LE STRANEZZE CHE SALTANO ALL’OCCHIO SULLA FALSA FIDEIUSSIONE

Più si leggono i documenti e la corrispondenza tra revisori dei conti, uffici e la compagnia assicurativa portoghese, più si percepisce che qualcosa è sfuggito di mano, o meglio non è stato correttamente considerato, non gli si è dato, insomma, il peso che si doveva.

Nella corrispondenza, protocollata l’11 gennaio 2023,  tra Antonio Silva Lopez, Chief Insurance  Operations Officer Abarca, e il Comune riguardo alla conferma di pagamento del premio a validità della polizza, si specifica che ogni comunicazione per essere valida deve essere trasmessa via Pec “risultante sul frontespizio della polizza”. Ma, a ben guardare, il frontespizio non riporta alcuna Pec, quanto la mail dell’ignaro studio Orlandi.

E ancora, sempre nella nota trasmissione riscontro richiesta di conferma del premio, la ricevuta di versamento allegata da parte di Piacenza Parcheggi sarebbe avvenuta a favore di Pirrera srl (beneficiario) con un bonifico del 29 dicembre 2022 di tipologia non urgente, non istantaneo. Viene da chiedersi se il Comuna abbia fatto le dovute verifiche sul beneficiario e se il bonifico (non essendo istantaneo) sia stato revocato.

Il 27 febbraio 2024 il collegio dei revisori dei conti rileva che “vista la situazione di morosità del concessionario (versamento canone 2023) il
Collegio richiede all’Amministrazione se sia stata avviata la procedura di escussione della polizza fideiussoria”. Una sollecitazione che, unite a quelle più volte ribadite da parte dell’opposizione, assume una particolare rilevanza dal momento che l’escussione avrebbe evidenziato la falsità della fideiussione.

Fa riflettere poi la risposta  dell’amministrazione, in particolare del vice sindaco Perini, alle sollecitazioni del Collegio dei Revisori in merito alle verifiche sugli elementi essenziali della polizza previsti dal contratto di concessione originale a cui fa riferimento anche l’Avvocatura nelle comunicazioni datate 5 gennaio 2023. “Oltre a lasciare interdetti il richiamo ad una nota di un ufficio
interno dell’Ente espressa oltre 15 mesi fa, ci preme evidenziare che
essa è stata oggetto di analisi da parte degli uffici competenti …” è la risposta dell’assessore Perini. Si percepisce quasi un fastidio per un richiamo così lontano nel tempo, da un ufficio che fa parte dell’ente stesso.

Venendo poi a tempi molto più recenti, ovvero il giorno seguente l’annuncio  della sindaca Tarasconi in consiglio comunale, il Collegio dei Revisori, protocollo 8 maggio 2024,  scrive “l’attività di collaborazione ha come destinatario l’organo consiliare dell’Ente e non l’organo esecutivo o l’organo gestionale, che sono invece soggetti al controllo e tale attività è di supporto al Consiglio nella sua funzione di controllo ed indirizzo politico-amministrativo.” La trasmissione degli atti alla presidente Paola Gazzolo aveva come obiettivo rendere edotto il consiglio della situazione che si stava determinando. In verità, la corposa documentazione è arrivata, ai consiglieri, un paio di giorni dopo la notizia della fideiussione falsa.

E ancora i revisori “in data 8 aprile 2024 è già stato trasmesso alla Sua cortese attenzione il verbale n. 11 . In tale verbale già si segnalavano potenziali irregolarità di gestione con particolare riferimento alla fideiussione a garanzia del canone parcheggi piazza Cittadella.” Come a dire che i consiglieri sarebbero già dovuti essere informati da quella data.

 

 

 

FALSA FIDEIUSSIONE: TUTTO QUELLO CHE NON TORNA

Ogni giorno si aggiunge un tassello alla vicenda della falsa fideiussione. Un quadro complessivo che, purtroppo, non rincuora ma segna due posizioni ben nette e definite: da una parte quella degli organismi preposti a vigilare sulla regolarità economica e finanziaria dell’ente (Avvocatura e Collegio dei Revisori dei Conti) e dall’altra l’amministrazione che, animata dal desiderio di portare a casa il risultato, oggi si trova con una polizza fideiussoria falsa tra le mani. Sarà la Procura a stabilire le responsabilità, anche perché sembra che la vicenda abbia margini molto ampi, ben oltre i confini locali.

Sta di fatto che a leggere le carte, in più occasioni, gli inviti ad aprire gli occhi e a fare i dovuti controlli sono arrivati all’indirizzo dell’amministrazione e del direttore generale, oltre un anno fa. La sindaca è inflessibile nel rimarcare che tutti i controlli possibili sono stati eseguiti e che i dubbi sostanziali sollevati da Avvocatura e Revisori sono stati dipanati. Nell’ultimo consiglio comunale è emersa chiara la volontà della prima cittadina di ribadire l’assoluta buona fede e la massima trasparenza con cui ha agito l’ente in questa intricata vicenda.

In questo momento l’obiettivo dell’amministrazione è essere compatta verso un sistema che la vede al centro di una vicenda dai contorni non chiari che, è l’augurio di tutti, si chiariscano il prima possibile. Nei giorni scorsi la sindaca ha avuto un incontro con la maggioranza per ribadire la trasparenza dell’azione amministrativa. Ma pare che alcuni malumori serpeggino. A chi è andato il bonifico del premio della polizza di 37mila euro se Abarca Seguros sostiene di non aver mai emesso alcuna fideiussione in quel periodo con Piacenza Parcheggi? Eppure esiste la richiesta di conferma del pagamento del premio e di validità della polizza protocollata dal Comune il 9 gennaio 2023. Una richiesta eseguita, tramite Pec, dall’ingegner Carini. A ben guardare le carte, si nota che nell’indirizzo Pec vi è riportata la dicitura abarsaseguros@mypec.eu e non abarcaseguros@mypec.eu come effettivamente si chiama la compagnia assicurativa portoghese. Un errore poi corretto? Oppure effettivamente si tratta dell’indirizzo corretto?

Resta il fatto che sono giornate molto tese a Palazzo Mercanti, soprattutto guardando al futuro della pratica Piazza Cittadella: i lavori per il parcheggio dovranno partire solo con l’assoluta certezza che possano essere portati a termine, il rischio, in caso contrario, sarebbe quello di trovarsi con un cantiere infinito.

 

 

ANCHE IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI ESPRESSE DUBBI SULLA POLIZZA

Dopo l’Avvocatura (di cui abbiamo dato notizia qui https://www.zerocinque23.com/attualita/falsa-fideiussione-il-chi-va-la-dellavvocatura/ )

anche il Collegio dei Revisori dei Conti aveva avvertito il Comune a prestare particolare alla polizza fideiussoria rivelatasi falsa. In particolare, in un verbale dell’8 aprile 2024 il collegio scrive che “essendo il canone annuo concessorio garantito da polizza fideiussoria, il Collegio nutre seri dubbi che tale polizza emessa da Abarca Seguros  risponda al alcuni elementi essenziali previsti dal contratto di concessione originario, cioè: le fideiussione bancarie o assicurative rilasciate da un intermediario finanziario, dovranno prevedere la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la loro operatività dovrà essere stabilita entro 15 giorni a richiesta scritta del concedente”.

Nel verbale, Il Collegio richiede che l’amministrazione svolga e approfondisca le osservazioni riportate anche alla luce delle comunicazioni a firma dell’Avvocatura in data 5 gennaio 2023. Il Collegio, inoltre, dichiara necessaria anche la conferma da parte di specialisti terzi in merito alla validità della polizza quinquennale e della sua escutibilità, che confermi, “con assoluta certezza”, che i termini previsti per l’incasso del credito garantito anno 2023 non siano scaduti.

A questo proposito il Comune fa richiesta di un parere da parte di uno studio legale romano che confermerebbe la validità della polizza. Un parere che, insieme alle PEC con copia della fideiussione firmata da Piacenza Parcheggi e digitalmente da Abarca Seguros (allegata c’è anche il documento di identità dell’amministratore Antonio Silva Lopez) e alla copia del bonifico di 37mila euro relativo al pagamento de premio, ha tranquillizzato l’amministrazione sulla veridicità della polizza rivelatasi, di lì a poche settimane, falsa.

FALSA FIDEIUSSIONE: IL “CHI VA LA'” DELL’AVVOCATURA

Le avvisaglie a stare all’occhio ci sarebbero state eccome. La polizza fideiussoria a garanzia del canone 2023 da 1 milione 200 mila euro, risultata essere falsa, era stata sottoposta ad una istruttoria di base, da parte dell’Avvocatura, quando pervenne già in forma di bozza, il 29 dicembre 2022, pochi giorni prima della emissione, il 3 gennaio 2023 dalla succursale di Madrid della compagnia assicurativa Abarca Seguros.

Da fonti ben informate del Comune, risulta che il broker dell’ente, non avendo mai avuto rapporti con la compagnia portoghese in questione e non sapendo fornire indicazioni in merito alla solvibilità e solidità della stessa, invitava l’ente ad attenzionare la condizione di polizza secondo cui “la polizza non si intende stipulata e non crea alcun vincolo giuridico se non è firmata da tutte la parti e se il premio non è pagato”. Una condizione che è rimasta tale anche nel testo della polizza. Ma ci sono anche altri due aspetti da tenere in considerazione: la firma del rappresentante legale di Piacenza Parcheggi spa e la discordanza tra frontespizio e testo contrattuale della polizza.

Intanto, il Comune ha comunicato che Piacenza Parcheggi ha saldato, per intero, il canone 2023 per il servizio di gestione dei parcheggi a pagamento nel territorio comunale, per un totale di 1 milione e 37mila euro. Il Comune ha provveduto, inoltre, a inviare al concessionario formale richiesta di sostituzione immediata della polizza fideiussoria risultata falsa.

TARASCONI: “LA POLIZZA FIDEIUSSORIA E’ FALSA. ANCHE IL COMUNE E’ PARTE LESA”

La polizza fideiussoria di Piacenza Parcheggi a garanzia del canone di concessione 2023 è falsa. In molti se lo aspettavano dopo il caso scoppiato negli ultimi giorni, ma l’ultima speranza è che non fosse vero. La notizia è piombata direttamente in consiglio comunale, è stata la sindaca Katia Tarasconi ad annunciarlo ai consiglieri.

La prima cittadina ha ripercorso gli ultimi giorni quando l’amministrazione è stata travolta dall’aver appreso di un esposto in Procura, presentato dai consiglieri di Fratelli d’Italia, per denunciare la presunta falsità, che poi si è rivelata tale, della fideiussione che Piacenza Parcheggi ha esibito al Comune a garanzia del pagamento del canone 2023 per 1 milione 200mila euro.

Da qui l’amministrazione ha fatto i dovuti controlli e pareva tutto regolare, ha specificato la sindaca. Sabato anche Piacenza Parcheggi ha diramato una nota stampa in cui si confermava la veridicità della polizza, assicurando che sarebbero state fatte le dovute verifiche. Che sono arrivate oggi, in una mail che Tarasconi ha letto pubblicamente in aula, ecco il testo:

“Come abbiamo avuto modo di chiarire nel nostro comunicato stampa inviato alle testate giornalistiche locali in data 04 maggio u.s., la scrivente società ha provveduto nell’immediato ad attivare tutte le verifiche possibili al fine di ottenere riscontro riguardo la veridicità della polizza fideiussoria di cui in oggetto, come da copia delle Pec e delle comunicazioni mail allegate alla presente. Ebbene, come da comunicazione mail appena giunta da parte della compagnia (…), la fideiussione da parte nostra rilasciatavi in data 29.12.2022, risulta non essere stata emessa dalla compagnia di assicurazione ABARCA SEGUROS, e pertanto è da intendersi come falsa.
Ci preme ribadire che siamo inconsapevoli vittime di un raggiro grave e meschino, costituente il delitto di truffa, e che non sussiste nessuna responsabilità di sorta nella vicenda addebitabile alla scrivente società, la quale ha richiesto l’emissione della suddetta polizza a broker professionali iscritti nei relativi albi e che l’ha consegnata a questa Spett.le Amministrazione in totale ed assoluta buonafede, dopo averne subito integralmente tutti i costi.
La società provvederà immediatamente alla tutela della propria posizione, anche dal punto di vista reputazionale, in tutte le sedi giudiziarie più opportune, nessuna esclusa.
Alla luce di quanto sopra, siamo comunque a confermarvi il pagamento immediato del canone di concessione per l’esercizio 2023 – originalmente previsto per il prossimo 30 giugno – e a tal fine Vi comunichiamo che abbiamo disposto i necessari movimenti finanziari a coperture del pagamento del modello PAGO PA da parte Vostra emesso, che avverrà, alla luce dei tempi tecnici di valuta bancaria intercorrenti, entro mercoledì 08.05 p.v.. Tanto Vi dovevamo per nostra maggiore precisione, ribadendovi altresì che è nostra immediata cura procedere alla sostituzione della garanzia di cui sopra – scopertasi come falsa – con polizza idonea e valida, come previsto dal vigente atto di convenzione, nel più breve tempo possibile”.

“Il frodato è GPS – ha detto la sindaca – ma anche noi siamo parte lesa, il giro è molto più ampio, con connotati a livello nazionale. Il versamento del canone 2023 avverrà entro l’8 maggio, sarà poi mima cura convocare l’amministratore delegato di GPS Lodelli Alliata e capire come procedere nell’ambito della pratica. La bancabilità arriverà entro maggio, questo ci è stato confermato da una Pec. Secondo noi il recesso non è la strada giusta – ha detto Tarasconi incalzata dalle domande dei consiglieri – e rimando al mittente tutte le accuse di mancata trasparenza o che questa amministrazione non sia pulita, questo non lo accetto. Recedere significa lasciare la piazza nello stato in cui è oggi per altri dieci anni. Uno può essere a favore, può essere contro, però questa caccia alle streghe, come se si stesse cercando di nascondere qualcosa, nessuno di noi fa tifo per nessuno, se non per la città”.

E nel ringraziare i consiglieri di Fratelli d’Italia che hanno portato alla luce il fatto, non ha mancato una stoccata “se voi ci aveste fatto vedere quello che avevate scoperto, saremmo andati insieme in Procura, per il bene della città”.

Prima dell’annuncio della sindaca l’argomento ha girato sempre intorno a Piazza Cittadella, seppur indirettamente. In discussione c’era la proposta di una commissione speciale per l’analisi della spesa corrente del Comune proposta da Fratelli d’Italia. Dapprima scettica la maggioranza si era poi detta favorevole. Ma “nel tempo ha assunto i caratteri di inchiesta vera e propria senza alcuna novità rispetto alle commissioni già esistenti – ha spiegato la consigliera De Micheli – dal girono in cui si è aperta la discussione fino ad oggi i termini sono solo peggiorati. Alla commissione 1 siamo arrivati con atteggiamento di apertura, poi non abbiamo partecipato al voto. Se diamo fiducia rispetto ad una richiesta non invasiva, è ovvio che ci deve essere una reciprocità. Poi arriva un atto che è di sfiducia nei confronti dell’amministrazione, ovvero il gruppo di FdI trova un comunicato stampa della società assicurativa e invece di fare un atto di fiducia per il bene dei piacentini, parlandone con la sindaca, va in procura a presentare un esposto”.

“Non voterete la commissione per ripicca – ha risposto la consigliera Soresi – sono schifata per il vostro modo di amministrare la cosa pubblica”.

Respinta anche la mozione, a firma di FdI, relativa alla richiesta di di parere della Corte dei Conti circa la legittimità dell’addendum di piazza Cittadella.

 

 

APP SU PIAZZA CITTADELLA “GHE QUEL C’LA STRUSA. GIUNTA E MAGGIORANZA USINO PAROLE NETTE CONTRO CHI NON HA RISPETATTO GLI ACCORDI”

L’espressione ” “ghe quel c’la strüsa” è quel che rende meglio la situazione ciò che sta accadendo in piazza Cittadella tra Comune e gestore GPS Parcheggi. Lo sostiene in una nota Alternativa per Piacenza che interviene sulla vicenda ripercorrendo le tappe principali che l’hanno vista sempre molto presente, “non per puntigliosità ma per presidiare l’effettivo interesse pubblico”.

Ecco la nota:

I nostri vecchi, a Piacenza, quando i conti non tornano usano l’espressione “ghe quel c’la strüsa”. Non serve essere addetti ai lavori per dirlo a proposito dei rapporti tra Comune e gestore delle aree sosta, cui compete anche la costruzione del parcheggio interrato in Piazza Cittadella, ormai una vera e propria saga.
Non per puntigliosità, ma per presidiare l’effettivo interesse pubblico, Alternativa per Piacenza segue da sempre l’intricata vicenda, un ginepraio di documenti in cui è facile perdere il filo.
L’ultimo colpo di scena, la fideiussione che forse è farlocca e forse chi lo sa, ci impone di riavvolgere il nastro.
Il 25 novembre 2022, in conferenza stampa, presentammo alla città una serie di osservazioni sui canoni di concessione dovuti per la gestione delle aree sosta a pagamento del 2020, 2021, 2022 e non ancora versati. Guarda un po’, a stretto giro, il 27 dicembre, GPS versava al Comune 427 mila euro di acconti per il ’20 e’21.
In risposta a una nostra interrogazione, l’assessore Bongiorni confermava l’esistenza di una polizza fideiussoria presso l’avvocatura, a copertura del canone minimo garantito 2020, 2021 e 2022 (13 gennaio 2023). Al 31 gennaio, in barba agli accordi contrattuali, del canone minimo garantito 2022 di 1.200.000 euro + iva, dovuto da GPS (prima Piacenza Parcheggi), al Comune, nessuna traccia. Sul fronte Piazza Cittadella, nel mentre, il direttore generale di Palazzo Mercanti Luca Canessa affermava che “Il cronoprogramma è elemento essenziale, con vincolo di risoluzione del contratto”. Ebbene, secondo questa tabella di marcia, Gps/Piacenza Parcheggi avrebbe dovuto produrre le dichiarazioni da parte degli istituti di credito finanziatori (la c.d. bancabilità) entro il 20/01/2024. La scadenza non viene rispettata e il Comune il 05 febbraio avvia il procedimento di risoluzione contrattuale per grave inadempimento. Siccome però il 4 marzo GPS sostiene lo “stato avanzato” del procedimento di valutazione creditizia, amici come prima e provvedimento di risoluzione archiviato.
Proseguiamo: il 12 marzo 2024 il Comune riscontra un nostro accesso agli atti rivelando che “al momento non risulta che il concessionario abbia provveduto a regolarizzare il versamento relativo al canone 2023”, specificando che agli atti esiste la polizza fideiussoria a garanzia del pagamento del canone minimo.
Col senno del buon padre di famiglia, in Consiglio comunale e nelle interviste abbiamo chiesto a gran voce di escutere questa benedetta fideiussione, trattandosi di soldi dei piacentini, che nel mentre si sono visti accollati gli aumenti delle tariffe orarie di sosta, subendo pure il disservizio di dover affrontare un’odissea per pagare il tagliando. Com’è, come non é, far rispettare impegni liberamente assunti, finora per il Comune non è stata una priorità.
Oggi che le carte sono finite in Procura (ApP é garantista e resta in attesa per commentare), ecco che l’inadempiente GPS, che da contratto avrebbe dovuto saldare entro il 31 gennaio, che a un certo punto si è data tutto il 2024, salvo poi correggere il tiro (chissà a che titolo!) annuncia di pagare “nell’immediato, pur avendo già assunto formale impegno con il Comune di saldare il canone stesso al 30 giugno prossimo”, come si legge nella nota diffusa da Piacenza Parcheggi.
Ecco, proprio questa sopraggiunta disponibilità “nell’immediato”, insieme alle sbandierare “inesistenti problematiche finanziarie” é l’elemento politico, che conferma la presa in giro ai piacentini di cui la maggioranza, giunta e consiglieri, dovrebbe farsi carico, con parole nette. Siamo di fronte a chi finora non ha rispettato gli accordi non per necessità ma per deliberata scelta. Nei fatti il Comune di Piacenza, con i soldi dei contribuenti, ha fatto da banca al privato debitore.
Staremo a vedere le prossime puntate. Di certo nessuno può pensare che se la fideiussione fosse veramente falsa, la questione possa chiudersi lì solo perché nel mentre il debito 2023 è stato saldato. “Ghe quel c’la strüsa”, bisogna dar retta alla saggezza popolare.

PIACENZA PARCHEGGI: “PAGHEREMO SUBITO IL CANONE 2023 AL COMUNE. LA FIDEIUSSIONE CI RISULTA VALIDA”

A prendere la parola, ora, è Piacenza Parcheggi spa, la società che gestisce gli spazi di sosta a pagamento nel comune di Piacenza. Lo fa, dopo che sulla stampa locale, sono comparsi articoli rispetto alla veridicità della fideiussione assicurativa a garanzia del canone minimo garantito emessa in favore della
Amministrazione Comunale.

Ecco la nota:

Ebbene, da tutte le evidenze oggi in possesso e a conoscenza della società concessionaria, la garanzia di cui sopra risulterebbe essere assolutamente valida, efficace e nel pieno del proprio periodo di vigenza (scadenza prevista
31.12.2027). La stessa è stata regolarmente pagata e transata da broker assicurativi professionali, dei quali la società si è sempre avvalsa al fine di ottenere le polizze assicurative necessarie alla gestione delle proprie attività operative e contrattualmente previste dall’atto di Convenzione vigente con il Comune di Piacenza.
Di più, risulta essere agli atti dell’Amministrazione Comunale idonea p.e.c. di conferma della validità della polizza, inviata dalla compagnia assicurativa emittente, ricevuta dal Comune di Piacenza in data 11.01.2023.
Le notizie oggi riportate dagli organi di stampa, relativamente alla asserita falsità della garanzia fideiussoria, riportano profili di assoluta gravità e pertanto la società concessionaria non ha esitato ad attivarsi al fine di fare
chiarezza. Abbiamo pertanto inviato comunicazioni dirette alla società emittente la polizza assicurativa, al fine di comprendere la fondatezza delle notizie emerse e restiamo in attesa di riscontro da parte della stessa.
Se, per qualunque motivazione, dovessero in alcun modo emergere profili di illegittimità, falsità o comunque invalidità della garanzia fideiussoria in argomento, la società concessionaria non esiterà a difendere i propri interessi
in qualunque sede giudiziaria, nessuna esclusa, al fine di affermare – in primis – la propria totale estraneità a fatti illeciti connessi all’emissione della polizza in favore del Comune di Piacenza, nonché per ottenere la tutela dei
propri diritti ed il risarcimento del danno patito, risultando di fatto parte lesa di tale vicenda, avendo subito tutti i costi e le incombenze relative alla emissione della polizza di cui sopra e avendo versato tutti i canoni contrattualmente dovuti in favore dell’Amministrazione.

Si ribadisce infatti, che la polizza in argomento risulta essere stata negoziata da broker professionali iscritti agli albi normativamente previsti, risulta essere stata integralmente pagata e consegnata alla Amministrazione Comunale in
assoluta buona fede, in ossequio agli obblighi contrattuali.
Comunque, ribadendo la totale ed assoluta estraneità della società concessionaria ad eventuali atti fraudolenti relativi alla asserita falsità della polizza a garanzia dei canoni concessori, la società Piacenza Parcheggi spa, al fine di evitare inutili quanto dannose strumentalizzazioni, comunica che pagherà nell’immediato il canone relativo all’annualità 2023 pur avendo già assunto formale impegno con il Comune di saldare il canone stesso al
30 giugno prossimo. Tale decisione vuole, ancora una volta, andare incontro alle posizioni della Amministrazione Comunale e dimostrare la totale infondatezza di alcune asserzioni che si leggono sugli organi di stampa
relativamente a paventate – quanto inesistenti – problematiche finanziarie della società, o di strumentali dilazioni temporali di sorta rispetto alle chiare e precise obbligazioni contrattuali che la stessa società ha sottoscritto con
l’Amministrazione Comunale.

In ultimo, nella denegata ipotesi che la garanzia fideiussoria di cui sopra risultasse non essere valida ed efficace – o addirittura contraffatta come emergerebbe dalle notizie di stampa – la società concessionaria si attiverà
immediatamente per la sostituzione della stessa con una polizza fideiussoria alternativa, pienamente rispondente ai crismi contrattuali previsti.