Forse per superare qualche attrito e cercare maggiore partecipazione di tutto il consiglio, in generale, era meglio parlare e almeno in parte condividere alcune scelte. Il problema non è tanto vedere una predominanza dei commercialisti, uno in Cda ed uno come direttore generale, in Fondazione; il problema è la massima unità d’intenti per ritrovare credibilità e serenità. Solo con un serio, celere ed accurato lavoro di analisi finanziaria sul patrimonio, oltre a rispondere ai quesiti del ministero ed ai dubbi della procura, si potrà sperare di tornare credibili davanti ai cittadini. E se errori ci sono stati, una volta appuratane la gravità e l’implicazione, il Cda ed il presidente non potranno esimersi da una dovuta azione di responsabilità.
Come a suo tempo avevamo fatto con il dr.Toscani, anche al nuovo Cda auguriamo buon lavoro, nella speranza che il lavoro di squadra possa essere effettuato non solo nell’ambito del Cda ma anche nell’ambito del Consiglio generale nella sua totalità, nonostante le varie problematiche che nel suo ambito potranno nascere. Vi aspettiamo quanto prima in consiglio comunale per aggiornare la cittadinanza sul Vostro lavoro e sulla Vostra analisi sulla situazione patrimoniale della Fondazione.