FALSE FIDEIUSSIONI PER 185 MILIONI DI EURO, INDAGINE DELLA GUARDIA DI FINANZA. ATTIVITA’ AVVIATE ANCHE A PIACENZA. INDIVIDUATO L’AUTORE DEI DOCUMENTI FALSI

Il caso della falsa fideiussione si sta allargando al territorio nazionale; ricordiamo che si tratta della polizza quinquennale, risultata essere falsa, che Piacenza Parcheggi aveva depositato a palazzo Mercanti a garanzia della concessione delle soste a pagamento, del valore di 1 milioni 200 mila euro.

Dalla Procura della Repubblica di Piacenza è stata emessa una nota, a firma della Procuratrice Grazia Pradella, in cui si comunica che “la Guardia di Finanza sta dando esecuzione sul territorio nazionale, a numerosi ordini di esibizione documentale e sequestro presso le sedi di diversi enti pubblici, società partecipate, nonché di due enti di ricerca e un dicastero ministeriale, al fine di acquisire polizze fideiussorie, emesse a loro favore, per un totale di circa 185 milioni di euro.

Gli odierni provvedimenti si sono resi necessari a seguito dell’individuazione dell’autore dei documenti falsi e del rinvenimento, nella sua disponibilità, di consistenza materiale informatico.

Le attività avviate in molte città, tra cui Piacenza, Roma, Palermo, Massina, Genova e Firenze, si sostanziano nell’acquisizione di documentazione, presentata da soggetti economici privati, a garanzia dell’adempimento delle obbligazioni previste per l’aggiudicazione di appalti pubblici di lavori, servizi e forniture”.

Nella nota si specifica inoltre che “allo stato degli atti, gli enti pubblici coinvolti risultano parte offesa”.

La nota si conclude con una precisazione “è fatta salva la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per le medesime di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede”.

 

FALSA FIDEIUSSIONE: IN COMMISSIONE IL BOTTA-RISPOSTA CANESSA VEZZULLI

A rompere il ghiaccio iniziale dovuto per lo più alle alte aspettative del momento ufficiale, ci ha pensato il consigliere Massimo Trespidi dall’alto del suo ruolo da presidente della commissione 5, prevenzione e contrasto della mafie e promozione della legalità. E proprio per ripristinare quella legalità violata dopo la scoperta della falsa fideiussione, che alcuni consiglieri hanno chiesto la convocazione della commissione.
Dopo l’introduzione del consigliere Trespidi, si diceva, è apparso evidente il rimpallo di botta e risposta, pur sempre garbati ma decisi, tra il direttore generale Luca Canessa e l’avvocatura comunale rappresentata dall’avvocato Elena Vezzulli. E sempre nel corso della lunga commissione, a cui ha assistito la giunta al completo, si è appresa la notizia che il concessionario Piacenza Parcheggi ha presentato, pochi giorni fa, una bozza della nuova fideiussione a sostituzione della falsa, stipulata con le Generali agenzia di Agrigento, e che se entro il 31 maggio non arriverà la bancabilità del progetto di parcheggio interrato, il comune procederà alla risoluzione del contratto.
Due punti fermi, in questa situazione segnata dalla volubilità, non per tutti scontati. Ecco com’è andata

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