Eccolo realizzato il primo dei 16 interventi nel quartiere Farnesiana grazie ai fondi Pinqua, il programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Nei tempi previsti, Acer Piacenza lo ha realizzato in via Penitenti nel cuore del Peep. Da qui ai prossimi due anni gli interventi di riqualificazione saranno molteplici: dalle piste ciclabili, alle piazzole ecologiche, dal rifacimento dei parcheggi, agli interventi sulle aree verdi, fini alla realizzazione di una nuova palazzina con 14 alloggi.
ACER: AL VIA I LAVORI DI RIQUALIFACAZIONE AL PEEP. SI PARTE DAL NUOVO CAMPO DA BASKET
Acer dà il via ai lavori di riqualificazione e recupero nel quartiere della Farnesiana tra via Marinai d’Italia via Radini Tedeschi e via Carella.
Un intervento finanziato grazie ai fondi PINQUA (Programma innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare) e PNRR. Il campo che oggi si trova in via Marinai d’Italia, verrà spostato in via Penintenti, accanto alla pista ciclabile e all’area pedonale. Quello che Acer ha consegnato oggi riguarda la realizzazione del nuovo campo da basket e dell’area sgambamento cani.
Accanto a questo intervento, da qui alle prossime settimane, ne verranno calendarizzati altri due: alla scuola per l’infanzia Rodari e la realizzazione di una nuova palazzina con 14 alloggi a edilizia residenziale pubblica per disabili. Una riqualificazione destinata a migliorare non solo l’aspetto strutturale ma senz’altro anche il tessuto sociale del quartiere.
“SCATTI DI STRADA”, LA MOSTRA FOTOGRAFICA PER ESPLORARE E CONOSCERE IL PEEP
Si chiama Scatti di Strada, il progetto realizzato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, promosso dal Laboratorio di Strada in collaborazione con ACER, educatori di Strada, Comune di Piacenza e i fotografi Sergio ferri e Michael Tampanella.
Il mezzo è proprio la fotografia utilizzata per esplorare concetti come l’identità e il conflitto di appartenenza. Il progetto vuole promuovere il benessere attraverso azioni di educazione territoriale e animazione di strada, svolte dal team di professionisti degli Educatori di Strada nel quartiere, durante le ore pomeridiane. Queste attività coinvolgono giovani di età compresa tra i 13 e i 25 anni e mirano a valorizzare le risorse educative già presenti nel quartiere, creando occasioni di convivialità e relazioni positive.
Inoltre, si vuole costruire una narrazione del quartiere attraverso le fotografie, i video e le interviste raccolte durante il progetto, e stimolare riflessioni con i gruppi informali di giovani sul futuro e sul quartiere stesso. L’obiettivo è responsabilizzare i singoli e i gruppi nei confronti del proprio contesto di vita.
L’inaugurazione della mostra sarà giovedì 13 luglio alle 17 in via Marinai d’Italia 1-3. Le fotografie sono realizzate da Sergio Ferri e Michael Tampanella, i due fotografi che hanno accompagnato gli educatori durante tutto il percorso del progetto. Questa mostra rappresenta un primo passo per avvicinare la comunità e il gruppo di giovani coinvolti, offrendo uno spazio di relazione accogliente e valorizzando il quartiere attraverso la loro presenza interessata e positiva.
PARCO ALL’EX PERTITE: SOGNO INFRANTO?
Se non è un sogno infranto poco ci manca. L’assessore Adriana Fantini è stata molto chiara, in risposta all’interrogazione urgente della consigliera Patrizia barbieri in merito all’evoluzione del dialogo tra amministrazione e difesa dopo il sopralluogo del 4 aprile all’ex Pertite.
Il problema insomma, non sarebbe più il trasferimento della pista carri armati quantificato in un milione e mezzo di euro, ma la bonifica e la demolizione degli edifici che occupano 30 mila metri quadrati di superficie dei 275 mila totali dell’area che avrebbero un costo insostenibile per le casse del comune, tra 50 e 60 milioni di euro.
A tenere banco in consiglio anche la costruzione della nuova palazzina al peep grazie ai fondi Pinqua. 14 alloggi Erp, in via Radini Tedeschi, parametri di sostenibilità avanzati, campo da basket rinnovato, intervento di manutenzione sul vicino asilo, un nuovo centro prelievi e biblioteca, che vedranno la luce nel 2025. Un progetto modificato rispetto all’inziale che aveva visto i residenti non soddisfatti; l’attuale progetto prevede un edificio di sei piani, del tutto accessibili, adatti a nuclei monoparentali o con più figli.
LA GIUNTA HA SCELTO: FARNESIANA 6 PER IL NUOVO OSPEDALE
E’ la macroarea 6 quella scelta dalla giunta per la costruzione del nuovo ospedale; “una scelta ponderata e consapevole, frutto di un lavoro trasparente e rispettoso della legalità – commenta il Sindaco Patrizia Barbieri – che ci permette di rendere oggi concreto un tema su cui il centrodestra si è sempre speso con il massimo impegno”.
La decisione, si legge nella nota, è maturata tenendo conto di diverso fattori: delle valutazioni degli elementi vincolanti di natura tecnico-sanitaria forniti dall’Azienda USL nello studio di prefattibilità – vicinanza della nuova struttura ospedaliera all’asse della tangenziale e area non inferiore a 160mila metri quadri con possibilità di futura espansione – con
gli elaborati prodotti dal tavolo tecnico composto da Comune di Piacenza (Servizio Pianificazione Urbanistica e Ambientale), Provincia di Piacenza (Servizio Territorio e urbanistica, Sviluppo, trasporti, sistemi informativi, assistenza agli Enti Locali) e Azienda USL di Piacenza, attivato a seguito della firma del Protocollo di intenti del 14 novembre 2018 tra Azienda USL, Comune e Provincia di Piacenza e Regione Emilia-Romagna.
Tra gli elementi tenuti in considerazione per la scelta anche i risvolti in termini di viabilità, futuro urbanistico, oltre all’evidenza di elementi emersi in ambito delle analisi in tema di mobilità e trasporto pubblico, hanno permesso dapprima una scrematura fino all’indicazione di oggi.
Nel testo della delibera si legge che la macroarea 6 “si attesta su un tratto di tangenziale a 4 corsie, comportando minori problematicità in termini di impatto del traffico indotto su una rete che allo stato attuale non fa rilevare situazioni particolarmente critiche, almeno da un punto di vista di congestione”. “In termini di interventi infrastrutturali – si legge ancora nel documento – la macroarea n. 6 è quella che ha meno impatto dal punto di vista della necessità di adeguamenti viabilistici”. “Ulteriore fondamentale elemento discriminante è rappresentato dalla prossimità della macroarea 6 al casello autostradale Piacenza sud, che rappresenta il principale approdo autostradale della città”. “La macroarea 6 risulta infine prossima alla esistente rete di trasporto pubblico locale e per sua conformazione e rapporto con il tessuto urbano circostante, presenta caratteristiche di
flessibilità per eventuali future necessità di espansione”.
“Desidero ringraziare davvero di cuore tutti i tecnici dei vari enti interessati, che in questi mesi hanno alacremente lavorato per poter giungere oggi a questo significativo e concreto passo in avanti nell’iter per la realizzazione del nuovo ospedale di Piacenza – commenta il Sindaco Patrizia Barbieri – La proposta di oggi, che inviamo all’approvazione del consiglio comunale, oltre ad essere frutto di un lavoro trasparente e rispettoso della legalità, è ponderata e consapevole, oltre che condivisa da tutto il centrodestra, ed è resa possibile dal grande lavoro svolto in questi mesi. Il sindaco Barbieri non manca di rispondere alla accuse che sono state mosse all’amministrazione: “Nonostante qualcuno abbia voluto raccontare di tentennamenti o di tattiche dilatorieda parte nostra, in realtà in questo periodo non siamo mai stati con le mani in mano. Il centrodestra ha da subito manifestato il suo massimo impegno in questa fondamentalepartita, evidenziandone anche le criticità, ma sempre con un atteggiamento di
profonda collaborazione con la Regione e l’Asl; un impegno che oggi ci permette di rendere finalmente concreto un tema che molti hanno cavalcato solamente per ragioni di opportunismo politico. E’ certo che se non ci fosse stato l’impegno di questa Amministrazione, l’ospedale non si farebbe. Attendiamo, ora, il definitivo via libera da parte del consiglio comunale, in modo da poter dare avvio quanto prima al relativo
iter urbanistico”. I prossimi passaggi attesi dall’iter sono, dopo la commissione, il voto del consiglio comunale e la predisposizione della “procedura urbanistica al fine di approvare la variante relativa all’area prescelta conferendole la conformità urbanistica”.
L’ESASPERAZIONE DI RITA “NON RICONOSCO PIU’ IL MIO QUARTIERE”
La signora Rita abita nei palazzoni del Peep da 40 anni. Un quartiere di cui conosce ogni angolo, ogni mattonella, un quartiere che oggi sembra non appartenerle più. È esasperata mentre ci racconta che deve badare all’anziana madre in carrozzina e alla sorella disabile. I due figli le danno una mano per tirare avanti. Fino al 2015 c’era il marito a sostenerla, ma un enfisema polmonare se l’è portato via. Si ammalò nel 2011 e da quel momento le cose non furono più come una volta. A partire proprio da quella casa che ha ospitato per anni le sua famiglia numerosa. Muffa, intonato che si stacca, pittura che non riesce a nascondere il marcio che c’è sotto; fino alla decisione, come segno di protesta, di sospendere il pagamento delle spese annuali di condominio 2500 euro e, da agosto, dell’affitto mensile di 200 euro.
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CHIUSO SPAZIO 4: “E A NOI CHI CI PENSA?”
E a noi chi ci pensa? Ruota intorno a questi pensieri, frammenti di frasi lasciati su un cartellone la vicenda di spazio 4 che ha chiuso i battenti. Da oggi fino al primo marzo, sempre che fra 3 mesi qualcuno si sia aggiudicato un bando per la gestione, bando che oggi non è ancora pubblico. E’ proprio questa incertezza che rende ancora più indeterminato il futuro di questo spazio, fortemente voluto dalla precedente amministrazione, nel cuore del quartiere della Farnesiana.
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