“PUNTIAMO SUL GAS NATURALE”. IL VICEMINISTRO BELLANOVA A GEOFLUID 2016

C’era anche una rappresentanza del governo al taglio del nastro della 21esima edizione di Geofluid dal 5 all’8 ottobre a Piacenza Expo per la mostra internazionale delle tecnologie e delle attrezzature per la ricerca e l’estrazione. A testimonianza dell’importanza dell’evento hanno partecipato il Viceminsitro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova e il Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli. “Dobbiamo puntare a recuperare quote di produzione e di mercato – ha detto la viceministro Bellanova – questa fiera per noi è molto importante perché vediamo che qui ci si misura con le innovazioni in un settore che può dare un grande contributo alla decarbonizzazione del paese.Siamo consapevoli che le energie alternative sono fondamentali, se vogliamo superare la dipendenza dal carbone dobbiamo avere un prodotto di transizione è questo è il gas”. 265 espositori diretti, 337 brand totali presenti, 12 piacentini. 35 tra mostre e convegni. Sono i numeri dell’edizione 2016 di Geofluid, la mostra da sempre fiore all’occhiello di Piacenza Expo che punta non solo all’Oil&Gas ma anche all’eccellenza di settori collaterali che stanno tenendo bene sui mercati internazionali. “La forza di questa edizione – ha detto il presidente di Piacenza Expo Angelo Manfredini – è che abbiamo diversificato le aree espositive compensando il lieve calo della presenza italiana con espositori e visitatori dall’estero”.

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LA GRANDE ZOLLA E’ PRONTA AD INCANTARE EXPO

Il taglio del nastro è stato un successo. Un successo in termini di pubblico e di entusiasmo. Piazzetta Piacenza con la sua Grande Zolla si è presentata al mondo. Lo ha fatto a due giorni dall’avvio di Expo, seguita da più di trecento persone, tra istituzioni, famiglie e piacentini curiosi di vedere cosa si cela dentro il simbolo di Piacenza e di visitare i padiglioni tra il Cardo e il Decumano. Alla presenza del ministro Maurizio Martina, ormai presenza consueta nel piacentino, dell’amministratore delegato Giuseppe Sala, del presidente di Expo Diana Bracco, del sottosegretario Paola De Micheli, del sindaco Paolo Dosi, del presidente della Provincia Francesco Rolleri e dell’ex Massimo Trespidi, Piacenza si prepara alla sfida di Expo. L’auspicio è davvero che questa Terra di Valori possa conquistare e incuriosire i visitatori che, alcuni più distrattamente altri più attentamente passeggiano sul Cardo. Il tema è nobile; citiamo le parole di Umberto Veronesi, ex ministro della Salute, comparse sulla stampa nazionale: nè la celebrazione della cultura italiana, nè i milioni di biglietti già venduti e neppure il fascino dei padiglioni, basteranno infatti a far passare alla storia l’esposizione italiana se su un tema impegnativo quale è “Nutrire il pianeta”, non riusciremo a trasmettere un lascito morale. Come sradicare la fame e la malnutrizione che colpisce ancora 800 milioni di persone; come riequilibrare l’ingiustizia alimentare che fa sì che a questi affamati da una parte del mondo, corrisponda, dall’altra parte, un numero persino superiore di persone che soffrono e muoiono per eccesso di cibo; come utilizzare in modo equi e sostenibile le risorse che la terra ci mette a disposizione. 

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PIAZZETTA PIACENZA, PARTE LA SFIDA DELLA “GRANDE ZOLLA”

Nell’incertezza di ciò che sarà visibile e ciò che sarà coperto da sapiente camouflage, il taglio del nastro di Expo 2015 è dietro l’angolo. Sembra che per l’inaugurazione sarà pronto e visibile al pubblico l’85% del totale. Tra l’incompleto pare rientri anche il Padiglione Italia. Ma non Piazzetta Piacenza, che porta la nostra città ad essere in prima linea. Il taglio del nastro della “Grande Zolla” è previsto per domenica 3 maggio alle 16. Il progetto era stato scelto a dicembre da un’apposita commissione; da lì i lavori sono proceduti a ritmo serrato ed hanno permesso di arrivare a completare l’installazione. 78 metri quadrati all’incrocio tra il Cardo e il Decumano, la piazzetta sorge davanti a padiglione Italia. La struttura, che all’esterno rappresenta una zolla di terra, regge un caleidoscopio con un’apertura ottagonale centrale e sul pavimento è rappresentato il territorio piacentino, con le valli e i fiumi principali. All’interno saranno proiettate immagini della provincia, della città e le eccellenza che contraddistinguono Piacenza. Da domenica la sfida è dare vita a questa zolla e pensare già ad un futuro riutilizzo per la città.

expo zolla

BULLA UN PIANO IN PIU’, IL CORAGGIO DI VOLARE ALTO

Non vuole essere un esempio per nessuno, tanto meno per i colleghi commercianti, ma una scelta coraggiosa l’ha fatta e non è la prima volta. Valter Bulla, insieme al figlio Filippo, ha scelto di nuovo la data del 4 ottobre, come aveva fatto per l’apertura del suo negozio un anno fa, questa volta per l’inaugurazione del piano superiore. Una scommessa certamente coraggiosa, in un momento storico, in cui tanti negozi sono costretti ad abbassare la saracinesca per colpa della crisi, in una zona, quella di via Colombo e dintorni spesso al centro di episodi di cronaca per cui da anni si parla di riqualificazione. Un piano in più che contiene novità, nuovi brand, nuove proposte e anche nuove idee per diversificarsi. “Eravamo stretti e ci siamo allargati – ha detto Filippo Bulla – potrebbe sembrare un azzardo ma se non ci si crede non si va da nessuna parte. Abbiamo lavorato sodo per completare anche la parte superiore fino agli ultimi giorni prima dell’apertura e l’abbiamo fatto volentieri”.Per noi è stata un’opportunità – ha spiegato Valter Bulla – si è liberato lo spazio sopra di noi e ne abbiamo approfittato. Le cose non sempre si cercano. Ci abbiamo messo tutti tanto entusiasmo – ha sottolineato – soprattutto mio figlio Filippo che ha fatto un gran lavoro dalla progettazione dello spazio fino alla manovalanza. E’ stato entusiasmante vederlo lavorare”. Tra le novità l’area dedicata ai più piccoli, una stanza insonorizzata, dotata di giochi, dove i bambini possono divertirsi senza annoiarsi, e di un fasciatoio per il cambio dei neonati.

I PIACENTINI PROMUOVONO EATALY, PER ORA

La vera prova del nove è quella della gente che, a giudicare dalla ressa all’ingresso, sembra aver promosso a pieni voti contesto, location, prodotti e qualità. Troppo presto per gridare vittoria? Forse sì, pensando che l’indole dei piacentini è sempre un po’ per natura portata ad incupirsi dopo la novità. Ma per una volta vogliamo sperare che non sia così, e che dopo l’effetto apertura, forte del suo brand Eataly continui ad essere una novità informale.

Aperto sette giorni sui sette, dalle 10 alle 22.30, 2500 metri quadrati tra prodotti in vendita e quattro ristoranti. Al piano terra ci sono bar, gelateria, pasticceria, panetteria, il progetto vino libero, il ristorantini dei salumi e dei formaggi, del fritto e delle verdure, e un’aula didattica. Al primo piano il ristorantino della pasta, della pizza, del pesce e della carne. 300 giovani assunti su cui Francesco Farinetti, amministratore delegato del gruppo, punta molto della filosofia “eataliana”