PERIFERIE: LA GIORNATA DI STUDIO DI UNACITTA’ DEDICATA A FRANCESCO CACCIATORE

Si intitola Periferie, centri di vita quotidiana, la giornata di studio e confronto del comitato Una città, nato per ricordare, valorizzare, e attualizzare la figura di Francesco Cacciatore, amministratore locale, scomparso nel 2021, a soli 63 anni.

Si parlerà di luoghi della città che vivono e parlano una propria lingua, di come si sono sviluppati negli anni e cosa rappresentano per Piacenza. Mettendo insieme le idee, come era solito spesso dire lo stesso Cacciatore.

Tra i relatori della giornata, che si svolgerà sabato 25 novembre in sant’Ilario dalle 9.30 alle 13, Pierluigi Bersani, i filosofi Flavio Cuniberto e Rocco Ronchi. Poi la tavola rotonda dal titolo Cos’è oggi periferia con l’onorevole Paola De Micheli, il parlamentare Simone Cola,  Leopoldo Freyrie e la ricercatrice Giulia Fini.

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NASCE UNACITTA’, IL COMITATO NEL SEGNO DI FRANCESCO CACCIATORE. PRIMO EVENTO A NOVEMBRE: “PERIFERIE 2023”

Nasce il comitato Unacittà, nel segno di Francesco Cacciatore, scomparso a 63 anni nel novembre del 2021, “esponente della sinistra piacentina, dirigente pubblico e personalità di rara umanità” si legge nella nota. Il comitato è costituito “da familiari, amici e persone che hanno visto nella figura di Francesco un punto di riferimento nell’adoperarsi per la propria comunità, dalla politica allo sport. Il Comitato non ha finalità lucrative e curerà l’organizzazione, dalla cadenza annuale, di manifestazioni, convegni, tavole rotonde, eventi culturali e artistici” si legge nello Statuto, “che abbiano per oggetto la Città di Piacenza nonché lo studio e l’approfondimento delle problematiche di natura sociale, economica ed ambientale che la interessano”.
“Far crescere uno spazio pubblico aperto di donne e uomini che sentono la necessità di incontrarsi e confrontarsi promuovendo così un confronto pubblico informato. Inquadrare e mettere a fuoco i nuovi fenomeni: sociali, economici e politici, confrontandoci con altre esperienze è – nel solco della storia pubblica di Francesco – l’obiettivo del Comitato” spiegano l’architetto Giuseppe Baracchi, presidente di Unacittà, e Daniela Tagliaferri del
direttivo. “Vorremmo costituire su queste basi un momento, un luogo di studio e confronto sulla città visibile intesa come proiezione geometrica di diverse espressioni: l’organizzazione politica della società, la città delle persone e la città del potere”.
Un evento, il primo, previsto a novembre 2023, per analizzare, ragionare e proiettare verso il futuro un’idea di città intesa come luogo di vita e relazioni, di comunità e prospettiva, di potere ed emarginazione.
Su queste basi il Comitato “Unacittà” promuove la giornata di studio e confronto: “PERIFERIE 2023”

Per parlare delle molteplici forme in cui si sviluppa “una città”: forma sociale, urbana, ambientale e lavorativa. Per affrontare il tema sfaccettato delle periferie e ragionare attorno a demografia, emigrazione ed immigrazione,
pendolarismo, paesaggio, precarietà, cultura, socializzazione. In una parola: identità.
Ricomporre l’identità delle “PERIFERIE” che noi tutti viviamo, dai salotti buoni fino ai margini, può disegnare un futuro consapevole della città? “Facciamoci attorno qualche ragionamento”, come avrebbe detto Francesco.

I promotori del comitato Unacittà sono: Tagliaferri Daniela Tagliaferri, Alberto Cacciatore, Lorenzo Cacciatore, Ernesto Carini, Paolo Arata, Giuseppe Baracchi, Nino Beretta, Sergio Bernini, Silvio Bisotti, Eugenio Gazzola, Giacomo Lucchini, Flavio Chiapponi, Federico Sichel, Mattina Motta, Floriana Iosefo.

 

IL RITRATTO SINCERO DI FIORI VERSO L’AMICO CACCIATORE. “TALENTO, COMPETENZA E SPIRITO DI COESIONE. UNA GRAVE PERDITA PER PIACENZA”

Senza retorica e profondamente votato a tracciare un ritratto fedele di ciò che è stato, sia come uomo che come amministratore. Così Paolo Fiori ha preso la parola nel corso dell’orazione funebre ai funerali di Francesco Cacciatore. Suo amico fraterno fino all’ultimo, l’avvocato Fiori ha ripercorso le tappe politiche dell’ex vice sindaco senza esimersi dal pronunciare parole taglienti dirette proprio agli allora colleghi di partito del PD, davanti a centinaia di persone riunite alla “Porta del Cielo” per dare l’ultimo saluto a Cacciatore. Accanto alla moglie e ai figli, i colleghi della Provincia e del Comune, gran parte dei rappresentanti del mondo politico piacentino, le società sportive con cui aveva lavorato negli anni di assessorato allo sport. I parlamentari piacentini Pier Luigi Bersani e Paola De Micheli, Maurizio Migliavacca, gli ex primi cittadini Paolo Dosi e Roberto Reggi, ma anche avversari politici come il sindaco Patrizia Barbieri e l’assessore Jonathan Papamarenghi.

“Talento, spirito di coesione, competenza, talento per controllo e dominio della macchina amministrativa”, così Fiori nel descrivere le doti di Cacciatore ma anche “marito e padre esemplare”. L’amicizia con Fiori inizia nel 1994 con l’elezione in consiglio comunale nelle file del PdS, poi le strade si sono separate, nel senso che Fiori non si è più ricandidato, per Cacciatore invece è stato l’inizio dell’esperienza politico-ammnistrativa. Ma l’amicizia è proseguita costante fino all’ultimo, ed è proprio a questo punto che le parole dell’avvocato picentino si fanno pesanti nei confronti di chi ha lavorato fianco a fianco con l’ex vice sindaco. “Non sempre venne ricambiato – ha rimarcato Fiori – ma è sempre stato persona leale e corretta. Non era solo amministratore tecnico, ma politico abile e consumato. I suoi capisaldi sono sempre stati la razionalità e il profondo convincimento che la politica c’è solo se c’è coesione, un valore che ha sempre perseguito. Non è mai stato un settario, radicale, ha sempre cercato un punto di incontro con gli avversari, senza venire meno alle sue idee”.

Nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento della politica cittadina “e non senza problemi” sottolinea Fiori “invidia e ostilità nei suoi confronti, perché non a tutti era gradita questa sua posizione, ci sono stati vari tentativi anche di basso livello per contrastare il suo ruolo. Ma nonostante i torti subiti, non è mai venuto meno al suo spirito di servizio. Avrebbe meritato ben altro che la sfera dell’amministratore locale”.

In particolare Fiori ha fatto riferimento a due fatti: nel 2010 la mozione di sfiducia dell’ex sindaco Vaciago in merito alla pratica di riqualificazione dell’ex palazzo Enel di viale Risorgimento “quella denuncia alla procura della repubblica – ha detto Fiori – si rivelò un coacervo di malignità e farneticazioni, ui magistrati dichiararono la totale inconsistenza di quelle accuse, subito dopo cadute nel ridicolo e nell’oblio”. L’altro fatto a cui ha fatto riferimento è stato quello che risale al 2014, l’estromissione dalla giunta Dosi i cui Cacciatore aveva l’incarico di vice sindaco e assessore ai lavori pubblici. “Una parte del centro sinistra non aveva digerito il suo ruolo eminente”. Una estromissione che, secondo Fiori, il centro sinistra pagò caro, perdendo sonoramente le elezioni del 2017.

 

 

E’ MANCATO FRANCESCO CACCIATORE. POLITICA PIACENTINA IN LUTTO

E’ mancato nella notte Francesco Cacciatore, anima della sinistra piacentina. Amministratore rigoroso e attento, ex vicesindaco di Piacenza, politico di grande esperienza. Nella seconda giunta Reggi, dal 2007 al 2012, aveva ricoperto il ruolo di vice sindaco e anche di una parte di mandato di Paolo Dosi.

Da sempre attivo nel mondo della militanza politica, Cacciatore era stato eletto nel 1994 nelle fila del Pds a sostegno di Giacomo Vaciago sindaco, poi nel 2002 fu candidato nei Democratici di Sinistra e diventò assessore al bilancio della prima giunta Reggi. Nel 2007 assunse la carica di vicesindaco sempre a fianco di Reggi. Nel 2012 partecipò alle primarie per la candidatura a primo cittadino, che furono vinte da Paolo Dosi, di cui diventò assessore per una parte di mandato.

Decise di lasciare il Partito Democratico per dare vita alla sezione piacentina di Articolo Uno, di cui era coordinatore locale; nel 2018 si era candidato alla Camera per la formazione Liberi e Uguali.

Aveva 63 anni, da luglio era in pensione dal ruolo di dirigente responsabile del Servizio Ufficio di staff Bilancio, Patrimonio, Acquisti della Provincia di Piacenza. Aveva seguito fin dall’inizio la nascita del nuovo soggetto politico Alternativa per Piacenza, senza far mancare mai appoggi, suggerimenti e critiche costruttive, come era nel suo stile. Uno stile rigoroso e profondamente onesto intellettualmente.

Così lo ricorda Art.1MDP

“Francesco Cacciatore, coordinatore provinciale di Art.1 MDP, era, resta e rimarrà in futuro una guida per la nostra comunità politica. Ci lascia un uomo che incarna il modo di intendere e fare politica del nostro movimento: una politica che guarda ai molti, non ai pochi. Il suo esempio resterà per sempre inscritto nel nostro modo di agire, la sua eredità è enorme perché fondata sulla pratica quotidiana, dentro e fuori le istituzioni. Articolo1 abbraccia la famiglia e tutti quelli che ti hanno voluto bene. Non dimenticheremo la tua generosità, la tua passione per la sinistra e per la tua città, il tuo perenne sorriso”.

La comunità politica di “Alternativa per Piacenza-ApP” saluta con profonda commozione Francesco Cacciatore, promotore e animatore della prima ora di un’esperienza che incarna i valori per cui lui si è sempre speso.
Francesco lascia un grande vuoto. La sua onestà intellettuale, la competente esperienza, il suo saggio equilibrio accompagnato da una costante disponibilità al confronto, la sua intelligente passione per un impegno politico sempre radicato nei valori della democrazia e della lotta alle
diseguaglianze, sono una preziosa eredita’ da onorare. Fino all’ultimo, nonostante la prova della malattia, non ha fatto mancare il suo contributo nel
delicato ruolo di coordinatore del gruppo di lavoro “Ambiente e territorio”. La sua lucida e pacata concretezza è stata la cifra indispensabile per avviare un progetto ambizioso che con ancora maggiore determinazione ApP proseguira’ raccogliendo il suo testimone.

“La sua lunga esperienza politica – sottolinea il sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri – è sempre stata ispirata ad un confronto franco e aperto per il bene comune, in quell’ottica di servizi alla collettività che ha contraddistinto il suo ruolo professionale di dirigente pubblico. La passione che animava il suo impegno civico, mai disgiunta dalla competenza e da una profonda conoscenza amministrativa, resta un esempio per noi tutti, cos’ come la sua costante attitudine al dialogo e all’ascolto dei cittadini”.

Alla famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze.

 

CACCIATORE, ART.1 :”NON E’ TEMPO DI TEMPOREGGIARE”

“Non è tempo di temporeggiare”. E’ il commento di Francesco Cacciatore, referente di Art.1, verso il risultato ottenuto dal centrosinistra al voto europeo: un 22.7% che potrebbe segnare un nuovo inizio a patto che la sinistra costituisca una solida e credibile alternativa alla destra, puntando sui tempo dell’equità sociale, lavoro e fisco.

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CACCIATORE RINUNCIA ALLA CANDIDATURA, INCOMPATIBILITA’ PER LA LEGGE SEVERINO

Francesco Cacciatore si sfila dalla corsa per le amministrativa. Una corsa terminata ancora prima di cominciare, pochi giorni dopo aver annunciato la sua candidatura a primo cittadino. Non ci sarebbero ragioni personali ma espressamente dettate dalle Legge, il D.Lgs 39/2013, la legge Severino insomma che rende incompatibile la posizione di dirigente pubblico (professione che Cacciatore riveste in Provincia) con la presenza in consiglio comunale. “Una norma che, sinceramente, da un lato mi fa riflettere sul nostro sistema istituzionale – scrive i una nota- ma che dall’altro non posso che rispettare e tenere in dovuta considerazione. Poichè vivo del mio lavoro – e così vorrei continuare a fare – non posso certo pensare di rinunciarvi. Questo è il solo motivo che mi impedisce di proseguire una campagna elettorale in cui vorrei chiedere il consenso di cittadini che poi, di fatti, saprei già di non poter rappresentare”. Una scelta che Cacciatore non avrà preso a cuor leggero che poggia su “una mia ferrea convinzione ossia che in politica il legame fra eletto ed elettore sia fondato su un rapporto di verità e lealtà”. Ad Articolo 1 Movimento democratico e progressista Cacciatore rivolge “un personale ringraziamento per la fiducia e la comprensione, oltre che per la disponibilità, il contributo di idee e proposte e per l’impegno fin qui profuso. E a loro toccherà ora la decisione sul da farsi, e sono certo che lo faranno agendo per il meglio, nell’interesse del progetto che ci ispira e, più in generale, del bene del centrosinistra”. L’impegno in politica all’interno del Movimento continuerà, assicura Cacciatore, “proseguendo in quel percorso che, ci auguriamo, contribuisca a costruire una nuova agenda sociale e progressista a Piacenza e nel nostro Paese”. La domanda a questo punto è cosa intende fare Articolo 1: presenterà una lista autonoma  a sostegno di un altro candidato?

DOPO REFERENDUM: COSA E’ SUCCESSO AL PD? A TUTTO TONDO

Cosa è accaduto al Partito Democratico e quali conseguenza la vittoria del No avrà sulla politica locale? Tanto per intenderci, la domanda è: come il Pd si sta preparando al voto amministrativo di primavera? Secondo Francesco Cacciatore, ex vice sindaco della giunta Reggi e della giunta Dosi prima del rimpasto, il Pd ha perso i riferimenti e soprattutto una classe dirigente capace, quel profilo e quelle priorità che un partito di sinistra deve esercitare per amministrare la città. Non è un quadro rassicurante quelle che esce dalle sue parole, al contrario un partito che ha smarrito la strada maestra e i principi ispiratori.

Cinque anni fa, in questo periodo, si era nel pieno della campagna elettorale per le primarie del Pd, oggi il nulla, e la vittoria del No ha evidentemente rallentato tutto questo. E’ la riflessione di Gianni D’amo, storico esponente della sinistra più indipendente piacentina, fondatore di Città Comune. Sarebbe disposto a rimettersi in gioco ancora una volta per Piacenza? Non in prima persona magari, ma per competenza, passione ed esperienza certamente sì.

Teatro come forma di educazione e momento di riflessione. Il progetto Prevenzione Teatro si regge proprio su questo: le compagnia Piacenza Kultur Dom e teatro La Pulce stanno portando in tutta Italia spettacoli, rivolti agli adolescenti, sull’abuso di alcool, droga e gioco d’azzardo, che costituisce la nuova frontiere delle dipendenze patologiche. 600 repliche per oltre 120 mila spettatori, sono i numeri del progetto che racconta, con ironia e provocazione, i rischi delle dipendenze.

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REGIONALI PD, CERCANO UN POSTO ANCHE I POLITICI PIACENTINI

Le dimissioni del presidente della Regione Vasco Errani, oltre ad ever messo in moto la macchina delle elezioni previste ad ottobre, stanno solleticando anche le ambizioni dei politici di casa nostra desiderosi di conquistare un posto nel consiglio regionale. Nell’ultimo numero del Corriere Padano si fanno i nomi di Alessandro Ghisoni, ex sindaco di Podenzano, Gianluigi Molinari, segretario del Pd, Francesco Cacciatore, e Katia Tarasconi, assessore al Commercio. Tutti esponenti del Pd locale certo, ma di correnti decisamente differenti, questo fa pensare che all’interno del partito si siano già innescate schermaglie e controversie.

 

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