“A Natale non crediamo che arrivi per questo il pandoro glielo regaliamo di noi!”. Così il consigliere Nicola Domeneghetti, da parte del gruppo di Fratelli d’Italia, ha scherzosamente omaggiato l’assessore Dadati dopo il dibattito sull’annullamento della tappa del giro di handbike di domenica 24 settembre. Fratelli d’Italia aveva presentato un’interrogazione urgente proprio per approfondire come si sono svolti i fatti, soprattutto per capire quanto e in che modo il Comune sia da ritersi responsabile.
Ebbene l’assessore allo Sport ha ribattuto ad ogni accusa ripercorrendo le tappe che hanno portato al giorno della gara annullata. “L’organizzatore (SEO a.s.d.) avrebbe dovuto reperire personale qualificato per la messa in sicurezza del tracciato» e «personale volontario su percorso, per questo l’amministrazione ha corrisposto la cifra di 25 mila euro”. Poi ha citato il prontuario a cui si fa riferimento per ogni tappa del Giro, “in cui si legge che l’organizzatore locale dovrà prendere tutte le misure necessarie per rendere sicuro l’intero evento; fornendo un numero sufficiente di volontari e predisponendo servizi qualificati di primo soccorso. Le strade dovranno essere totalmente chiuse al traffico a partire da un’ora prima della partenza della gara e fino all’arrivo dell’ultimo atleta”. E ancora “resta in carico all’organizzatore la verifica delle condizioni del percorso il giorno stesso della manifestazione e le conseguenti decisioni in merito all’opportunità di realizzazione dell’iniziativa. Il Comune è quindi sollevato da ogni responsabilità nei confronti di cose o persone o inconvenienti che dovessero accadere, così come l’organizzatore esonera esonera il Comune da ogni responsabilità per danni che dovessero derivare da terzi per fatti o atti illeciti che dovessero verificarsi nel corso della manifestazione”.
“Nel mio ruolo di assessore mi sono reso disponibile a contattare a contattare le varie associazioni sportive e di volontariato sul territorio, compresa la Federazione Ciclismo Italia. Al Comune non risulta che da parte dell’organizzatore sia stato fatto alcun controllo del percorso il giorno precedente, né il giorno della gara, né ha richiesto il numero dei volontari presenti né si è occupato di un eventuale piano di integrazione nel caso non fossero sufficienti”. Insomma è chiaro, dalla parole dell’assessore, che sarebbe stato l’organizzatore a non ottemperare agli obblighi previsti. Una volta sul posto e resosi conto che mancavano i volontari per presidiare la gara, l’assessore ha tentato di porre rimedio chiamando altro personale della Polizia Locale. “Da presidiare – spiega Dadati – rimanevano i varchi sul pubblico passeggio, sarebbe bastato chiedere, da parte dell’organizzatore, la disponibilità di qualche decina dei numerosi presenti”.
Sta di fatto che, dopo poco più di un’ora, la Polizia Locale conferma che “Alle ore 12.10 il responsabile della manifestazione. Dopo essersi consultato con gli organizzatori, comunicava di rinviare la gara di handbike per mancanza di sicurezza sul percorso, dovuta all’assenza di volontari, i quali non si sono presentati. E’ stata quindi una decisione unilaterale dell’organizzatore.
Resta un grande rammarico – ha concluso l’assessore – per l’annullamento di una gara a cui il Comune teneva moltissimo, per questo restiamo in attesa della rendicontazione di come sono stanziati i 25 mila euro, per capire se ci sono margini per una nuova manifestazione”. E nel concludere l’intervento l’assessore ha ribadito che “il Comune non ha non: ha alcuna responsabilità. Il Comune non ha alcun rapporto contrattuale né extra contrattuale con gli atleti”.
“Fornite i documento anziché raccontare le vostre favole – interviene il consigliere della Civica Barbieri Jonathan Papamarenghi – vi piace buttare la croce addosso agli altri. Dovreste pagare un risarcimento a tutti”. “Per il Comune è stato un duro danno d’immagine – ha fatto eco la consigliere di FdI Sara Soresi – la gestione del durante e dopo non ci ha per niente convinto”. “Una figuraccia non solo in Italia ma anche in Europa” ha sentenziato il consigliere della Lega Luca Zandonella.
Questi i fatti che hanno caratterizzato la gran parte del consiglio comunale di lunedì, dedicato ad interrogazioni, mozioni e comunicazioni. Proprio riguardo a queste ultime sono scattate scintille in aula tra maggioranza e opposizione. Nell’ultima riunione dei capi gruppo si è stabilito “in un clima di collaborazione e responsabilità” di concedere la prima ora della seduta alle comunicazioni, affinché, in particolare, la minoranza potesse avere un poco più di spazio, ma “la prenotazione in massa” della maggioranza ha fatto irritare non poco l’opposizione. “Giornata davvero deludente dal punto di vista della mancata disponibilità al dialogo – ha detto la consigliera Patrizia Barbieri – si è verificato quello che avevo già capito. Questo è un consiglio comunale non un asilo, è inqualificabile”. “Qui nessuno è fesso – ha rincarato il consigliere Massimo Trespidi – se dobbiamo subire questa strategia anche no”.