L’immagine dell’auto a ruote all’aria in mezzo al fiume è sconcertante. Perché il pensiero immediatamente successivo è che all’interno c’erano quei quattro giovani corpi senza vita. Le lamiere sono state la loro trappola. L’acqua del fiume, che loro amavano tanto, il luogo della loro fine. E’ una tragedia inimmaginabile e inspiegabile come tutte quelle dove coinvolti ci sono dei ragazzi, che hanno sogni, speranze e spensieratezza. Era un legame strettissimo quello che legava Elisa, Castantino, Domenico e William, un’amicizia vera, sincera su cui regnava la passione per la musica. Chissà, forse anche in quel volo nel Trebbia c’era la musica ad accompagnarli. E oggi le domande sono tutte: Perché? Che senso ha tutto questo? Come si può morire a vent’anni imprigionati dentro l’abitacolo di una macchina? Umanamente di risposte non ce n’è. Impossibile farsene una ragione. Oggi ci sono amici e genitori disperati a cui viene chiesta la prova più impossibile: sopravvivere alla morte dei propri figli. A loro oggi restano il ricordo, i sorrisi, i pianti e i sogni che non si potranno più realizzare di ognuno di loro.
SCONCERTO IN CITTÀ, CORDOGLIO PER LA MORTE DI KRISTOPHER
Sgomento e sconcerto ha suscitato la notizia della tragica scomparsa del 18enne piacentino Kristopher Dixon, figlio della consigliera ragionale Katia Tarasconi. Il giovane ha perso le vita in un incidente stradale, ieri sera, a Roma. Si trovava nella capitale con alcuni amici con i quali aveva trascorso le vacanze estive in America. Il ragazzo era alla guida di uno scooter che si è scontrato frontalmente con un tram, per lui non c’è stato da nulla fare, l’amico che era con lui è ricoverato in gravissime condizioni. L’incidente è avvenuto in zona Pigneto.
La redazione di Zerocinque23 esprime cordoglio e vicinanza a Katia e familiari in questo momento di sofferenza indicibile.
Vasto e unanime il cordoglio da parte delle istituzioni e del mondo politico.
“Mancano il fiato e le parole di fronte a una tragedia immane come questa. Con il cuore straziato dal dolore stringo in un forte abbraccio mamma Katia, la famiglia e gli amici di Kristopher, esprimendo il cordoglio di tutta l’attonita nostra comunità”. Con queste parole il Sindaco Patrizia Barbieri ha voluto rivolgere, anche a nome dei colleghi di Giunta, dell’Amministrazione e dell’intera città, le più sincere condoglianze alla consigliera regionale Katia Tarasconi, alla famiglia e agli amici per la tragica scomparsa di Kristopher.
Il presidente Stefano Bonaccini e l’intera Giunta della Regione Emilia-Romagna si stringono alla consigliera regionale Katia Tarasconi, colpita da un gravissimo lutto familiare. “È un dramma che lascia attoniti, si fatica anche solo a credere a quanto successo- afferma Bonaccini-. In questo momento di indicibile dolore, a Katia va un abbraccio fortissimo. A lei e a tutti i familiari colpiti dalla grave perdita va la nostra vicinanza e il nostro grande abbraccio di profondo cordoglio”.
I segretari del Pd di Piacenza, Silvio Bisotti, e del Pd dell’Emilia-Romagna, Paolo Calvano, esprimono il loro cordoglio per la scomparsa del figlio di Katia Tarasconi
Cara Katia, ci stringiamo intorno a te e alla tua famiglia in questo momento di profondo dolore, sperando che l’abbraccio di tutto il PD arrivi a te e ai tuoi cari. A nome nostro e di tutta la comunità del Partito Democratico di Piacenza e dell’Emilia-Romagna, esprimiamo il più sentito cordoglio per l’immane tragedia che ti ha colpita.
Parole di cordoglio sono arrivate da parte di tutta l’assemblea legislativa della regione Emilia Romagna.
“IN UN SECONDO HANNO SPENTO IL NOSTRO RAGGIO DI SOLE”. DANILO TOSI RACCONTA LA TRAGEDIA DI SONIA E DANIELE. AL VIA LA CAMPAGNA “SE HAI BEVUTO NON GUIDARE!”
Le parole e le immagini. Sembra di essere lì a rivivere quei momenti laceranti. Danilo Tosi, il papà di Sonia vittima insieme al fidanzato Daniele del terribile incidente di Zena del primo agosto scorso, ha deciso di raccontare quella che doveva essere una tranquilla domenica d’estate, vigilia della partenza per le vacanza. Un racconto che tocca la sensibilità di tutti, genitori e non; uno sforzo inimmaginabile, pensiamo, ma fatto con il cuore, per Sonia e Daniele. Perché tragedie così non accadano più, due vite spezzate da un’auto impazzita guidata da un ragazzo con un livello di alcol nel sangue sei volte superiore al limite consentito. Da questa consapevolezza è nata la campagna Sei hai bevuto, non guidare! promossa proprio dai genitori di Sonia e Daniele di cui il settimanale L’Eco di Piacenza si sta facendo portavoce. Nel nuovo numero distribuito da oggi gratuitamente lo straziante racconto del papà di Sonia e alcuni approfondimenti di Riccardo Murtinu. Nelle prossime settimane, verranno presentate e divulgate altre iniziative di sensibilizzazione su questo tema, che anche Zerocinque23 ha deciso di sostenere pienamente.
TRAGEDIA DEL PENDOLINO, PIACENZA NON DIMENTICA
Lidio, Pasquale, Gaetano, Francesco, Cinzia, Lorella, Agatina e Carmela. Uomini e donne di cui il tempo non scalfisce il ricordo. Sono i macchinisti, agenti, hostess e passeggeri che hanno perso la vita 21 anni fa nella tragedia ferroviaria del pendolino, il 12 gennaio del 1997.
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PONTE SUL TREBBIA CHIUSO: PRIMO INCIDENTE, PRIME CODE
Primo giorno di chiusura al traffico del ponte sul Trebbia per i lavori di consolidamento che dureranno 105 giorni. Il ponte di San Nicolò sarà chiuso fino alla metà di settembre, a causa dei lavori di consolidamento più volte rinviati negli anni passati, e affidati alla associazione temporanea d’impresa (Ati) che si è aggiudicata l’opera (Tmg di Sondrio e Cdf di Podenzano). Un intervento non più rimandabile, hanno specificato più volte i tecnici della Provincia, reso indispensabile dalla condizione in cui versa attualmente la struttura. Da questa mattina quindi passaggio obbligato sul ponte Paladini su cui si riverserà, in questi mesi, gran parte del traffico diretto verso la città. A rendere ancora più difficoltoso questo primo giorno di chiusura ci si è messo un incidente avvenuto proprio nei pressi della rotonda di imbocco sul ponte vicino a San Nicolò. L’incidente ha creato lunghe code fin dall’abitato di San Nicolò che hanno reso ancora più difficoltoso il transito sull’arteria stradale.