Già dalla reazione alla richiesta di inversione dell’ordine del giorno c’era da aspettarsi che la discussione sarebbe stata parecchio animata. Se poi si aggiunge che al centro del dibattito c’è l’urbanistica con la grande distribuzione, l’innesco è praticamente certo.
E’ stata ancora una volta la mozione di Alternativa per Piacenza a mettere sale alla discussione, tema stop a nuovi insediamenti della grande distribuzione da inserire all’interno del PUG (Piano Urbanistico Generale). Mozione calendarizzata a fine seduta, di fatto poi anticipata su richiesta di ApP, acconsentita dal gruppo di FdI. E’ già su questo la maggioranza si è divisa: ma la richiesta è stata approvata con 14 voti favorevoli.
“Con questa mozione – ha spiegato il consigliere Rabuffi – pensiamo al futuro della città chiedendo di non inserire nuova distribuzione organizzata. Non fissiamo una scadenza, ma chiediamo solo che nella pianificazione non vi sia più grande distribuzione, come ci hanno chiesto le associazioni dei commercianti e le 6mila firme raccolte dal Legambiente. Parliamo di comune volontà. Avete ritenuto il DUP non competente, ci avete suggerito il PUG – ha detto rivolgendosi alla maggioranza – noi vi abbiamo preso in parola. Ora ci aspettiamo che accogliate la proposta e venga declinata come ritenete più opportuno”.
“Il PUG è lo strumento giusto per accogliere questa proposta – ha detto l’assessore Adriana Fantini – anche per accogliere il sentimento della città su questo tema. Siamo concordi, si deve trovare un modo corretto per scrivere questo; ma dire Stop alla gdo ci potrebbe mettere davanti a contenziosi. E’ accoglibile la richiesta di ApP se c’è il modo di precisare meglio alcuni passaggi con l’emendamento proposto”.
“Non si può dire No a priori all’edificazione – ha detto Caterina Pagani di Pc Oltre – così come è posta la mozione non è accoglibile”. “Il dispositivo è alquanto ampio – ha ribattuto la consigliera Zanardi di FdI – per cui è votabile da parte di tutti, si lascia aperta ogni modifica. Quelle che apportate sembrano tutte delle scuse. Un atteggiamento poco responsabile di chi si mangia la parola. Dobbiamo guardare alla linea politica”.
“Eravamo convinti di avere la massima disponibilità da parte dei consiglieri – ha detto il capogruppo Cugini – è nel PUG che bisogna trasferire la linea politica, noi abbiamo chiesto questo. Pensavamo che questa mozione fosse uno scivolo. Questa è la mozione della linea politica, all’interno del PUG si può esprimere chiaramente”.
“Noto che c’è un certo fastidio a parlare a discutere di certi argomenti, questo è uno di quelli – ha detto il consigliere Massimo Trespidi – si chiede quale è l’indirizzo politico di questa amministrazione all’interno del PUG, è legittimo che si chieda”. “E’ semplicistica e mal posta la domanda” ha ribattuto il capogruppo di Piacenza Coraggiosa Boris Infantino. “Abbiamo capito che il Comune vuole avere la mani libere, ne prendiamo atto e andiamo avanti. Oggi si getta la maschera, va bene così. Non è stata un’operazione politica per spaccare la maggioranza, non l’avremmo presentata – ha ribadito Cugini – eravamo convinti di fare un favore a tutti, invece ci dite quando sarà il momento ne riparleremo”
Alla fine la mozione è stata respinta con il voto contrario di 16 consiglieri, 10 favorevoli, 4 astenuti tra cui Matteo Anelli (Pc Coraggiosa), Costanza De Poli (PD), Claudia Gnocchi (Civica Tarasconi), Filiberto Putzu (Liberali).