Entro una decina di giorni il caleidoscopio di Piazzetta Piacenza all’Expo di Milano si completerà e si arricchirà di nuovi elementi. Elementi che, ad essere precisi, erano già contenuti nel progetto originario ma che per i tempi ridottissimi del cantiere, scesi da 69 a 42 giorni, non è stato possibile completare. Più scenico e scenografico, nella nuova versione del caleidoscopio le immagini saranno completamente visibili e copriranno interamente la parte interna della zolla. Le 12 – 13 immagini che verranno proiettate sono i capisaldi delle eccellenze piacentine, tutto ciò che caratterizza il territorio; così come verrà completato a pavimento il percorso dei fiumi e la mappa che segnerà la centralità di Piacenza. Come già avevamo annunciato, la Piazzetta si aprirà sul cardo con due led wall da 80×170 dove verranno proiettati i programmi della giornata in piazzetta, in modo da integrare alla comunicazione statica una più dinamica. “Un’integrazione – ha detto l’architetto Enrico De Benedetti – frutto di un lavoro immenso ma necessario per giocarci questa partita fondamentale per il territorio. Stiamo lavorando in post produzione, per quegli affinamenti ed aggiustamenti necessari a reggere il confronto, impari, con i padiglioni che ci stanno vicino. Per competere con questa sfida occorre fare i miracoli e i salti mortali”.
L’EXPO DEI CONTRASTI, A TUTTO TONDO
Bistrattata, discussa, osannata ed esaltata in tutte le salse: dell’Expo si parla e si continuerà a farlo. Abbiamo deciso di parlarne mettendo soprattutto in evidenza i contrasti che l’esposizione universale porta con sé ma anche concentrandoci su quello che ha maggiori legami con il nostro territorio, ovvero Piazzetta Piacenza e la Grande Zolla.Che Expo, con i suoi colori, i suoi assaggi, i suoi piatti tipici, assomigli ad una grande fiera mondiale è una realtà; dall’altra parte però c’è il tema, cioè nutrire il pianeta, con i suoi paradossi e le contraddizioni. Il Caritas Day ha voluto riflettere proprio su questo. E veniamo alla nostra piazzetta: posizione invidiabilissima, meglio non si poteva chiedere. Certo chi si avvicina resta con l’amaro in bocca, ci si sarebbe aspettati qualcosa in più dal punto di vista dei contenuti. Per questo, entro la fine del mese, la prima novità: il caleidoscopio si aprirà all’esterno, per portare davvero sul cardo Piacenza. Ci sono poi i percorso fuori salone, uno di questi è UnPOxExPO2015. Un progetto che parla tutto piacentino perchè il suo inventore è il piacentino Giampietro Comolli. Ottimo il bilancio del primo mese, 20 mila pacchetti venduti.
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LA GRANDE ZOLLA SI APRE SUL CARDO, E’ IL MOMENTO DI ESPORSI
Tra il padiglione della regione Sicilia e quello del sapori e del vino italiani, a due passi dal maestoso Palazzo Italia e dall’Albero della vita, ci sta lei, Piazzetta Piacenza. Qualcuno avrebbe sperato di meglio per rappresentare il territorio? Effettivamente vedendo con i propri occhi la posizione di assoluta centralità in cui si trova la Grande Zolla, si capisce davvero che si è sul Cardo, nel cuore pulsante dell’Expo. Fin qui tutto bene, ma è proprio rispetto a questa posizione privilegiata che le aspettative superano la realtà. Chi si avvicina alla zolla la guarda, vi entra, getta lo sguardo sulle immagini proiettate nel caleidoscopio all’interno, ma si aspetta di più. Dopo il primo mese, se ne sono accorti anche coloro che hanno progettato e lavorato nella Piazzetta, in tempi record, va detto, abbassando da 62 a 49 giorni il tempo di realizzazione. Nel giro di una settimana, lavorando di notte, dall’una alle sette, secondo le rigide regole imposte, si lavorerà alla prima modifica della piazzetta: il caleidoscopio si aprirà all’esterno, per portare davvero sul cardo Piacenza. “Stiamo pensando di sfidare i giganti dell’Expo – ha detto l’architetto Enrico De Benedetti che ha progettato la Zolla insieme ai giovani architetti del Politecnico – porteremo sul Cardo la Zolla attraverso supporti esterni come ledwall o videwall. La nostra è una piccola città territorio che sfida i grandi”. Con le dovute proporzioni, la piazzetta sta in expo come via xx settembre sta a Piacenza. In una sola parola, in pieno centro. Ora è il momento di mostrarsi, di portare fuori, di far vedere, perchè è questo che i padiglioni stanno facendo: mettere in vetrina il meglio, non nascondere, altrimenti è come se Piacenza avesse raggiunto un traguardo impensabile e insperato solo a metà. “Stiamo lavorando per portare la comunicazione il Cardo – ha detto Cristina Cremonesi Bloomet Governance ATS -per intercettare il pubblico. Il caleidoscopio rappresenta i nostri valori, ciò che siamo, abbiamo tanto di bello che tendiamo a tenercelo per noi, è il momento di tirarlo fuori e di dire che ci siamo”. Sono già una cinquantina le aziende e le associazioni che hanno prenotato lo spazio in piazzetta per almeno tre eventi; l’apertura sul cardo attraverso ledwall potrebbe essere la mossa giusta, quell’aggiustamento del tiro da tanti auspicato.
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PIAZZETTA PIACENZA, COME LA VIA XX SETTEMBRE DELL’EXPO
Decisamente più pro che contra. Tra chi non è mai stato un appassionato sostenitore dell’operazione Expo e chi invece ci ha creduto fin da subito, a partire dalle amministrazioni e dagli enti istituzionali, Piazzetta Piacenza continua a collezionare consensi. A quasi una settimana dall’inaugurazione, il web e i social ospitano commenti, proposte e suggerimenti. L’architetto Matteo Faroldi ha pubblicato una elaborazione grafica d’impatto che mette a confronto due aree per inquadrare meglio nell’opinione pubblica di casa nostra che l’operazione Piazzetta Piacenza ha un senso. L’area dove sorge la Grande Zolla è sul Decumano dell’Expo in una superficie di 1500 metri quadrati, grande praticamente come il centro storico di Piacenza. Riportando il tutto su scala locale, è come se la Piazzetta fosse la via XX Settembre dell’Expo, in una posizione centralissima. Una “fiera” italiana dentro una “fiera” di portata mondiale. Certo ora la sfida, dal momento che siamo solo all’inizio – ci permettiamo di dire – è che questa struttura, che si lascia guardare con il naso all’insù e con un pò di stupore, possa essere sfruttata in tutte le sue parti, anche nella parte più bassa. La sfida, insomma, è renderla viva, veramente.
PIAZZETTA PIACENZA, PARTE LA SFIDA DELLA “GRANDE ZOLLA”
Nell’incertezza di ciò che sarà visibile e ciò che sarà coperto da sapiente camouflage, il taglio del nastro di Expo 2015 è dietro l’angolo. Sembra che per l’inaugurazione sarà pronto e visibile al pubblico l’85% del totale. Tra l’incompleto pare rientri anche il Padiglione Italia. Ma non Piazzetta Piacenza, che porta la nostra città ad essere in prima linea. Il taglio del nastro della “Grande Zolla” è previsto per domenica 3 maggio alle 16. Il progetto era stato scelto a dicembre da un’apposita commissione; da lì i lavori sono proceduti a ritmo serrato ed hanno permesso di arrivare a completare l’installazione. 78 metri quadrati all’incrocio tra il Cardo e il Decumano, la piazzetta sorge davanti a padiglione Italia. La struttura, che all’esterno rappresenta una zolla di terra, regge un caleidoscopio con un’apertura ottagonale centrale e sul pavimento è rappresentato il territorio piacentino, con le valli e i fiumi principali. All’interno saranno proiettate immagini della provincia, della città e le eccellenza che contraddistinguono Piacenza. Da domenica la sfida è dare vita a questa zolla e pensare già ad un futuro riutilizzo per la città.