestione di una superficie di 275 mila metri quadri, con 30 mila metri quadri di edifici di cui una quota, in condizioni non agibili, dovrebbe essere abbattuta per ragioni di sicurezza in caso di apertura al pubblico”. Così la sindaca Katia Tarasconi descrive il sopralluogo svoltosi questa mattina all’ex Pertite di via Emilia Pavese, “peraver reso possibile il quale ringraziamo innanzitutto il generale Michele Caccamo, direttore della Task Force della Difesa per la valorizzazione immobili, l’energia e l’ambiente, unitamente al direttore del Polo di mantenimento pesante Nord, brigadier generale Giovanni Di Blasi”.

Presenti, nell’occasione, gli assessori Adriana Fantini e Matteo Bongiorni, la maggior parte dei capigruppo consiliari e, per la prima volta, alcuni referenti del Comitato che dal 2009 si impegna per la destinazione a verde pubblico dell’area.

Quella del parco – ribadisce la sindaca – è più di una suggestione: parliamo della restituzione alla collettività di una porzione di territorio urbano molto estesa, un vero e proprio polmone verde di cui tutti idealmente condividiamo il valore. L’obiettivo per cui dobbiamo continuare a lavorare ora, d’intesa con lo Stato Maggiore dell’Esercito e con il Ministero della Difesa, è la sostenibilità del progetto, che richiede un approccio molto concreto nella valutazione dei costi, tutt’altro che indifferenti: basti pensare alla bonifica ambientale necessaria per permettere una fruizione diversa da quella per uso industriale che si è sempre avuta sinora, alle spese per la demolizione degli immobili pericolanti e al conseguente smaltimento delle macerie, così come per lo spostamento della pista di prova carri che viene tuttora utilizzata dall’Esercito all’interno dell’ex polveriera”.

Dal confronto odierno è emerso il tema del presidio di una superficie così vasta: “Ci è stato spiegato – prosegue Tarasconi – che per tutelare la sicurezza e la pulizia dell’area, tre volte alla settimana viene effettuato un pattugliamento completo del perimetro, impiegando dieci militari; è evidente che si pone una questione molto significativa in termini di risorse anche per garantire questo aspetto, tra i tanti che vanno considerati con attenzione nel perseguirne il processo di recupero e rigenerazione urbana. Senza dubbio, il dialogo con le istituzioni competenti è aperto e prosegue in modo costruttivo, nell’impegno congiunto a trovare una soluzione condivisa perché si possa realizzare, con una prospettiva di medio-lungo termine, un sogno in cui migliaia di concittadini si riconoscono. La visita di questa mattina è la conferma di questa unità di intenti e ci fa particolarmente piacere che, grazie alla disponibilità del generale Caccamo e del brigadier generale Di Blasi, sia stato possibile coinvolgere non solo le diverse rappresentanze del Consiglio comunale, ma anche, rispondendo a un’attesa di lunga data, il Comitato Pertite – Bosco in città”.

EX PERTITE: COMITATO E AMMINISTRAZIONE SULLA STESSA LINEA, PER LA PRIMA VOLTA

Il percorso per la destinazione a verde pubblico dell’area del’ex Pertite dovrà essere più partecipato che mai. Il tavolo a cui si sono seduti assessore Bisotti e membri del comitato parco Pertite va proprio in questa direzione, per evitare, in sostanza, che l’amministrazione tratti con Demanio e Difesa senza che i cittadini ne siano informati. Entrando nel merito l’attività di bonifica dell’area dovrebbe partire a breve e terminare tra la primavera estate del 2016, in cambio il Comune dovrà mettere a disposizione un’area idonea per la prova carri. Insomma tutto lascerebbe pensare, dopo 6 anni dalla nascita del comitato in cui non sono mancati toni aspri contro l’amministrazione, che le cose stiano cambiando. Per la prima volta il comitato siede al fianco dell’amministrazione nell’intento di portare all’interno del Psc l’area interamente a verde pubblico.

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EX PERTITE, BONIFICA CONCLUSA ENTRO IL 2016

La bonifica sull’area dell’ex Pertite partirà per concludersi entro la primavera-estate del 2016. E’ la sostanziale novità emersa nel corso del vertice tra amministrazione comunale, Agenzia del Demanio e Difesa nazionale e regionale. Tema: percorso di dismissione delle aree militari, acquisizioni e futuri utilizzi. L’incontro ha fatto seguito al precedente del 10 febbraio scorso in cui si erano stabiliti paletti precisi per quanto riguarda le acquisizioni: in pole position resta l’ospedale militare di viale Palmerio da parte di Inmivit, la società di gestione degli Investimenti immobiliari del Ministero dell’Economia, su cui sono in corso approfondimenti economici finanziari. Si sta affinando il processo di dismissione del Laboratorio Pontieri, che ospiterà il Museo dell’Agricoltura, e della vicina caserma Nino Bixio. Per il vallo delle mura del Polo di Mantenimento di via XXI Aprile  si stanno studiando le modalità per la delocalizzazione. Il grande apparato intorno alle aree militari si sta muovendo, seppur a piccoli passi, verso l’obiettivo di dismettere e di acquisire, laddove ci sono acquirenti, vaste porzioni di spazi. La prossima settimana l’assessore Bisotti terrà due audizioni, una in commissione territorio l’altra in consulta, per informare consiglio e cittadini dell’andamento della pratica.

pertite

BISOTTI: “L’EX OSPEDALE MILITARE, ENTRO TRE MESI”

Nel giro di un paio di mesi l’ex ospedale militare dovrebbe passare dalla Difesa all’Inmivit, la società di gestione degli Investimenti immobiliari del Ministero dell’Economia. Un’accelerazione nella importante e complicata partita delle aree militari che vede Comune di Piacenza, Difesa e Agenzia del Demanio riunite insieme intorno ad un tavolo. Una nuova accelerata dopo il vertice che si è svolto proprio a Piacenza, il prossimo aggiornamento il 4 marzo. La situazione dovrebbe essere questa: in pole position per l’acquisizione ci sta l’ex ospedale militare di viale Palmerio; enormi spazi che si libererebbero permettendo così di pensare anche ad probabile e realistico trasferimento di una parte degli uffici comunali. Le altre aree sono il Laboratorio Pontieri, l’ex Pertite, il vallo Farnesiano e la caserma Lusignani, tempi più lunghi per la caserma Nicolai. “Nell’incontro del 4 marzo – ha detto l’assessore Silvio Bisotti – ci verranno comunicati i tempi più o meno certi necessari per la bonifica dell’ex Pertite; per il Laboratorio Pontieri c’è la volontà di destinarlo, in parte, ad ospitare il Museo dell’Agricoltura e palestre per le scuole del centro”. C’è da scommettere che dalle prossime settimane si faranno sentire associazioni, cittadini, enti per richieste, proposte e idee sul futuro utilizzo. “Certamente – conferma l’assessore – apriremo una fase di concertazione e partecipazione, per fare poi una sintesi realizzabile delle sollecitazioni che usciranno”.

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