SACCARDI: “IN MAGGIORANZA SI POTREBBE PARLARE DI PIU’ “

Uno strappo all’interno della maggioranza è innegabile; le posizioni dei Liberali Piacentini in merito alla vendita delle quote di Iren sono di segno opposto rispetto alla strada che ha deciso di seguire l’amministrazione, ovvero l’alienazione. Il consigliere di Forza Italia Mauro Saccardi, che si è astenuto sul rinvio chiesto dai Liberali, definisce la vicenda semplicemente una “diversità di posizioni” ma auspica maggior dialogo in maggioranza.

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ZANARDI: “MI METTO A DISPOSIZIONE DI UNA NUOVA FORZA ITALIA”

E’ ferma e convinta della sue scelte Gloria Zanardi mentre spiega le motivazioni che l’hanno portata ad uscire dal gruppo Liberi per entrare nel gruppo misto, per un graduale avvicinamento a Forza Italia. “Dopo anni di gestione fallimentare – ha detto Zanardi – oggi in Forza Italia ci sono le condizioni per un cambio di marcia. Io mi metto a disposizione”.

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AMMINISTRATIVE COMUNALI, FORZA ITALIA DIETROFRONT SU TRESPIDI

L’intenzione iniziale era quella di presentarsi uniti, con un unico candidato, alle prossime amministrative. Nelle ultime ore però, in casa centrodestra, sta accadendo un pò di tutto. Mai come ora il condizionale è d’obbligo, anche se sembrava tutto pressoché deciso; se da una parte il sondaggio commissionato a Euromedia Research darebbe per favorita Patrizia Barbieri tra i sei nomi proposti dal centrodestra, Luigi Cavanna, Paolo Mancioppi, Fabio Callori, Lino Girometta e Massimo Trespidi, sarebbe proprio su quest’ultimo che Forza Italia avrebbe tolto il veto inizialmente posto. Erano ben due gli esponenti che nutrivano dubbi sulla candidatura di Trespidi: il coordinatore provinciale Jonathan Papamarenghi e quello di Massimo Palmizio coordinatore regionale di Forza Italia. In una nota di Anna Borsarelli, vice coordinatrice regionale, Forza Italia torna clamorosamente indietro sulle sue posizioni scrivendo che  “A dispetto di quanto dicono i giornali sono stati male informati le trattative su Piacenza non sono chiuse e Forza Italia tra Trespidi e Barbieri sceglie Trespidi. La questione è sul tavolo del Presidente Berlusconi”. Addirittura Berlusconi, segno che la questione è scottante, forse più per logiche di partito che altro. Un dietrofront quanto mai inaspettato forse anche per lo stesso Trespidi che, alla luce del risultato del sondaggio, sembrava stesse lavorando ad una lista autonoma, quindi fuori dalla coalizione di centrodestra, pur di partecipare alla competizione elettorale. Sarebbe lui il nome che in un eventuale ballottaggio potrebbe competere con più chances con il candidato del Pd Paolo Rizzi. Sta di fatto che la situazione resta molto ingarbugliata e l’immagine che ne esce non è certamente quella di una coalizione unita.

 

CRESCONO I MAL DI PANCIA IN FORZA ITALIA

Tredici firme, sindaci, assessori e consiglieri comunali. Due tratti in comune: appartenenza politica e una profonda sfiducia nei confronti dei vertici regionali di Forza Italia, compresa anche Piacenza. Qualche giorno si erano levate le voci dei consigliere provinciali, Gloria Zanardi e Paola Galvani, del capogruppo in consiglio comunale, M.Lucia Girometta, oltre che di  altri rappresentanti, consiglieri comunali ed assessori del territorio.

“Non possiamo che condividere ed associarci alle loro considerazioni – si legge nella nota – e ci rammarichiamo alquanto che, ad oggi, nonostante la palese insofferenza manifestata dai territori, né il coordinatore regionale, Massimo Palmizio, né i due suoi vice, Borsarelli e Callori, né tanto meno il coordinatore provinciale piacentino, Papamarenghi, abbiano speso mezza parola, invitando ad un’aperta discussione i “ribelli”, giustificando le proprie scelte, o anche solo per difendersi. Solo un silenzio assordante. Ancora una volta è stato dimostrato come dialogo, confronto e condivisione siano termini non inclusi nel vocabolario dell’attuale dirigenza del partito, che vuole imporre ordini dall’alto, che incidono sui singoli territori, senza preoccuparsi delle conseguenze pratiche e concrete che alcune scelte comportano. Le esperienze degli ultimi mesi, locali e nazionali, ci portano a pensare che sia il momento di una ristrutturazione all’interno di Forza Italia della classe dirigente, un rinnovamento che porti giovamento sia al processo di rigenerazione del partito nelle varie province, sia al rapporto con gli alleati di centrodestra, convinti che con interlocutori pragmatici e leali si riesca a trovare un’unione più affiatata”. i firmatari sono: Giovanni Malchiodi – Sindaco di Ferriere, Federico Beccia – Sindaco di Ottone, Stefano Giorgi – Assessore di Rottofreno, Paolo Scaglia – Vicesindaco di Ferriere, Sergio Covati – Vicesindaco di Coli, Paolo Toscani – Assessore di Ferriere, Adele Repetti – Assessore di Coli, Paolo Bergonzi – Consigliere comunale Pontenure, Bernardo Baccanti – Consigliere comunale Castell’Arquato, Monica Pietrasanta – Consigliere comunale Nibbiano, Chiara La Guzza – Consigliere comunale di FerriereErminio Crenna – Consigliere comunale di Ferriere, Silvano Molinelli- consigliere comunale Ferriere.

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NUOVO DIRETTORE ASL, FORTI CRITICHE DA FORZA ITALIA

Fa discutere in casa centro destra la nomina del neo direttore generale Ausl Luca Baldino. In una nota i sindaci di Lugagnano, Jonathan Papamarenghi, e Cortemaggiore Gabriele Girometta, definiscono “inconcepibile” il metodo utilizzato dalla Regione per la nomina del direttore.

“La gravità – dice Gabriele Girometta Sindaco di Cortemaggiore – sta nella non condivisione del nome che, a quanto pare, sarebbe stato oggetto di confronto con il solo Sindaco di Piacenza e con il Presidente della Provincia”.

“Più che un accordo di territorio – continua Jonathan Papamarenghi – è un accordo tutto di casa PD dove la regione ha sentito gli interlocutori che più gli erano comodi. Si tratta di una figura che arriva in momenti delicatissimi, con la quale tutti i comuni dovranno lavorare gomito a gomito portando avanti anche scelte che si preannunciano difficili: per questo motivo un confronto più ampio sarebbe stato indispensabile”.

I sindaci invitano la Regione a rivedere la propria scelta che “ancora una volta portano a Piacdnza un dirigente non condiviso con il territorio” e ancora “anche dopo quanto accaduto a Fiorenzuola con il sequestro del cantiere del nuovo ospedale,  ci si sarebbe aspettati la convocazione della Conferenza Socio Sanitaria sentendo tutti i sindaci e arrivando insieme alla nomina del nuovo Direttore “.

GIROMETTA, F.I. “MEDIATORE SOCIALE ACER, CHE FINE HA FATTO?”

La figura del mediatore sociale di Acer sembra non avere pace. Dopo le dimissioni di Giulio Merli, nel giugno scorso, venne nominato Fabio Marchetti; anche in questo caso non mancarono le polemiche sulle modalità di selezione. Ad oggi pare che anche Marchetti si sia dimesso. Il tutto dev’essere avvenuto nella massima riservatezza dal momento che la capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Lucia Girometta ha presentato un’interrogazione urgente a sindaco e giunta per chiedere chiarimenti rispetto alla vicenda, dal momento che il mediatore sociale è una figura di massima utilità e prevista dal regolamento regionale. Ecco il testo:

Premesso che:

Presso l’ACER di Piacenza è in funzione il servizio di mediazione sociale, utile a dirimere le controversie tra condomini e a favorire armonia e coesione; Già nel mese di giugno avevo presentato un’interrogazione chiedendo la motivazione del perché non si provvedesse alla nomina di un nuovo Mediatore Sociale,  in seguito alle dimissioni del dott. Merli. Poco dopo era stato nominato il dott.Fabio Marchetti, quale Mediatore Sociale, che, da quanto mi è stato riferito, si è dimesso nei primi giorni di febbraio.

 

Considerato che:

Tale figura è di grande importanza ed è insostituibile per i residenti, e non,  delle abitazioni dell’Acer. Tale nomina credo sia un atto dovuto, soprattutto in base ai regolamenti regionali.

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Se corrisponde al vero che anche il nuovo Mediatore Sociale si è dimesso e le motivazioni di questa decisione;Per quanto tempo il servizio rimarrà ancora scoperto e quali siano i tempi previsti per l’assegnazione di un nuovo incarico.

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CENTRODESTRA UNITO: “UNA MARCIA DI PARTE”

Non è stata una manifestazione condivisa, reclama il centrodestra che si è presentato unito per prendere le distanze dalla camminata per la pace organizzata dalle associazioni. Compatti si sono presentati alla stampa Forza Italia con il coordinatore Jonathan Papamarenghi, i consiglieri Lucia Girometta e Filiberto Putzu, la Lega Nord con il segretario Pietro Pisani, il consigliere comunale Massimo Polledri e il consigliere regionale Matteo Rancan, Fratelli d’Italia con il consigliere regionale Tommaso Foti e il consigliere comunale Erica Opizzi. “Il PD è collaboratore di quanto accaduto – ha detto Papamarenghi – che non riesce a controllare i flussi migratori. “Piacenza è l’anomalia italiana” ha denunciato il consigliere Putzu con il 16% di presenza straniera, Castel San Giovanni raggiunge il 20% per presenza di studenti stranieri nelle scuole. È intento del consigliere di Forza Italia chiedere ai sindaci la quantità dei fondi erogati alla popolazione straniera, per questo – ha aggiunto – organizzeremo banchetti per informare i cittadini”. “Basta con il supermercato del buonismo” è la definizione utilizzata dal consigliere Polledri per definire le politiche utilizzate dall’amministrazione per favorire gli immigrati. “Non apprezzo la satira quando si tira in ballo la religione, ma ritengo folle il gesto di Parigi – ha chiarito Tommaso Foti – a livello regionale occorrono autorizzazioni precise per l’aperture delle moschee. O vige il principio di reciprocità o diversamente non è possibile”. E c’è chi come il neo consigliere regionale del Carroccio Matteo Rancan caldeggia la risoluzione degli accordi di Schengen.

Le interviste all’interno dell’articolo precedente 

CENTRODESTRA

PAPAMARENGHI: “CALLORI FUORI PER COLPA DI UNA LEGGE ELETTORALE ASSURDA”

Il responsabile provinciale di Forza Italia Jonathan Papamarenghi torna a commentare l’esito del voto regionale e lo fa con un palese rammarico per ma mancata elezione del candidato Fabio Callori. Papamarengi attribuisce il mancato seggio all’ex sindaco di Caorso, ad una legge elettorale che ha premiato un’altra provincia (Bologna) nonostante Forza Italia abbia ottenuto una percentuale di voti più bassa.

La nota integrale:

Una legge elettorale assurda rende Consigliere non chi vince le elezioni ottenendo il maggior numero di preferenze, ma chi arriva secondo (se non terzo o quarto).Non entro nel merito di chi, in tutta la regione, beneficia del meccanismo, ma guardo alla sostanza della legge e non posso nascondere la delusione ed il rammarico, che so essere di tantissimi, nel vedere che Piacenza, dove il nostro Partito ha ottenuto il 13,81 % dei voti, contribuendo anche a portare la coalizione di centrodestra ad essere la più votata, non può esprimere il proprio Consigliere Regionale di Forza Italia. Il nostro Candidato più votato con 3.396 voti di preferenza infatti, pur avendo Forza Italia a Piacenza il record di consensi di tutta la regione, perde il seggio a favore della provincia di Bologna, dove il partito ha ottenuto un ben minore 8,51 % dei voti, ed alla provincia di Modena, con un 7,79 % dei voti. Son ben consapevole che la legge elettorale stabilisce le regole del gioco, ma mi permetto di definirla avvilente per i territorio e per la rappresentatività democratica. È infatti inutile avere dei collegi su base provinciale se poi l’attribuzione dei seggi è definita su base regionale, avvantaggiando così città più popolose come Bologna e, appunto, Modena. Capisco, quindi, i molti messaggi di sfiducia nel sistema ricevuti in questi giorni da elettori che assistono al vanificarsi del loro sforzo elettorale non vedendo eletto il candidato che ha ottenuto il più ampio sostegno, a differenza di chi entra in Consiglio Regionale con ben minori percentuali e ben minore numero di consensi. Apprendendo ora della comprensibile scelta del candidato Presidente Alan Fabbri di dimettersi da sindaco di Bondeno per restare consigliere regionale (con il seggio che diversamente sarebbe stato attribuito a Piacenza) e vedendo sfumare la doverosa opportunità per il nostro Partito di avere un Consigliere piacentino, voglio ancor più ringraziare tutti i candidati di Forza Italia, che hanno lavorato in modo determinante per ottenere il miglior risultato della Regione e manifestare la solidarietà mia personale e del Partito piacentino per Fabio Callori perché un’assurda legge elettorale non permette di eleggere chi, venendo scelto dagli elettori, nella sostanza vince le elezioni.

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COLOSIMO ACCUSA FORZA ITALIA:”C’E’ CHI DICE NO, MA CHE ALMENO LO DICE!”

Non sono piaciute al consigliere di Piacenza Viva Marco Colosimo le esternazioni dei colleghi di Forza Italia in merito alla progetto di riqualificazione di Borgo Faxhall, al quale non si opporranno ma “vigileranno con attenzione”. La minoranza, è il senso delle parole dei consiglieri Putzu e Girometta in conferenza stampa, non può opporsi a qualsiasi pratica. Forza Italia ha voluto far sentire la propria indipendenza e la propria voce che non sempre coincide con quella dei colleghi della minoranza. Non l’ha presa bene Colosimo che in una nota critica pesantemente la posizione dei consiglieri di Forza Italia,  “che dice di essere vigile e garante e che nella discussione più importante di questo mandato amministrativo non presenta nemmeno un emendamento proprio mettendosi al traino dell’opposizione irruente, malconsigliata e tentennante sottoscrivendone gli atti.”

Di seguito la nota del consigliere:

‘C’è chi dice no, ma che almeno lo dice!” 

senza voler entrare nel merito della questione Borgo Faxhall, che meriterà un’ampia analisi ben dettagliata, per far capire a tutti i cittadini le motivazioni che stanno alla base di questo no, un no volto alla cassazione della pratica negoziale intrapresa tra Coemi e Comune di Piacenza, e non un no relativo al progetto di riqualificazione dell’intera area. Ma come detto non è questo l’intervento volto a far chiarezza sui motivi che domani in Consiglio Comunale mi porteranno a votare contro la delibera, piuttosto è un intervento in risposta alle dichiarazioni rese in sede di conferenza stampa dagli esponenti in consiglio Comunale (2) di Forza Italia, che lamentano a loro dire una posizione troppo ostruzionista della minoranza di cui loro fanno parte, e che al sottoscritto regalano elogi e testimonianze di stima apostrofandomi come giovane, arrogante ed irruento. Non posso che ringraziare, perché si in effetti ho 24 anni e quindi data la mia età non potrei esser catalogato come persona anziana. Desiderio ringraziarli perché cosi dichiarando mi hanno fatto capire che quello che sto facendo lo sto facendo bene, perché i risultati li tocco con mano ogni giorno, dalle passeggiate sul mercato, ai contatti con le associazioni di categoria, dai commercianti e dai tanti giovani che hanno trovato probabilmente in me un interlocutore qualificato e costruttivo per la realizzazione di qualsiasi tipo di evento. Sono contento quindi che il consigliere in questione mi abbia etichettato cosi, perché i meriti e i demeriti ultimamente sono stato abituato a riceverli di persona, dai gruppi della minoranza e dai banchi dei colleghi consiglieri della maggioranza, passando dagli Assessori al Sindaco di questa città, senza alcuna intermediazione giornalistica, ma con una semplice stretta di mano o pacca sulla spalla. Sono ulteriormente contento che la loro critica sia arrivata in questo modo perché gli ultimi a farlo contro di me sono stati i Si.Cobas. Quindi da oggi la mia considerazione verso Forza Italia sarà paragonata a quella che ho nei confronti di un fantomatico sindacato difensore di non si sa quali diritti. Probabilmente risulterà difficile amministrare questa città, o per lo meno proporre a questa amministrazione una squadra di persone competenti e appassionate. Il perché è facilmente comprensibile dato che c’è sempre qualcuno che fa i capricci, qualcuno con il dente avvelenato non si sa per cosa, qualcuno che invece di scagliarsi contro una negoziazione che andrà a ledere l’interesse del Comune si scaglia contro la minoranza stessa, accusandola di essere troppo ostruzionista. Qualcuno che dice di essere vigile e garante e che nella discussione più importante di questo mandato amministrativo non presente nemmeno un emendamento proprio mettendosi al traino dell’opposizione irruente, malconsigliata e tentennante sottoscrivendone gli atti. In conclusione, lancio un invito a tutti i piacentini, ossia quello di partecipare alle sedute del consiglio comunale, per vedere di persona l’operato dei vostri eletti, la reale competenza e soprattutto la reale partecipazione, la quale signori, vi riserverà importanti scoperte e magari,se mai ce ne fosse ancora bisogno vi farò capire come operano i partiti e i loro eletti. Il vecchio modo di far politica è sempre presente con qualche rara eccezione. Solo una seria e fattiva rappresentanza civica potrà assicurare adeguata partecipazione di tutti i cittadini. Cosi facendo magari alle prossime elezioni saprete da chi non farvi rappresentare.

REGIONALI, PIACENZA SI PRESENTA COSI’

In vista delle elezioni regionali del 23 novembre, Piacenza si presenta così. Il Partito Democratico presenta quattro candidati per un posto in consiglio, in Forza Italia sarà sfida a due tra il consigliere uscente Andrea Pollastri e Fabio Callori, Fratelli d’Italia punta sull’ingresso di Tommaso Foti, e nella Lega Nord il nome più illustre è quello dell’ex assessore provinciale Manuel Ghilardelli. Il Pd spera di piazzare due consiglieri, addirittura un assessore nel caso di vittoria di Stefano Bonaccini alla presidente. La favorita sarebbe Katia Tarasconi che in questi anni nel ruolo di assessore comunale si è guadagnata una larga fetta di consenso. In corsa per i democratici ci sono, oltre che Tarasconi, Paola Gazzolo, assessore regionale uscente, Alessandro Ghisoni ex sindaco di Podenzano e Gianluigi Molinari segretario provinciale del partito. Tutti personalità che hanno una buone possibilità di farcela, per questo sarà fondamentale la gestione della campagna elettorale, soprattutto nelle ultime settimane prima del voto.

Per Forza Italia sono quattro i piacentini in lista: Andrea Pollastri, consigliere uscente, Fabio Callori, vice coordinatore regionale di FI, Guendalina Cesareo consigliere comunale di Castel San Giovanni e Federica Sgorbati.

Il nome che spicca in Fratelli d’Italia è quello dell’ex parlamentare Tommaso Foti, attualmente consigliere comunale. In lista anche Giancarlo Tagliaferri, sindaco di San Giorgio, Anna Gregori, Edoarda Ghizzoni.

La Lega Nord punta su Manuel Ghilardelli, Matteo Rancan, Silvia Testa e Loredana Bossi.

Il Movimento 5 Stelle presenta quattro candidati: Roberto Accordino, Roberta Buzzini, Silvana Gnecchi e Loenardo Vecchi.

Sinistra Ecologia e Libertà ha candidato Giuseppe Mori, Roberto Bassi, Alessandra Calì, Sara Dallabora.

Per L’Altra Emilia Romagna si candidano l’ex assessore comunale Manuela Bruschini, Basilio Riga, Stefania De Micheli e Andrea Poggi.

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