A TUTTO TONDO, MEDICINA DEMOCRATICA E IL CASO BUZZI UNICEM

Bruciare i rifiuti è pericoloso per la salute, perchè vengono rilasciate nell’aria sostanze altamente inquinanti. La conferma arriva dal vice presidente di Medicina Democratica, Marco Caldiroli che, insieme ai due comitati della Val d’Arda e a Legambiente, ha depositato alcune osservazioni in merito alla possibilità che la Buzzi Unicem bruci Carbonext all’interno dello stabilimento di Vernasca. Gli unici vantaggi, secondo le osservazioni presentate, sarebbero economici.

Parlare di sessualità ed educazione affettiva divide. Lo ha fatto anche nel caso dell’opuscolo W l’Amore distribuito alla scuola media Calvino di Piacenza. Il progetto porta la firma della Regione Emilia Romagna e degli spazi giovani delle Asl (consultori). Tematiche sensibili, barriere difficili da superare, oppure una visione di affettività distorta che nulla avrebbe a che fare con la parola amore così come ha sottolineato Il Giornale che si è occupato del caso? Ne abbiamo parlato con l’assessore alla Politiche Giovanili Giulia Piroli.

Il rettore dell’Università di Parma Loris Borghi lo ha annunciato senza indugi: costituire la facoltà di medicina e chirurgia di Parma e Piacenza. Formalizzare cioè, anche sulla carta, una collaborazione che di fatto esiste già. L’ospedale di Piacenza infatti rientra nella rete formativa dell’Università di Parma. L’annuncio in occasione della presentazione della nuova sede del corso di laurea in infermieristica e fisioterapia al primo piano del collegio Morigi di via Taverna.

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W L’AMORE, L’OPUSCOLO CHE DIVIDE

W l’Amore ha fatto scintille. Accade spesso quando si parla di affettività e di educazione sessuale. Era accaduto l’anno scorso quando venne distribuito tra gli studenti delle scuole superiori un questionario contro l’omofobia, è accaduto quest’anno per l’opuscolo distribuito nelle classi della scuola media Calvino che hanno aderito al progetto. Tematiche sensibili, barriere difficili da superare, oppure visone di un’affettività distorta che nulla avrebbe a che fare con la parola amore, come ha sottolineato in un articolo anche Il Giornale? L’intento sembrava essere in realtà quello di far prendere coscienza gli adolescenti, tra i 13 e 14 anni, di tutto ciò che le tematiche legate all’affettività producono comprese le relazioni tra persone dello stesso sesso. Il progetto porta la firma della regione Emilia Romagna, degli spazi giovani delle Asl (consultori) e della consulenza dell’Università di Bologna. Alla scuola  media Calvino, previo incontro informativo per il consenso preventivo da parte dei genitori, hanno aderito 259 studenti solo 17 hanno preferito non prendere parte al progetto; a breve partirà anche alla scuola media di San Nicolò. Tematiche che scottano forse, ma che occorre affrontare, secondo l’assessore alla politiche giovanili Giulia Piroli anche perchè i dati forniti dai consultori non sono confortanti. “A livello regionale a Piacenza si registra la più alta percentuale di interruzioni volontarie di gravidanza – spiega l’assessore – i dati si riferiscono al 2012. Secondo noi c’è l’esigenza di affrontare questa tematica. Da un’indagine recente emerge che il 60% degli adolescenti non parla di sessualità con i propri genitori, dall’altra parte le scuole di genitorialità sono in aumento”.

Argomenti che dividono, come quello del registro dele coppie civili che Piacenza non possiede, attorno al quale si erano creati non pochi mal di pancia proprio tra la stessa maggioranza di centro sinistra. “Credo che arriverà prima il Governo Renzi a fare una legge sulle unioni civili – sorride l’assessore Piroli. Io da consigliere avevo firmato la proposta di delibera per il registro delle coppie civili a Piacenza. E’ un percorso difficile, ci sono in modo trasversale criticità e resistenze che devono essere superate”.

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

viva l'amore opuscolo

LA STORIA DEL CIOCCOLATO DAL MAESTRO SCAGLIA

Hanno ascoltato la storia del cioccolato illustrata dal maestro Aldo Scaglia della pasticceria Falicetto, che ha offerto una degustazione guidata: questa la mattinata dei 60 bambini di 5 anni, alunni della materna Dante, che hanno partecipato all’appuntamento con i laboratori di educazione alimentare promossi dall’Amministrazione comunale, la cui conduzione è affidata alla dietista Monica Maj. “L’obiettivo – sottolinea l’assessora alle Politiche Scolastiche Giulia Piroli, presente stamani alla Dante – è innanzitutto la promozione della salute, coinvolgendo i più piccoli in un percorso di apprendimento e consapevolezza che li porti sia ad acquisire sane abitudini a tavola, sia a conoscere i prodotti del territorio, nonché i processi di coltivazione, trasformazione e commercializzazione del settore agroalimentare”. Non c’è solo il cioccolato nell’ambito dei laboratori di educazione alimentare: oltre all’esperienza dedicata al cacao per i più grandi, si impara a conoscere frutta e verdura per i bambini di tre anni, nonché lo yogurt per gli alunni di quattro anni. Verdura protagonista anche nel percorso della scuola d’infanzia Carella, le cui sezioni C e D ne conosceranno caratteristiche nutrizionali, stagionalità e tipologie, attraverso degustazioni, uso creativo degli ortaggi e preparazione di una merenda finale che coinvolgerà anche i genitori. La sezione A della materna Besurica seguirà il viaggio del cibo attraverso la storia, approfondendo la dieta delle diverse epoche in relazione ai monumenti cittadini visitati, mentre gli alunni della sezione B valorizzeranno l’importanza della verdura nell’alimentazione quotidiana attraverso giochi, decorazioni “vegetali” e nozioni di base sulla provenienza e stagionalità. I bimbi della sezione C arriveranno a riprodurre, in classe, il modellino dell’apparato digerente di un robot, sviluppando inoltre una forte interazione tra il laboratorio alimentare e l’educazione fisica in palestra, mentre i bambini della sezione D rifletteranno sui fattori e comportamenti che favoriscono la salute, nel progetto “Mi sento bene quando?”, con l’intervento della psicoterapeuta Alberta Anaclerio. Per la sezione E, infine, itinerario a ritroso sino alla Preistoria, tra i cibi degli antenati dell’umanità, con la possibilità di cimentarsi nella macinatura a pietra e la ricostruzione del piatto tipo dell’uomo di Neanderthal. Nelle scuole primarie Pezzani e XXV Aprile, i bambini impareranno tutto sul cibo come combustibile del corpo, nonché sul funzionamento dell’apparato digerente che sarà costruito in classe utilizzando materiali di recupero.

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PIAZZA CAVALLI SI COLORA CON I BAMBINI

E’ un colpo d’occhio non da tutti i giorni; Piazza Cavallo si è riempita dei colori e delle voci dei bambini delle scuole dell’infanzia e primarie di Piacenza in occasione della Giornata mondiale per i diritti dei bambini. La giornata è stata aperta dal sindaco Paolo Dosi a cui è seguito l’intervento dell’assessore alle politiche scolastiche Giulia Piroli. Queste le classi che hanno partecipato alla giornata: De Gasperi 4B 5B, Mazzini 1A 1C, Caduti 5A, Vittorino 4E, Giordani 4A, Alberoni 3A, Pezzani 5E 5D, S.Antonio 1A, S.Nicolò 5C, Calvino 3B. 

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MENSE SCOLASTICHE, E’ UN REBUS UNIRE QUALITA’ E GRADIMENTO

Conciliare l’aspetto nutrizionale con il gradimento dei palati più sopraffini, bambini e ragazzini. Non è facile. E spesso alcune scelte rischiano di essere fraintese. L’amministrazione, da qualche settimana, è al centro di un dibattito per il taglio della merenda pomeridiana alla scuola dell’infanzia. Ma non solo; ad una settimana dall’avvio dell’anno scolastico alcuni genitori hanno puntato il dito sul menù servito, che avrebbe favorito troppo i carboidrati a scapito delle proteine. Sindaco, assessore all’Infanzia, ausl e dietista hanno incontrato genitori e stampa per fare un pò di chiarezza. Partendo proprio dall’esigenza di razionalizzazione: Piacenza si colloca al 33° posto della classifica sui tagli ai trasferimenti da parte dello Stato, diminuiti negli ultimi quattro anni del 52%, ovvero 13 milioni di euro complessivi. Per questo anno scolastico la spesa prevista per la ristorazione è di oltre 4 milioni 900mila euro, a fronte di introiti per 3 milioni 530mila euro ripianata dalle risorse derivanti dalla fiscalità generale. L’amministrazione ha deciso di non intervenire sulle tariffe mantenendole invariate ma di effettuare alcuni interventi di razionalizzazione. Come la scelta di togliere la merenda del pomeriggio nelle scuole materne, dovuta sia al fatto che l’orario di distribuzione è a ridosso del sonnellino pomeridiano e soprattutto perchè quasi il 50% non viene consumato e quindi gettato. I menù sono passati da sei a quattro per semplificare la gestione delle forniture, la somministrazione del bis è stata eliminata e la quantità di alimenti prevista dalla tabella dietetica viene servita immediatamente per intero. L’obiettivo è garantire la qualità e il livello nutrizionale, facendo i conti con il gradimento e con il budget a disposizione. Confermata la pasta biologica, quella di “Libera Terra” servita due volte al mese, le banane da commercio equo e solidale, oltre che un’ampia gamma di prodotti da agricoltura biologica e di a chilometro zero. Per l’anno 2012/2013 il tasso di morosità è stato del 13% sfiorando i 400mila euro. “Nonostante ciò – ha detto l’assessore Piroli – non lasceremo neppure un bambino senza pasto, è una scelta di questa amministrazione”.

piroli mensa

 

FRA TAGLI E POLEMICHE AL VIA IL NUOVO ANNO SCOLASTICO

Emozioni ma anche senso di responsabilità. Dai più piccoli delle scuole materne alle superiori. Il ritorno sui banchi è per tutti, dai ragazzi ai genitori, un giorno da ricordare, nonostante i tagli, le graduatorie infinite dei supplenti e le migliaia di docenti che aspettano di essere assunti ma che, oggi, un lavoro non ce l’hanno.

Venendo a casa nostra il sindaco Dosi e l’assessore Piroli, nella prima giornata di avvio dell’anno scolastico, hanno deciso di cominciare dai più piccoli con un saluto ai piccoli della materna Andersen di Pittolo e alla elementare De Amicis.

Ecco il messaggio di inizio anno del sindaco Dosi

Cari ragazzi, oggi per molti di voi è il primo giorno di scuola, per i più piccoli l’inizio di una nuova fase della vita, per gli altri la ripresa di un discorso interrotto soltanto qualche mese fa. E’ una giornata importante perché la scuola rappresenta ancora oggi, nonostante le critiche che questa istituzione subisce di giorno in giorno, un elemento fondante per la formazione dei giovani. La scuola è il luogo in cui si apprende, ci si scambiano esperienze e si socializza; all’insegna della coesione il percorso di partecipazione di tutti alla vita scolastica è un dato che dovrebbe essere scontato. Ma la scuola è soprattutto il luogo dell’apprendimento, in cui molti di voi costruiscono un pezzetto di futuro e di storia e in questo senso, parafrasando le parole di un intellettuale come Roberto Vecchioni, alla scuola chiederei innanzi tutto di insegnare che cosa è bello, di divulgare l’armonia, di spiegare il senso dei valori. Per quanto riguarda coloro che si apprestano a intraprendere un nuovo viaggio all’interno di questo mondo, sono certo che vi sia la possibilità di crescere e di conoscere nuove storie, un nuovo modi di intendere la vita, ma anche la possibilità di avere come riferimento insegnanti che hanno scelto di essere prima di tutto educatori. Per chi invece è avanti nei corsi di studio è necessaria la giusta applicazione, il desiderio, il bisogno di far proprie nozioni e metodi che possono garantire più cultura, più responsabilità e più conoscenze. Occorre evitare che nella scuola si viva come dentro una specie di capsula senza collegamento con il tempo presente. A proposito di conoscenze: la consapevolezza che oggi molti di voi abbiano moltissime sollecitazioni che provengono dall’esterno non significa trascurare gli insegnamenti che può e deve dare l’istituzione scolastica. E’ scritto nell’articolo 33 della Costituzione che l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento” e la scuola ha questo compito favorire una cultura di libertà attraverso lo studio come elemento determinante per la qualità di vita e per una crescita culturale appropriata, perché senza scuola e senza formazione non si va da nessuna parte. E’ un giorno importante per tutti questo: per gli studenti, ma anche per gli insegnanti che quotidianamente hanno il compito non facile non solo di insegnare nozioni, ma anche e soprattutto contenuti di vita ai loro studenti; per i dirigenti scolastici perché la scuola è sempre più azienda e quindi la necessità di far quadrare bilanci senza tralasciare aspetti di carattere scientifico e formativo, rappresenta una responsabilità di fronte alla quale non è più possibile tirarsi indietro. Ma è anche una giornata importante per i genitori, perché nel corso degli studi dei loro figli abbiano a comprendere che solo una scuola sana e vissuta può racchiudere il segreto di un’educazione qualificata. Per questa ragione, sono convinto che tutti debbano fare il proprio dovere perché la comunità scolastica è espressione diretta di una comunità molto più ampia, nella quale ognuno si trova a vivere, a fare i conti con il presente e il futuro, a capire le difficoltà, i doveri e gli aspetti positivi del nostro Paese, un Paese in cui nulla è facile, è vero, ma dove la scuola non può e non deve perdere la propria centralità. L’augurio è che possiate vivere la scuola, non come obbligo, come prigione mentale, ma come anelito di libertà.

Paolo Dosi

 

 
 

PIROLI: “NON E’ UN’OPERAZIONE TAGLIA MERENDE, MA SALVA PRANZO”

“Non si tratta di un’operazione taglia merenda, ma salva pranzo”. L’assessore all’Infanzia Giulia Piroli riassume in poche  parole il concetto che sta alla base della scelta presa dalla giunta comunale di eliminare la merenda dalle scuole materne. Il tema è molto importante – prosegue l’assessore – stiamo parlando di eliminare uno spreco che sfiora il 50%. I bambini vengono svegliati dal sonnellino pomeridiano ed hanno poco appetito, poi vengono ritirati dai genitori e spesso non hanno il tempo per la merenda”. In un’ottica di razionalizzazione delle risorse, l’amministrazione ha scelto il male minore, ovvero tagliare un pasto che, certamente, non è il principale. “Le tariffe rimarranno invariate – spiega Piroli – e l’amministrazione avrà un risparmio 40mila euro. Continueremo a servire prodotti a chilometro zero, due volte alla settimane pasta prodotta con grano di Libera Terra, ovvero terre confiscate alla mafia, banane del commercio Equosolidale. Manterremo la merenda di metà mattina con un frutto. E’ una scelta coraggiosa – continua – che salvaguarda il livello di qualità e l’impegno verso un progetto di educazione alimentare”. Scongiurato il rischio del pasto trasportato per le scuole materne di piccole dimensioni, con meno di 50 bambini, come Pittolo, Vallera; i pasti continueranno ad essere cucinati direttamente nelle cucine delle singole scuole.

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